Edoardo Albinati, La scuola cattolica, 2016

danno avrebbero potuto arrecare? Mi sono sempre chiesto cosa

la domanda ai detenuti mi rispondono in modo evasivo

l’impulso a valicarlo. Mi commuove ascoltare My sweet

see you...), penso che mi brucerebbe come una foglia

sempre complemento oggetto è, mi piace che la lingua

i miei studenti subito mi chiedono chi è ’sto

Ma siccome le parole mi sono sempre piaciute, non

Perché no? L’idea mi piaceva. ¶ Le letture erano

gettalo via!» ¶ Un giorno mi sono reso conto di

essere ispirato e commosso, mi sono accorto che l

vero piacere. ¶ Che non mi ha mai più abbandonato

tiepida mattinata di febbraio, mi sono accorto che gli

la parte che più mi colpì. ¶ Capitolo IV ¶ «Perché

del punto in cui mi trovo, e che sarà

io stesso cambio posizione, mi avvicino al campanile o

e in qualche modo mi ritroverò diverso, incerto, mi

mi ritroverò diverso, incerto, mi troverò in conflitto con

e guardandolo meglio, stavolta, mi apparve vecchio, un vecchietto

partenze argomentative vi rinunciò. Mi aspettavo che si giustificasse

volta il mio amico mi chiese: vuoi vedere una

una violenta emozione che mi levò il fiato. ¶ Erano

riviste erotiche. ¶ Ma non mi era mai successo di

per niente attraenti. ¶ Una mi colpì moltissimo. La sola

da un torpore invincibile. ¶ Mi succede ancora adesso, e

addormentato... qualche tempo fa mi è accaduto a un

lentezza incosciente di quando mi aveva mostrato le polaroid

subsahariano, dal quale pure mi separano abissi, porto, fraternamente

motivo per cui io mi sia costruito una cultura

E se alla fine mi sono arreso a essere

resto. «Perché si vedono» mi rispose con semplicità. E

e i miei coetanei, mi sembra di aver capito

Taranto, c’era chi mi consolava citando uno stupido

già scritta prima, ma mi piace troppo.) Voltare le

molte cose, praticamente tutte. Mi arrischio a sostenere che

avevano. ¶ Eh sì, sempre mi ha trasportato l’amore

oscene da capogiro. ¶ Ora mi chiedo, questi seviziatori di

il ruolo di protagonisti, mi domando, che rapporto avevano

o comunque quella che mi aveva impressionato di più

trasporto investiva suo figlio! Mi accorsi che anch’io

nostro Edo» diceva, e mi passava il pane e

pane e poi, mentre mi guardava mangiarlo, domandava: «Contento

po’ vedere» disse, e mi sfilò dalle mani il

tono beffardo. ¶ «Caro, se mi ci lasci pensare un

nulla di chimica, eppure mi aspettavo che da un

imbarazzato che l’imbarazzo mi provocava piacere, sentirmi imbambolato

contrariamente al mio compagno, mi ero davvero divertito. ¶ Non

Arbus si girò e mi prese per un braccio

in penombra. Io dietro. ¶ Mi fece entrare in camera

lo segue? ¶ E poi, mi chiedo, perché sempre quell

dei preti: i primi mi divertono, i secondi sono

dodici anni. Quello che mi è accaduto in seguito

Stringendola tra le dita, mi ricordavo cosa fosse e

proteggermi. E in effetti mi proteggeva. Da cosa? ¶ Dai

con lei senza oscurarla: mi limitavo a stringere tra

anno fa un settimanale mi ha chiesto di rispondere

della Storia? ¶ Risposta: Gesù. ¶ Mi si chiedeva in sostanza

capire, e malgrado ora mi sia chiaro che questo

credervi, allora tale pretesa mi sembrava inaccettabile. ¶ Se esiste

da solo. ¶ Una volta mi disse: «Devi capire che

grande matematico. Poco fa mi sono commosso leggendo online

e discuterne con loro, mi ha detto di aver

