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interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli increati, 2015

concordanze di «mia»

nautoretestoannoconcordanza
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2015
cesto sopra la tavola. Mia madre si è avvicinata
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2015
Le sveglierò io!» ride mia madre, per la prima
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2015
Lascialo andare!» le dice mia madre. ¶ La bambina si
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2015
al suo passaggio. ¶ Intanto mia madre ha tirato fuori
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2015
quello che si dicono mia madre e la Dirce
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2015
è appena tracimata nella mia casa mi emoziona a
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2015
volta, e poi nella mia camera, e poi in
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2015
poi di nuovo nella mia camera, e poi ancora
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2015
cuoricino pulsare forte nella mia mano e forse anche
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2015
la forma ingigantita di mia madre in piedi sopra
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2015
sfuggire dalle mani di mia madre che le stacca
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2015
allora vuol dire che mia madre ha tirato persino
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2015
allora vuol dire che mia madre è di là
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2015
vestaglia. ¶ La sta spingendo mia madre, da dietro, con
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2015
la Signorina è arrivata, mia madre la sta già
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2015
capisco quale, quella di mia madre, oppure della Dirce
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2015
mano o forse la mia stessa mano sta mettendo
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2015
allora vuol dire che mia madre deve essere andata
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2015
e poi c’è mia madre che si strappa
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2015
non ci sono più mia madre e la Dirce
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2015
Ci muoviamo verso la mia camera, col cuore in
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2015
di mio padre e mia madre, mio padre starà
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2015
Adesso siamo dentro la mia stanza, siamo fermi vicino
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2015
dei capelli vicino alla mia, contro la mia, che
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2015
alla mia, contro la mia, che mi sussurra e
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2015
piccolo corpo, vicino alla mia testa, alla mia bocca
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2015
alla mia testa, alla mia bocca, ai miei occhi
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2015
piccola bocca contro la mia bocca, i miei occhi
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2015
dita, passando con la mia mano sotto il velo
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2015
stanza, mio padre o mia madre, oppure la Dirce
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2015
ancora, passando con la mia piccola bocca sopra i
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2015
che pungono. ¶ «È la mia porticina.» ¶ «Ma che porticina
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2015
starai lì, fuori dalla mia porticina, ma poi ci
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2015
chiuse, anche quelle della mia casa, e io ho
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2015
io ho sentito dalla mia stanza il rumore della
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2015
e io sentivo dalla mia casa dalle finestre ancora
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2015
dal sonno e la mia testa dalla nuvola di
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2015
amore?» sento che la mia piccola voce tracimata le
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2015
la sua bocca dalla mia bocca e capovolgendo i
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2015
sorride, appena sopra la mia testa, nel buio. ¶ «Dove
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2015
sento appena contro la mia schiena il leggero fragore
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2015
Mio padre sta trascinando mia madre lungo il pavimento
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2015
stringendo il mitra, e mia madre sta gridando forte
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2015
su se stesso, colpisce mia madre col calcio del
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2015
Pesca. ¶ Corriamo verso la mia stanza. Le biglie rotolano
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2015
scarica e l’altra mia madre distesa come un
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2015
e a quella della mia stanza e quelle poche
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2015
Arrivo alla fine della mia stanza, entro nell’anticamera
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2015
di un po’ la mia corsa, perché mi pare
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2015
sbucato dalla porta della mia stanza e sta venendo
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2015
sarò, mio padre e mia madre, tua madre da
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2015
balenare il chiarore della mia faccia nel buio, quando
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2015
riuscirà a vedere la mia testa coperta dal passamontagna
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2015
piccola parte annerita della mia faccia che spunta dal
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2015
che sta rispondendo la mia voce, in questa cucina
