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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, 1911

concordanze di «mi»

nautoretestoannoconcordanza
1
1911
un uomo, di uomo mi sembra non abbiate che
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1911
di guerre, e io mi figuravo che gli uomini
3
1911
il camino dov’io mi trovavo. Non ricordo quando
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1911
mormorio di voci che mi sembravano uguali, finché non
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1911
sembravano uguali, finché non mi resi conto che sotto
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1911
cognizione del vivere, e mi spiegarono fino alla sazietà
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1911
E tutte le cose mi giungevano a questo modo
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1911
non seppi mai. Perché mi hanno voluto nascondere tutto
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1911
voluto nascondere tutto? Perché mi hanno abbandonato? ¶ – Ma codeste
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1911
parlaste mai? ¶ – Solamente stamani mi sono accorto di poter
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1911
Come gli altri uteri, mi pare, fin qui... ¶ – O
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1911
spandersi per l’aria, mi sembra logico... Ma vi
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1911
ne pare?... ¶ – Sì, sì... ¶ – Mi pare che dimostri di
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1911
nostri ufficiali. ¶ – Al taglio mi sembrano del calzolaio di
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1911
quella dolce conversazione che mi era tanto familiare; attesi
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1911
Pena, Rete, Lama? Perché mi avevano lasciato solo? Mi
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1911
mi avevano lasciato solo? Mi avevano abbandonato? Abbandonato per
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1911
abbandonato? Abbandonato per sempre? Mi agitavo e mi torcevo
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1911
sempre? Mi agitavo e mi torcevo in uno spasimo
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1911
e bellissimi: i miei. Mi sentivo così estraneo al
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1911
stivali e allora solo mi sentii diritto, sicuro, bene
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1911
la catena alla quale mi tenevo attaccato ancora così
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1911
folle: Pena! Rete! Lama! Mi disperai; pareva che una
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1911
pareva che una bestia mi divorasse il cuore, e
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1911
Augusto Bellezza. ¶ – Illustrissimo signore, mi tengo altamente onorato d
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1911
devozione. L’onore che mi prodigate facendomi conoscere un
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1911
mia opera, quella che mi ha valso il posto
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1911
opera a fondo, essa mi ha procurato il posto
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1911
presenza in questa città, mi sono affrettato a presentarvi
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1911
poterne avere in natura mi sono detto subito: non
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1911
volgarissime labbra della plebe mi aveva lasciato indifferente, assunse
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1911
dà la vita. Chi mi soccorrerà a dirvi che
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1911
corpo estraneo? Ohibò! Se mi ci attacco io addio
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1911
Non vi maravigliate se mi presento a voi dopo
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1911
un poco, io non mi sposto di un millimetro
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1911
che lui lo bevesse. ¶ – Mi pare un sogno. ¶ – E
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1911
fumo, e ciò non mi ha stupito né poco
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1911
Perelà. ¶ – E non appena mi dissero ch’era venuto
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1911
pensando a voi, non mi potrò addormentare. Ditemi, signor
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1911
se gli uomini che mi vengono davanti sono esperti
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1911
che da alcuni minuti mi segue come tirato a
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1911
come tirato a calamita, mi punta, mi fissa senza
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1911
a calamita, mi punta, mi fissa senza battere ciglio
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1911
mano dall’anca e mi appoggio con tutte e
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1911
più ancora della veste mi avrà seguìta con lo
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1911
porta alla fronte: suda. Mi alzo repentinamente e vado
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1911
casa, riuscirà ad introdurvisi, mi soffocherà di fiori e
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1911
e mie povere amiche: mi rifiuto nel modo più
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1911
più squisito ch’io mi conosca. ¶ – Così malinconico nella
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1911
una cosa che tanto mi turba e mi fa
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1911
tanto mi turba e mi fa star male: il
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1911
per entrare nella società, mi sentivo già addosso, pure
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1911
un uomo. Il caso mi fu sempre avverso. Mentre
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1911
a dibattermi sul pavimento, mi comprimevo, soffocavo lo spasimo
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1911
mortificavo la carne ribelle, mi facevo male... ma nulla
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1911
non il primo uomo mi si era avvicinato, avrei
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1911
questi profumi selvaggi che mi facevano fantasticare e delirare
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1911
sopra me stessa e mi sarei perduta per sempre
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1911
ripetuto il suo atto mi sarei uccisa o lo
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1911
Niente affatto, mia cara, mi permetto soltanto di esprimere
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1911
la mia franchezza ma mi sembra che il fumo
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1911
oramai affranta, e già mi vedo raminga di porta
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1911
della brutalità alla quale mi concessi per dovere. ¶ – Questa
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1911
crepare. ¶ – Tacete, questo Carlomignolo mi fa accapponare la pelle
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1911
La mia buona madre mi portò a viaggiare per
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1911
e il giovanile trasporto, mi sembrò adatto per ritentare
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1911
cosa, e una mattina mi condusse in un leggiadro
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1911
e solitario boschetto dove mi lasciò sola pregandomi d
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1911
