Francesco Abate, Getsemani, 2006

messa? ¶ - Sì a messa, mi raccomando Tonio mettimi da

Fai finta o non mi ascolti? Chi ti ho

mai una volta che mi ascoltassi. Quindi se volevamo

Che questa volta manco mi potrò mangiare... ¶ - E che

alla spiaggia, tu che mi raggiungi la sera dalla

via. ¶ - Che fai, non mi dai un bacio prima

allinearla fra il bucato. ¶ - Mi fai cadere il cotone

giornata. ¶ - Quelli della società mi hanno chiesto se magari

O porco cazzo, non mi crepare qui, non mi

mi crepare qui, non mi crepare qui, che faccio

facoltà di non rispondere? ¶ - Mi avvalgo. ¶ Ed è uscita

fai come vuoi, ma mi sembra stupido che ti

Prenditi l'ombrello che mi puzza che oggi piove

sorridere. ¶ - Però Mara tu mi devi stare attenta ai

il pullman corre e mi arrivi su mezzora in

proprio il massimo e mi torni a casa in

che il cinismo verbale, mi ha appiccicato il nome

Via col Vento. E mi sta bene, me lo

Appunto... ¶ Via col Vento mi sta bene, ed è

e soprannome che quando mi va, quando sono in

in vena di infierire, mi basta poco per infilargli

e discorsi. ¶ - Quest'anno mi ha dato più dolori

suo. ¶ - O cielo, Signora mi scusi, mi ero scordata

cielo, Signora mi scusi, mi ero scordata di suo

suo marito... O cielo, mi scusi, dico io che

che testa che ho. Mi scusi, mi scusi, ora

che ho. Mi scusi, mi scusi, ora vado, ora

ospedale. Ora vado e mi scusi. ¶ - Ma no signora

le stringe la mano. ¶ - Mi scusi ancora, e... e

scusi ancora, e... e mi saluti suo marito... Signora

La vorrebbe impiccare lì: mi saluti suo marito, ma

vedi quant'è Signora? Mi ha detto: torni quando

bel piccolo vitello, che mi seguiva come un cagnetto

come un cagnetto, che mi faceva le fusa come

era lui, ero io, mi ero fatta fare persino

che io cucino e mi mangio questo bel manzo

altre due che non mi rappresentano nulla tanto quanto

e quella musicaccia che mi ha proprio rotto... ¶ E

siento todo adentro de mì ¶ Le gocce corrono lungo

smaltire e una corsa mi farà bene. ¶ - Non avevi

La chimica. ¶ - A volte mi viene un nervoso e

e i pensieri non mi lasciano dormire... non so

dormire... non so se mi capisci Tonio... ¶ La pioggia

gli alani, se vuoi mi porto la doppietta e

è. E tu manco mi avevi sentito. ¶ Renzo guarda

sferrare l'attacco. ¶ - Celina mi ha detto tutto... ¶ Il

striscia il parabrezza. ¶ - E mi ha detto anche del

che ha da chiedere. ¶ - Mi basta poco per rovinarti

rovinarti per sempre Renzo, mi basta poco... ¶ Lo lascia

quello che vuoi ma mi cedi la maggioranza del

bene così: hai sbagliato, mi hai offeso e ora

la debolezza di dire: mi faccio per un po

Mario. ¶ - Spiegami perché non mi schiacci del tutto, spiegami

che ti pensi? Che mi pensa la testolina del

lo sai che non mi piacciono gli uomini così

prima volta che vengono mi scambiano per un'officina

antenna nel quartiere e mi rifila i casi più

due minuti solo. ¶ E mi fa perdere anche la

faccio schifo, ma non mi ci entra nulla nello

digiuno. Per solidarietà. ¶ - Bene, mi va benissimo un giorno

due settimane che non mi alleno. ¶ Ma Tonio non

e-mail della professoressa, mi ha dato l'email

Sicuro? ¶ - Basta che non mi scassi le palle con

di avvocati e che mi devo trovare una casa

con Elena? ¶ - Basta, non mi scassate le palle. ¶ L

cassa. Felice. ¶ - Se stasera mi passi a prendere potremmo

rischia di essere spezzata. ¶ - Mi hai rotto. ¶ Efrem esce

cucina e ripete. ¶ - Ora mi hai proprio rotto. ¶ Un

coraggio di entrare. ¶ - Piacere, mi chiamo Efrem Sainas, studio

giurisprudenza, ho ventiquattro anni, mi mancano pochi esami alla

anni dentro: - Vecchie streghe, mi sono rotto il cazzo

rotto il cazzo, sìììì mi sono rotto il cazzo

messe, vaffanculo le catechesi, mi avete beccato sìììì sono

lo faccio accomodare? Oggi mi sa che ha pianto

cera oggi. ¶ - Lo so, mi sento fiacca, sono un

paio di giorni che mi sento sgonfia... che faccio

un faccino che non mi piace per nulla. ¶ - Avvocato

io ho pensato se mi dà tre giorni per