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2015
guardo attorno, con la mia grossa testa tracimata che
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2015
lungo il corridoio, sbandando. ¶ 6 ¶ Mia madre ¶ Mi metto a
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2015
di vedere nel buio. ¶ Mia madre sta uscendo dalla
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2015
già rotolando dentro la mia camera, e poi in
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2015
le dico, con la mia testa e la mia
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2015
mia testa e la mia bocca qui in basso
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2015
tu!» sento che la mia voce le sta gridando
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2015
continuando a stringere la mia piccola mano con la
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2015
lo baciavo con la mia bocca di tracimata o
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2015
ma non è colpa mia, è il disinfettante, bisogna
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2015
pettine!» mi sta dicendo mia madre. ¶ Lo cerco, con
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2015
all’altra con la mia cesta piena di lettere
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2015
dal basso, con la mia piccola veste bianca e
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2015
il fiore rosso della mia pugnalata, con gli occhi
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2015
in casa! Entra nella mia casa piena solo di
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2015
mentre ti muovi nella mia casa con la tua
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2015
a una con la mia piccola mano...» ¶ La guardo
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2015
vero...» sento che la mia voce sta dicendo, in
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2015
sua piccola volta. ¶ “È mia madre che sta sbattendo
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2015
verso il dorso della mia mano che stringe il
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2015
si sta staccando dalla mia piccola mano, che sta
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2015
sotto il fiore della mia veste insanguinata, per arrivare
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2015
a te, con la mia piccola mano nelle tue
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2015
del gabinetto. ¶ Mi fermo. ¶ Mia madre sta sbattendo i
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2015
i soffitti. ¶ Entro nella mia camera, vado a ficcare
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2015
da vicino, con la mia piccola bocca profumata nel
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2015
dalle mani bendate di mia madre, insanguinate e bagnate
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2015
le volte, e di mia madre che gridava per
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2015
molto più vicino alla mia testa e al mio
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2015
ci sono dietro la mia testa, le starà lacerando
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2015
mentre veniva strangolato da mia madre con il braccio
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2015
dalle mani bendate di mia madre e tutte spezzate
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2015
per le convulsioni della mia mano nel sonno. ¶ Provo
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2015
notte dopo, avvinghiato a mia madre, in piedi oppure
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2015
vicino e allungando la mia mano verso la sua
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2015
sono mio padre e mia madre dietro di me
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2015
è? Chi è?» grida mia madre, che si è
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2015
venuta con la bambina!» ¶ Mia madre si fa ancora
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2015
padre abbassa il mitra. Mia madre smania, l’abbraccia
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2015
Fatti vedere!» le dice mia madre, prendendola per un
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2015
dicendo la voce di mia madre, nel buio. ¶ Non
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2015
abbracciandola con tutta la mia vita e con tutta
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2015
e con tutta la mia morte. ¶ Non mi risponde
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2015
sposa dei morti, la mia sposa, che tenevo stretta
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2015
è Mantova, sarà!» ¶ 3 ¶ La mia città ¶ Viene avanti sempre
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2015
in estate, durante la mia adolescenza, noleggiavo una barca
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2015
sempre di più, la mia piccola barca di legno
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2015
e di fiori. La mia piccola barca si arrestava
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2015
presenza seminale tracimata nella mia barca e nella mia
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2015
mia barca e nella mia vita, e intanto avrei
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2015
per trascinarlo dentro la mia piccola barca. Mi piegavo
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2015
e sto tracimando nella mia città e nella mia
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2015
mia città e nella mia vita” mi dico continuando
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2015
di continuità sopra la mia testa, mentre i rumori
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2015
che mi inabisso nella mia città e nella mia
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2015
mia città e nella mia vita che viene prima
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2015
mio corpo e la mia testa di tracimato. Sento
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2015
