Massimo Mongai, Il gioco degli immortali, 1999

che, da quello che mi dicevano, facevano sembrare il

erano infinite. ¶ Barrito blu mi offrì di restare con

per rispondere, quando io mi spiegai meglio. Gli raccontai

Sentivo, confusamente che forse mi poteva aiutare. ¶ Si irrigidì

alla porta, tornò indietro mi sedette vicino e prese

voce al mio orecchio. Mi disse che aveva sospettato

queste cose. ¶ Questo naturalmente mi eccitò oltre ogni limite

a lungo quella notte. Mi disse che nella maggior

che sapeva e che mi poteva dire sulla mia

abbastanza esauriente. Ma comunque mi disse una enorme quantità

in cui rivivevo? Lui mi disse di non saperlo

con "la macchina", e mi fermò subito quando cominciai

gli poteva fare male. ¶ Mi disse, che in una

forse i nostri discendenti. Mi disse anche di aver

notte e ciò che mi disse fu doloroso: venivo

chissà quale motivo, qualcuno mi aveva coinvolto in questa

di partire Barrito Blu mi disse che, sapendo che

non accompagnarlo, ma che mi augurava tanta fortuna. ¶ Quando

Barrito Blu fu partito, mi sentii veramente solo. Era

affascinante, e possibilmente arricchire. ¶ Mi guardai intorno a lungo

Uscii dalla città e mi inoltrai nel deserto. Tornai

dalla "cache" ciò che mi serviva, riutilizzando l'escavatrice

ricoprire il buco, e mi organizzai per tornare indietro

organizzai per tornare indietro. ¶ Mi truccai, cambiando il colore

una civiltà tecnologicamente evoluta. ¶ Mi formai anche un'idea

più di ciò che mi aveva detto Barrito Blu

d'ospedale" in cui mi ero svegliato tre volte

per oltre tre anni. Mi ero organizzato benino: un

mandò tutto all'aria. Mi feci notare troppo, quando

si diffondeva, più loro mi calunniavano e suggerivano che

come infiltrato. In realtà mi aspettavo prima o poi

la terza volta. ¶ Non mi ci ero ancora abituato

ero ancora abituato e mi convinsi definitivamente in quella

quella occasione che non mi ci sarei abituato mai

due ore in cui mi contorsi per i dolori

posto per altro. ¶ Quando mi svegliai di nuovo, per

comprendere? ¶ Lì per lì mi venne voglia di urlare

poi, senza sapere perché mi venne voglia di ridere

con i semi che mi ero portato appresso; ma

potente, lo presi e mi addormentai dopo pochissimo tempo

sogni. ¶ Per due giorni mi dedicai intenzionalmente alla creazione

a memoria e che mi rilassava rileggere all'infinito

computer. ¶ Prima di tutto mi organizzai molto meglio: dedicai

della convinzione che ormai mi stavo facendo del fatto

che il luogo dove mi trovavo era una mera

nulla di ciò che mi circondava esisteva realmente. Forse

però tutto ciò che mi accadeva non accadeva in

poteva spiegare ciò che mi era successo. ¶ Mi era

la voce del computer. ¶ Mi alzai e mi guardai

computer. ¶ Mi alzai e mi guardai intorno e addosso

erano i pensieri che mi si accavallavano nella testa

di birra. Ma subito mi accorsi anche di quanto

Sono in attesa richieste. ¶ Mi passai la lingua sulle

prima. Tutto. Ma forse... mi venne una bellissima idea

imperterrita riprese la voce. ¶ Mi chiesi anche se sarebbe

lo stesso tono, se mi fossi rifiutato di fare

le due settimane che mi spettavano, o se avrebbe

era continuare a giocare... ¶ Mi misi l'anima in

luogo a questo punto mi sembrava orribilmente alieno. ¶ Avevo

pianeta. ¶ Ed ora che mi si era riproposto tale