può capire; ma non mi è mai capitato di

quelle storie che, comunque, mi catturavano e commuovevano, a

ci arrivavo mai, non mi spingevo mai così in

alto, e per questo mi piacevano invece i miti

peccati, pure quelli piccoli, mi raccomando, soprattutto quelli piccoli

di non esserlo. Dunque mi arrischio a pensare che

solo il secondo? ¶ Ora mi chiedo, con un certo

che, pagina dopo pagina, mi sto avvicinando a trattare

parlavo di prediche, non mi riferivo soltanto a quelle

ho detto ma non mi stanco di ripeterlo, l

credere o non credere mi è parsa, fin da

tratto un argomento che mi sta a cuore. Nelle

faccenda. Questa seconda ipotesi mi attraeva comunque assai meno

meno della prima: non mi piaceva l’idea di

a loro, dunque. Allora mi limitavo, come mi avevano

Allora mi limitavo, come mi avevano suggerito i preti

a essere sinceri non mi aspettavo grandi risultati), e

la pace nel mondo”, mi auguro invece che la

nominare: e Arbus allora mi forniva delle succinte introduzioni

cosa di cui io mi ero a stento reso

abbia mai ricevuto, che mi hanno fatto conoscere e

compagno del ginnasio che mi aveva portato lì. Un

musica tanto ero ammirato, mi sembrava una scena d

occhi del mio compagno mi fecero capire quanto malvolentieri

del Movimento sociale italiano. Mi ci condusse Salvatore, un

era da fare, Salvatore mi chiese se volevo scendere

quel genere di locali, mi sono familiari. A Roma

dopo l’altro, dove mi aveva portato il mio

Si era mostrato gentile. Mi aveva chiesto chi ero

parlato al posto mio, mi aveva presentato, gli aveva

mio nome, e poi mi aveva domandato l’indirizzo

indirizzo di casa. Non mi pare sia un gran

errore, e all’improvviso mi sembrò di essere un

quel giorno, sa, non mi sono più lavato la

Stendhal su cui non mi stanco di riflettere, e

delle voci diverse che mi sciamavano dentro, mi accorgevo

che mi sciamavano dentro, mi accorgevo in particolar modo

tragitti come quello che mi portava ogni mattina a

con la realtà che mi circondava cioè la strada

per andare a scuola, mi sono accorto che avevo

adesso: lasciava fare. ¶ Ancora mi cullo nell’infantile desiderio

sogno come appare, svanisce, mi sento la persona più

nel dimostrarlo a chi mi è vicino, esagero nell

un’avidità che quasi mi impediva di capire. ¶ Non

azioni durante le quali mi sento stupido, cieco, inanimato

letterario (dove di solito mi piazzo secondo o ultimo

secondo o ultimo, quindi mi viene detto a mo

a essere falso, non mi dà alcun orgoglio questo

di me, immobile, muta, mi sentii un minuscolo puntino

calciatori etimologia delle parole mi ha reso uno sterile

quello che avevano visto, mi restava un dubbio, mentre

scoparla, pagarla per scoparla? Mi chiesi solo se tutti

invece apparivano assai chiare. Mi restava il dubbio che

di fratel Curzio non mi restano oramai che poche

Forse, anzi sicuramente, lui mi capiva, io non capivo

in un riso disincantato, mi era chiaro. Averne più

noncuranza da una parte mi stupì, dall’altra mi

mi stupì, dall’altra mi tranquillizzò. Era come se

si risveglieranno dal torpore, mi seguiranno o quantomeno eviteranno

su di me, e mi guardò, non a lungo

autorità in generale. Non mi piaceva e non mi

mi piaceva e non mi piacerà mai il braccio

crearle e non intervenirvi, mi annoia osservarle e mi

mi annoia osservarle e mi mette angoscia parteciparvi. La

dichiarazione di amicizia, che mi imbarazzava e inorgogliva allo

