parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «mio»

nautoretestoannoconcordanza
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di rado pronunciare il mio nome: Lucia. ¶ Per tutti
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davanti ai quali il mio sguardo rimaneva intrappolato e
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fatica negli anni: il mio mosaico esistenziale. Frammenti di
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infine, si arrivava a mio padre, Giuseppe, che era
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da lasciare in Sicilia. Mio fratello Pietro, che aveva
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stazione desolata, era stato mio fratello a mostrarsi il
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L’ultima frase che mio padre mi rivolse fu
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vedere partire mia madre, mio padre, e pure mio
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mio padre, e pure mio fratello, mi sembrava una
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quella sera, riuscii nel mio intento. E mentre la
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anche il nome di mio figlio. Avevo ragione a
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di polvere. Compiuto il mio dovere, sospirai soddisfatta. Di
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proposito di me e mio fratello. La nonna le
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si erano sposati. Invece mio padre era sempre affettuoso
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farmi un’idea sul mio futuro amoroso. «Tu zitta
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faceva brutto tempo. ¶ Il mio pollaio, che a volte
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di cose accettare il mio nuovo status di bambina
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mi importava se il mio comportamento l’avrebbe fatta
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accarezzai Tino, il nostro (mio!) cane che ronfava acciambellato
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Afferrai dalla sedia il mio vestito blu con le
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dimenticanza aveva ferito il mio cuore. ¶ A me dispiaceva
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se stessa e per mio padre non desiderava chissà
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a pensarci bene, se mio padre fosse stato più
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E per ultimo, il mio pensiero andò proprio a
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pensiero andò proprio a mio padre. Nei nostri incontri
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ritrovarci tutti insieme presto. ¶ Mio padre ¶ Mio padre era
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insieme presto. ¶ Mio padre ¶ Mio padre era un uomo
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giornata si presentava fortunata, mio padre andava a guadagnarsi
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ci sono caverne, caro mio!» ¶ Per lei non era
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Tanti, ma non certo mio padre. ¶ «E ancora a
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nonna diceva la verità: mio padre, per un incomprensibile
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qualcosa da fare a mio padre, anche se questo
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accusa implicita rivolta a mio padre. ¶ E la nonna
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italiano, figuriamoci il tedesco. Mio padre l’aveva seguita
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situazione troppo dolorosa, infatti, mio padre era tornato indietro
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miei genitori e di mio fratello. ¶ Come tutte le
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al mondo, e il mio amore è stato calpestato
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sincera per descrivere il mio stato si può concentrare
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spettacoli le litigate tra mio padre e sua madre
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nonna potesse servire il mio aiuto. Toccava a me
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non sempre accettava il mio rifiuto – «Mangia mangia, che
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boccone conservandolo per il mio amato Tino. ¶ D’estate
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vino di casa per mio padre, ottenuto dalla vendemmia
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dei festeggiamenti per il mio undicesimo compleanno. Di certo
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aspettavo. ¶ Il pomeriggio precedente, mio fratello era caduto dalla
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genitori, sulle ferite di mio fratello erano comparse da
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intanto, non badava al mio stato d’animo, e
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rimasta per sempre. ¶ Il mio vestitino di cotone rosso
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ero divenuta consapevole del mio insperato coraggio. Camminando da
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sempre piaciuto comportarmi con mio fratello come se fossi
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lei aveva giurato a mio padre che mai più
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miracolo della nascita del mio amato Pietro. ¶ La merenda
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strada per comprare il mio cono con panna. Era
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Dopo aver assaporato il mio cono, pensavo già al
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erano detti al telefono. Mio padre era stato rapido
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mi preparavo per il mio ingresso alla scuola media
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i miei compagni. Il mio primo giorno di scuola
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una piccola frazione del mio paese, pura campagna. Era
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del cielo, ascoltavo il mio respiro, mi toglievo le
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da una prospettiva diversa mio padre, mia madre e
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padre, mia madre e mio fratello, partiti su quel
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nella sabbia rivedevo il mio cammino faticoso, dove era
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il tempo necessario al mio sfogo, mi rimettevo le
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altronde, era fratello di mio padre, e in qualche
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interessava di rado al mio andamento scolastico. Faceva poche
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fiato. ¶ Pensai subito a mio padre. Non era stata
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mi faccio rispettare, il mio capo mi regala qualcosa
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bestiole ¶ Avevano chiuso il mio Istituto Scolastico per una
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rendeva felice vedere il mio cane soddisfatto. Per me
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ma la casa del mio migliore amico. E il
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le quali aveva mortificato mio padre negli ultimi mesi
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a mia nonna, anche mio padre da settembre aveva
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pensavo che non appena mio padre avesse collocato i
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ghigliottina fosse calata sul mio corpo, spaccandolo in due
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capito che persone come mio padre rischiavano di pentirsi
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di pranzare, e il mio desiderio più grande era
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principe misterioso, o magari mio nonno che tornava di