riproposto tale e quale, mi spaventava. Meglio uscirne rapidamente

E cominciai a chiedere. ¶ Mi ricreai una casa intorno

bacheca e computer e mi organizzai di nuovo con

cercando di ricordare cosa mi era stato più utile

con Spiga di Grano mi ero calato a fondo

lo fornì. Il che mi fece venire in mente

cavare da solo. Non mi fornì altre mappe che

più. ¶ Ma, alla fine, mi accorsi che più o

volle il tempo passò. ¶ Mi ritrovai come le altre

muli di ciò che mi serviva. Lasciai liberi i

di grossi cespugli, e mi diressi verso le luci

evoluta come quella terrestre? ¶ Mi chiesi d'improvviso anche

dato che ogni volta mi faceva apparire in un

avevo notate perché non mi ero posto quella domanda

cercare di capire cosa mi conveniva fare e fu

della terza notte, che mi accorsi che stavano per

volle che gli attaccanti mi passassero vicino senza accorgersi

di me, mentre io mi accorsi di loro. Non

laccio; ed in silenzio mi avviai, al trotto leggero

una banda di guerrieri mi vide, ma non fecero

tempo a fare nulla. Mi misi le briglia fra

erano assordanti ed accecanti! ¶ Mi ero ricordato di quel

con il guerriero che mi aveva colpito il cavallo

su altri tre che mi correvano incontro urlando e

ad avancarica, ma non mi ero reso conto di

ci avevo pensato io. ¶ Mi misi fra loro con

dissi nella lingua che mi aveva insegnato Spiga di

chiami? ¶ Gli dissi che mi chiamavo Mosto. ¶ — ...ah ...ed

permettermene meno di cinque, mi disse, anche se ero

pubblico con cui tutti mi potevano chiamare e parlare

nome amicale. ¶ Il capo mi suggerì di considerare Mosto

ai miei segreti. E mi suggerì di inventarmi un

hing, aveva deciso che mi era debitore e che

era debitore e che mi avrebbe ospitato lui per

un mese. ¶ Ed io mi guardai intorno per cercare

una noce di cocco. Mi dissero che servivano per

fondo, e un po' mi dispiaceva lasciarla. Sperai di

ormai ero diverso; non mi attaccavo più ai luoghi

o addormentare una città. Mi piace uccidere con lo

con il veleno... ¶ Non mi stava portando su una

irrequieta e scherzava, e mi spingeva e rideva. Quella

e rideva. Quella sera mi irritava. Alla fine la

l'amore ma io mi rifiutai. Ed onestamente soprattutto

Assomigliava all'idea che mi ero fatto di Amalfi

di "nettezza urbana". E mi resi conto che questo

da un rampicante, che mi sembrò una grande "bouganvillea

silenziosa sul tavolo e mi guardò. Io stavo pulendo

non puoi morire, vero? ¶ Mi colpì. ¶ Da cosa lo

sapeva sul pianeta? Ma mi prese subito paura di

poi alzò gli occhi mi sorrise e disse: ¶ — Ho

Domani andrò lì e mi offrirò a lui. Così

potrò uccidere tranquillamente. Allora, mi vuoi aiutare? ¶ Smisi di

anno, ma soprattutto io mi tingerò la pelle ed

piccolo orcio di terracotta. — Mi farò bella, sarò sensuale

vizio! ¶ — Ti uccideranno. ¶ — Pazienza. Mi reincarnerò in una principessa

reincarnazione è di tutti. Mi vuoi aiutare? Non per

Ci avvicinammo ed io mi presentai e presentai Mora

vocianti. ¶ Mmot il maggiordomo mi ricevette subito e con

belle erano rare. Spiga mi aveva ben istruito a

stanza. ¶ — C'è cascato. Mi ha già detto che

già detto che probabilmente mi comprerà a te, se

nera diluito nel vino. Mi sembrava incredibile che la

tanto potente, ma Spiga mi aveva detto che il

sera prima. La cosa mi insospettì. Spiga-Mora entrò