discorso era profondo, non mi ci orientavo, ne ero

Ma a questo punto, mi chiedo, è davvero evitabile

di noi...» ¶ E qui mi parve di iniziare a

petto, lungo i bottoni. ¶ «Mi sembra di aver sentito

E questa cosa non mi va giù, mi resta

non mi va giù, mi resta di traverso, incastrata

di adesso la Bibbia mi appare molto realistica e

allora, quando ero ragazzo, mi sembrava pazzesco che servisse

la morte di Gesù mi sembrava inutile. Un sacrificio

quando ero un ragazzino, mi faceva venir voglia di

di morire e non mi spiacerebbe colpirla in fronte

ritorno nella realtà e mi ritrovo a una messa

che credere, vengo dominato, mi sento in balia di

scetticismo. In altre parole, mi arrendo. Diciamo che, anche

davanti a cui essa mi impone di prostrarmi, ai

miti, le leggende che mi appassionavano da ragazzino e

religione è questa, non mi interessa. Non mi accenderà

non mi interessa. Non mi accenderà mai. Cristo è

così allampanato, unto, ossuto, mi piaceva fisicamente. Non tanto

le seguenti parole: ¶ «Non mi piace italiano. Che materia

si sentono soli, be’, mi dispiace... auguri... non è

letteratura, se poi non mi chiedessero la mia opinione

loro foglio protocollo, e mi basta leggere le prime

greco o fisica non mi ero mai trovato, e

me la sento” (che mi permetteva di restarmene a

poemi, con scrittori, e mi ritrovavo in un mondo

infimo calibro: cioè che mi fermi la stradale scoprendo

scaduto, che un professore mi stani mentre sto passando

bigliettino. Tali prospettive quasi mi terrorizzano, ed è forse

avuto paura. Strano, non mi mettevano nessuna paura i

tremavo se il dirigente mi faceva chiamare in presidenza

sbadato che ora nemmeno mi ricordo quali fossero? Ecco

a ripescarli: cosa che mi aspetto da un momento

finito dentro. Nel sogno mi rendevo conto che non

davvero. E la legge mi inseguiva, mi acchiappava e

la legge mi inseguiva, mi acchiappava e mi puniva

inseguiva, mi acchiappava e mi puniva. Sì, l’unica

È appunto questo che mi spaventa, che la malefatta

Chiodi... Macerata. Ma io mi domando... mi domando e

Ma io mi domando... mi domando e dico... Macerata

per cui mia madre mi preparava degli impacchi di

salata bollente e quindi mi dava da applicare una

colati dappertutto, io, che mi turbavo e mi scandalizzavo

che mi turbavo e mi scandalizzavo ed ero succube

messi insieme. La sensualità mi dava le vertigini, mi

mi dava le vertigini, mi riempiva di nausea, mi

mi riempiva di nausea, mi faceva girare la testa

nominazione, ora, mentre scrivo, mi procura un turbamento inspiegabile

terminato di scrivere e mi alzerò dal tavolino e

me una tempesta che mi scuote da capo a

si indeboliscono, per cui mi tremano le mani e

oggi è bellissima mentre mi sfrego contro di lei

intero e sdraiarla poiché mi sarebbe sufficiente denudarla di

abita con me, non mi abbandona un istante, tanto

di essere velocissimo e mi impicciai, quasi inciampai nel

muffa salata. Quello che mi fece trasalire e portò

quel momento fosse nudo mi turbò assai più di

appena un istante prima, mi avesse riempito di imbarazzo

di “sotto”... del “costume”... mi sentii avvampare a quella

avvampare a quella notizia. Mi colse una febbre immediata

nervi, i miei nervi, mi distende i nervi, oggi

oggi ho i nervi, mi dà i nervi, ah

nome di cosa io mi ostinassi a combatterle, in

