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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cesare Balbo, Vita di Dante, 1839

concordanze di «mi»

nautoretestoannoconcordanza
1
1839
due punte mortali, io mi rendei ¶ Piangendo a quei
2
1839
la mia immaginazione, che mi convenia fare compiutamente tutti
3
1839
i suoi piaceri. Egli mi comandava molte volte, ch
4
1839
la sua ineffabile cortesia... mi salutò, e virtuosamente tanto
5
1839
e virtuosamente tanto, che mi parve allora veder tutti
6
1839
dolcezza, che come inebbriato mi partii dalle genti. Ricorso
7
1839
e pensando di lei, mi sopraggiunse un soave sonno
8
1839
presente, ¶ «In ciò che mi riscrivan suo parvente42 ¶ «Salute
9
1839
subitamente, ¶ «Cui essenza membrar mi dà orrore. ¶ «Allegro mi
10
1839
mi dà orrore. ¶ «Allegro mi sembrava Amor, tenendo ¶ «Mio
11
1839
avea governato... E quando mi domandavano: per cui t
12
1839
della bella difesa che mi era venuta meno, assai
13
1839
prego sol, ch'audir mi sofferiate; ¶ E poi immaginate
14
1839
Ma per sua nobiltate, ¶ «Mi pose in vita sì
15
1839
e soave, ¶ «Ch'i' mi sentia dir dietro spesse
16
1839
In guisa che dire mi vien dottanza. ¶ «Sì che
17
1839
dentro da lo cor mi stringo e ploro:47 ¶ Chiosa
18
1839
cortesia; onde molte fiate mi pesava duramente. E per
19
1839
passando per alcune parti mi negò il suo dolcissimo
20
1839
mirabile salute nullo nemico mi rimanea; anzi mi giungea
21
1839
nemico mi rimanea; anzi mi giungea una fiamma di
22
1839
di caritade, la quale mi facea perdonare a qualunque
23
1839
volta sofferse che Amore mi reggesse senza il fedele
24
1839
in quello che non mi puote venir e meno
25
1839
di bella neve, così mi parea vedere le loro
26
1839
ebbero parlato tra loro, mi disse anche questa donna
27
1839
queste parole, quasi vergognoso mi partii da loro; e
28
1839
vostra spene sia quanto mi piace ¶ Là ov'è
29
1839
io a lui: io mi son un che, quando
30
1839
un che, quando ¶ Amor mi spira, noto, ed in
31
1839
e le età, non mi fermerò ad osservare nè
32
1839
d'ogni tempo: Io mi son un che, quando
33
1839
un che, quando Amor mi spira, ecc.; nè la
34
1839
fosse ¶ Che, possendo peccar, mi volsi a Dio. ¶ O
35
1839
Giotto, pur testè introdotti, mi ammoniscono a far cenno
36
1839
narrazione del Villani, che mi sembra compiere il ritratto
37
1839
mani avvinsi, ¶ E tante mi tornai con esse al
38
1839
petto. ¶ Di maraviglia, credo, mi dipinsi; ¶ Perchè l'ombra
39
1839
io, seguendo lei, oltre mi pinsi. ¶ Soavemente disse ch
40
1839
all'amoroso canto, ¶ Che mi solea quietar tutte mie
41
1839
Amor, che nella mente mi ragiona, ¶ Cominciò egli allor
42
1839
la dolcezza ancor dentro mi suona. ¶ Lo mio maestro
43
1839
Amor, che nella mente mi ragiona, è il primo
44
1839
Per la qual cosa mi giova riprendere l'errore
45
1839
sarebbe. ¶ La mia letizia mi ti tien celato, ¶ Che
46
1839
ti tien celato, ¶ Che mi raggia d'intorno e
47
1839
raggia d'intorno e mi nasconde, ¶ Quasi animal di
48
1839
i miei lettori non mi sapranno mal grado, trattandosi
49
1839
se noi vinciamo, chi mi vuole, vegna a noi
50
1839
