parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

concordanze di «mia»

nautoretestoannoconcordanza
1
1947
improvviso Napoli e la mia giovinezza e persone e
2
1947
vicoli e gente della mia giovinezza mi hanno fatto
3
1947
che è dedicato a mia madre. ¶ “Mamma” è un
4
1947
poco tempo, io e mia madre, non posso trascurare
5
1947
e il resto, volli mia madre con me; ma
6
1947
mai disposto a condolersi. ¶ Mia madre la portammo a
7
1947
più lacrime, odiai quella mia seria faccia di invitato
8
1947
degli anni perché morisse mia madre ogni giorno, perché
9
1947
morti che aspettano, di mia madre so che sollevava
10
1947
cimitero prima di trovare mia madre, è nella estrema
11
1947
Fu un caso che mia madre venisse a morire
12
1947
nel cinema Commenda, mentre mia madre stirava il suo
13
1947
Ma Arcangelo Brambilla e mia madre dovevano incontrarsi a
14
1947
sua lettera da Napoli, mia sorella Ada fra l
15
1947
in una lettera di mia sorella Ada. ¶ Posso immaginare
16
1947
una sedia; scommetto che mia sorella ha dimenticato di
17
1947
anno di scuola, la mia qualità di orfano: fu
18
1947
e non sanno perché. Mia moglie continua a sorridere
19
1947
che doveva diventare la mia città. ¶ Per tre mesi
20
1947
Per tre mesi la mia nonna materna stipò quella
21
1947
non arrivava a fulminarle. ¶ Mia nonna e mio padre
22
1947
il Signore era dalla mia parte perché generalmente riuscivo
23
1947
di Sandokan. ¶ In casa, mia madre riempiva siringhe e
24
1947
fu ospite in casa mia per tutto il periodo
25
1947
quindi si chiuse con mia madre nel salotto. Naturalmente
26
1947
che mangiava soltanto avemarie. Mia madre annodava e scioglieva
27
1947
Sciogliete le mani di mia madre, scioglietele. Cantava in
28
1947
ho sempre rispettato» disse mia madre. «Ma i bambini
29
1947
ci domandi» disse stancamente. ¶ Mia madre si alzò. Indicando
30
1947
finalmente in pace, mentre mia madre riconduceva all’uscio
31
1947
indomani fu il 3 febbraio 1911. ¶ Mia madre tinse di nero
32
1947
giorni io sostenni con mia nonna, nel corridoio, duelli
33
1947
cui sto per parlarvi. Mia madre trovò un posto
34
1947
nessun incontro ultraterreno. Rimproverò mia madre per la sua
35
1947
serviva in quella casa, mia madre ebbe una autentica
36
1947
bonario cameriere. ¶ Maria, la mia sorella maggiore, mi aveva
37
1947
il coraggio di guardare mia madre; d’altronde immagino
38
1947
nuvolosa domenica di marzo; mia madre cominciò a sfaccendare
39
1947
d’ingresso, specialmente della mia pettinatura pareva preoccupata. ¶ Ricordo
40
1947
che andavo ad aspettare mia madre in Via dei
41
1947
presiedere alla cerimonia: mentre mia madre gli serviva il
42
1947
centro di una radura. Mia madre non guardava niente
43
1947
rassegnato il visitatore. ¶ Silenzio. Mia madre non si era
44
1947
Mi vuole» disse semplicemente mia madre, indicando il cameriere
45
1947
sposare al più presto mia madre. ¶ «Concetta, stammi a
46
1947
vedo difficoltà.» ¶ «Gesù» replicò mia madre. «Domandategli perché non
47
1947
può sogghignare, ritengo che mia madre sogghignasse. Vedevo le
48
1947
non è normale» disse mia madre, con un riso
49
1947
colpo, vedete me...» ¶ «Signora mia, destino; significa che a
50
1947
l’evidente ostilità di mia madre. Che c’era
51
1947
cugino prete approvò celestialmente. Mia madre sussultò accorgendosene. Disse
52
1947
cameriere grasso. ¶ «Figuriamoci!» esclamò mia madre. «Proprio voi! Per
53
1947
Non le vuole!» strillò mia madre, collocandosi fra noi
54
1947
non ci seccate» replicò mia madre. ¶ Parve aspirare tutta
55
1947
siete anche presuntuoso!» ribatté mia madre con una veemenza
56
1947
non attacca. Eccovi la mia risposta: no. I bambini
57
1947
il cameriere grasso. ¶ Ma mia madre si era chinata