al di sopra della mia testa. ¶ «Scappa! Scappa!» ¶ “Ma
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2015
o al posto della mia mente. «Ci vive qualcuno
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2015
al di sopra della mia testa. «Stanno rastrellando!» ¶ «Ma
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2015
senza tenere conto della mia domanda, dall’alto, dal
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2015
all’ultimo piano della mia piccola casa con un
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2015
stretti, avvinghiati. Entra nella mia porticina e nasconditi dentro
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2015
e nasconditi dentro la mia piccola casa, dentro di
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2015
prima a spalancarti la mia piccola porta e il
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2015
mio corpo e la mia vita tracimati dopo, nella
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2015
vita tracimati dopo, nella mia casa appena tracimata e
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2015
vuoto dei vivi la mia faccia di bambino tracimato
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2015
denudavano sempre più la mia testa risalendo lungo la
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2015
che stava denudando la mia grossa testa infelice e
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2015
mio corpo e la mia vita nel mondo, e
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2015
poi ritornavo verso la mia casa col recipiente pieno
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2015
questa qui è la mia casa!” ¶ 4 ¶ La mia casa
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2015
la mia casa!” ¶ 4 ¶ La mia casa ¶ Non riesco a
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2015
Entro di nuovo nella mia casa, attraverso la porta
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2015
anticamera nera, corro nella mia stanza. Mi guardo attorno
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2015
di nuovo attraverso la mia stanza, con le poltrone
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2015
Attraverso di nuovo la mia stanza. Vado a spegnere
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2015
aria in cerca della mia mano. ¶ Adesso sono vicino
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2015
Anche lei stringe la mia mano con la sua
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2015
succede?» sento che la mia voce sta chiedendo, in
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2015
che sta domandando la mia voce, in un soffio
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2015
in piedi. Stacco la mia mano da quella della
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2015
aria in cerca della mia. ¶ Il rumore cadenzato rimbomba
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2015
lungo, quello attraverso la mia camera, per non trovarmi
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2015
porta che dà sulla mia camera, passo davanti a
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2015
scalone. ¶ Esco piano dalla mia camera, dall’altra parte
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2015
quella dove dormiva con mia madre, e dove dormivo
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2015
del lenzuolo, con la mia testa puntata in avanti
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2015
che viene prima. ¶ La mia Musa non mi risponde
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2015
cosa?» sento che la mia voce le sta chiedendo
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2015
provo a domandare alla mia Musa, mentre siamo tutti
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2015
silenzio, al fianco della mia Musa, adesso anche lei
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2015
grattacielo, se verso la mia Musa dal corpo nudo
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2015
gli occhi sbarrati la mia Musa. ¶ «Che cosa c
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2015
vedo le mani della mia Musa muoversi freneticamente sui
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2015
lucente della montagna. ¶ La mia Musa non prega. Però
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2015
sento che anche la mia voce le sta dicendo
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2015
e di grida. ¶ La mia Musa non dice più
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2015
la bella testa della mia Musa che sta scrutando
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2015
Io devo tornare nella mia reggia.» ¶ «Ma se sta
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2015
Io devo restare nella mia reggia che crolla per
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2015
continuare a ispirarti dalla mia reggia che sta crollando
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2015
contro le superfici della mia testa che sta correndo
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2015
Però il bagliore della mia sposa è ancora lontano
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2015
decisivo. Così, mentre la mia Guardia Imperiale, Murat, Bernadotte
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2015
sembrava...» sento che la mia voce sta continuando a
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2015
o illusione che la mia prigione si potesse sfondare
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2015
qui» sento che la mia voce sta dicendo da
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2015
che ho visto la mia famiglia sterminata in quella
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2015
aveva fatto tracimare la mia famiglia tra i morti
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2015
dopo, perché anche la mia famiglia si potesse salvare
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2015
più niente, solo la mia testa proiettata in questo