fatto loro, che non mi riguardava. Ma se questo

Ut. — La tua puttana mi odia perché l'ho

Perché dovevo? ¶ — Menti! Tu mi hai voluta uccidere perché

Grano. ¶ — È vero che mi ha allontanato. Ma poi

e feroce come lei mi aveva raccontato. Avevo anche

del feroce tiranno che mi aveva descritto Spiga di

alla morte quasi certa. ¶ Mi frapposi e la fermai

gatta feroce. Nella colluttazione mi colpì allo stomaco con

un attimo il colpo mi tolse il respiro. Il

nuova morte. Lo riconoscevo. ¶ Mi piegai in due rantolando

rantolando. Spiga di Grano mi guardò allucinata per un

mia! Mosto, amore mio! ¶ Mi raccolse mentre mi piegavo

mio! ¶ Mi raccolse mentre mi piegavo a terra e

piegavo a terra e mi sostenne dietro le spalle

ho fatto? ¶ Ansimando risposi: ¶ — Mi hai ucciso, Spiga, muoio

tu lo vedrai, poi mi dirai dove rinascerai ed

cercherò, povero amore mio! ¶ Mi lasciò andare delicatamente a

e lei troppo brava. Mi aveva tagliato un'arteria

rifiutata da Ut. Lui mi giurò e mi spergiurò

Lui mi giurò e mi spergiurò che quanto aveva

Nel corso dell'inverno mi ero allenato tanto, soprattutto

imparato sulla mia pelle. ¶ Mi individuarono e da dietro

un paio di frecce mi arrivarono troppo vicino decisi

dal dosso su cui mi trovavo verso il torrente

verso il torrente e mi ci immersi fino al

alte le armi e mi avviai fra le canne

sponda del torrente e mi ci infilai, giungendo, coperto

dietro il carro non mi videro, ma le donne

quando uno si voltò, mi vide ed urlò armando

proprio mentre un verrettone mi faceva il pelo alla

impugnarla. ¶ Il terzo uomo mi si gettò addosso con

il coltello in pancia; mi rivolsi ai due che

colpirono entrambe. ¶ Il primo mi era addosso quando mi

mi era addosso quando mi voltai con la carabina

la compressione dei gas, mi esplose fra le mani

incredibilmente, ci riusciva anche! Mi venne in mente di

e quell'orribile spettacolo mi scossero, raggiunsi la donna

Io scesi al fiume, mi lavai del sangue e

e delle frecce e mi fermai vicino alla donna

metri. ¶ — So che non mi capisci, ma sarà meglio

devi venire ora. ¶ Lei mi guardò, pensierosa, poi si

verso di me e mi guardò come a dire

avrei potuto evitarlo? E mi rispondevo di no, non

potuto. Se avessi tentato mi sarei ritrovato prigioniero ed

E allora? Alla fine mi accorsi che se stavo

assolutamente più niente. E mi addormentai. ¶ Dopo che lei

in grado di capirci mi raccontò la sua storia

dolce al tempo stesso. Mi faceva, onestamente anche un

smise di guaire, e mi si avvicinò; mi abbracciò

e mi si avvicinò; mi abbracciò ferocemente, quasi per

bloccarmi, ansando eccitata; poi mi gettò a terra e

gettò a terra e mi si mise sopra. E

si mise sopra. E mi baciò quasi con violenza

di veramente memorabile. ¶ Dopo mi disse che non capiva

Quando Spiga di Grano mi chiese come mi chiamavo

Grano mi chiese come mi chiamavo, gli dissi che

la prima volta, quando mi hai salvato la vita

a valle. Lei non mi chiese nemmeno perché, disse

Ci ripensai solo perché mi accorsi che ero curioso

a quel momento. Ma mi aveva cambiato. Ero più

vita su quel pianeta mi aveva dato una occasione

Di sicuro quel mondo mi aveva cambiato. Io non

parlato a lungo e mi aveva descritto i luoghi

In altre parole chi mi aveva "rifatto" il corpo

Spiga di Grano non mi disse altro che quando

