Aldo Busi, Un cuore di troppo, 2001

«O nonna mia, che braccia grandi che

per abbracciarti meglio, bambina mia.» ¶ «O nonna mia, che

bambina mia.» ¶ «O nonna mia, che gambe grandi che

per correr meglio, bambina mia.» ¶ «O nonna mia, che

bambina mia.» ¶ «O nonna mia, che orecchie grandi che

per sentirci meglio, bambina mia.» ¶ «O nonna mia, che

bambina mia.» ¶ «O nonna mia, che occhioni grandi che

per vederci meglio, bambina mia.» ¶ «O nonna mia, che

bambina mia.» ¶ «O nonna mia, che denti grandi che

per chi ascolta la mia storia… d’amore? di

morale della favola della mia storia che ho cercato

diretta a lui la mia battuta, eia eia alalà

quell’istante che la mia inenarrabile storia d’amore

preso a raccontare la mia storia, ma è difficile

muraglia dirimpetto a casa mia di notte e di

a parlare in vece mia, il Grosso Salumaio & Piccolo

questa tua… in questa mia mente frenetica di soliloqui

scomparso dalla tua… dalla mia vita… e la mente

Mimo. Ricreare con la mia la sua di faccia

amoroso appena finita la mia, e forse con sé

Perché questa è la mia impressione, che lui vivesse

preso a recitare la mia storia giusta… del giusto

serve per tarare la mia memoria del futuro. ¶ Dell

sotterraneo, come freme la mia bacchetta rabdomantica, quasi mi

di consiglio dopo la mia deposizione eloquente per difetto

che per forzare la mia storia alla sincerità più

di porco contro ogni mia stessa resistenza e sono

non meno lunga della mia – e al quale non

reso conto che la mia parte, e anche la

dire a qualcuno questa mia storia di alienazione a

certe cose legate alla mia fondata mania di persecuzione

va così, senza la mia frase, senza darmela, senza

penare… in cambio della mia fraterna indulgenza e zelante

altro, ha ascoltato la mia imprendibile, ineffabile storia di

arginato insieme fra la mia lingua e i suoi

nascosto alla tua… alla mia… visuale? ¶ Ma, a volerla

Alpenstock di Menes, la mia ultima chance! ho appena

forse, proprio grazie alla mia, acerrima, questi qua con

uno scrittore, e la mia vita, visto che sono

i muri di casa mia e saldargli il pattuito

me, ma spezzare la mia ormai oggettiva grandezza in

non certo per la mia. ¶ La manovra è comprensibile

cercato di obnubilare la mia; chiunque voleva riportare il

qualcuno che gode della mia stima mi dice che

al più presto la mia miopia al contrario e

messa in tegame della mia cotta, anche se lui

era dimenticato in camera mia l’anno prima e

strazio e uggia della mia indifferenza… e di amore

aggiustare il tiro della mia consapevolezza ultima del mio

sentire… del grado della mia appartenenza alla realtà globale

ottobre scorso ha la mia stessa età, cinquantadue anni

lui che ha la mia stessa età, lui che

di nuovo fare la mia bella impressione lasciandomi intervistare

me, io ho una mia foto dell’asilo, te

non del tipo la mia ultima esplosiva, anche per

sentito dalla pressione della mia nuca, dal calore incandescente

ascensore diretto in camera mia, ho avuto un crollo

la testa… no, sulla mia gelosia acqua in bocca

è anche se la mia storia è fatta in

Io ci tengo alla mia pelle. E poi che

di essere iniziato a mia volta a qualcosa di

mani e ringraziare la mia buona stella per lo

far fronte con una mia alla sua di importanza

prurito causato da una mia cipria lasciata in giro

altro per disonorare la mia virilità politica, di fatto

allontano sempre più dalla mia mezza intenzione… il mio

giardino e attorno alla mia casa splende il sole

un metro oltre la mia muraglia mentre da lì

agonia alla valanga della mia vitalità… e intanto Menes

si andò con la mia per via del terzo

temo di rivelare la mia crescente angoscia, stanotte s

di dentiere, decidiamo, dietro mia proposta, di andare in

te a dire a mia moglie di farmi una

come riattaccare con la mia storia col Grosso Salumaio

oltre la fine della mia sigaretta, così entriamo a

del primo tempo, con mia sorpresa la sala è

di difesa fra la mia sinistra e la cerniera

va da anni. La mia vita sociale è al

per me e la mia salvaguardia, è la parte

e Menes nota la mia aria spocchiosa e mi

cosa che ripristina la mia stima. ¶ «Nel senso che

prego.» ¶ «… va bene, alla mia età, non è che

per la scopata! Alla mia età vuoi tutto, come

anche il tutto alla mia età è molto di

che quindi è la mia, ho dovuto imparare a

sunto di tutta la mia imprevedibile e incalcolabile infamia

solitudine eterosessuale peggiore della mia, perché gli eterosessuali il

traballava; era annullare la mia volontà che voleva quale

per poi dirmi, alla mia protesta perché mi aveva

perso l’occasione della mia vita nel non diventare

dare un bacio alla mia età e con tutti

solo sull’altra, sulla mia, basta che specialmente fra

accrescere la credibilità della mia recita – del mio imparziale

di cancellarli anche nella mia vita, per convogliarle nei

ho mollato subito la mia con l’altra mano

ci siamo ritrovati nella mia camera, non ci era

suo cappello in camera mia, e non, come asserisce

specchiatina perché a casa mia quelli come te non

con uno qualsiasi, la mia testa aveva preso a

riuscivo a fermarlo, la mia pelle era così poca

battuta in sospeso, la mia frase, ti stai dimenticando

dimenticando di darmi la mia frase, il tuo punto

proprio frustrato, a casa mia sono più gli spettri

che credevo fosse la mia vera conquista nella vita

addosso, anche se la mia identità sentimentale non va

a buon mercato della mia fantasia pervertita; sicché il

mi costava rivangare la mia zolla di creta, di

rivelazione di Menes sulla mia immaginazione senza capo né

capo né coda… tutta mia… circa quell’uomo e

più a fare la mia firma senza staccare la

seconda volta in vita mia che mi capita sotto

protestare la realtà della mia realtà? Danno il Nobel

sono perseguitato a casa mia e tuttavia qui resto

sono risalito in camera mia a testa bassa, come