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mancava tanto; era il mio rifugio segreto, l’unico
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penso. Siete sempre nel mio cuore. Mi mancate tantissimo
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stavano le cose. ¶ Invidiavo mio fratello per la fortuna
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se sapevo che nel mio paese questo accadeva ad
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la mente. Anzi, nel mio egoismo infantile mi ero
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della notte. Sudata. Il mio cuore batteva forte come
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la nonna ronfare al mio fianco e mi tranquillizzai
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iniziai a raccontarle del mio incubo, lei mi rispose
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manifestai al gruppetto un mio dubbio profondo: «Ma se
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gli chiedeva di aiutare mio padre a trovare un
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per il freddo nel mio maglione; e tremavo. Con
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sicuro aveva capito il mio sfogo. ¶ Rita, in quel
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nipotina incappucciata; e Salvatore, mio cugino, che trascinava ansimante
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che mi godevo il mio momento di gloria, sotto
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e diedi inizio al mio spettacolo. ¶ Chiusi la porta
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solo di ascoltare il mio repertorio. Anch’io ero
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E il Papa. Ah, mio padre qualche volta mi
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tempo era finito il mio sciopero epistolario. No, non
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Per certi versi il mio carattere rispecchiava le novene
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perché non voleva il mio male, anche se soffrivo
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l’avevo trascritta sul mio diario per poterla leggere
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bastava a curare il mio smarrimento. ¶ Senza Rita mi
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una carezza vigorosa. Il mio caschetto era piaciuto anche
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venire strane idee sul mio isolamento), infine mi chiamò
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aveva richiesto nemmeno il mio aiuto, facendomi sentire esclusa
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e la sua malattia, mio padre, mia madre, mio
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mio padre, mia madre, mio fratello, il lavoro in
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nere, sempre. Sapevo (il mio orecchio era infallibile) di
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improvviso perché aveva chiamato mio padre. ¶ La zia Franca
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l’anima parlare con mio fratello Pietro, per raccontargli
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sperava di ottenere il mio consenso, ma io le
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parlassero del passato di mio padre. ¶ Quella parola sinistra
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razza ben distinta.» ¶ Siccome mio padre non era un
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era Giuseppe Di Florio, mio padre. Un uomo buono
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in questo caso, però, mio padre non c’entrava
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Stavo per fare il mio ingresso al bar, quando
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raccontato alla nonna del mio infelice incontro. Conoscevo benissimo
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ultimi propositi, che fosse mio dovere andare a trovarla
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stesso parere era anche mio cugino Salvatore, che proprio
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non ni vogghiu sapìri.» ¶ Mio cugino entrava a casa
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mancate molto, e il mio sogno più grande sarebbe
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po’ servono per il mio regalo di Natale. Però
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tutto vorrei avere al mio fianco la mamma, il
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mamma, il papà e mio fratello Pietro, e poi
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con loro e con mio fratello. Gli voglio dire
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comprese al volo il mio malessere, e con la
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figlio Santo, ma anche mio padre e Pietro, mentre
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mi distruggeva, e il mio sguardo era perennemente rivolto
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a casa!» ¶ Presi il mio regalo, infiocchettato a dovere
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curiosità eccessiva! ¶ Passavo il mio tempo immobile, senza grandi
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hai preso tu il mio braccialetto d’oro, che
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i canùsci tutte… ¶ «Il mio secondo marito, Salvatore, morì
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all’inizio quella di mio padre e di Pietro
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a manifestarle tutto il mio affetto, rimasi paralizzata, mi
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limpida e calda al mio orecchio. E intorno, l
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scuola e anche sul mio umore. E non potei
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Quel giorno però il mio cuore batteva più forte
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parola, lasciandomi cuocere nel mio brodo. Non che io
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a me e a mio fratello. Era dunque inutile
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per la pazienza di mio padre, che anche quando
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anche la mancanza di mio fratello. Sebbene fosse più
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avevo sentito dire a mio cugino Salvatore un giorno
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piscaturi picchiasse la zia? Mio cugino poteva fare poco
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sulu miseria e scuntintizza. Mio padre aveva cercato lavoro
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parlare alcuni amici di mio padre che spendevano le
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Turi, l’amico di mio padre che aveva perso
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la toilette, indossai il mio abito color lilla e
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tra le mani il mio trofeo. ¶ Vidi sfilare uno
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anche se lei del mio successo era già certa
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piena di curiosità: il mio eterno doppio che si
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a collo alto, mentre mio padre, seduto accanto, ne
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a loro c’era mio fratello, tutto imbronciato, perché
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aveva proseguito raccontandomi di mio fratello: diceva che era
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per la quale lavorava mio padre. L’affitto per
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per «affari importanti». ¶ «Il mio amore deve salvaguardare i
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e spesi tutto il mio gruzzoletto per comprare zucchero
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messo in pratica il mio piano. ¶ Lo sapevo che
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quel momento che il mio piano, così ben costruito
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istanti si abbatté sul mio corpo con una violenza