disse mentre scendevamo. ¶ Non mi pareva una buona idea

luminoso sorriso. Qualche volta mi faceva ancora paura. ¶ Nei

più lei sorrideva e mi prendeva in giro. Semplicemente

più a valle e mi ci stabilii; misi tutte

adattare. E a volte mi affiorava il pensiero che

ad uccidermi, finché chi mi risuscitava non si fosse

questo stato, finché non mi calmai; nel frattempo mi

mi calmai; nel frattempo mi ero orizzontato a sufficienza

ero orizzontato a sufficienza. ¶ Mi trovavo sul costone esposto

un orologio solare che mi ero costruito in una

ansa in discesa; io mi ero messo nell'ansa

luce o fumo. ¶ Quando mi fui rassicurato che non

fisica e psicologica, inoltre mi irrobustiva. Il problema non

del costone. ¶ I muli mi potevano aiutare, ma non

o il fucile e mi limitavo a porre trappole

rami, terra e frasche. ¶ Mi dedicai alle altre difese

per risolvere questo problema mi ero recato proprio sulla

proprio sulla sporgenza che mi sovrastava ed avevo notato

perfettamente mimetizzato. Solo chi mi fosse capitato letteralmente addosso

letteralmente addosso per caso mi avrebbe potuto vedere. ¶ Continuai

letto seriamente e che mi ero fatto ristampare dal

recipienti di coccio che mi ero fabbricato da solo

vasi di vetro che mi ero portato appresso, ma

freddo. ¶ La mattina non mi alzavo finché il sole

diffondeva nella mia capanna mi alzavo e mi organizzavo

capanna mi alzavo e mi organizzavo la giornata. ¶ Che

anche la lettura non mi aiutò, anzi. ¶ Leggere di

considerare perso per sempre mi deprimeva. Ero arrivato infatti

più su quello che mi era successo avrei potuto

si fece più forte mi passò proprio la voglia

incontrarne uno. ¶ La fortuna mi aveva aiutato nella scelta

abbastanza confortevolmente. ¶ La solitudine mi spinse alla depressione dapprima

con me; ogni mattina mi alzavo uscivo e salutavo

lui, in qualche modo, mi rispondeva. ¶ Erano probabilmente allucinazioni

mai dopo, nel quale mi era dato tempo e

avventurarmi verso la valle. Mi ero fabbricato delle racchette

il mio equipaggiamento mimetizzato mi avventurai verso il basso

villaggio fortificato. ¶ Quella vista mi emozionò e mi spaventò

vista mi emozionò e mi spaventò anche. Avevo un

per niente al mondo. ¶ Mi misi ad osservare a

binocolo che la macchina mi aveva fornito. ¶ Essendo dotato

sapevo esserci un guado. ¶ Mi nascosi, maledicendo il fatto

tornare subito e non mi ero portato appresso nessuna

Non resistetti alla curiosità, mi avvicinai e vidi un

mesi, oltre a cacciare, mi ero allenato al tiro

proprio per cacciare meglio; mi ero allenato a portare

pesi, ed il lavoro mi aveva irrobustito in modo

mai in vita mia. ¶ Mi allontanai in silenzio e

quello che avevo visto. Mi ero ovviamente identificato, anche

e caricavo la carabina, mi resi subito conto che

violenza sulle altre due, mi misi in posizione da

Uzi, per spaventarli. ¶ Quando mi raggiunsero mi fermai e

spaventarli. ¶ Quando mi raggiunsero mi fermai e mi rivoltai

raggiunsero mi fermai e mi rivoltai verso di loro

primo; e dopo, quando mi avevano circondato, ridendo, non

urlando dal terrore, come mi ero immaginato. No. Uno

grado di capire bene, mi tirò la sua lancia

la sua lancia, che mi si piantò proprio nel

a fondo. ¶ Il colpo mi lasciò senza fiato. L

senza fiato. L'Uzi mi scivolò dalle mani e

