parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Edoardo Nesi, Storia della mia gente, 2010

concordanze di «mi»

nautoretestoannoconcordanza
1
2010
della famiglia Nesi – e mi era stato promesso il
2
2010
promesso il mondo. ¶ Mai mi era stato detto chiaramente
3
2010
luglio del 1979, a Berkeley. Mi fecero firmare un foglio
4
2010
delle loro migliori università. Mi sentivo orgoglioso di trovarmi
5
2010
titolo Così giù che mi sembra di star su
6
2010
per due estati. Mentre mi imponevo di studiare e
7
2010
durezza dell’ambizione, e mi perdevo in sogni universitari
8
2010
e finiva alle sei, mi mettevo a sedere sui
9
2010
diverse da quelle chi mi imponevo, stavano per entrare
10
2010
quelli duri, quelli veri – mi arenai in un’esperienza
11
2010
i quali Diritto Privato, mi incagliai due volte sulla
12
2010
superbo. ¶ Cursus honorum ¶ Così mi ritrovai di colpo a
13
2010
due del tessile), e mi occupo di questioni d
14
2010
qualcosa al magazziniere che mi gira intorno sul muletto
15
2010
a dirigere l’azienda. Mi si sono imbiancate le
16
2010
complicata dal fatto che mi parve di non intendere
17
2010
se li sentivo pronunciare), mi pareva che avessero parlato
18
2010
a fine cena, Maschkiwitz mi disse che il mestiere
19
2010
ricordassi sempre quello che mi era stato appena detto
20
2010
nero che la mamma mi aveva comprato e messo
21
2010
Malcolm Lowry, che allora mi portavo sempre dietro come
22
2010
così vecchio, e non mi riuscì di accoglierlo con
23
2010
nella vita: e scrittore mi sono sempre sentito mentre
24
2010
al tempo stesso, non mi sentivo fuori posto a
25
2010
mestiere, o forse perché mi è capitato di fare
26
2010
quando il venerdì sera mi mettevo seduto in magazzino
27
2010
mia decisione finché – come mi consigliava Agostino Cesaroni, l
28
2010
suocero e a cena mi raccontava delle fortune del
29
2010
di mobilieri e poi mi costringeva a giocare a
30
2010
ai miei occhi e mi fosse sembrata l’unica
31
2010
però, dal 1993 al 2004, non mi si materializzò davanti nulla
32
2010
di dirigere un’azienda. ¶ Mi dicevo che avrei continuato
33
2010
il giorno in cui mi sarei potuto concentrare sulle
34
2010
di vuoto struggimento che mi prende e finisce per
35
2010
ha nome, e non mi consente mai di provare
36
2010
porta il tuo nome. Mi chiedo se davvero si
37
2010
Torno a casa e mi passa. Vedo mia moglie
38
2010
i miei figli, e mi passa. Ma ora so
39
2010
che scrivere romanzi non mi basta. Non mi può
40
2010
non mi basta. Non mi può bastare. So che
41
2010
dedication. ¶ Di queste letture mi sono enormemente giovato. All
42
2010
commuovermi fino alle lacrime. ¶ Mi trattenevo a stento dal
43
2010
lo sguardo stolido, e mi chiedo come o quando
44
2010
Deve vedermi sovrappensiero, forse mi crede preoccupato e mi
45
2010
mi crede preoccupato e mi tocca il braccio e
46
2010
tocca il braccio e mi chiede se la canzone
47
2010
di pesca, e Angelica mi chiede: ¶ – Scusa babbo, ma
48
2010
Francis) scriveva di Zelda: Mi sono innamorato di un
49
2010
Damage Done, e Angelica mi chiede con lo sguardo
50
2010
arriva in un baleno, mi pare. È persino migliore
51
2010
il gelo del bicchiere mi anestetizza i polpastrelli e
52
2010
polpastrelli e il gin mi scende rapido giù per
53
2010
giù per la gola, mi sento felice: profondamente e
54
2010
Angelica accanto a me. ¶ Mi chiede il titolo della
55
2010
tra poco dovremo andare, mi piacerebbe dirle che sarebbe
56
2010
e lei ride e mi dice che sarebbe una
57
2010
una favola bellissima, e mi consiglia di scriverci un
58
2010
pareti del bicchiere, e mi chiedo se alla fine
59
2010
alla fine il martini mi piace davvero così tanto
60
2010
per quanto ogni volta mi facesse male leggerlo perché
61
2010
di ogni suo editoriale mi sentivo sempre in colpa
