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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Mongai, Il gioco degli immortali, 1999

concordanze di «mia»

nautoretestoannoconcordanza
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A mia sorella Annamaria e a
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Balilla ¶ Il Risveglio ¶ La mia è una storia un
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poco un eufemismo. ¶ La mia è una storia molto
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cosciente che ho della mia vita sulla Terra. ¶ È
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più vicino a casa mia (vivevo a via Frattina
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un ospedale in vita mia, non in un letto
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uno ero a casa mia e mi ero appena
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partendo da fermo alla mia sinistra e diretto verso
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pur rallentando tantissimo la mia moto, una vecchissima ma
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gli amici. In vita mia ho avuto una moto
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richiesta, appena cioè la mia richiesta trovava la fine
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scritto. ¶ Vedete io, nella mia prima vita facevo il
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dati che definivano la mia situazione. Cosa stava accadendo
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qualche parte contro la mia volontà tanto valeva che
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ritorno avevano cambiato, per mia fortuna, discorso. Ma per
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ucciso nessuno in vita mia, né mai pensato che
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che avevo avuto la mia ultima lezione: in questo
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quella stanza, né la mia morte, né tutto ciò
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prima. ¶ Apparve vicino alla mia mano. La presi, alzai
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Anzi, rapidamente divenne la mia ossessione. Cominciai a stilare
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una spiazzo vicino alla mia capanna. A forza di
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piattaforma avrei costruito la mia vera e propria capanna
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diametro che circondava la mia casa, partendo dai costoni
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po' più alta. ¶ La mia casa sporgeva dalla grotta
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tepore si diffondeva nella mia capanna mi alzavo e
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momento di pausa nella mia vita, come non ne
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su cui sorgeva la mia capanna e dall'altro
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stato mai in vita mia. ¶ Mi allontanai in silenzio
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avevo già imparato sulla mia pelle. ¶ Mi individuarono e
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frecce e verrettoni nella mia direzione urlando come forsennati
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dove andiamo? ¶ Tornammo alla mia capanna, anche se ci
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di socializzare. Io la mia, l'avevo vista volatilizzarsi
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quel che riguarda la mia conoscenza delle lingue e
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una donna in vita mia per paura di perdere
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paura di perdere la mia libertà! ¶ Quando Spiga di
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mai sentito in vita mia. ¶ Qualche volta ho pensato
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Come potevo cambiare la mia? Perché la lingua di
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potuto tornare indietro alla mia vita di prima, non
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finalmente percepivo completamente. La mia non era solo forza
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leggerezza che non era mia; voglio dire, non ero
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Io stavo pulendo la mia arma e a mia
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mia arma e a mia volta la fissavo. Alla
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è vivo e la mia famiglia no. Questo stato
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Maggiordomo. Stasera sarete alla mia tavola. ¶ E si allontanò
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uomini a violentare me mia madre e mia sorella
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me mia madre e mia sorella e ad uccidere
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ad uccidere tutta la mia famiglia! ¶ — Non so di
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Era l'inizio della mia morte. Della mia nuova
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della mia morte. Della mia nuova morte. Lo riconoscevo
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parve rinsavire. ¶ — Oh, madre mia! Mosto, amore mio! ¶ Mi
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la terza volta nella mia vita cosciente, morii. ¶ Bulbo
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dagli agenti antiterrorismo della mia epoca: il loro scopo
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meglio. Gli raccontai la mia storia, quella vera, della
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mi poteva dire sulla mia condizione. E lui purtroppo
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logica interna, sequenziale alla mia vita ed alla mia
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mia vita ed alla mia prima morte, quella avvenuta
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ospedale vicino a casa mia. ¶ Da qualche parte nell
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questa storia. ¶ Se nella mia casa nei boschi avevo
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il mio destino, la mia dignità e libertà di
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un incubo partorito dalla mia mente, come spesso avevo
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Bulbo verde e la mia funzione di medico erano
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a dei traduttori la mia lingua e li avevo
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Urtai inevitabilmente, con la mia scuola, quelle suscettibilità che
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sia stato qualcuno della mia stessa scuola, per invidia
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sconfitte dovevo sfruttare la mia permanenza in quel luogo
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Lo schermo apparve alla mia sinistra. ¶ Chiesi di trasformare
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Anzi, so che nella mia epoca erano molti gli
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che non è la mia ma quella di suo
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solo una parte della mia coscienza che si risvegliasse
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apribili sul panorama della mia casa sui monti. Aprii
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Ogni volta che la mia richiesta era null'altro
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che avevo conosciuto nella mia permanenza laggiù e che
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elettronica ed ottica della mia epoca, integrato con materiali
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È fondamentale per la mia stabilità mentale e la
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è insufficiente. ¶ — Insisto. La mia salute mentale, i miei
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guardai il tempo a mia disposizione. ¶ Era salito a
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mio mondo e nella mia epoca; ma se cercavo
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bordo riciclata; perfino dalla mia stessa orina potevo ricavare
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vegetale che arrivava sulla mia tavola in modo totalmente