morbido letto di foglie mi distesi aspettando. Ed ecco
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1911
non so quale sopore, mi risvegliai felice: non credendo
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1911
di monotonia di cui mi rendevo edotta soltanto allora
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1911
anni di vedovanza non mi sono ancora decisa. ¶ La
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1911
pensiero che un uomo mi potesse vedere la punta
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1911
gli abiti monacali che mi coprivano meglio, e non
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1911
le altre educande, e mi cingevo la faccia di
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1911
vestita, signor Perelà. ¶ «Quando mi tolsero dal monastero mi
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1911
mi tolsero dal monastero mi consegnarono diciottenne nelle braccia
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1911
temperamento, il caro fidanzato mi fece salire la scala
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1911
e impalpabilità, e che mi ero lasciata strappare con
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1911
violenza, con angoscia, ora mi pesavano, mi soffocavano, me
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1911
angoscia, ora mi pesavano, mi soffocavano, me ne sentivo
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1911
giorno, e mio marito mi faceva di quelle solite
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1911
il giudizio. I mantelli mi cadevano di dosso divenuti
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1911
teoria di mantelli, non mi maraviglierei di vederti, un
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1911
primissimi tempi abbastanza sopportabile, mi condusse a vita solitaria
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1911
non permetteva ch’io mi allontanassi da lui che
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1911
sonnecchiava, sonnecchiava... il nipote mi guardava, mi guardava, mi
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1911
il nipote mi guardava, mi guardava, mi guardava... Bobì
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1911
mi guardava, mi guardava, mi guardava... Bobì presso la
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1911
dalla mia guancia, e mi sbarrava in faccia gli
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1911
così bene che Bobì mi avrebbe seguita e che
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1911
Quanto ero rimasta sepolta? Mi disseppellivo a poco a
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1911
fissai attratta, ed egli mi fissò. Anche io passeggiavo
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1911
alle oscure cavernità. ¶ «Egli mi disse a un tratto
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1911
i morti. E lui mi spingeva impaziente, fra le
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1911
impaziente, fra le tombe mi spingeva, scansando le croci
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1911
sempre più freddo diveniva. Mi riscossi. Forse un malore
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1911
da un’angoscia che mi faceva fremere tutta, attesi
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1911
morto davvero... questa volta. ¶ «Mi alzai volgendomi attorno deserta
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1911
e pure ci schiaccia, mi lasciai vincere dalla paura
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1911
della sua morte. Tutti mi vedevano la sera con
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1911
via. E il farnetico mi spinse a prenderlo sulle
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1911
me lo strinsi ancora, mi sentivo una forza sconosciuta
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1911
che? Di me, paura? Mi avessero appesa ad una
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1911
io esco di casa, mi fermo sul cancello, attraverso
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1911
è il mio fanciullo mi distendo per rendergli il
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1911
E non so che mi spinge a distinguere una
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1911
e il mio sorriso: mi sento in quest’istante
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1911
udito pronunziare una parola, mi volsi e non potei
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1911
sappiamo, ma lui... Ora mi farete compagnia per la
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1911
tutte quelle Regine che mi facevate porre in disparte
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1911
sguardo, e non appena mi scorgono indicano con piglio
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1911
non sapendo che fare mi sono tolta tre garofani
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1911
per me, avete capito? Mi sono sentita chiudere la
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1911
dire? ¶ – Per certe cose mi sembra di una ingenuità
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1911
impazzire, sai, morire. ¶ – Che mi dici. ¶ – Giorgio voleva sfidarlo
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1911
Evviva! Evviva! ¶ – Che emozione. ¶ – Mi tremano le gambe. ¶ – Io
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1911
a me: eccole. Non mi avete veduta? ¶ – Mi avete
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1911
Non mi avete veduta? ¶ – Mi avete vista alla finestra
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1911
Papavero? Sì, vero? Come mi avete sorriso bene. Sapete
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1911
che cosa ho pensato? Mi faccio fare un cappello
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1911
omaggio, gli è dovuto, mi sembra. Io non ho
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1911
La mia, io non mi seggo. ¶ – Già, è vero
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1911
uccelli. ¶ – Sapete che cosa mi ha detto Perelà? ¶ – Che
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1911
Perelà? ¶ – Che cosa? ¶ – Voi mi sembrate tanto, tanto leggera
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1911
tanto leggero, io stesso mi sento sollevare. E badate
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1911
centotrentasette chilogrammi; non conta... Mi sento andare su... su
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1911
lasciaci in pace. ¶ – Antipatica. ¶ – Mi sento venir l’istinto
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1911
tanto buono e generoso, mi avete aspettata... ed ora
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1911
m’è davanti e mi dice: io sono di
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1911
sono quanto voi, perché mi sono scaricata d’ogni
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1911
tutto di giardini. ¶ «Non mi dovete rispondere, non mi
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1911
mi dovete rispondere, non mi direte mai se m
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1911
io v’amerei se mi odiaste, v’amerei se
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1911
indifferente, v’amerei se mi amaste. Vi ho scritto
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1911
eccola, è là che mi guarda e mi accusa
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1911
che mi guarda e mi accusa». Le si era
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1911