indietro. L'uomo che mi aveva tirato la lancia

aveva tirato la lancia mi venne vicino e mi

mi venne vicino e mi disse qualcosa, ridendo. Poi

peso all'arma e mi trapassò, infilzandomi nel terreno

vicini dissero qualcosa, qualcuno mi prese a calci, poi

Avevo una sete spaventosa. Mi capitò anche di pensare

alfa si avvicinò ringhiando, mi odorò e poi con

solo unico rapido movimento mi azzannò alla gola squarciandomela

subito. ¶ Il Primo Inverno ¶ Mi risvegliai nello stesso letto

denti del lupo che mi squarciavano la gola, ricordavo

COSA È SUCCESSO IO MI SPARERÒ! ¶ — Sono in attesa

ancora chiesto le pallottole. Mi venne da ridere. Mi

Mi venne da ridere. Mi misi a ridere ed

piangere, al tempo stesso. Mi resi conto che se

caricato l'arma e mi fossi sparato, dopo non

molto chi lo sa, mi sarei trovato di nuovo

sogni. Almeno me. ¶ Quando mi svegliai di nuovo, dopo

succo di frutta; e mi rimisi al lavoro. Richiesi

scrivania e computer. E mi rimisi a cercare di

Cosa sapevo? Che qualcuno mi aveva messo in una

meccanismi) predisposto a ciò mi avrebbe fornito qualunque cosa

metodo ed a lungo. Mi resi conto che era

Occorreva chiedere qualcosa che mi sarebbe stato utile, ad

ed ottenni, ciò che mi sarebbe servito. ¶ Chiesi di

enciclopedia della tecnologia che mi avrebbe permesso di ricostruirmi

ma almeno un po' mi avrebbe aiutato. ¶ E molte

avere uova fresche. ¶ Quando mi furono consegnati direttamente lì

venirne a capo. Poi mi resi conto che mi

mi resi conto che mi servivano anche il cibo

stalla su misura. ¶ Improvvisamente mi resi conto che forse

Terra... ma forse no, mi dissi subito. Per un

Anche in questa occasione mi accorsi solo in un

secondo momento di cosa mi ero dimenticato, di cosa

la situazione nella quale mi sarei trovato non era

ed i loro basti. ¶ Mi ritrovai all'aperto di

centimetri davanti a me. Mi chiesi se le radure

preda alla paura. ¶ Poi mi venne in mente che

di istruzione) e che mi aiutò a dormire un

più. ¶ Dopo qualche giorno mi avviai sul sentiero per

alberi "terrestri"; e tali mi sembrarono. Masticai perfino un

alla televisione e non mi riguardasse. ¶ Mi ricordai di

e non mi riguardasse. ¶ Mi ricordai di botto che

anche lei, ma io mi ero tuffato dentro a

poca distanza dal portellone, mi drizzai e mi girai

portellone, mi drizzai e mi girai sparando una raffica

con me, ciò che mi poteva essere veramente utile

era oltre la radura. ¶ Mi attrezzai con armi, giubbotto

e di munizioni e mi incamminai per uno dei

non battuto, non calpestato. ¶ Mi inoltrai per un tratto

avevo avuto. ¶ Era così: mi trovavo in un radura

un paio di metri mi ero fatto un "travois

di vario tipo che mi facevano pensare che ci

un lontano pianeta. ¶ E mi resi conto che, in

a guardarmi intorno quando mi accorsi che c'era

scrutare il cielo e mi dissi, che in effetti

capire se le stelle mi potevano dire qualcosa, ma

qualcuno con una bussola mi indica prima il nord

potersene nutrire. Il che, mi venne da pensare, poteva

un piccolo avvallamento dove mi ero fermato per riposare

riposare, per cui non mi ero accorto del loro

accorto del loro avvicinarsi. Mi saltarono addosso in sei

forte colpo alla testa mi fece svenire. ¶ Quelli che

fece svenire. ¶ Quelli che mi avevano catturato erano senza

fosse solo sporcizia, poi mi resi conto che si

