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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Don Garzia, 1789

concordanze di «mia»

nautoretestoannoconcordanza
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Udite or dunque. — ¶ La mia causa, è la vostra
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nasca ¶ dal fratel di mia madre, egli è non
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molti anni, ¶ e di mia madre il pianto, a
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mire ¶ ostacol forse la mia madre in vita; ¶ or
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finor quest'arte ¶ la mia non è; né più
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virtude, e sola, ¶ in mia reggia, è il piacermi
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simular, cangiarla. ¶ Son di mia stirpe, e di mio
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solo cada! ¶ Presta è mia lingua a nuocer sempre
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spesso, ¶ qui nella reggia mia, di notte, ascoso, ¶ osa
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compiango ¶ l'offenditor: la mia vendetta è questa. ¶ Cosimo
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sola cagion dell'ira mia profonda ¶ non è, l
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di figli! — Or, qual mia stella ¶ terzo simìl vi
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censor d'ogni opra mia, null'altro ¶ dovea trovare
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si fa ognun di mia possanza velo ¶ a sue
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dell'ombre amiche, entro mia reggia venga, ¶ qual già
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il fosse! ¶ Contaminar la mia innocente destra ¶ non ne
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Salvarla vo', non farla mia. Feroce ¶ Cosmo uscia minacciandomi
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io cedo, ¶ benché contro mia voglia, affin che tratto
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dirò? ¶ Garzia ¶ Che pura ¶ mia mano è ancor: deh
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e morte, ch'ogni mia parola spira; ¶ tutto or
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altri ucciso ¶ l'empia mia mano avesse!... E chi