62
2010
non sono e, anzi, mi sono sempre vantato della
63
2010
opinione quando e ove mi si dimostri che sbaglio
64
2010
e torto io. ¶ Dopotutto, mi dicevo, lui è un
65
2010
impadronisse di me e mi spingesse a nascondermi in
66
2010
d’assoluta inutilità, e mi dissi che una mia
67
2010
puntura di spillo, che mi piacque ai tempi e
68
2010
e a rileggerla oggi mi sembra piuttosto divertente, ancora
69
2010
ancora necessaria. In particolare mi piace molto quel serioso
70
2010
Era una sensazione meravigliosa, mi sentivo orgoglioso di aver
71
2010
e la tecnologia!” ¶ Poi mi sono svegliato urlando: “Il
72
2010
dal fuso orario, e mi raccontavano di notti in
73
2010
che li assediavano, e mi dicevano che avevo fatto
74
2010
ferme (e crudeli, quanto mi piacerebbe poter scrivere che
75
2010
i giorni. Una volta mi espulsero dal campo di
76
2010
tutte le persone che mi videro mentre l’arbitro
77
2010
videro mentre l’arbitro mi sventolava in faccia il
78
2010
né avevo nemici che mi cercavano, né io cercavo
79
2010
di amore perduto che mi sia mai capitato di
80
2010
arrivata. Ha scritto che mi ringraziava tantissimo – Thank you
81
2010
dei soldati italiani, che mi sono incuriosito e sono
82
2010
il regalo dorato che mi aveva fatto Joan Didion
83
2010
del romanzo, e lui mi risponde: ¶ A Edoardo. ¶ Avevo
84
2010
definitiva che non muore). ¶ Mi saluta con un Ciao
85
2010
che guardo il foglietto mi compiaccio sempre di quel
86
2010
in questo modo che mi sforzo sempre di ricordarlo
87
2010
tradotto, il suicida che mi ha insegnato a vivere
88
2010
per l’Economia 2005. ¶ Non mi preparo mai per le
89
2010
parlare. Son momenti preziosi. Mi diverte provare nello stesso
90
2010
del cuore accelera mentre mi viene data la parola
91
2010
tradito, e quando non mi soccorrerà più sarà bene
92
2010
ciò che da anni mi schiacciava l’animo: lo
93
2010
sfogavo la mia disperazione, mi accorsi che quei formidabili
94
2010
li aveva martellati Odifreddi. Mi guardavano con un interesse
95
2010
l’esultanza dell’impresa mi stava per strozzare le
96
2010
voltò verso di me, mi puntò in faccia i
97
2010
grigi da lupo e mi disse questa cosa formidabile
98
2010
nulla d’imprenditoriale, e mi sforzo di vivere facendo
99
2010
destino che questo romanzo mi accompagnasse alla fine della
100
2010
solo alle persone che mi piacciono, questo libro strano
101
2010
potrò mai scordare perché mi sono tatuato il suo
102
2010
sopra al cuore. Quando mi chiedono perché, in genere
103
2010
sono grandi spiegazioni nascoste: mi piacevano quelle due parole
104
2010
che a quarantaquattro anni mi sono finalmente reso conto
105
2010
ogni cosa nuova che mi venisse in mente di
106
2010
monte ascema, finché non mi sono accorto che in
107
2010
Se avessi ascoltato chi mi proponeva di aprire una
108
2010
ho scritto quanto potevo. Mi sono impegnato a portare
109
2010
le cappe, e Alvaro mi fa i complimenti per
110
2010
per il cappotto knickerbocker. Mi chiede se è costato
111
2010
un pino secco e mi chiede il numero di
112
2010
adoro, mio padre. Nel 2008 mi sono tatuato il suo
113
2010
gli faceva piacere che mi tatuassi il suo nome
114
2010
posto così visibile. Lui mi disse che ne sarebbe
115
2010
anche senza vedersi, e mi diverte poter usare con
116
2010
del giardiniere, mio padre mi chiede di mandarglielo con
117
2010
mandarglielo con un sms, mi saluta e se ne
118
2010
firmato, e la testa mi risuona delle parole su
119
2010
in cui la memoria mi presenta il conto e
120
2010
il conto e tutto mi ricorda il mio passato
121
2010
cambiare marcia, e così mi succede sempre più spesso
122
2010
cosa sia. Della musica mi piacciono i nomi: clavicembalo
123
2010
sempre. ¶ Però so cosa mi piace, nella musica. A