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una Direttiva Primaria: la mia salvezza e la mia
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mia salvezza e la mia salute. ¶ Insieme a questo
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conosciuto a frequentato nella mia città natale, Roma: la
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sempre di più, casa mia. ¶ Nella sala comando c
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clonandolo da una qualche mia cellula conservata da qualche
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nemmeno bisogno di una mia cellula. Bastava sapere come
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cui ha "riversato" la mia personalità. Non so se
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velocità di abbronzatura della mia pelle era tale da
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terra erano tutte a mia disposizione grazie alla tecnologia
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quindicina di centimetri alla mia altezza naturale ed ero
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minuto del tempo a mia disposizione, il rumore di
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la possibile fonte della mia possibile prossima morte. ¶ All
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almeno. Tanto durò la mia pazzia. ¶ Mi risvegliai nel
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intendere? ¶ Non ricordo la mia morte da pazzo. ¶ Non
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anche il segreto della mia guarigione. Esiste anche la
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ambientai di nuovo alla mia nuova casa, dato che
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di vista. ¶ Approfondii la mia conoscenza delle lingue del
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che avevo incontrato nella mia prima vita, solo che
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pure a prezzo della mia vita, o di una
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Gli spiegai brevemente la mia storia. Poi gli dissi
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voglio essere padrone della mia vita. ¶ Rise. ¶ — Sei un
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parte molto simile alla mia. Viveva forse da 1200 anni
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del computer, e la mia teoria del gioco. Che
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fare per tirarlo dalla mia parte, mi venne una
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cui avevo aperto la mia società, posta di fronte
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Non mi rivelai alla mia gente Warraff e Raian
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erano in magazzino a mia disposizione. ¶ Cercai di capire
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albergatore di ridarmi la mia camera ed io lo
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in particolare durante la mia permanenza con gli Warraff
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beh, questo urtava la mia sensibilità. ¶ Ma stavolta prima
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li evitai grazie alla mia velocità ed alla mia
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mia velocità ed alla mia esperienza non era detto
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nell'intento; anche nella mia condizione di immortale sarebbe
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avrebbe ricavata purtroppo dal mia massa corporea; per fortuna
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era atterrato vicino alla mia mano che facevo sporgere
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che avevo conosciuto nella mia prima vita. ¶ La Grande
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Arcieri dei fumetti della mia infanzia, solo che non
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Soprani per via della mia capacità di cambiare colore
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molto apprezzato per la mia mira e per la
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mira e per la mia forza fisica. Ed ovviamente
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poi di approfondire la mia conoscenza del Mondo di
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giorni di cammino dalla mia tribù Soprana, per non
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una tecnologia affine alla mia, probabilmente molto più evoluta
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subito a ridosso della mia prima e mi viene
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della poltrona. ¶ Estrassi la mia katana e mi dedicai
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poche ore. ¶ Chiamai la mia base nel mezzo del
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finalmente. E chiesero la mia identificazione. Ci vollero venti
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miei tempi e nella mia città, fra coloro che
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molto dure! ¶ Sorrisi a mia volta. ¶ — Forse. Insomma tu
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Dall'altoparlante uscì la mia voce che chiedeva, più
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acqua. ¶ Io bevvi la mia tazza, in un paio
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per il resto della mia vita. Alzai la voce
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al buio". ¶ Sogghignai a mia volta: quell'espressione gliel
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ed ha riempito la mia vita di un piacere
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desiderare. ¶ Ora sembrava la mia prima ragazza, quando avevo
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riconobbi per quello di mia madre da giovane e
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illusione, proiezioni dentro la mia mente, illusioni che facevano
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liberami, o morrò di mia volontà! ¶ Evidentemente controllò minuziosamente
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oltre 1200 anni lontano dalla mia epoca. ¶ I casi erano
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una storia simile alla mia. In punto di morte
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frutto di manipolazione della mia coscienza, come tutto lì
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calmò subito. ¶ — Saranno la mia assicurazione e quella delle
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affrontare la morte per mia scelta, di mia mano
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per mia scelta, di mia mano, non mi piaceva
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dapprima dovettero, dietro la mia guida, imparare cosa voleva
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sul letto in camera mia, pensai per un attimo
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cui si trovava la mia vecchia tribù. Mi trovavo
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di verificare immediatamente la mia teoria. Ero eccitatissimo! Volevo
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doveva restare tutto nella mia testa; se erano telepati
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su un foglietto la mia idea o qualcosa che
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loro metteva piede nella mia nave. ¶ Il sole era
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vita. Tu sei la mia pedina preferita, ho vinto
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è.... è... ¶ — A casa mia si chiama tigna... ¶ E
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nemmeno aver percepito la mia morte, alla guida della
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morte, alla guida della mia moto, proprio in quei
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secondi che precedettero la mia prima morte. ¶ Ho così
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i miei ricordi, nella mia città, ad anni e
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non potete essere nella mia testa per cui non
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è stata mantenuta nella mia ultima reincarnazione. Lo so