e in questi giorni mi sono molto interessato al
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1911
bene: fra io che mi voglio uccidere e gli
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1911
esercitate il mio interesse. Mi sono informato di voi
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1911
e unicamente cerebrale che mi permette d’essere tutto
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1911
qui posso uscire quando mi faccia piacere, nessuno può
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1911
nessuno può impedirmelo, ma mi guarderei bene dal passare
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1911
è il segreto che mi distingue da tutti. Il
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1911
ragione di salute pubblica mi verrebbe tolto il permesso
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1911
una distanza rispettabile. Allora mi vesto da menestrello, e
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1911
balcone, quindi da dittatore. Mi piace spogliarmi nudo davanti
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1911
sole, tutto quello che mi piace di essere. Una
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1911
impallidì il mio splendore. Mi sentii veramente cometa, non
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1911
lunga settantacinque metri? Appena mi vedono quelle mediocrissime e
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1911
mediocrissime e sagge persone mi prendono, mi legano e
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1911
sagge persone mi prendono, mi legano e come un
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1911
come un matto qualsiasi mi portano qua dentro: mai
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1911
dove si possa vivere. Mi ricorderete, vi sovverrete di
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1911
quando lui è qui, mi capite, Perelà, il mio
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1911
giorni or sono, quasi mi lasciò intravedere la sua
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1911
ma... egli voleva uccidersi, mi sembra, non sembra anche
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1911
pappagalli e le scimmie, mi rispondete decisamente: perché sono
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1911
terra incomincia a fumare, mi sembra un fatto logico
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1911
del fatto mio, e mi accorsi subito, non ve
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1911
aveste con lui, Eminentissimo? ¶ – Mi disse... che so, le
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1911
ciò possa innalzarvi tanto? ¶ – Mi basta poco, tanto da
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1911
Scemi...» ¶ – «Citrulli...» ¶ – «Sciocchi...» ¶ – «Scimuniti...» ¶ – Mi pare troppo. ¶ – Ma via
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1911
et ultra.» ¶ – Quest’ultra mi sembra proprio un dipiù
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1911
cul di sacco. ¶ – Io mi sento chiuso davanti e
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1911
nostra buona fede. ¶ – Manigoldo! ¶ – Mi pare che le cose
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1911
inebria, m’innalza e mi fa felice.» Pensò a
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1911
me? ¶ – Perdonatemi, signore, voi mi sembraste dapprima la fantasima
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1911
fantasima... Ma se non mi farete paura io non
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1911
le pecore meriggiano, io mi diverto a guardare la
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1911
di me? Forse non mi lascerebbero entrare. La mia
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1911
mia crudele padrona non mi concede un giorno all
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1911
felice lassù, e già mi sentivo vicino al cielo
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1911
che sentivo mio. Che mi vogliono fare? Che mi
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1911
mi vogliono fare? Che mi faranno? Qualche cosa si
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1911
a dirmi quello che mi si vuol fare e
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1911
per me ottenendo che mi lasciassero entrare. Sono venuta
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1911
Guardando i miei bambini mi sono sentita salire una
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1911
farò tutto per salvarvi, mi renderò lecita ogni cosa
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1911
se vi riusciranno, non mi resterà che perire con
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1911
è la mia ora. Mi servirò d’ogni mezzo
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1911
mio odio, finché non mi lasceranno morire con voi
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1911
Che cosa vi sembrò? ¶ – Mi sembrò... e non mi
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1911
Mi sembrò... e non mi sembrò. ¶ – Ritenete si sia
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1911
stare zitta. ¶ – Questo processo mi sembra una pochade. ¶ – È
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1911
rapporti con l’imputato? ¶ – Mi pare... ¶ – Che cosa vi
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sembrò a tale distanza? ¶ – Mi sembrò che fosse perfettamente
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1911
Che cosa ne fareste? ¶ – Mi ha annoiato tanto che
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1911
sono leggero.» E io mi sento leggera, con lui
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1911
tutti ridendo. Oh! Non mi fate paura, povera gente
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1911
mezzo a voi, perché mi avete lasciata sola con
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1911
a tutti voi io mi sento sola con te
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1911
proprie azioni. ¶ – Bene... bravi... mi avete schiacciata. Io sono
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1911
rigori della notte. Voi mi concederete questa grazia che
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1911
Zoe. ¶ – Che confusione. ¶ – Io mi sento tutta grulla. ¶ – Ho
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1911
Ho un’emicrania che mi spacca la testa. ¶ – Che
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1911
piccolo disco azzurro: esso mi appartiene, perché creato dall
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1911
Pena! Rete! Lama! Voi mi deste queste scarpe perché
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1911
non fossero consumate. Se mi avessero portato sempre come
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1911
rotte quaggiù, ma siccome mi fecero camminare in splendide
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1911
posso lasciare, uomini, esse mi legarono a voi. Così
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1911
che vi lascio: eccole. Mi chiamaste coi nomi più
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1911
nomi più lusinghieri e mi strisciaste riverenti inchini, mi
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1911
mi strisciaste riverenti inchini, mi adoraste come si adorano
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1911
non valevo nulla, e mi avete disprezzato, calpestato come
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1911
o un assassino, e mi voleste lontano da voi