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2015
vita!». ¶ E che la mia voce le sta rispondendo
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2015
voce, a strapiombo sulla mia testa. ¶ Io continuo a
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2015
la vocina, sospesa sulla mia testa. «Guardami finalmente, per
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2015
si è impiccata nella mia stessa casa, quando ero
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2015
tutta bagnata vicino alla mia testolina bagnata. Guardami mentre
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2015
per sempre dentro la mia mente e il mio
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2015
c’era vicino alla mia casa, alla nostra casa
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2015
lei, da sopra la mia testa, con la sua
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2015
e allora affondo la mia testa nel suo piccolo
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2015
miei occhi e sulla mia testa gli aghi neri
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2015
le domando, con la mia voce che non si
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2015
chiederle ancora, con la mia voce che non si
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2015
si vede incernierata alla mia, con tutte le sue
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2015
è la mano della mia giovane sposa morta incernierata
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2015
sposa morta incernierata alla mia, che muove le sue
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2015
sposa morta incernierata alla mia, con il cuore in
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2015
tutta l’estensione della mia capigliatura elettrizzata che si
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2015
che sta posando sulla mia spalla la sua bella
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2015
la bocca contro la mia bocca, precipitando. ¶ Com’è
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2015
domando ancora, con la mia voce che non si
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2015
dopo, e che la mia bocca sta entrando dentro
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2015
e con tutta la mia morte e con tutta
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2015
e con tutta la mia vita dentro di lei
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2015
suoi occhi, con la mia voce che non si
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2015
di passi davanti alla mia cella, nel buio. Sono
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2015
infinitamente vicini, e la mia testa è quasi contro
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2015
miei capelli e della mia vita dentro la morte
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2015
un passo, muovendo la mia grande e calda bocca
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2015
mio corpo e la mia mente avevano irradiato attorno
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2015
al petto. Era della mia misura! Avevo smesso di
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2015
Dove avevo gettato la mia giovinezza? E adesso che
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2015
sua testa contro la mia si è immobilizzata, perché
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2015
mi guardava, guardava la mia testa nera dentro l
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2015
ho detto, con la mia voce roca, con la
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2015
voce roca, con la mia grande bocca africana seminascosta
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2015
mie spalle e la mia testa sono inclinate in
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2015
quelle strade, uscendo dalla mia piccola stanza dimenticata, in
206
2015
mondo, mi sporgevo dalla mia finestra buia da cui
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2015
sposa dei morti, la mia sposa? In quale altro
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2015
colpo la portiera, dalla mia parte. ¶ Poi, all’improvviso
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2015
ancora entrato con la mia morte nella morte che
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2015
senza una casa? Nella mia vita ero ancora e
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2015
andandole vicino con la mia testa, nel buio. «È
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2015
mio corpo aperto, nella mia porticina spalancata per te
213
2015
il movimento stesso della mia morte dentro la morte
214
2015
spazio nella quale la mia testa si sta spostando
215
2015
sposa dei morti, la mia sposa?” ¶ Adesso sono proprio
216
2015
ti stavo desiderando, nella mia reggia che viene prima
217
2015
alle mie gambe, alla mia schiena. ¶ «Tu non sai
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2015
riconosciuta...» le sussurro a mia volta, con la bocca
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2015
tempie. «Tu sei la mia Musa!» ¶ Mi sorride, allungando
220
2015
dita che stringono la mia mano. «È il tuo
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2015
io e lei, la mia Musa, incontrata per la
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2015
mentre le accarezzo a mia volta la bella testa
223
2015
la prima volta la mia Musa tra le braccia
224
2015
quando salivi fino alla mia casa ispirata, e su
225
2015
venisse l’immagine della mia vagina morta che attraversava
226
2015
che viene prima.» ¶ La mia Musa sorride, la mia
227
2015
mia Musa sorride, la mia regina mi tiene abbracciato
228
2015
mio volto e la mia vita e la mia
229
2015
mia vita e la mia morte tra mille altre
230
2015
abbracciato a lei, alla mia Musa, alla mia regina
231
2015
alla mia Musa, alla mia regina, nella nostra reggia
232
2015
mi sta dicendo la mia Musa e la mia
233
2015
mia Musa e la mia regina, nel buio. «Faremo
234
2015
Dove sei?» grido alla mia Musa. ¶ «Sono qui!» mi