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lui, sentiva solo il mio odore. ¶ Un tremito mi
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poi avrebbe ammazzato anche mio padre. Così, prima le
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spasimo da vecchio. ¶ Il mio cervello si era annebbiato
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con le mani sul mio petto. Le strisciava, si
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non guardai oltre. ¶ Il mio terrore era di gran
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giù su tutto il mio corpo. ¶ Speravo solo che
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non ricordare nulla al mio risveglio. La morte in
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terra. Dei maglioni però, mio fratello avrebbe potuto anche
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merce; ed era così mio padre, che quelle poche
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Io ho fatto del mio meglio pi tia.» ¶ Le
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petto. ¶ Ho fatto del mio meglio pi tia. ¶ Vero
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nonna per comunicarle il mio affetto nel nostro silenzio
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la zia urlò il mio nome per risvegliarmi dall
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uomini dell’età di mio padre tanti. ¶ Vicino a
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cercando di sistemarmi. Il mio nome ripetuto ad alta
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dopo essermi assicurata il mio posto, ricominciai a dormicchiare
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scomode, era difficile stare. ¶ Mio padre e Pietro continuavano
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dall’abbuffata, io e mio fratello ci sdraiammo sul
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Flörsheim. Un amico di mio padre e sua moglie
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profumato, dove io e mio fratello, insieme ai due
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me, avevo capito quanto. Mio fratello, il ragazzino che
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madre non lavorava, mentre mio padre sì, perché era
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il sabato dopo il mio arrivo. Era desideroso di
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stavamo dietro. Papà e mio fratello ci aspettavano fuori
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conseguiti scenari apocalittici. Immaginavo mio padre morire per mano
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come anguille. E il mio corpo si scuoteva ancora
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ore più calme, con mio padre al fianco che
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cui avere cura, il mio fratellino da proteggere. ¶ Quando
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lui, il giorno del mio arrivo, le aveva regalato
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Flörsheim! – e qualche biscotto. Mio padre era proprio stregato
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e dell’incontro con mio padre. Della Sicilia le
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come mia madre e mio padre all’inizio – in
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strade, ma aveva aiutato mio padre, soprattutto lui, a
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prima della nostra partenza, mio fratello si confidò con
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acquisto. ¶ Dunque, anche a mio fratello era venuta quella
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pelle. ¶ Durante il viaggio mio fratello stette male per
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un pugnale conficcato nel mio fianco che nessuno poteva
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sue parole, minacce contro mio padre e la nonna
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entrata dell’inferno –, il mio respiro si interrompeva, richiamando
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finzione. Oramai passavo il mio tempo tra il proposito
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l’aveva sempre col mio carattere. Per lei era
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impeto le raccontai il mio segreto, senza pensarci un
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obbligava a sopportare il mio dolore, anche se non
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intorno. ¶ Mia madre guardò mio padre spalancando la bocca
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in circolazione dentro il mio corpo. ¶ La morte, specie
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sarcastica in risposta a mio padre. Disse che se
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e l’eroina del mio tempo infantile, mi stava
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tradirla. Di toglierle il mio affetto. E se prima
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invece mostrando tutto il mio egoismo. Avrei anche potuto
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scattata il giorno del mio undicesimo compleanno. Tra le
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A Flörsheim, ogni mattina, mio padre era il primo
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giorni, sarai sempre nel mio cuore.» ¶ Non c’è
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ancora e ancora nel mio oceano di dolore conosciuto
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per noi figli, per mio padre, e pure per
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verità, e dunque del mio tormento. E fu così
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potei finalmente ricomporre il mio passato. Rividi il mio
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mio passato. Rividi il mio corpo su quel divano
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nuovamente i battiti del mio cuore che in quegli
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che ritenevo ignare del mio martirio. E invece, non
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avevano messo al mondo: mio padre. E in quell
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amicizia innocua. E a mio padre, quelle poche volte
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gente è cattiva, figlio mio, e parla con l
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errore. Messa davanti al mio strazio, la nonna era
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capitolo. ¶ Il senso del mio viaggio ¶ Dare un senso
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miei e, dopo, il mio trauma fisico, il più
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come parte fondamentale del mio cammino. È stata dura
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sulla sedia. In cuor mio pensavo che prima o
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a Milano, con Alberto, mio marito. Vidi questa città
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e farmi coinvolgere dal mio desiderio di rinascita mai
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finalmente ero sbucata dal mio pollaio. Per sempre. Quel
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si portano dietro. Nel mio lavoro di ginecologa capita
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imponendo a me e mio fratello di darle ascolto
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chiara quella voce potente. ¶ Mio fratello, il regalo più
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ne abbiamo bisogno. Il mio adorato fratello, testimone di
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molte avventure, e il mio migliore amico. Con Pietro
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me. Però faccio del mio meglio ogni giorno per
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ricomposto il senso del mio viaggio, socchiudo gli occhi
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a Paolo, sempre al mio fianco, nel bene e
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supporto indispensabile per il mio lavoro; a Marzia Grillo