parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovan Battista Marino, La sampogna, 1620

concordanze di «miei»

nautoretestoannoconcordanza
1
1620
nella impressione. ¶ Ora i miei, che come ho detto
2
1620
la capacità de' meriti miei, questo mi fa doppiamente
3
1620
crederei fermamente ch'i miei difetti avessero sussistenza per
4
1620
publiche lezzioni sopra i miei componimenti, privilegio a niuno
5
1620
con le sentenze de' miei versi, per centomila vane
6
1620
mondo, poiché ancora alcuni miei poemi narrativi non sono
7
1620
Il continovo corso de' miei vari et fortunevoli accidenti
8
1620
il mondo. ¶ De' due miei poemi maggiori, la Gerusalemme
9
1620
vista i cupid'occhi miei ¶ io, che col canto
10
1620
ad acciecar venite ¶ questi miei lumi flebili. ¶ O belve
11
1620
uccider (ti prego) ¶ i miei cari uccisori. ¶ Perdona ai
12
1620
diamante, ¶ portava agli occhi miei raggi di neve, ¶ ch
13
1620
ne l'infelicitate. ¶ Cani miei, già sì fidi, ¶ or
14
1620
m'ho nutriti ¶ i miei propri uccisori. ¶ Perché mi
15
1620
esser alfin devea ¶ da' miei cari custodi ¶ oltraggiato e
16
1620
vedesti. ¶ E se i miei genitori ¶ qua volgeranno i
17
1620
a parte alfin da' miei ¶ divoratori immansueti e crudi
18
1620
d'altri cani che miei, pastura e gioco. ¶ Né
19
1620
al mormorio ¶ de' pianti miei. ¶ Tacete, o Ninfe, ¶ silenzio
20
1620
che mosse i remi miei, le vele sciolse, ¶ perché
21
1620
suo stupor diffuse: ¶ – Occhi miei, che vedete? ¶ Fia sogno
22
1620
patria a dio, ¶ scherzi miei vani e folli, ¶ dove
23
1620
chiome ¶ e questi ultimi miei ¶ angosciosi sospiri. ¶ Poi con
24
1620
ai desiosi amanti ¶ i miei sembianti, timida e 'ndovina
25
1620
montagne e piagge, ¶ de' miei lunghi lamenti ascoltatrici, ¶ sassi
26
1620
e fronde, ¶ secche da' miei sospiri, ¶ dite, ditele quale
27
1620
mio male, ¶ poiché da' miei sospir l'anima avete
28
1620
et aborri i pianti miei ¶ perché vergine sei? ¶ Anzi
29
1620
non ti pieghi ¶ a' miei preghi? ¶ Ferma, oimè, ferma
30
1620
co' vivi fiumi ¶ de' miei lumi ¶ irrigarla ti prometto
31
1620
luciferi, ¶ e rischiara i miei nuvoli. ¶ Sol di questo
32
1620
e i caratteri ¶ de' miei baci indelebili. ¶ Parlar mi
33
1620
i maggiori, ¶ eccetto i miei dolori. ¶ Ne la città
34
1620
e breve ¶ de' sentimenti miei ¶ distinguer non saprei. ¶ Che
35
1620
occhi la lingua. ¶ Occhi miei lieti e paghi, ¶ voi
36
1620
nostri dolci furti. ¶ Ne' miei casi felici ¶ vogliono ancor
37
1620
più che gli occhi miei ¶ obligato sarei. ¶ Oimè, ben
38
1620
sospiri, ¶ tu dea de' miei desiri ¶ volata al ciel
39
1620
riconosco) ¶ fu dettato a' miei preghi; e qui, scherzando
40
1620
che 'l fumo ¶ de' miei spessi sospiri ¶ t'avesse
41
1620
mortal pena? ¶ Lilla ¶ Questi miei occhi negri ¶ negri son
42
1620
le tue labra i miei sospiri ardenti, ¶ così più
43
1620
or m'accorgo) ¶ i miei propri sembianti. ¶ Or, se
44
1620
sospettoso amante, ¶ che ne' miei lieti aventurosi amori ¶ esser
45
1620
ben tu, ch'a' miei pianti et a' miei
46
1620
miei pianti et a' miei preghi ¶ sei più rigida
47
1620
hai la vista) i miei lamenti. ¶ D'amorosi martiri
48
1620
amorosi martiri ¶ nascono i miei sospiri. ¶ Filaura ¶ Del ciel
49
1620
lagrimando dice: ¶ – Piango i miei giorni, vedova infelice. – ¶ Vedi
50
1620
pianto; ¶ là dove questi miei, ch'or sì dogliosi
51
1620
tardi pentita. ¶ Questi discorsi miei, questi miei detti ¶ son
52
1620
Questi discorsi miei, questi miei detti ¶ son pur (s
53
1620
e punisca i falli miei ¶ tu, che cagion ne
54
1620
sol sarai degli occhi miei. ¶ Selvaggia ¶ Amoroso interesse ¶ scioglie
55
1620
bellissimo sole degli occhi miei) si vorrà aver riguardo
56
1620
disgombrate la caligine de' miei dolori, et aprite all
57
1620
di questi dolenti occhi miei. ¶ Eccovi adunque, che voi
58
1620
di pagare i debiti miei. ¶ Che se voi siete
59
1620
gli occhi, e i miei vedrai, che molli ¶ versan
60
1620
voi, selve, o de' miei tristi amori, ¶ selve compagne
61
1620
tu, che talor de' miei lamenti ¶ ti stanchi a
62
1620
lamenti, ¶ gonfie talor da' miei sospiri ardenti. ¶ XII ¶ Ne
63
1620
senza intoppo ¶ vien de' miei polli a divorar le
64
1620
Linco il diranno, i miei bifolci, ¶ e le compagne
65
1620
augelli ¶ spiegaro audaci i miei pensieri il volo, ¶ né
66
1620
d'Amor, che de' miei danni è fabro, ¶ conterò
67
1620
d'udir vaga i miei dogliosi accenti, ¶ da me
68
1620
peregrini ingegni, ed i miei, che fûrno i primi
69
1620
la capacità e' meriti miei. Questo mi fa doppiamente
70
1620
Clori, à i pianti miei ¶ sorda più sempre, e
71
1620
caro à i pensier miei ¶ compagno, e fra diletti
72
1620
cerva à caldi prieghi miei ¶ fuggi, né d'Amor