morta e disfatta; dove mi trovai non fanciullo nell
51
1839
L'Angel di Dio mi prese, e quel d
52
1839
tu dal Ciel, perchè mi privi? ¶ Tu te ne
53
1839
una lagrimetta che 'l mi toglie; ¶ Ma io farò
54
1839
me144 quando 'l dolor mi vinse: ¶ Voltòmmi per le
55
1839
Poi di sua preda mi coperse e cinse. ¶ Purg
56
1839
STUDII TEOLOGICI. ¶ (1290-1293). ¶ E perchè mi ricorda ch'i parlai
57
1839
si muoia. E però mi giunse uno sì forte
58
1839
che queste donne non mi potero intendere. Ed avvegnachè
59
1839
alcuno ammonimento d'amore, mi rivolsi loro. E quando
60
1839
rivolsi loro. E quando mi videro, cominciaro a dire
61
1839
par morto: e talora mi domandavano di che io
62
1839
amico Guido Cavalcanti: ¶ Amor mi disse: Questa è Primavera
63
1839
ha nome Amor; si mi somiglia.157 ¶ E di queste
64
1839
questo, molti siccome esperti mi potrebbero testimoniare a chi
65
1839
desìo tanto soave, ¶ Che mi tramuta lo color nel
66
1839
Che dalle genti vergogna mi parte. ¶ Poscia, piangendo sol
67
1839
ch'io la chiamo, mi conforta.166 ¶ ––––– ¶ E però, donne
68
1839
ch'io sono; ¶ Sì mi fa travagliar l'acerba
69
1839
ogni uom par che mi dica: Io t'abbandono
70
1839
mercede.167 ¶ ––––– ¶ Quantunque volte, lasso, mi rimembra ¶ Ch'io non
71
1839
è già tanto noioso, ¶ Mi fan pensoso di paura
72
1839
di persona che troppo mi piacesse, e pensava di
73
1839
avea consentito ciò, io mi pensava siccome dalla ragione
74
1839
in così vile modo mi vuol consolare, e non
75
1839
vuol consolare, e non mi lascia quasi altro pensare
76
1839
che alcuno conforto non mi valea. Tuttavia, dopo alquanto
77
1839
quello. E avvegnachè duro mi fosse prima entrare nella
78
1839
immaginazione in me: che mi parve vedere questa gloriosa
79
1839
quale vidi cose che mi fecero proporre non dire
80
1839
fa che più non mi ti celi; ¶ Vedi che
81
1839
presente. ¶ Di quella vita mi volse costui, ecc. ¶ Purg
82
1839
s'intende mai, ¶ Grazioso mi fa se mi contenti
83
1839
Grazioso mi fa se mi contenti ¶ Del nome tuo
84
1839
ben si riguarda, ¶ Non mi ti celerà l'esser
85
1839
aiuta ciò che tu mi dici, ¶ Sì che 'l
86
1839
un poco; ¶ Da indi mi rispose tanto lieta, ¶ Ch
87
1839
che natura face. ¶ Chiaro mi fu allor com'ogni
88
1839
inciela ¶ Donna più su,204 mi disse, alla cui norma
89
1839
e nel su' abito mi chiusi, ¶ E promisi la
90
1839
a ben usi, ¶ Fuor mi rapiron della dolce chiostra
91
1839
Tutto ciò in generale mi par quasi certo; ma
92
1839
cammin di nostra vita ¶ Mi ritrovai per una selva
93
1839
alla scorrevolezza della narrazione. Mi perdonino i leggitori di
94
1839
ordinare quei fatti.243 E mi perdonino poi, di recar
95
1839
gli squarci originali. Ei mi si dirà forse che
96
1839
storie che chiamano Memorie, mi hanno dato l'esempio
97
1839
Roma nel suo calare, mi parve convenevole di recare
98
1839
a congetture, tuttavia non mi tratterrò di dire un
99
1839
loro terreno. E io mi trovai a scrivere le
100
1839
che mia coscienza non mi garra, ¶ Ch'alla fortuna
101
1839
pur prendendone lunghi squarci, mi duole di quanti lascio
102
1839
e forse anche declamatorie, mi paiono vere assai più
103
1839