58
1947
primo. ¶ «Le caramelle!» gridò mia madre, rincorrendolo e infilandogli
59
1947
Aurelio osservò brevemente che mia madre aveva un pessimo
60
1947
Avete ragione» disse umilmente mia madre. «I tempi sono
61
1947
nella sua tonaca nera. ¶ Mia madre si sedette in
62
1947
M., presso il quale mia madre fu, come ho
63
1947
sé alcuni anni della mia adolescenza; per poco non
64
1947
conte di M. assumesse mia madre come guardarobiera e
65
1947
trascorressi interi pomeriggi presso mia madre, nella stanza in
66
1947
deliquio. ¶ Un giorno vidi mia madre deporre il ferro
67
1947
è il ragazzo» balbettò mia madre comparendo sulla soglia
68
1947
si era chinata su mia madre e le aveva
69
1947
che riguarda il conte». ¶ Mia madre rimase immobile sulla
70
1947
Insomma il salario di mia madre aveva fatto tutto
71
1947
avevo scritto certe poesie. Mia madre ne rinvenne in
72
1947
come un elmetto. Fu mia madre ad aprire la
73
1947
eguali dei versi, la mia scrittura acerba. Il conte
74
1947
i bottoni dorati della mia divisa. Il conte di
75
1947
lettere d’amore a mia madre. Avevo, rammento, diciotto
76
1947
del Gas a Napoli; mia madre serviva ancora il
77
1947
scorciatoia della scorciatoia. Spesso mia madre guardava le verdi
78
1947
un giorno domandò a mia madre se intendeva seguirlo
79
1947
che facevano dire a mia madre «Gesù, salvateci» e
80
1947
Fontanelle. Vivevo solo con mia madre, in quel tempo
81
1947
aveva dimenticato. ¶ Speravo che mia madre ignorasse fino a
82
1947
rompermi la faccia. Dunque mia madre promise una risposta
83
1947
pianse egualmente; era così, mia madre, in un attimo
84
1947
sentirmi dolorosamente figlio di mia madre. Non pensavo a
85
1947
solo pietà di te. Mia madre a Montecarlo! Un
86
1947
che lo sbircia; possibile? Mia madre a Montecarlo, stira
87
1947
una sindone con la mia stretta faccia nel mezzo
88
1947
esse conteranno sempre nella mia vita. ¶ E così è
89
1947
scorso, qui a Musocco, mia madre fu dissepolta per
90
1947
un secolo non vedo mia sorella Maria. Le volli
91
1947
la terza mano di mia madre. Una volta, avevamo
92
1947
se è per questo. Mia sorella divenne anzitutto lunghissima
93
1947
sporgevano dal lettino e mia madre appena alzata glieli
94
1947
su una caviglia di mia sorella come in uno
95
1947
piansi sulla spalla di mia madre e Maria finalmente
96
1947
presso il balconcino e mia nonna li sorvegliava dicendo
97
1947
d’inverno; in casa mia optavamo generalmente per la
98
1947
si mangia. In casa mia vigeva l’uso, se
99
1947
rispettavamo il suo dolore. Mia madre diceva: «Ah se
100
1947
e olio lo trasmise mia nonna a mia madre
101
1947
trasmise mia nonna a mia madre, ci pervenne da
102
1947
salute. Il nome di mia nonna era Teresa. Riassumo
103
1947
cena di don Antonio, mia nonna si fece adottare
104
1947
partecipò in mezzo secolo mia nonna, vuol dire che
105
1947
nessun punto della terra; mia nonna assordò il Signore
106
1947
consisteva nelle proprie pulci. Mia nonna non volle saperne
107
1947
più dette sue notizie. Mia nonna riferì e affidò
108
1947
la volontà di tutti. ¶ Mia nonna non potrà essere
109
1947
era più brava di mia nonna nel privarsi della
110
1947
evidentemente riuscì a fare. Mia nonna morì di pazienza
111
1947
bontà dei santi, perché mia nonna si affrettasse, piangendo
112
1947
vestendoti per il seppellimento mia madre ti trovò intorno
113
1947
e altri cibi. La mia tavola non gode ma
114
1947
vincoli di sangue. La mia prima famiglia si è
115
1947
noi ci ritroviamo alla mia o alla vostra tavola
116
1947
parlerà in dialetto ¶ Quando mia madre mi vide servir
117
1947
sono gremite di chierichetti. Mia madre pianse udendomi pronunziare
118
1947