stesso istante. Il che mi causava una strana felicità

Ogni cosa e persona mi piaceva e al tempo

governarmi, tanto che, appunto, mi sembra inopportuno definire miei

l’impressione che tutte mi guardino, mi giudichino, vogliano

che tutte mi guardino, mi giudichino, vogliano minacciarmi o

che un terzo, sì, mi ha fatto un po

non saprei. Quelle che mi davano da penare troppo

tempismo. ¶ Il restante terzo mi è saltato addosso. ¶ Respingere

quel che da ragazzino mi ripugnava, ora mi piace

ragazzino mi ripugnava, ora mi piace più di tutto

mia libertà cresce più mi rendo schiavo. Sessualizzazione del

di cui un po’ mi vergogno, ma sulla rivista

vita a qualcuno, non mi resta che levarla a

parla di guerra asimmetrica, mi viene da ridere: ma

controparte, una compensazione: se mi tocca precipitare, e smarrire

questa caduta, colei che mi trascina verso il basso

la colpevole di quanto mi è accaduto. Muoia Sansone

stato costruito da tedeschi, mi venne in mente il

c’era la mitologia. Mi ci ero appassionato fin

altro a distruggere. ¶ Ehi, mi ascoltate ancora? ¶ Ancora avete

e vaghe fantasie che mi attraversavano come meteore giorno

quantomeno. Allora di che mi sto a lamentare? Di

guaio? Nessuno. Io non mi lamento, io sono un

con me, quelli che mi si negano ma anche

ma anche quelli che mi si concedono, che stringo

carezzo, succhio, perché non mi si concedono mai abbastanza

breve diventerà cattivo, e mi si negherà. ¶ È la

possibile dalla vita ordinaria. Mi sembra di capire che

dall’autocommiserazione, se non mi restituiscono subito il mio

minuto della vita mia, mi riempio di stizza e

voragine. Una spaccatura che mi attraversa dalla testa ai

La lama del narcisismo mi spacca in due parti

identica cosa, il che mi ha rivelato una volta

frenetico. A questa ripetizione mi sono affezionato, come a

mia insoddisfazione. Finché non mi butto da una finestra

infinito del medesimo schema mi ha protetto, mi ci

schema mi ha protetto, mi ci sono accucciato dentro

capirmi, inclusi quelli che mi capiscono, nessuno mi ama

che mi capiscono, nessuno mi ama, inclusi quelli che

ama, inclusi quelli che mi amano, anzi, costoro li

furibondo, poiché, visto che mi amano, be’, allora dovrebbero

la nube della sofferenza mi avvolge. Non esiste che

nebbia scura, fredda, che mi punge, mi trafigge. ¶ Le

fredda, che mi punge, mi trafigge. ¶ Le mie parole

delle cose meravigliose che mi sono accadute, dei luoghi

la loro radianza uccide. Mi sento perennemente esiliato da

frequenti quanto effimeri) non mi era possibile goderla appieno

chiara degli occhi. ¶ Arbus mi aveva insegnato a non

nulla per diventarlo. Spesso mi sono chiesto se l

dovesse alla sicurezza che mi dava il fatto di

e può darsi che mi fossi legato a lui

calzini, lo sbircio mentre mi levo i pantaloni e

mattina invece delle mutande mi infilo direttamente il costume

fredde. ¶ La cosa che mi ha sempre messo tristezza

ferro, tra mocciosi che mi guardano divertiti mentre vengo

calcolo delle moli, non mi ricordo manco cosa siano

niente, vorrei dirgli, eppure mi fa innervosire l’evidenza

a risolvere quei problemi, mi riempie di panico sottile

poi l’altra ma mi raccomando non tutte insieme

di seguirmi e non mi sarò perso per strada

ne racconterò: per adesso mi limito a un fatto

Ma ancora maggiore impressione mi ha fatto rivederlo oggi

che l’aveva scolorito. ¶ Mi fermai ad ammirarlo, seminascosto