di portarmi con loro, mi spogliarono dei miei abiti

spogliarono dei miei abiti, mi dettero un paio di

indumenti dei loro e mi sporcarono ben bene di

del gruppo quando rinvenni mi interrogò a lungo alternando

di lingua, ma, se mi avessero lasciato libero per

graffi, scalfitture ed escoriazioni, mi reggevo a malapena in

malapena in piedi; zoppicavo; mi tenevano legato e mi

mi tenevano legato e mi usavano solo come mulo

bagaglio, e da mangiare mi davano i loro avanzi

accontentato; dagli sguardi che mi lanciavano nel corso di

fra loro, quello che mi aveva schiaffeggiato per interrogarmi

venne verso di me. Mi fece alzare e mi

Mi fece alzare e mi spinse poco lontano, dietro

dietro un dosso, poi mi spinse a terra. Mi

mi spinse a terra. Mi si sdraiò vicino e

si sdraiò vicino e mi disse qualcosa con voce

poco e, dopo che mi ebbe piantato sotto la

ebbe gioco facile. E mi violentò. Ebbe un solo

condizioni, e quelle bestie mi avrebbero prima o poi

aveva qualche roccia affiorante. ¶ Mi sdraiai vicino ad una

rocce, a quella che mi sembrava la più adatta

lacci di cuoio che mi stringevano i polsi contro

paura di morire non mi fece sentire il dolore

per forza di cose mi dovevano aver portato; ma

a casa mia e mi ero appena alzato; mi

mi ero appena alzato; mi ero fatto il mio

quando un imbecille assassino mi taglia la strada proprio

diretto verso il ponte. ¶ Mi taglia la strada ed

toccare la macchina, che mi ha tagliato la strada

centauro folle". E non mi è successo mai niente

chissà quali conseguenze; qualcuno mi ha trovato per tempo

alcuna sensazione speciale. Non mi è apparso Dio, non

sempre pensato molto lungo, mi svegliai di nuovo. ¶ La

muovermi. Tant'è che mi drizzai sul letto stesso

reggendomi sui gomiti. Non mi accorsi subito di essere

di essere completamente nudo. Mi accorsi però di non

Assolutamente niente e nessuno. ¶ Mi drizzai del tutto. ¶ Ero

strano. Spettrale quasi. E mi stupii di essere così

o a dirlo, ma mi resi conto che ero

e che la cosa mi stupiva, il tutto in

assolutamente alcuna caratteristica umana. ¶ Mi resi conto di essere

intese a capire dove mi trovavo e non ottenevo

tipo? — rispose la voce. ¶ Mi fermai spalancando gli occhi

la prima cosa che mi era venuta in mente

Quantità? ¶ — DUE! ¶ — Servito — disse. ¶ Mi guardai intorno e sul

assurda quanto la situazione. Mi gettai sui panini e

tutti i tipi. E mi resi subito conto che

di nessun tipo che mi potessero aiutare a capire

fra ciò che non mi dava o da ciò

o da ciò che mi dava. Ad esempio potevo

arrivai per approssimazioni progressive) mi disse che era disponibile

delle prove. ¶ E tutto mi veniva dato immediatamente, appena

sia le mie considerazioni. Mi aiutava a pensare, mi

Mi aiutava a pensare, mi ha sempre aiutato a

Perché a me? Cosa mi era accaduto quella mattina

portato ad un ospedale? Mi avevano fatto qualcosa lì

chiaro che io non mi divertivo affatto. ¶ Tante belle

potevo ancora chiedere, e mi furono dati. Era evidente

a quel punto, non mi era stato mai rifiutato

tanto valeva che almeno mi preparassi. Chiesi tutta la

sul Leopard. ¶ E lì mi resi subito conto che

chiedere altre cose che mi stavano venendo in mente

K ed altro ancora. Mi venne in mente, improvvisamente

mente, improvvisamente che forse mi sarei dovuto orientare. Chiesi