gli ufici, e quando mi parve tempo, dissi: Cari
104
1839
dirò cosa, che tu mi terrai crudel cittadino. E
105
1839
di tanta arroganza, che mi domandò, che mi piacesse
106
1839
che mi domandò, che mi piacesse far la loro
107
1839
chiamare, e grida: io mi sobbarco.329 ¶ Or ti fa
108
1839
maggior pena. Ed io mi credo che usurpar quello
109
1839
sta oramai! qualora tu mi vuogli così ben dare
110
1839
la morta gora, ¶ Dinanzi mi si fece un pien
111
1839
poi con le braccia mi cinse, ¶ Baciommi 'l volto
112
1839
Dante, o lionfante! non mi dar noia: e si
113
1839
capovolti i Simoniaci: ¶ Non mi parien meno ampi nè
114
1839
e ch'io non mi vi metta, e non
115
1839
credo che questi non mi sapran male. Non darò
116
1839
Tosto che nella vista mi percosse ¶ L'alta virtù
117
1839
Nè l'impetrar spirazion mi valse,348 ¶ Con le quali
118
1839
riconoscendo e ripentuti,353 ¶ Tal mi stav'io cc. ¶ Purg
119
1839
la sventura. Ma io mi affretto a dirlo. Parvemi
120
1839
non irreprensibile esule ora mi pare, e così dirollo
121
1839
gli antichi, io non mi sarei forse inoltrato tanto
122
1839
Dante.367 Quindi, io non mi so persuadere collo storico
123
1839
e qui rifulgo ¶ perchè mi vinse il lume d
124
1839
mia sorte, e non mi noia, ¶ Che forse parria
125
1839
adunque si voglia, come mi pare si debba, tener
126
1839
sua dimora in Verona, mi sembrano poi indubitatamente accennare
127
1839
accuse, quanto affinchè chi mi legge giudichi facilmente dei
128
1839
io fin di qua mi confesserò Guelfo, fino a
129
1839
Bonifazio? ¶ Di parecchi anni mi mentì lo scritto: ¶ Se
130
1839
poi farne strazio? ¶ Tal mi fec'io quai son
131
1839
con voce di pianto ¶ Mi disse: dunque, che a
132
1839
già, che i piè mi cossi ¶ E ch'io
133
1839
non so s'i' mi fui qui troppo folle
134
1839
questo metro. ¶ Deh or mi di' quanto tesoro volle
135
1839
fosse che ancor lo mi vieta ¶ La riverenza delle
136
1839
che le chiavi che mi fur concesse ¶ Divenisser segnacolo
137
1839
disse, male appresa, ¶ Ciò mi tormenta più che questo
138
1839
dal Boccaccio; ei non mi pare possa rimaner dubbio
139
1839
lunga che incomincia: Popule mi, quid feci tibi?»436 * Chiaro
140
1839
Amor che nella mente mi ragiona,» – «Le dolci rime
141
1839
terminare il tempo che mi è dato), per le
142
1839
detto di sopra, io mi sia a quasi tutti
143
1839
Italici rappresentato, perchè fatto mi sotto più vile forse
144
1839
ora in filosofia; e mi sembra aver tutti i
145
1839
tutti i miseri ei mi duole; ma pietà maggiore
146
1839
altre cose che più mi piacque di riservare nella
147
1839
nel tempo che rubata mi fu la casa, perduti
148
1839
alcuna cosa mutarne, e mi raccontò già un ser
149
1839
so a quale io mi debba più fede prestare
150
1839
il vero o no, mi occorre nelle parole loro
151
1839
maniera alcuna solvere che mi soddisfaccia; ed il dubbio
152
1839
de' biografi, che questi mi perdonerà, e i lettori
153
1839
perdonerà, e i lettori mi saranno grati di trovar
154
1839
ond'io mai non mi scosto se non con
155
1839
modo di maravigliarmi,504 egli mi domandò la cagione di
156
1839
perchè difficile, anzi inimaginabile mi pareva ch'egli avesse
157
1839
