Alberto Savinio, Tutta la vita, 1945

a Parigi, André Breton mi diede lettura di una

e coscienza all’incosciente. ¶ Mi sono spiegato? Nel surrealismo

che pensiero delicato! Io mi ero fatto il paradiso

non se ne intendeva. «Mi affido a lei che

non lo vuol tenere...». ¶ «Mi ha riempito il salotto

filo. «E per nutrirli?». «Mi arrangerò» disse la signorina

darem la mano, là mi dirai di sì...». Quello

tuo fratello. Nostra madre mi generò trentadue anni prima

por tempo in mezzo mi aggregai a te, senza

fratello interno disse: «Nìvulo, mi sento morire». ¶ Nìvulo piombò

oppure ci devi ritornare?». ¶ Mi voltai di scatto. Non

davanti al portone che mi ero tirato dietro le

lontane perché una voce mi avesse potuto parlare così

dire per sbaglio; ove mi ero trovato in compagnia

da spartire, ma che mi si era dimostrata ostile

e disprezzo; e ove mi ero trattenuto fino a

salsicce strette alla vita, mi sembrò di assistere a

dovere, ma il dovere mi è venuto a fastidio

È il dovere che mi fa stare qui. Le

È per questo che mi vedi curvo sotto questo

e Gustavo. Capisco: tu mi guardi e non ritrovi

maturando; in secondo luogo mi sono convinto che io

inutile». ¶ «E proprio tu mi dici questo che poco

questo che poco prima mi vantavi i Greci che

in questa casa che mi reggo sulle spalle. Colpe

par giusto che io mi stia ancora a reggere

dica? Questa casa non mi sarebbe venuta tanto a

venire via con me: mi ha risposto che non

chiedere aiuto, ma chi mi avrebbe udito in quel

il balcone, il telamone mi diede l’elenco completo

incontravano in ogni dove mi suggerirono questa considerazione sul

l’idea del pieno mi aveva ossessionato. Ma ora

tante riprese del treno, mi avvedo che dentro lo

e malinconico che io mi conosca. Penso alla raffinatezza

io d’un tratto mi trovo proiettato nell’interno

orlo del suo sonno mi risponde con un informe

quale disfunzione del fegato mi ha immelanito l’umore

viaggio consentiva che io mi dimenticassi di lui, ma

pipa insieme, e alternativamente mi soffia in faccia boccate

uccido?... ¶ L’idea liberatrice mi illumina di una luce

di una luce improvvisa, mi sento travolto in un

in viaggio, mia moglie mi consegna un termos pieno

e l’aveva fecondata. Mi alzo in piedi, afferro

testa. ¶ Perché tanto sangue? ¶ Mi chino a guardare... Maria

morti. ¶ Rientro nello scompartimento, mi do una rassettata agli

davanti a me; e mi guarda con tutti i

tutti i suoi occhi, mi ghigna con tutte le

tutte le sue bocche, mi prende in giro con

tutte le sue facce, mi prende in giro per

vita». ¶ Ma l’astuzia mi soccorre ancora. Io penso

ritardo questo mio progetto, mi precipito al finestrino, mi

mi precipito al finestrino, mi sporgo fuori con tutto

con tutto il corpo, mi abbandono al vento della

vento d’un tratto mi afferra violentemente e mi

mi afferra violentemente e mi strappa alle mie stesse

Gente inqualificabile!» dice Ruti. «Mi fanno fare centocinquanta chilometri

nella «scena del perdono»: Mi farai morire di crepacuore

commendatore Bove, «come mai mi sono svegliato in mezzo

è ancora così fresco, mi è di conforto. Voi

fecero su me, e mi meraviglio che lui, un

poltrona da dentista, non mi sarebbero passati sopra tanti

la povera signora Teresa mi era affezionata, e quando

via anche me, e mi volle tenere per affetto

poi sono convinta che mi porta fortuna”. Dopo tante

critico. Domanda: ¶ «Una curiosità mi dovresti levare, nonna. La

Udite in che condizioni mi sono ridotta...». ¶ Si fa

serratura... No! no! non mi punite! non mi fate

non mi punite! non mi fate male!... Non mi

mi fate male!... Non mi potete punire; l’avete

avete detto che non mi potete punire, perché ora

e voi subito non mi vedete... Appena mi vedete

non mi vedete... Appena mi vedete cambiate faccia, riprendete

Per quanto tempo ancora mi potrete obbligare a stare

a stare a letto?... Mi avete fatto delle false

fatto delle false promesse... Mi avete preso in giro

i giorni la mamma mi diceva che domani mi

mi diceva che domani mi alzerà... Io ci ho

dice più che domani mi alzerà... Ha capito che

ho capito che non mi dice la verità, e

dirlo ancora... Ma io mi alzerò lo stesso... Non

da voi è inutile... Mi alzerò: mi devo alzare

è inutile... Mi alzerò: mi devo alzare... Ho dei

e avete paura... Sì: mi alzerò... non me lo

me lo impedite, io mi alzerò lo stesso: mi

mi alzerò lo stesso: mi alzerò quando voi non

alzerò quando voi non mi vedete, quando nessuno mi

mi vedete, quando nessuno mi sorveglia... Devo alzarmi... devo

costruire e che voi mi avete obbligato a lasciare

lasciare a metà, perché mi avete messo a letto

distruggere senza darvene pensiero... Mi alzerò: mi alzerò subito

darvene pensiero... Mi alzerò: mi alzerò subito... No: meglio

sicuri che la Vigia mi sorveglia come mi sorvegliate

Vigia mi sorveglia come mi sorvegliate voi... Ma la

non ci siete non mi sorveglia e si addormenta

gamba fuori del letto... Mi pareva di non avere

perché ho sentito che mi rimetteva la gamba dentro

morto... Anche questa volta mi avete detto una bugia

avete detto una bugia... Mi avevate detto che se

e più forte... E mi alzerò... Scenderò in giardino

in testa di fare... Mi terrete sempre sottomesso a

Se ve lo dico mi risponderete di no... Che

voi dite, se veramente mi volete tanto bene come

Sarò alto, biondo... Tutti mi guarderanno e mi applaudiranno

Tutti mi guarderanno e mi applaudiranno. E accanto a

me ci sarà Matildina... Mi vorrà bene e io