pensare a cos'altro mi poteva servire. Alla fine

entrai nel Leopard e mi misi al "periscopio" del

mio orologio da polso mi informò del passare degli

scadere del periodo residuo mi ritrovai all'esterno, in

all'esterno. Il cuore mi batteva. Era la libertà

ispezionai la radura. ¶ Naturalmente mi vennero subito in mente

che in quel contesto mi sarebbero state molto più

che mi era successo. ¶ Mi era difficile però credere

reale. Solo che quando mi risvegliavo lì, era probabile

ci riuscii. Una forza mi impediva di uscire, come

minuti il tempo che mi rimaneva prima di essere

in parte, il computer mi forniva tutti i dati

se tutto ciò che mi era capitato fino a

fino a quel momento mi fosse realmente capitato esattamente

come i miei ricordi mi dicevano fosse accaduto ogni

capire. ¶ Più chiedevo più mi venivano in mente cose

importantissima del computer che mi parlava. Lui era "tenuto

produrre una pistola, lui mi chiedeva quale, di che

ci pensate. ¶ Gli occhi mi caddero per caso sul

sul led luminoso che mi informava di quanto tempo

informava di quanto tempo mi restava; e mi accorsi

tempo mi restava; e mi accorsi di una cosa

avuto una illusione ottica. Mi rispose affermativamente. ¶ — Vuoi dire

lega due mesi prima, mi dette la misura di

minuti sul totale che mi era dovuto; e me

del gioco" nel quale mi trovavo: potevo chiedere tutto

chiedere tutto, qualunque cosa mi passasse per la mente

materiali da chiedere che mi dessero un grosso punto

farlo, di parteciparvi, nessuno mi aveva chiesto niente ed

rivolgerti a me tu mi chiamassi: "Signore". Questa esigenza

modi e che io mi riservavo di scegliere quale

speciale per ciò che mi serviva, ma in quantità

tentativi e lui non mi ha mai detto che

seguendo delle regole che mi sembrano appunto, queste. ¶ Sono

progetto, una qualche funzionalità? Mi è sembrato di sì

sembrato di sì, e mi è sembrato anche di

arrivato alle specifiche tecnologiche, mi sono sempre bloccato. ¶ Una

arma vera e propria mi sono sempre fermato dinanzi

e da lasciare dove mi avesse fatto più comodo

ed il carburante non mi sarebbe mai mancato. L

di energia. Il Genio mi disse che la durata

di circa 1000 anni. ¶ Qualcosa mi diceva che sarei morto

comunque funzionato per anni. ¶ Mi ero ispirato alle serre

due anni. ¶ Da solo mi sarei potuto aggirare tranquillamente

prodotto tutto ciò che mi circondava. Niente di meno

dettagli per il Genio, mi ero reso conto che

utero materno. Beh, quando mi ero reso conto di

di questa cosa, dapprima mi ero spaventato. Mi sembrava

dapprima mi ero spaventato. Mi sembrava uno scivolare lentamente

titanio di mezzo metro mi separavano dall'esterno. ¶ La

amato cucinare e questo mi avrebbe fatto sentire in

fermato, ma a me mi avrebbe solo sballottato di

per lui, il che mi faceva pensare che armi

lui. Strano poi che mi avesse concesso dei reattori

gomma e metallo che mi poteva sostenere. Il "bozzolo

quel momento sul pianeta mi avessero fatto recedere ad

e scordarmi e lui mi rispose di sì. Chiesi

per quanto tempo e mi rispose indefinitamente. Il che

rispose indefinitamente. Il che mi fece venire in mente

diverso, no? E come mi pareva a me, giusto

ricordo altro. ¶ Una mattina mi svegliai di nuovo nel