235
2015
di sperma!» grido alla mia Musa, che sta nuotando
236
2015
la testa vicino alla mia testa trascinata dalla corrente
237
2015
fosforescenti, dalle finestre della mia reggia, con le loro
238
2015
sporgendomi dalle finestre della mia reggia, da dove stavo
239
2015
mano della Musa nella mia mano. Sprofondo, in questa
240
2015
nuova cascata con la mia Musa. Tutto lo spazio
241
2015
zanne nella carne della mia pancia. E stavo camminando
242
2015
devo gettare tutta la mia vita e il mio
243
2015
e aprire tutta la mia vita e il mio
244
2015
mio corpo e la mia mente fino a questo
245
2015
volta con tutta la mia vita e con tutta
246
2015
e con tutta la mia morte dentro questa frattura
247
2015
assoluzione, non spingerei la mia testa nel buio per
248
2015
buio per calare sulla mia testa e sulla mia
249
2015
mia testa e sulla mia morte la mannaia dell
250
2015
passano a fianco della mia testa in corsa tutte
251
2015
e al bozzolo della mia testa arrovesciata nel turbine
252
2015
di studio e dalla mia vita e sono stato
253
2015
vicino al bozzolo della mia testa al culmine del
254
2015
ancora più forte la mia, mentre continuiamo a correre
255
2015
che stringe forte la mia, mentre corriamo all’impazzata
256
2015
ancora di più la mia corsa, per arrivare un
257
2015
sposa dei morti, alla mia sposa, e intanto capisco
258
2015
per lo squilibrio della mia corsa tutta sbilanciata in
259
2015
più la velocità della mia corsa. ¶ Il buio è
260
2015
nuova mano stretta alla mia: è di una donna
261
2015
vivo credevo fosse la mia mente: “Che cosa starà
262
2015
morti!» le grido a mia volta. ¶ «E credi di
263
2015
mano stringe forte la mia, nera, dalla palma e
264
2015
avevo visto balenare la mia sposa nel buio. ¶ C
265
2015
corpo e anche la mia persona che stava ferma
266
2015
per coprire con la mia voce il fragore delle
267
2015
dopo un po’ la mia voce le sta dicendo
268
2015
niente.» ¶ Mi giro a mia volta verso di lei
269
2015
avesse neppure sentito la mia domanda «io nella mia
270
2015
mia domanda «io nella mia piccola cella di monaca
271
2015
Suora Nera, vicinissimo alla mia testa «con le scarpe
272
2015
uscita in silenzio dalla mia cella, ed essere passata
273
2015
e io sentivo la mia mano pulsare forte dentro
274
2015
e la sua nella mia, come se stessimo stringendo
275
2015
di me cercando la mia grande bocca nera con
276
2015
sua lingua dentro la mia testa e il mio
277
2015
sua testa contro la mia che cercava a sua
278
2015
sotto la corolla della mia veste sollevata fino alle
279
2015
ascelle, e poi sulla mia testa nuda sotto il
280
2015
a fondo dentro la mia vita e il mio
281
2015
tormentato anche lui dalla mia presenza in quel seminario
282
2015
fino all’esterno della mia cella, perché io quella
283
2015
la guancia abbattute sulla mia schiena, nella piccola sagrestia
284
2015
buio, premuta contro la mia spina dorsale: “Perché è
285
2015
sul filo nero della mia schiena, mentre eravamo tutti
286
2015
ferri, in silenzio, nella mia cella, dopo avere preso
287
2015
che avevo indossato a mia volta la cotta inamidata
288
2015
Gatto, io con la mia veste rossa che squillava
289
2015
che strappavano pezzi della mia carne resuscitata, le grida
290
2015
con la cruna della mia vita i lembi della
291
2015
ho sentito che la mia voce stava gridando, da
292
2015
da infinitamente lontano, la mia voce gridare da qualche
293
2015
cerchio!» ho sentito la mia voce gridare, uscita a
294
2015
mio corpo e dalla mia testa tutta avvolta dentro
295
2015
riuscivo a controllare la mia sconfinata paura e la
296
2015
sconfinata paura e la mia emozione per quanto stava
297
2015
la vita con la mia morte, perché se io
298
2015
muovendo con fatica la mia povera bocca martoriata e
299
2015
bocca martoriata e la mia mandibola imprigionata dalle bende
300
2015
a morire eternamente.” La mia veste di lino doveva
301
2015
per andare verso la mia nuova vita e la
302
2015
nuova vita e la mia nuova morte. ¶ Era notte
303
2015
avanti, ho oltrepassato la mia casa, ho continuato a
304
2015
che piangevano davanti alla mia tomba. ¶ Mi sono arrestato
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dirgli soltanto, con la mia bocca sfasciata, con la
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bocca sfasciata, con la mia voce che balbettava. ¶ Non
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ho detto con la mia voce che tremava, dal
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vita in equilibrio sulla mia morte» mi ha detto
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alla morte con la mia morte. Se io risorgerò
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vita in equilibrio sulla mia vita, se non posso
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alla vita con la mia vita?» ¶ Non ha detto
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sua mano intrecciata alla mia. «Gli ascensori dei morti
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stretta con forza la mia mano. ¶ Bisogna stare attaccati
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voglio far risorgere la mia vita dentro la morte
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non entrerò con la mia morte nella catastrofe della
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vedo scorrere vicino alla mia testa in corsa, dietro
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che stringe forte la mia mi sorregge impedendomi di
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della resurrezione che la mia venuta nel continente dei
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l’altra mano, alla mia sinistra, con forza. ¶ Giro
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sta correndo anche alla mia destra. ¶ «E tu chi
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sua mano incernierata alla mia. «Sta sollevando il vento
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quando è cominciata la mia vita dentro la morte
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dei primi anni della mia vita dentro la morte