124
2010
musica sia il testo – mi accontento anche di uno
125
2010
islandese, e anche se mi sembra impossibile, più lo
126
2010
lo leggo e più mi pare che il titolo
127
2010
proprio quello, Milano, e mi rifiuto di andare su
128
2010
che è andato perduto. ¶ Mi pare che siano sempre
129
2010
quell’incredibile urlo accorato mi avesse messo a parte
130
2010
le stesse parole e mi racconti la stessa storia
131
2010
a lui – Francesco che mi prese a fare l
132
2010
un suo film e mi chiese di trovare un
133
2010
in cui abbiamo venduto. Mi sforzo sempre di non
134
2010
apro il portone e mi investe il silenzio: un
135
2010
la Swift, certi giorni mi divertivo a immaginare un
136
2010
certo, e le risate mi venivano fuori aspre come
137
2010
il nido dentro Ines. Mi chiedo se ci fossero
138
2010
color del piombo, e mi abbaglia, e guardo le
139
2010
mie palpebre chiuse e mi tornano in mente le
140
2010
editoriale della Fandango Libri: Mi sa tanto che quella
141
2010
tortuosa e imprevedibile e mi condurrà in un viaggio
142
2010
in carrozza. ¶ Ecco che mi si parano davanti agli
143
2010
per i tagli. Quelli mi fanno solo arrabbiare. Non
144
2010
sono i cinesi che mi hanno rubato il lavoro
145
2010
in quel film che mi condusse a scegliere rovinosamente
146
2010
per l’ennesima volta. Mi ci sono imbattuto per
147
2010
i coglioni. ¶ Alle manifestazioni, mi pare di capire, non
148
2010
quo del mondo, e mi pare sublime – e inaudito
149
2010
nell’umore di tutti mi pare che prevalga il
150
2010
miliardaria alla Microsoft, e mi piacerebbe tanto che il
151
2010
lavorare. Siamo milioni, e mi perdonerà se la coinvolgo
152
2010
se ne può più ¶ Mi sento chiamare, e in
153
2010
capannello di manifestanti e mi viene incontro. S’è
154
2010
la mano e, mentre mi tiene prigioniero nella morsa
155
2010
Dal capannello tre uomini mi guardano senza dire nulla
156
2010
tessevo alla tu’ ditta, – mi dice uno di loro
157
2010
in Italy, che non mi sembra di conoscere. Li
158
2010
loro il buongiorno e mi dico che son troppo
159
2010
questa gente che pure mi garba e m’è
160
2010
si fallisce tutti davvero? – mi chiede Rolando, lo sguardo
161
2010
so che dire. Non mi va di cavarmela con
162
2010
ascoltare come la penso. Mi sembra necessario rispondere sinceramente
163
2010
e poi Sergio Vari mi compare accanto, mi prende
164
2010
Vari mi compare accanto, mi prende per un braccio
165
2010
per un braccio e mi dice che c’è
166
2010
toccarlo anch’io, e mi avvicino. È fatto di
167
2010
e della commozione che mi assale di colpo, perché
168
2010
scozzesi le camicie che mi mettevo ogni giorno, a
169
2010
a fare l’imprenditore. ¶ Mi allontano di scatto, come
170
2010
farmi così male, e mi fermo a guardare la
171
2010
srotolarsi per la piazza. Mi chiedo cosa si provi
172
2010
Viene verso di me, mi saluta, mi prende per
173
2010
di me, mi saluta, mi prende per un braccio
174
2010
per un braccio e mi dice che a leggere
175
2010
e mentre lo dice mi guarda negli occhi e
176
2010
guarda negli occhi e mi stringe il braccio destro
177
2010
il braccio destro, e mi sembra sul punto di
178
2010
Edoardo, – dice, – grazie. ¶ Poi mi saluta e ritorna al
179
2010
già lontano, e io mi sento solo come non
180
2010
sento solo come non mi sono mai sentito in
181
2010
loro o lo striscione mi verrà strappato di mano
182
2010
Prato non deve chiudere. Mi vergogno, ma mi dico
183
2010
chiudere. Mi vergogno, ma mi dico che ho fatto
184
2010
che è importante, e mi accorgo che sono molti
185
2010
sono molti quelli che mi salutano e mi sorridono
186
2010
che mi salutano e mi sorridono nel vedermi portare
187
2010
e a ogni passo mi sembra di stare meglio
188
2010
splendore fitzgeraldiano nel quale mi pareva di vivere quand