affettuosamente soggiunse, che se mi fosse conceduto vacare a
158
1839
e con animo liberale mi vi adoperai; e come
159
1839
da quell'amicissimo uomo mi fu ingiunto, destino l
160
1839
che è l'autore mi asserì d'aver destinato
161
1839
nel terminare quello che mi parve importante a dire
162
1839
Dante sovra esse: io mi vi son provato più
163
1839
VI. ¶ Io vorrei che mi fosse possibile di mettere
164
1839
storici tedeschi,649 ed io mi vi accosto volentieri. Ma
165
1839
da nessuno. ¶ Del resto, mi perdonino i leggitori di
166
1839
son fatto loquace? voi mi ci sforzaste. E vengavi
167
1839
per lo presente. Imperciocchè mi preme la strettezza di
168
1839
facoltà (rei familiaris); cosicchè mi conviene lasciare queste ed
169
1839
occhi della mia donna mi levaro, ¶ E poscia per
170
1839
lodatolo a Dante: io mi meraviglio, disse, come si
171
1839
Dante in Verona, che mi pare aprir campo a
172
1839
parecchi altri miei amici, mi è significato che, per
173
1839
fiorentino? Nè il pane mi mancherà...»714 E non abbiamo
174
1839
Al servigio di Dio mi fei si fermo, ¶ Che
175
1839
la crudeltà che fuor mi serra ¶ Del bello ovile
176
1839
non so se io mi dica, fu impaziente o
177
1839
animoso e pertinace appaia, mi pare che sia da
178
1839
di che io più mi vergogno, in servigio della
179
1839
morte sua. Certo, io mi vergogno dovere con alcuno
180
1839
che laudevoli in lui mi tacerò, io torrò molta
181
1839
Adunque, a lui medesimo mi scuso, il quale per
182
1839
Apollo, ¶ E nuove739 muse mi dimostran l'orse. ¶ Voi
183
1839
umane. ¶ Io, poi, non mi fermerò qui ad accennare
184
1839
miei leggitori. Ma io mi meraviglio, che tra tanti
185
1839
alto. Ma io non mi posso tener di pensare
186
1839
e senza autorità non mi saprei persuadere a congetturar
187
1839
lei non che amore mi sia stato conceduto, ma
188
1839
uno sguardo mai non mi fece contento. Udendo Dante
189
1839
quello che al presente mi domandate, non ci veggio
190
1839
Degli avversari miei più mi consummi, ¶ E smorza in
191
1839
avversario; ¶ Tutto lo giorno mi vituperava, ¶ E diffamava con
192
1839
quei che nel passato mi lodava ¶ Con sue parole
193
1839
tenere, ¶ Di lor ciascuno mi vituperava: ¶ Perch'io mangiava
194
1839
dei migliori, ma non mi sembran pure indegni di
195
1839
voglia accettare dal Boccaccio, mi pare che risultino certi
196
1839
non imitazioni poetiche: elle mi paiono molte, ma lasciole
197
1839
di Dante! chè io mi consolerei al pensiero di
198
1839
cammin di nostra vita824 ¶ Mi ritrovai per una selva
199
1839
era coperta.833 ¶ E non mi si partia dinanzi al
200
1839
sì, che paura non mi desse ¶ La vista che
201
1839
già viver grame. ¶ Questa mi porse tanto di gravezza
202
1839
e s'attrista; ¶ Tal mi fece la bestia senza
203
1839
a poco a poco ¶ Mi ripingeva là dove 'l
204
1839
loco, ¶ Dinanzi agli occhi mi si fu offerto, ¶ Chi
205
1839
bestia, per cu' io mi volsi: ¶ Aiutami da lei
206
1839
famoso saggio, ¶ Ch'ella mi fa tremar le vene
207
1839
Rispose, poi che lagrimar mi vide, ¶ Se vuoi campar
208
1839
e discerno, ¶ Che tu mi segui; ed io sarò
209
1839
e peggio, ¶ Che tu mi meni là dov'or