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nulla dell’inizio della mia vita. Ricordo solo la
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soldato che ha inseminato mia madre e che mi
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fin dall’inizio della mia vita dentro la morte
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mondo, gli urli di mia madre gettata per terra
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quelle interminabili notti della mia vita dentro la morte
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mondo, dopo che la mia vita era stata saturata
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continuato ad attraversare la mia vita dentro la morte
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un’altra volta nella mia vita, quando mi spostavo
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forse detto, spingendo la mia testa verso la sua
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questo buio con la mia lucina che rende ancora
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corpo nella cruna della mia vita nella vita e
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di incontrare in questa mia corsa una sterminata folla
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direi, quale sarebbe la mia confessione adesso? ¶ Gli direi
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momento del parto dalla mia grossa testa infelice. ¶ Sono
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non vi accontenterete della mia risposta, non capirete neppure
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spiattellasse sul piano della mia vita con un pugno
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alto esattamente sopra la mia testa e il mio
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me e per la mia anima. E poi, se
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detto il demone alla mia anima per convincerla ad
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deciso di fare?”. ¶ La mia anima: “In che senso
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venire con me?”. ¶ La mia anima: “Qual è la
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con la vita?”. ¶ La mia anima: “Ma mi chiedete
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con la morte?”. ¶ La mia anima: “Ma mi chiedete
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scegliere lo stesso!”. ¶ La mia anima: “Ho una scelta
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era già dentro la mia voce. Sarà una voce
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sono arrivato con la mia veste nera, sulla motocicletta
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cambiavo la fasciatura nella mia stanza dalla finestra che
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anche qualche goccia della mia saliva, chinandomi sopra di
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fratelli, nel lettone della mia casa dove ti avevo
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legnaia, la colombaia, la mia casa con i pavimenti
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nostro. Ero uscita dalla mia casa con lo specchio
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fino alla cima della mia capigliatura elettrizzata. Mi guardavi
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spazio il culmine della mia capigliatura elettrizzata. Poi mi
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la testa, con la mia grande capigliatura soffice che
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prima di uscire dalla mia casa, bianca, pulita. Ho
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di far passare la mia enorme capigliatura nel varco
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uso creativo pieno della mia mente, come per i
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morte con tutta la mia vita” mi dicevo. “La
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vita” mi dicevo. “La mia vita dentro la morte
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anche un bilancio della mia vita di scrittore, della
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vita di scrittore, della mia insanabile lacerazione, del mio
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mio intimo isolamento, della mia sempre più disperata solitudine
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tutto il piano della mia vita e le sue
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nero dei morti. La mia stanza è qui, ma
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buio, da solo, nella mia piccola stanza sotterranea senza
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così, all’improvviso, nella mia vita e nella mia
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mia vita e nella mia morte, e subito dopo
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dico, mentre tutta la mia stanza e tutto il
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vivi. ¶ «Tu conosci la mia storia?» mi chiede dopo
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entrato all’interno della mia tomba verticale attraverso la
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da molto vicino alla mia testa bendata, perché si
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a respirare accanto alla mia testa morta, nel buio
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muovendo con fatica la mia bocca morta quasi immobilizzata
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respiro molto vicino alla mia testa morta. “Perché vuoi
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contro le ossa della mia testa il freddo della
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da dirgli, con la mia povera bocca serrata nella
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passato di fronte alla mia casa. Non filtrava nessuna
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tutto il peso della mia resurrezione e della mia
