Giovanni Carmignani, Polissena, 1789

alloro ¶ Temprando l'umili miei corde d'oro ¶ Sulle

pace ritolse ai sensi miei … ¶ Ditemi almen se questi

Morte ¶ Senza catene a' miei grand'Avi al fianco

sogno ancora agli occhi miei presente … ¶ EROPE ¶ Sulla mal

m'uccidi. ¶ POLIDORO ¶ I miei singulti … il pianto mio

anima errar su' labbri miei tremanti. ¶ POLIDORO ¶ Stelle! qul

oscurissima notte i lacci miei ¶ Propizia infranse, e sovra

Veglia tuttor sopra i miei passi attento. ¶ Più d

Altri però su' passi miei vorrebbe ¶ Grato a te

Agamennone tenta agl'occhi miei, ¶ Cauto celar la sua

sì tutto agl'occhi miei presenta ¶ Il volto … oh

folle asprezza ¶ Fra i miei singulti, ed il continuo

mia virtude oppressa. ¶ I miei soli lamenti … i pianti

soli lamenti … i pianti miei ¶ Fan risuonar queste spelonche

mia voce obliaro i miei destrieri. ¶ Ah! Principessa, il

distrutta ¶ Sotto degl'occhi miei la Patria io veggio

i tuoi colpi. I miei Germani, e tutti ¶ I

e tutti ¶ I fidi miei del furor tuo fur

brama estinto ¶ Degl'Avi miei questo rampollo ancora. ¶ Tutto

riaccendano un dì de' miei Germani ¶ A una pronta

Tomba ¶ Sparger mesta de' miei lacrime amare. ¶ PIRRO ¶ Tutto

te lontano a' sensi miei, che tutti ¶ Dolcemente turbaro

il vuole, ¶ Polissena i miei giorni; Io gl'odio

più rara agl'occhi miei? ¶ Amico … ¶ rimettendosi in calma

questi orrori ¶ Solo a miei colpi il mio Rival

stessa indegna. ¶ Agl'occhi miei tutto l'orror dipingi

Avvi non lungi ¶ De' miei più fidi un preparato

si porti ¶ Agl'occhi miei l'empio suo cuor

Quest'oggetto fatal de' miei furori. ¶ due Guardie portano

PIRRO ¶ da sé ¶ Avidi miei furori ¶ Mi assistete al

a spezzare i lacci miei ¶ Quella dolce pietà, che

qual fato i giorni miei ¶ Serbati son … ¶ (alla Guardia

pompa crudele agl'occhi miei. ¶ Barbaro Ciel! - perché in

germe ¶ Scopo innocente di miei brame … arresta ¶ I passi

cessa ¶ D'insultare a miei mali, e men severi

Forse pretendi agl'occhi miei far pompa ¶ D'una

quel cuor su' labbri miei sanguigni? ¶ PIRRO ¶ Misera! tu

vi son cari i miei, de' giorni suoi. ¶ le

incomincia, e che a miei voti ¶ Polissena, involar sarà

frenar sia duopo ¶ De' miei Nemici il temerario orgoglio

infelice oppressa? a mali miei ¶ Brami insultar di nuovo

passeggiero oppresse i sensi miei ¶ Per opra tua scampata

fiera ¶ Non faresti a miei mali un tal insulto

Prontamente recisi i giorni miei, ¶ I miei giorni dolenti

i giorni miei, ¶ I miei giorni dolenti al pianto

colmo ¶ Tu mettesti a miei mali, e in questo

col nome agl'occhi miei ¶ Celarsi tenta - m'aborrisci

troppa amarezza ¶ Mescola a miei sospiri. Io, che a

sventura? ¶ Quando de' pianti miei l'amare tracce ¶ Puoi

festi provar, che i miei delitti, ¶ Che il mio

Mare. ¶ Quivi su' legni miei potrò sicura ¶ Lungi di

Mare. ¶ Già tutti i miei più fidi, qualche Duce

mosso ¶ Con i Tessali miei pronti a salvarti ¶ Fremono

tuo destin con i miei giorni; Invano ¶ Ti seduce

di pietà segua i miei passi, ¶ E l'innocente