210
1839
Io cominciai: poeta, che mi guidi, ¶ Guarda la mia
211
1839
all'alto passo tu mi fidi. ¶ Tu dici che
212
1839
tutto si tolle; ¶ Tal mi fec'io in quella
213
1839
punto che di te mi dolve. ¶ Io era intra
214
1839
son sospesi, ¶ E donna mi chiamò beata e bella
215
1839
sì smarrito, ¶ Ch'io mi sia tardi al soccorso
216
1839
ove tornar disio: ¶ Amor mi mosse, che mi fa
217
1839
Amor mi mosse, che mi fa parlare. ¶ Quando sarò
218
1839
Signor mio, ¶ Di te mi loderò sovente a lui
219
1839
cotanto addentro, ¶ Dirotti brevemente, mi rispose, ¶ Perch'io non
220
1839
la vostra miseria non mi tange, ¶ Nè fiamma d
221
1839
dov'io era870 ¶ Che mi sedea con l'antica
222
1839
lucenti lacrimando, volse, ¶ Perchè mi fece del venir più
223
1839
in loro stelo; ¶ Tal mi fec'io di mia
224
1839
buono ardir al cor mi corse, ¶ Ch'io cominciai
225
1839
O pietosa colei che mi soccorse; ¶ E tu cortese
226
1839
principio del XIII. ¶ [3] ¶ Chi mi abbia conceduto l'arrecar
227
1839
di Dante, forza è mi conceda alcune note ad
228
1839
libri alle mani. Ma mi ridurrò alte interpretazioni indispensabili
229
1839
eccesso (Ed. Min.). ¶ [7] ¶ Qui mi scosterei dagli espositori da
230
1839
questi ascendenti a cui mi sono ristretto, ma per
231
1839
di Guido. Ma non mi par buona nemmeno questa
232
1839
dell'italiano; nè io mi saprei mai capacitare che
233
1839
non combattere quelli che mi pajono errori altrui; chè
234
1839
ai 10 marzo 1303: il che mi par probabile, parendomi tale
235
1839
affatica a ciò. ¶ [329] ¶ Io mi sobbarco – per – mi piego
236
1839
Io mi sobbarco – per – mi piego, mi sottometto. ¶ [330] ¶ Osserva
237
1839
sobbarco – per – mi piego, mi sottometto. ¶ [330] ¶ Osserva l'esattezza
238
1839
due terzine seguenti non mi pajono assolutamente potersi riferire
239
1839
discutere compiutamente queste opinioni. Mi ci sono provato; ma
240
1839
come riferentesi a Celestino, mi sembra posta fuor di
241
1839
furono i pensieri che mi fecero prendere amore all
242
1839
amore all'opera; questi mi danno fiducia, che, anche
243
1839
origini di esse. Nè mi saran d'uopo molte
244
1839
così dolce ostello, ¶ Maria mi diè, chiamata in alte
245
1839
mperador Currado, ¶ Ed ei mi cinse della sua milizia
246
1839
quel cimitero di Arli, mi par chiaro il fonte
247
1839
commentatori. Qui poi non mi so trattenere di citarne
248
1839
le note filologiche, non mi pare da lasciar questa
249
1839
ma il senso non mi par correre senz'esso
250
1839
nel segnarli, ciò che mi pareva divisione naturale. ¶ [611] ¶ § 2, p
251
1839
Sagacio; od anzi (se mi sia lecito una congettura
252
1839
seguir le ragioni che mi fecero porre al 1316 la
253
1839
pp. 79, 80. ¶ [737] ¶ P. 171. ¶ [738] ¶ Pelli, p. 198. ¶ [739] ¶ Mi scosto qui dall'Ediz
254
1839
dice di quella vita mi volse Virgilio, L'altr
255
1839
era giovane sì, che mi lasciava allettare alle dolcezze
256
1839
superbia, invidia ed avarizia) mi fecero e mi fanno
257
1839
avarizia) mi fecero e mi fanno quasi dubitare, che
258
1839
così maravigliosi, e, se mi sia lecito dire, di
259
1839
parmi qui avvertire, che mi scarto dalla lezione della