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mia resurrezione e della mia morte e della mia
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mia morte e della mia nuova morte dentro la
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nuova morte dentro la mia nuova vita. Cominciavo già
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continuando a sussurrare la mia sposa, con la cavità
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sua bocca contro la mia bocca. «E poi in
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sì, io ricordo la mia ebbrezza mentre ero vicino
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suo corpo contro la mia bocca che sta sussurrando
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Ducale?» sento che la mia bocca le sta chiedendo
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mentre sono abbracciato alla mia sposa che mi accarezza
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chiedo ancora, irresistibilmente, alla mia sposa. «Com’è possibile
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tua bocca contro la mia bocca e il mio
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bella bocca alta sulla mia testa, senza smettere di
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contro gli occhi della mia sposa sotto il velo
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qui...» mi risponde la mia sposa, in un soffio
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ballo degli immortali?» ¶ La mia sposa mi passa la
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domando anch’io, alla mia sposa. ¶ «Adesso che sono
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increare. ¶ Ecco, adesso la mia sposa mi ha preso
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fiamme, io e la mia sposa, alla testa di
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strada dell’increato. ¶ La mia sposa mi stringe più
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solleviamo, lei guarda la mia testa increata che la
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la sta guardando, la mia bocca, i miei occhi
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occhi, io guardo la mia sposa che mi sta
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con infinita dolcezza la mia sposa. ¶ Anche se sono
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che sta posando sulla mia spalla la sua bella
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nube dell’abito della mia sposa. ¶ «Io non te
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il mio volto. ¶ La mia sposa mi stringe ancora
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fiamme. ¶ Io e la mia sposa ci stiamo girando
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qui!» gli dice la mia sposa, girando verso di
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l’ultima volta la mia sposa. ¶ Ci lanciamo. ¶ Com
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aprendo di fronte alla mia bocca, e che io
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increato» sento che la mia voce le sta sussurrando
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tratta? Ho duplicato la mia stessa forma come dentro
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l’ho tratta dalla mia mente? Ma come ho
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fatto a trarla dalla mia mente se non so
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dovuto creare anche la mia mente per poter creare
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creare le creazioni della mia mente? E poi, se
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mie dita?» ¶ «È la mia bocca, sono le mie
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sembrano palpitare sotto la mia mano?» ¶ «È il mio
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la sfioro?» ¶ «È la mia cruna di donna.» ¶ «Ah
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lei era sempre nella mia mente, se ho una
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lei avesse creato la mia mente nello stesso istante
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Che ti vedo nella mia mente ma non ti
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allora ho posato la mia bocca, quella cosa che
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bocca è diventata la mia bocca, sulle sue labbra
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era evidentemente dentro la mia bocca e che ancora
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lei sprofondava dentro la mia bocca e il mio
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sprofondato prima. ¶ «È la mia lingua» mi ha risposto
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perché ho creato la mia lingua?» ¶ «Per me.» ¶ «Chissà
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tua lingua o la mia?» ¶ «La mia, la mia
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o la mia?» ¶ «La mia, la mia...» mi ha
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mia?» ¶ «La mia, la mia...» mi ha sussurrato con
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a fendere con la mia testa e il mio
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ancora una volta la mia Musa!» le dico incontrollabilmente
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nuda e lucente sulla mia porta, ti accoglierò, con
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altri che ricevevo nella mia casa, che io e
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mie mani e la mia bocca dal suo volto
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sotto la pressione della mia bocca, senza finire la
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della sua lingua nella mia bocca, e anch’io
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la sua bocca dalla mia testa e dalla mia
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mia testa e dalla mia bocca. ¶ E io allora