della storia delle malattie mi sarebbero letteralmente rimbalzati addosso

denti che avevo perso mi erano già ricresciuti in

e della sua fisiologia. Mi ero detto: cambiare per

sale, ad esempio, che mi ero completamente dimenticato!) e

mille altre cose che mi venivano in mente qua

di vino freddo e mi assisi nella poltrona al

il bozzolo e quasi mi feci male per entrarvi

propria crisi psicotica. ¶ Cosa mi era successo? Non lo

me si muoveva. Nulla mi poteva raggiungere o farmi

sud del posto dove mi ero fermato passò una

matto. Ruppi la brocca. Mi girarono completamente tutte le

inconscio non ci credeva. Mi ero sentito al sicuro

appena fuori, la crisi mi aveva preso immediatamente, subitanea

vita intorno a me. ¶ Mi faceva paura la vita

La pazzia a volte mi sembra più una macchina

i miei corpi precedenti. Mi fa orrore solo l

durò la mia pazzia. ¶ Mi risvegliai nel mio letto

immediatamente tutto ciò che mi aveva già fatto la

momento dell'immissione. ¶ Praticamente mi feci immettere subito nel

ripetuta serie di morti mi doveva aver "guastato". Per

la possibilità che io mi sia "autoriparato"? Non so

computer di bordo. Io mi ambientai di nuovo alla

dati dei palloni sonda, mi dicevano quasi tutto sull

durò quasi tre anni. ¶ Mi mossi soprattutto nei deserti

un telecomando per richiamarlo. ¶ Mi aggregavo alle carovane con

e grandi, ma non mi esposi mai troppo, non

in nessun posto, non mi rivelai mai a nessuno

Immortale, non strinsi amicizie. ¶ Mi era venuto anche in

da qualcun altro che mi aveva identificato come Immortale

di solito. Questa cosa mi piaceva molto, ma devo

Strane Canzoni". ¶ La tribù mi aveva accolto quando, nel

quelle dei subumani che mi avevano catturato, violentato ed

allearmi al pianeta intero. ¶ Mi rivelai a loro come

patto con me: io mi impegnavo a rifornirli di

e medici preparati scientificamente. ¶ Mi tolsi lo sfizio di

della nostra area. Appena mi giunse la notizia della

pure con ottime maniere) mi ci recai in volo

Aman, sembrava vecchissimo e mi aspettava nella tenda del

lui e fui obbedito. ¶ — Mi dicono che sei come

Warraff. ¶ — Da dove vieni? — mi rispose in lingua comune

E da cinque reincarnazioni. ¶ Mi guardò in silenzio per

anni — disse lui come mi avesse letto nel pensiero

Lo guardai come se mi stesse prendendo in giro

tutti uguali. Ma se mi nascondi il tuo viso

stesse modalità con cui mi "risvegliavo" io. Alla Voce

Gli raccontai quello che mi aveva detto Barrito Blu

fondo. ¶ Lui rise e mi guardò in modo strano

in modo strano. ¶ — Perché mi guardi cosi? — chiesi. ¶ — Non

lo voleva. ¶ Però mentre mi chiedevo cosa potevo fare

tirarlo dalla mia parte, mi venne una stupenda idea

farò per te: se mi aiuterai a conquistare il

Genio, ti ucciderò. Definitivamente. ¶ Mi guardò con gli occhi

avevo messo in piedi, mi ero fatto una idea

l'altro, pensavo e mi riferivo a tutta quella

Perché se lo facevo mi assaliva una sorda rabbia

fino a questo punto mi dava una rabbia incontenibile

era qualcuno che veramente mi condizionava, sceglieva per me

da parte di chiunque mi faceva imbestialire, mi faceva

chiunque mi faceva imbestialire, mi faceva sentire manovrato, un

servizio militare di leva mi accadde una episodio simile

anche perché l'ufficiale mi aveva comandato di stare

di stare zitto; beh, mi misi a piangere dalla