tutto questo astio, se mi dà tre giorni forse

in cuor suo Carlotta mi vuole ancora bene, ecco

no? ¶ - Certo ecco sì, mi vuole dividere gli affetti

gli affetti. Giusto, avvocato? Mi vuole dividere gli affetti

ho speranze, Carlotta non mi ama più... ¶ - Ragionier Pellecchia

ama più... ¶ - Ragionier Pellecchia, mi scusi se la interrompo

interrompo, ma lei oggi mi ha chiesto di incontrarmi

chi parlarne, questa cosa mi tormenta... ¶ - Signor Pellecchia, ma

ricadere su di me? ¶ - Mi scusi avvocato Moro, sì

scusi avvocato Moro, sì mi scusi, ha ragione, allora

mia figlia, che ora mi darà tanti bei nipotini

quale. ¶ - Sì, Mario... ¶ - Comunque mi hai detto che sa

con un altro non mi sarei dato pace. Ci

pace. Ci sarei morto, mi sarei chiesto dove ho

non le ho dato. Mi sarei chiesto perché, perché

come è stato, non mi rimprovero nulla. Vuol dire

perso. ¶ - Carrus, per favore, mi segua. ¶ Si sforza Antonio

non ce la faccio, mi fanno male i piedi

Signor Carrus, per favore, mi segua. ¶ Ma non mi

mi segua. ¶ Ma non mi segue ancora. Antonio sa

improvvisamente. ¶ - Carrus, porca miseria, mi segue o no? ¶ Velena

qui a Getsemani. ¶ - Siì, mi dica avvocato Moro, mi

mi dica avvocato Moro, mi dica. Mi scusi ma

avvocato Moro, mi dica. Mi scusi ma mi ero

dica. Mi scusi ma mi ero perso... ¶ Ci siamo

non è che io mi sia fatta un'immagine

caduta dei tabù. Ma mi chiedevo, signor Carrus, non

farle sviluppare... ¶ - Avvocato Moro, mi scusi, non la capisco

sua moglie? ¶ - Avvocato Moro, mi scusi, non la capisco

capisco... ¶ Male, Antonio, male. Mi costringe a caricare la

tonalità e il volume. Mi obbliga a poggiare i

gli occhi, Velena, che mi guarda come per chiedermi

scenate nel mio studio. ¶ - Mi scusi avvocato, mi scusi

studio. ¶ - Mi scusi avvocato, mi scusi... ¶ E Antonio, lo

E Antonio, lo sa, mi basta solo mostrargli gli

dopo che poi... ¶ E mi blocco, perché quello che

Moro? ¶ - Be', visto che mi fa arrabbiare gliela dico

una con nessuno. ¶ - Non mi dica così, avvocato Moro

Moro, la prego, non mi dica così... ¶ E i

No, avvocato Moro. No, mi spiace, io non sono

prenda ciò che vuole, mi prepari le carte, tornerò

Tesoro, perdono, ecco tesoro mi fai questo effetto, scusa

scusa non so cosa mi capita, ma ecco scusa

capita, ma ecco scusa mi fai questo effetto, non

guarda allo specchio. ¶ - Sì, mi va. ¶ E si controlla

il sedere. ¶ - Bene, allora mi preparo, fai prima tu

stagionali) ¶ - Lei chi è, mi scusi? ¶ Il secondino non

E lei chi è, mi scusi? ¶ - La moglie. ¶ Mara

per le creature, non mi sembra il caso che

sembra il caso che mi prendiate per il culo

Pisu, coniugata. Ma la mi permetta coniugata con Maggio

le ha detto come mi chiamo? ¶ La ragazza gli

giacca. Quello borbotta scocciato. ¶ - Mi chiami superiore, superiore Salvatore

Signora Pisu, lei invece mi segua. Per favore. ¶ Quando

e le ha detto: - Mi dispiace Mara, pensavo che

finalmente ti avesse parlato, mi dispiace: proprio oggi che

Velena, la mia segretaria, mi ha lasciato acceso. E

detto. ¶ Li sento e mi basta poco per immaginarli

se mia moglie non mi porta via tutto posso

dalle mie bambine. Ora mi devo arrangiare in un

di più? Sai quanto mi ha chiesto, lo sai

lo sai? ¶ - No. ¶ - Ecco, mi hanno chiesto mille euro

l'interfono e Velena mi risponde rapida. ¶ - Ragionier Pellecchia

tratto leggero ma incisivo. Mi ha disegnato un inferno

con il suo disegno mi aveva riversato tutti i

nei suoi foglietti che mi lascia sparsi per lo

del tradimento, avvocato, lei mi deve stare attenta ai

A volte Elena Velena mi spaventa. Con il tempo

difficoltà della sfida che mi fa muovere. Ma soprattutto

farò veloce. ¶ - Avvocato Moro, mi ha mandato a chiamare

stato molto chiaro. ¶ Così mi tocca fargli da istruttrice

pranzo. Non ho udienze, mi vieni a prendere e

Ingegner Chimenti, lei non mi ha lasciato neppure il

come può andare. ¶ Come mi è venuto in mente

in mente, cosa diavolo mi sta venendo in mente