esseri della cui esistenza mi importava. Quegli istanti di

canizie, vivo di fantasie, mi nutro di fantasie o

le consumo sul posto, mi ossessionano, mi possiedono, non

sul posto, mi ossessionano, mi possiedono, non so più

in solitudine, e dunque mi danno piacere indicibile o

altri compagni di scuola, mi chiedo: chi di loro

sui vocabolari su cui mi chino ogni sera. ¶ Invero

le avevo. ¶ Francamente non mi sembra che da quella

informarmi meglio, ma non mi pare vi siano notorietà

ho lasciato perdere, non mi andava di riallacciare i

Vespa. E poi... non mi viene in mente altro

Ma da piccolo, quanto mi piaceva andare a scuola

al calar del sole mi ritrovavo da solo a

e affondava nella tazza, mi sentivo l’ultimo della

alla cena. Eppure io mi sentivo egualmente senza vita

scopo. Perché quello che mi mancava erano i compagni

piuttosto indipendente e orgoglioso, mi sentivo una merda priva

sono al corrente. No, mi dispiace, non è possibile

Sarà meglio che io mi spieghi con un esempio

nel trovare una scusa («Mi sono caduti mentre correvo

francese, dal russo. E mi torna in mente in

parola per parola e mi servirò del loro stimolo

passare, di lasciarlo passare, mi capisci, Arbus? Perché è

ti fossero impartite. E mi sembra che questo sia

andata dal preside. ¶ «Semplice: mi ha fregato.» ¶ Come se

d’accordo, anch’io mi sono divertito, ma sempre

attenzione e della preoccupazione. ¶ «Mi stanno rovinando la vita

Avvicendandosi. Golosamente. Voluttuosamente. ¶ Dunque mi chiedo: alla fin fine

che del corpo femminile mi ha sempre attratto il

a me. Ecco cosa mi dava grande imbarazzo, immaginare

immaginare che le ragazze mi leggessero nel pensiero o

alle ragazzine di cui mi ero invaghito, durante le

ai loro occhi che mi parevano un pozzo di

da lui se, come mi auguro, non si considerano

in ostetricia (orribile usanza, mi auguro in declino, che

io un affare che mi pende tra le cosce

preoccuparci. ¶ Il seguente metodo mi era stato suggerito da

frasetta tipo: «Tanto non mi diverto!» o «Non è

valido!» oppure «Madonna che mi succede oggi?». ¶ Il metodo

ammesse, e per quanto mi sforzi, a parte le

erano piatti, così come mi appariva la loro anima

ho mai partecipato, e mi dispiace un po’, alle

Tra gli amici estivi mi sentivo in soggezione, essendo

osato interloquire; del resto mi lasciavano per fortuna in

i pantaloni del pigiama. Mi sono reso conto della

molte volte la sera mi rinfilavo i pantaloni ed

erano stufate di lavarli... Mi sono fatto tutto in

nel cesto della biancheria. Mi sono sempre chiesto cosa

per la prima volta mi confessai. ¶ La confessione è

hai dieci anni. Lui mi chiedeva quali peccati avevo

quasi disperatamente frugavo e mi sforzavo di provare un

sentimento di rimorso, ma mi venivano in mente solo

sbrigarmi: ero, come spesso mi succede, emozionato e al

bambino obbediente, e però mi vergognavo ad aver poco

giubilo. ¶ Questa regola santa mi stupiva allora come adesso

stesso senso della giustizia. Mi accadrà in seguito molte

cosa e padre Saturnino mi venne in soccorso, pensando

in soccorso, pensando che mi vergognavo a confessare i

a ogni sua domanda mi affrettavo a rispondere sì

peccato che padre Saturnino mi suggerì di andare a

La semplice parola “spogliate” mi fece arrossire violentemente. Le

in effetti quei film mi turbavano molto, il frate