ha evidentemente guidato la mia mano, per impartire al
119
1947
primo amore ¶ Che direbbe mia moglie se le confessassi
120
1947
per andare in casa mia, nel 1919, entravo in un
121
1947
che occupavo con la mia famiglia. Ora spargo su
122
1947
esauriva assai prima che mia madre e mia sorella
123
1947
che mia madre e mia sorella terminassero il loro
124
1947
abbia poi avuto da mia moglie un bambino di
125
1947
terra, ai materassi che mia madre aveva rassettati la
126
1947
come fanno ora nella mia memoria quei momenti, quel
127
1947
mio orgoglio e quella mia umiliazione di neofita... lo
128
1947
il loro diploma le mia labbra contuse dalle labbra
129
1947
me dal balcone della mia cucina; in due mesi
130
1947
un suo bambino da mia moglie? E il cocchiere
131
1947
stilografiche, attira morbosamente la mia attenzione. Ma ci siamo
132
1947
ospitava l’intera famiglia, mia madre riapriva ogni tanto
133
1947
sedici anni, scusate; anche mia madre ne abusava, perché
134
1947
tarda sera in Galleria. Mia madre mi applicava pezzuole
135
1947
che doveva privarsi della mia collaborazione in ogni sede
136
1947
sfondo, presto dissoltasi nella mia memoria. Mi riscuoto, osservandolo
137
1947
un improvviso urlo della mia trombetta di Piedigrotta nell
138
1947
grazia di Dio. Nel ’18 mia moglie era incinta: le
139
1947
una vecchia baciava la mia mano tumefatta gridando: svegliati
140
1947
Assunta, svegliati. Quando guarii, mia madre volle andare a
141
1947
dipinti su un ventaglio. Mia nonna mi raccontò che
142
1947
canzonetta. Quale fu la mia? Indagherò. Voglio saperlo; è
143
1947
di molti figli? «La mia mamma, questa vecchietta – mamma
144
1947
mamma, questa vecchietta – mamma mia, che vuoi saper – mamma
145
1947
che vuoi saper – mamma mia, che vuoi saper...»: mai
146
1947
le canzonette fanno della mia donna una creatura tanto
147
1947
le canzonette-fiume della mia giovinezza è venuta una
148
1947
diconsi trenta! Donna Carolina mia, e che è successo
149
1947
precedentemente non esisteva. Signora mia, senza offesa, guardatevi un
150
1947
con qualsiasi legge! Signora mia, ragionate. Volevo morire quando
151
1947
l’ultima giocata è mia. Sto benissimo qui. Mi
152
1947
Giraci; ecco che una mia guancia ridiventa rosea e
153
1947
trovati nell’intonaco della mia prima scuola, inviatomi come
154
1947
a sette. Gioco la mia tenuta di Sparanise contro
155
1947
giorno della morte di mia nonna, io per esempio
156
1947
Tutto quello che la mia signora ha detto» dichiarò
157
1947
berretto nel pronunziare “la mia signora” «l’ha detto
158
1947
trattino” pensai quando la mia guida aprì i battenti
159
1947
Arenella, Villanova, Cariati dalla mia vecchia penna. Trovo nella
160
1947
non meno malinconica, la mia pazza la mia mitologica
161
1947
la mia pazza la mia mitologica la mia cara
162
1947
la mia mitologica la mia cara città. ¶ Don Vito
163
1947
tener conto che nella mia lacera convulsa città tutti
164
1947
vuole, disse. ¶ Condivise la mia opinione sul fatto che
165
1947
per qualsiasi scrittore della mia taglia. Allora mi limito
166
1947
camicia da notte di mia figlia, che vi prego
167
1947
e di secoli. ¶ «Sei mia al di là di
168
1947
introdotto abusivamente in casa mia, uscite subito» strillò il
169
1947
chiama Luisella». ¶ «Non è mia!» strillò don Gennaro il
170
1947
ve la do, signora mia». ¶ Aggiunse, come a caso
171
1947
così è! Donna Carmela mia, sapete leggere? Qui tutto
172
1947
con Aiello, ecco la mia risposta.» ¶ Fu in questo
173
1947
mestiere e mestiere, signora mia». ¶ Si assestò la valigia
174
1947
Dio mi perdoni, la mia non poca scienza in
175
1947
almeno sapere chi è mia madre?». ¶ Don Ernesto rispose
176
1947
spesso il cuore di mia madre non conteneva altro