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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Edoardo Nesi, Storia della mia gente, 2010

concordanze di «mia»

nautoretestoannoconcordanza
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storia meravigliosa. ¶ È la mia storia, e la storia
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e la storia della mia gente. ¶ F. Scott Fitzgerald
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l’azienda tessile della mia famiglia. ¶ Nata come tessitura
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usuale di quelli della mia famiglia, di secondo nome
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Il mondo era a mia disposizione. Se avessi avuto
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prima volta in vita mia in un luogo in
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anglosassoni che prevedevano la mia cerimonia di laurea nello
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Harvard – dove grazie alla mia irresolutezza e a una
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da solo, a casa mia, senza parlarne con nessuno
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Pubblico, e abbandonai ignominiosamente. Mia madre ci rimase male
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qui in poi la mia vita lavorativa accelera, lanciandosi
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e riccioluti e la mia giacca a pied-de
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ed eccomi seduto alla mia scrivania ingombra di tabulati
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sono sposato con la mia eterna fidanzata bellissima, sta
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erano d’accordo; la mia famiglia era d’accordo
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tutto ciò che la mia famiglia aveva, svanì in
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come mai in vita mia dopo le cinque ore
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per anni, complice una mia incrollabile tendenza a non
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rimandare sine die la mia decisione finché – come mi
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sul terrazzo di casa mia – essa non si fosse
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miei occhi e alla mia mente – capisco finalmente che
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posto di lavoro nella mia città, che di abitanti
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a me e alla mia famiglia una decadenza che
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e mi passa. Vedo mia moglie e i miei
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provare a scrivere la mia storia e quella della
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storia e quella della mia gente, come diceva Fitzgerald
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Capannina con Angelica, la mia figlia con gli occhi
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giornata, davvero. ¶ Durante la mia snervante camminata quotidiana sulla
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e cacciarlo via dalla mia testa, una testa piena
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martini, e guardo la mia bambina. Siamo molto stanchi
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disperato. Non con la mia bambina, neanche dopo due
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bicicletta e scortare la mia bambola sui pattini fino
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sono sempre vantato della mia facilità a cambiare subito
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rieccolo – Thomas Pynchon. ¶ La mia antipatia per Giavazzi cresceva
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la lettera prosciugasse la mia rabbia ed esaurisse la
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tentare di usare la mia seppur minima fama letteraria
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mi dissi che una mia lettera non sarebbe mai
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degli altri telai!”, e mia moglie si è impaurita
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scaduto. ¶ La corda della mia sopportazione e della mia
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mia sopportazione e della mia rabbia si tirò e
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industria italiana, con la mia città, con la mia
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mia città, con la mia gente? ¶ Non lo so
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Tre ricordi letterari ¶ 1. ¶ La mia vita è una lacrima
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capitato di leggere. ¶ Alla mia e-mail Joan Didion
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fuggevolmente mentre leggeva la mia lettera nel suo candido
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e puntiglioso a una mia domanda su Infinite Jest
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che vedevo stendersi sulla mia gente e sulla mia
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mia gente e sulla mia città, l’inarrestabile scadere
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presente. ¶ Mentre sfogavo la mia disperazione, mi accorsi che
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e dell’artigianato, sulla mia città, su di me
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di me e sulla mia gente, e cosa avremmo
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dare una risposta alla mia domanda, e avviò un
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accompagnasse alla fine della mia carriera di industriale e
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ogni legame con la mia giovinezza è ormai affidato
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che la lavagna della mia vita, insomma, non si
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da quel detto di mia nonna Flora che fa
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una casa editrice tutta mia, ma ormai ho capito
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la lascio, ora, la mia città perduta. Non sussurra
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per le strade della mia città, insieme e accanto
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che sentivo spesso nella mia giovinezza, quando la qualità
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campagne che cingono la mia città, impegnato a percorrere
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freccetta che simboleggia la mia macchina è persa in
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se ne andasse della mia vita. Lo stesso per
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me e per la mia famiglia. ¶ Forse non ho
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mio. Forse anche la mia vita l’ho solo
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mezzo al capannone della mia tessitura ferma e venduta
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si svolge mai nella mia città: la città è
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ancora, non è la mia, ma una immaginaria –, gli
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pazzia. ¶ Non è la mia città, voglio dirlo ancora
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prima volta in vita mia. Era annunciato da tempo
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ascoltare la voce della mia città che protesta. ¶ Perché
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irrilevanti, io e la mia famiglia e la mia
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mia famiglia e la mia città e tante altre
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penna – la storia meravigliosa mia e della mia gente
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meravigliosa mia e della mia gente, per usare le
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mai esistita. ¶ Perché la mia gente non sono solo
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Brianza. ¶ Questa è la mia gente, professor Monti. La
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gente, professor Monti. La mia gente che in tutta
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mai sentito in vita mia, in mezzo a tutta
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e l’eccesso della mia città; quanto più adatto
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quasi tutti uomini della mia età, molti di loro
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tricolore, io e la mia gente, tutti sorridenti, tutti
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miei libri e della mia famiglia, e il mio
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a camminare insieme alla mia gente. Non so bene