stessa perplessa attesa mentre mi masturbo. Dovrei provare qualcosa

dall’inizio, credo che mi sarei trovato a mio

ti ha detto Saturnino?» ¶ «Mi ha detto di uccidere

Appena escono dalla testa, mi ha detto, prendili e

attenuarlo... ma mai dirlo. ¶ Mi è sempre rimasto il

che quello che Arbus mi aveva raccontato non fosse

al termine della confessione mi sembrava di non averla

nelle quali in seguito mi sarei riconosciuto, intendiamoci, non

voto di rinuncia. Non mi vergognavo ma nemmeno ero

si è davvero cattivi. ¶ Mi sentivo insincero, qualunque cosa

grande peccato sepolto, non mi veniva in mente, per

in mente, per quanto mi sforzassi. C’era, di

mia portata. ¶ Io non mi sono masturbato fino all

non ci abbia provato, mi ci sono messo tante

lo facevano e non mi arrendevo all’idea di

e deluso. La cosa mi suonava strana e temevo

si era risvegliato e mi dava grandissima molestia. Con

in schermaglie inoffensive, ma mi raccomando, non fino al

stato vergognosissimo, e spogliarmi mi mette in imbarazzo, mi

mi mette in imbarazzo, mi imbarazzo persino da solo

la porta chiusa, se mi guardo le gambe e

e lo controllo mentre mi sfilo le scarpe, i

dubbi sullo spettacolo che mi veniva offerto ogni giorno

vecchio, e infine morto), mi cibavo senza far storie

perché fosse mia, o mi veniva fornita e garantita

il mio passaggio. Qualcosa mi faceva pensare che prima

di me. Per intero. Mi possedeva senza lasciare spazi

in carne e ossa. Mi stupisce quanto sia in

di interpretazione dell’ignoto mi hanno condotto a originali

un po’ slungate che mi compro da sempre e

anni fa una ragazza mi fece vergognare dicendomi che

eh? Lo sai che mi offendi ostentando di essere

sono così rozzo: ciononostante mi sento preso per il

qui, su due piedi. Mi accorgo di usare spesso

preghiere. ¶ Un giorno che mi trovavo a Padova uscii

e, svoltato l’angolo, mi accorsi di essere a

avevo vista), vi entrai, mi diressi verso l’urna

che man mano che mi avvicinavo sentivo crescere un

feci, carezzandone una parete, mi accorsi che i tasselli

lassù per averla scampata. Mi spiacque di non avere

lei sorridente e illesa. Mi spiacque ma pensai di

crede veramente in lui. Mi mantenni così nel vago

di altre cose che mi servivano sul momento e

impartite da bravi professionisti. Mi sono sempre domandato se

liceo, nessuno di loro mi sembrava bigotto, ma nemmeno

senza esitazioni – la psicologia mi ingombra con le sue

stucco, io davvero non mi capacitavo di come si

la tv. La cosa mi strabiliava.) Zipoli andava bene

svedese anziano. Un giorno mi chiese in prestito un

imprendibili, come regni che mi erano destinati ma perduti

al liceo Giulio Cesare mi disprezzava profondamente perché venivo

dalla scuola dei preti, mi considerava un figlio di

da una scuola privata mi squalificava. Lo stesso pensava

primi giorni di scuola mi buttarono fuori di classe

abituato male, al signorino...». Mi avviai in corridoio vergognoso

vergognoso quanto incredulo. Non mi ero mai considerato un

un protettore insomma. Non mi interessa sapere che questo

degli antichi episodi fondamentalmente mi irrita, aver passato metà

Per quanto io ora mi lamenti di non aver

ero adolescente, ah, quanto mi preoccupava il giudizio altrui

il giudizio altrui, come mi preoccupavo di essere considerato

tutta quella poltiglia malinconica mi ci sono in fondo