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stare qui vicino alla mia Musa, in questa reggia
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dita le dita della mia mano, che me la
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mano. ¶ Si avvicina alla mia testa con la sua
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spegneranno!» sento che la mia voce gli sta rispondendo
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esortavi a distruggere la mia opera per renderla immortale
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senza tenere conto della mia risposta, venendomi di nuovo
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sarà!» sento che la mia voce gli sta rispondendo
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gli domando, avvicinando la mia testa alla sua testa
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il configurarsi di questa mia tentazione...» ¶ Non riesco per
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tenterai!» sento che la mia voce gli sta finalmente
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la testa contro la mia testa, tra le mie
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che preme contro la mia le lacrime scendono senza
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freno, inondano anche la mia testa e il mio
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sono stato sottoposto alla mia ultima e prima prova
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qualche punto vicino alla mia testa divorata dalla luce
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volto della Musa, della mia Musa, mi pare, stagliato
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dicendo alla Musa, alla mia Musa. ¶ Adesso lei sta
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stanno aspettando?» chiedo alla mia Musa, al centro di
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improvviso, sento che la mia Musa si sta muovendo
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incernierato al perno della mia Musa. ¶ «Perché la musica
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la bocca vicino alla mia bocca e al mio
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e la bocca della mia Musa che mi sta
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che tu eri la mia puttana orientale, la mia
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mia puttana orientale, la mia Musa, e che in
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mio letto nuziale, nella mia fucina, ho aperto di
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braccia appena lavate, la mia bocca profumata piena di
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cosce di seta, la mia fica salata. Ti ho
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nuda e lucente dalla mia reggia nelle città sprofondate
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per rendere immortale te, mia gazzella dagli occhi obliqui
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gazzella dagli occhi obliqui, mia pancina con la ferita
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poi ho incontrato nella mia grande casa buia che
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mi accompagni sempre dalla mia sposa...» ¶ «Lo sto facendo
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luce immortale, fino alla mia Musa immortale...” ¶ «Sei finalmente
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era ad aspettarmi la mia Musa immortale, con le
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era la Musa, la mia Musa, da cui mi
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sempre più vicino la mia sposa. ¶ E allora riprendo
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vedi» mi dice la mia sposa, venendo contro di
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di luce «“Entra nella mia reggia!” E allora sono
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premevo la schiuma della mia bocca contro l’apertura
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mio volto e dalla mia testa. «Dove sono? Da
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che sto entrando nella mia casa credendo di uscire
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che stai uscendo dalla mia casa credendo di entrare
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dentro la casa, la mia casa. ¶ «Da dove vieni
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piedi, ha suonato alla mia porta, in quel monolocale
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gli rispondo sorridendo a mia volta, nel buio. ¶ Ci
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sono stato intersecato a mia volta in quel seminario
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due...» sento che la mia voce gli sta improvvisamente
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e dare accoglienza alla mia voce nel mondo. In
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colpa...» sento che la mia voce sta ripetendo, nel
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altra...?» sento che la mia voce sta continuando la
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faglia... E allora la mia, la nostra impresa, la
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nella penombra. ¶ «Tutta la mia vita, tutta la mia
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mia vita, tutta la mia morte...» comincia a dire
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mio mondo, tutta la mia vita, tutta la mia
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mia vita, tutta la mia morte...» riprende a dire
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mano, in cerca della mia mano. ¶ Gliela prendo, gliela
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fonda, la porta della mia stanza rimbombava per i
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casa. ¶ «Giravo per la mia città in preda alla
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venisse prima, solo nella mia piccola stanza che stava