pervitin metadrina. ¶ - E io mi sono convinta di non

al cameriere di salire. ¶ - Mi sono radicata nella mente

con quanto? Con quanto mi sono laureata? Lo sai

un posto come ricercatrice mi hanno offerto, subito un

arrivo io? Ma quelli mi dicono che no, non

sua scelta. Quindi io mi dico va bene, ma

questione morale? Ma quelli mi rispondono che lo sanno

che faccio io Efrem? Mi metto gli scrupoli anche

ma che faccio, come mi comporto?" ¶ Efrem finalmente individua

professore e l'amica mi dicono e mi consigliano

amica mi dicono e mi consigliano che la miglior

glielo danno... Efrem ma mi segui? ¶ Efrem la guarda

una parola con nessuno, mi raccomando, non una parola

alla mia amica. Quella mi abbraccia mi ringrazia mi

amica. Quella mi abbraccia mi ringrazia mi dice che

mi abbraccia mi ringrazia mi dice che averle parlato

dice che averle parlato mi fa onore e che

allora questa che fa? Mi bacia, mi abbraccia, poi

che fa? Mi bacia, mi abbraccia, poi come giro

ancora. ¶ - Ma poi non mi avevi detto che non

appena nominato, che non mi poteva vedere chissà perché

ho detto prima che mi aveva consigliato di parlare

e tondo che se mi fanno ricercatrice, bene allora

gentile, mentre quella dottoressa mi trattava come se il

la testa stanca e mi sono detto: quattro passi

ha la faccia terrea. ¶ - Mi scusi dottor Lombardi, mi

Mi scusi dottor Lombardi, mi scusi, non ci eravamo

amore in che stanza mi hanno messo, numero dispari

in sincronia entrano. ¶ *** ¶ - Efrem, mi hai portato il libro

fa sul serio. ¶ - Non mi credi, non mi credi

Non mi credi, non mi credi? Guarda qua: Mara

sul campo. ¶ - Allora cosa mi consigli? ¶ - Di fare quello

Questa volta l'istinto mi ha fregato. ¶ - Questa volta

Renzo si blocca e mi lascia il braccio. Fa

non avesse sentito. E mi chiedo da quando ci

la discussione. ¶ - Guarda Antonio, mi dispiace che tu dica

domina la piazza. ¶ - Cosa mi dovrei ricordare? ¶ - Quando ti

la coda. ¶ - Be', io mi sono comprato la casa

giusto su questo che mi voglio confrontare con te

giusto su questo che mi voglio confrontare con te

vado in Messico e mi apro un ristorantino sul

in testa, avvocato Moro? ¶ Mi guarda e cerca una

lei, signora Maggio. ¶ Mara mi guarda e ha la

di chi altro? ¶ Sorrido, mi sistemo la gonna del

a riportarmi in banchina. Mi capisce, signora Maggio? Questo

prego, vi prego, qualcuno mi accompagni alla banca. ¶ Pensava

credi Renzo? ¶ - Doverti cosa? ¶ - Mi credi così cretina? Cornuta

sempre marito. Un marito mi devi. ¶ Pellecchia, come sempre

voglia e gusto. ¶ - Io mi fido, basta che le

la serenità, finalmente. ¶ E mi sa che cambia pure

Dio Gesù, Gesù perché mi fai questo? ¶ E ha

Dio Gesù, Gesù perché mi fai questo? ¶ E non

di Sant'Elena che mi vegli e mi protegga

che mi vegli e mi protegga. Portami lontano da

E fa lo scontroso. ¶ - Mi vedranno, mi vedranno. ¶ Vorrebbe

lo scontroso. ¶ - Mi vedranno, mi vedranno. ¶ Vorrebbe mollargli un

tu? ¶ - Entra tu e mi dici cosa vedi. ¶ Siccome

strapieno, comunque la messa mi sa che sta finendo

in ceramica scura. E mi chiedo dove fossero finiti

e condividerla. ¶ Piango perché mi fa bene piangere. Poi

torno in studio e mi sistemo l'archivio perché

ho ancora voluta prendere. Mi farebbe troppo male. Abbiamo

Il giovedì sera Valerio mi viene a prendere. Sceglie

oro. ¶ Lo guardo e mi sorride. Ci portano il

capo. Lo guardo e mi sembra bellissimo. ¶ Sono sette

D'estate cambiamo. ¶ Valerio mi tiene la mano e

tiene la mano e mi bacia il palmo. Come

sempre da sette anni. Mi accarezza il viso con

viso con delicatezza e mi sorride ancora. Poi lascio

ancora. Poi lascio che mi racconti la sua settimana

le spose vecchie. ¶ Lui mi guarda e mi accarezza

Lui mi guarda e mi accarezza il viso. ¶ - Non

anche se non vorrei mi esce un lungo sospiro

tremato. Poi quando Valerio mi ha detto che la

così. ¶ Sono rinata quando mi ha detto di fare

non ce la faccio, mi sento un parassita, tu