sono in fondo affezionato. Mi riconosco di più in

evidenti e anche perché mi sono sempre fatto fondamentalmente

Palpabile, tangibile. Allora come mi sfogavo? Piangendo. Se possibile

il brano che più mi colpì, mi ferì e

che più mi colpì, mi ferì e mi convinse

colpì, mi ferì e mi convinse. ¶ “La differenza tra

anni fa, ma non mi ha impedito di esserti

facevo a difenderla, non mi importava di difenderla. Volevo

raffinati. ¶ «Numa...?» ¶ «Sì? Lei mi conosce? Il suo viso

suo viso in effetti mi dice qualcosa, ma...» ¶ «Ne

in una vera storia”... mi ha molto colpito!» ¶ Ah

dovrei avere la paternità, mi suonano comuni, non attribuibili

è il massimo che mi riesce di replicare. ¶ «Figurati

anni Cinquanta? Oppure Palmieri mi includeva, sia pure come

fallimento. Ma io non mi scomposi e lo incassai

acutezza delle osservazioni che mi aveva fatto, direi che

Sono nel campo agroalimentare. Mi occupo di sementi. Forse

stellassa”. Non so perché mi venne alle labbra in

il cancro. Questa notizia mi ha fatto ripensare a

morisse. Prevedendo una coda, mi ero portato da leggere

poi rinunciare e andarsene. Mi misi seduto e in

avevo letto, e, come mi succede spesso, confondevo i

Nell’altra tasca, nemmeno. Mi alzai in piedi per

sempre il 129, come se mi fosse venuto il dubbio

spalle, roca e sgradevole, mi infastidiva. Qualcuno che parlava

stagliate con nitore. ¶ Ancora mi cullo nell’infantile desiderio

sogno come appare, svanisce, mi sento la persona più

nel dimostrarlo a chi mi è vicino, esagero nell

di risa dello sconosciuto mi faceva ondeggiare. Innervosito, piuttosto

e mettermi a discutere mi alzai per cambiare posto

vedendola di spalle. Già mi avevano ricordato qualcosa la

girandogli intorno. Lui non mi notò, preso com’era

parte di persone che mi consideravano a un passo

che non ci arrivi? Mi mancava sempre un passo

costoro, che si auguravano mi convertissi, che mi avevano

auguravano mi convertissi, che mi avevano già idealmente arruolato

spazi liberi per farlo. Mi sembrò eterno, anche se

come gadget (o forse mi sbaglio, questa degli omaggi

e di Llobet, non mi respingevano ai margini di

comportamenti più meschini; anzi, mi sentivo di essere ancora

ciò che da lui mi distanziava, ecco, a lui

distanziava, ecco, a lui mi avvicinava. ¶ Fra l’altro

espresse e difese, lui mi veniva incontro (atteggiamento abbastanza

avversari. ¶ E per questo mi raccontò di quando si

Alla fine di Max mi rimane l’idea del

Per verificare quello che mi ha raccontato Max quarant

documentario sul Parco Lambro mi ha fatto tornare in

dicono. ¶ Ascoltandoli, anch’io mi sono posto lo stesso

contrario dopo un po’ mi doleva, ma lei teneva

sull’unica guancia che mi mostrava. Posso dire di

seno femminile; e sempre mi sono chiesto, e talvolta

indelicato, come alcune donne mi hanno confermato di aver

Confidandosi, le donne non mi hanno mai riferito altro

piacere o di fastidio. ¶ «Mi è sempre piaciuto farmele

farmele toccare.» «Era incapace, mi strizzava, mi faceva male

Era incapace, mi strizzava, mi faceva male». «È bello

altri ad agire come mi aggrada, a mio piacimento

di questo libro che mi tornano in mente i

Hoffman (Susan George, quanto mi attizzava!), la trova sola

pensai di scaricargliela addosso, mi sporsi di scatto col

a non riconoscerla. Se mi avventuro la sera dietro

il Giulio Cesare, non mi accorgo di averla trasgredita

nessuno se le fila. Mi duole riconoscerlo, ma è

a qualsiasi cosa, non mi disturba affatto essere considerato

nulla. ¶ E allora io mi chiedo perché questo sia

che diventa un indiano mi è venuta in mente

Razzitti + esercitazione di fisica mi era stato narrato il

classe, la 3ª M, dove mi avevano sbattuto, cioè l

sono nemici storici, e mi fece l’esempio della

sentimentale la quale non mi impedisce affatto di prendere

alle iniziative comuni ma mi spinge sempre un po

sempre sentito che qualcosa mi portava via. Il mio

comunismo e l’anarchia mi attraevano (chi non ne

corrosiva di mio padre. Mi accorsi ben presto che

mente a bocca chiusa. Mi domando se l’estremismo

di cose e persone mi sembra di averne fatta

di interpretazione e traduzione mi fu utile, quantomeno perché

fu utile, quantomeno perché mi abituò all’idea che

venni invitato. Ma nemmeno mi fu vietato di parteciparvi

deludendo un poco chi mi aveva aperto la porta

mentre l’incomprensibilità verbale mi irrita e basta, quella

ha intorno una cancellata. ¶ Mi ero messo la sveglia

erano nemmeno gli officianti. Mi insaccai più a fondo

la cui lana ruvida mi pizzicava le orecchie. Dopo

angolo di via Homs, mi diressi verso la sedia

felci tropicali: ma adesso, mi accorsi con stupore, tutta

la Sedia del Diavolo mi sentivo a casa mia

breve le cose che mi attraevano allora e che

attraevano allora e che mi avrebbero attratto per tutta

vita, e ancora adesso mi ispirano gioia, sconforto, e

slargo anonimo del QT mi metteva a mio agio

a calcio, e infatti mi parve curioso rivederlo adesso

Passato l’iniziale smarrimento, mi sentii un privilegiato. Quelli

privilegiato. Quelli dell’“Encefalo” mi consideravano una specie di

Forse per quello Maldonado mi aveva fatto convocare alla

perché svuotassero i sacchi. Mi astenni dal chiedere loro

stata dipinta. ¶ Maldonado ora mi appariva assai lontano dal

mai visto e non mi sarebbe più capitato di

Solo il primo numero mi è rimasto. Dei vecchi

stipendio scolastico, che allora mi veniva versato in una

al borsino della filiale, mi riconobbe, fu assai gentile

fu assai gentile, e mi chiese se fossi interessato

modo che lo stipendio mi venisse bonificato senza incomodi

di male, secondo me), mi disse che suonava ancora

Solo dopo averlo terminato mi sono chiesto cosa c

cosa parlano questi romanzi?» mi chiese una volta. In

serietà oggettiva con cui mi era stata posta la

io. Passare il tempo mi è sempre sembrata una

ma non li capivo. Mi sembravano seri. Dunque ero

di allora, eppure non mi è riuscito di diventare

e collezionista di dischi. Mi ha fatto conoscere i

appuntato un distintivo, che mi stupii di non aver

del nostro ospite che mi lasciava perplesso. Come se

sembrava cristallina. ¶ All’epoca mi era impossibile parlare dell

al collo. Le perdite mi ammutolivano, le conquiste mi

mi ammutolivano, le conquiste mi esaltavano: entrambe le condizioni

riferimento a movimenti che mi sarebbe impossibile citare tanto

idee del comunismo non mi convincessero allora più di

allora più di quanto mi convincano adesso, cioè, quasi

e le pratiche addirittura mi facessero ribrezzo, tanto che

ma sinceramente, convintamente, ecco, mi chiedo, com’era possibile

la contraddizione che tuttora mi anima, ora che ho

di votare, ancora adesso mi fa talvolta assumere le

la sua vita, se mi tradisci ti lascio, mi