parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, I racconti della quiete, 1896

concordanze di «mio»

nautoretestoannoconcordanza
1
1896
e malinconica, trascorsa presso mio zio Sergio, nella nostra
2
1896
vita ha gelato il mio cuore e la tristezza
3
1896
improvvisa, che empiè il mio cuore giovanetto di terrore
4
1896
al Cielo, metteva nel mio cuore fanciullo la soggezione
5
1896
immani scheletri nell’ombra. ¶ Mio zio, silenzioso e severo
6
1896
contratte del volto di mio zio; la sentivo passare
7
1896
pietà amorosa. Era buono mio zio. Si chinò sopra
8
1896
della luce che nel mio animo giovanetto si faceva
9
1896
che agitava ormai il mio piccolo cuore inquieto di
10
1896
la villa gelava il mio cuore spaurito. Non avevo
11
1896
morte che fremeva nel mio cuore fanciullo, che già
12
1896
würzburghesi – incontrai Franz, il mio buon collega Franz, sul
13
1896
buono e semplice del mio collega Franz, da dare
14
1896
Nörten? Voi sapete bene, mio caro Franz, che questo
15
1896
il buon faccione del mio amico e collega universitario
16
1896
impazzito. Povero l’ottimo mio padrone, professore von Nörten
17
1896
le dico, che il mio buon padrone voglia impazzire
18
1896
un qualunque poeta del mio paese.... Piuttosto, ditemi un
19
1896
progressi trigonometrici e il mio amore per i calcoli
20
1896
quando sentiva pronunciare il mio nome nella sua lingua
21
1896
in un cantuccio del mio cuore, e non ne
22
1896
era venuto su, dal mio buon professore von Nörten
23
1896
parlare di ciò a mio padre.... ¶ — Lo credete, Delfina
24
1896
giorni l’animo del mio buon professore Ense von
25
1896
di prima: invece pel mio buon professore non mi
26
1896
sin troppo. Il buon mio professore non era stato
27
1896
troppo, un professore, il mio professore! Oh, con che
28
1896
nel meglio d’un mio lungo, faticoso e penosissimo
29
1896
Delfina si appoggiò al mio braccio. Chi ci vedeva
30
1896
von Nörten e il mio caro condiscepolo Franz s
31
1896
gli feci conoscere il mio sentimento sincero per fraülein
32
1896
di me e del mio paese, e gli domandai
33
1896
che mi sedessi ai mio posto.... e ritornò l
34
1896
i grossi libri, già mio tormento. La finestra che
35
1896
bene. Così che nel mio cuore io faceva già
36
1896
Delfina, mia sposa, al mio fianco, trotterellanti felici ambedue
37
1896
così strettamente unita nel mio cuore con il mio
38
1896
mio cuore con il mio amore.... ¶ Tutta questa visione
39
1896
e gli ricordai il mio discorso del mattino e
40
1896
sue, così parlò: ¶ — Ragazzo mio, ascoltami bene. Quello che
41
1896
Nörten comprese il silenzioso mio stupore e continuò: ¶ — Sì
42
1896
e continuò: ¶ — Sì, ragazzo mio, ho vissuto anch’io
43
1896
parlato. Sappi dunque, ragazzo mio, che io frequentava l
44
1896
Ella notò subito il mio sentimento e non tardò
45
1896
casa eran qua, nel mio paese; poteva riportarla in
46
1896
sapere tutto, ora, ragazzo mio. Costui era un poco
47
1896
Ed ora dimmi, ragazzo mio, vorresti che io, che
48
1896
posso seguirti. No, ragazzo mio, tu già senti che
49
1896
ai buoni uffici del mio buon professore Ense von
50
1896
ci seguiva carica del mio non troppo pesante bagaglio
51
1896
di quello che il mio cuore anelerebbe, io mi
52
1896
rassegnata, e ripeto in mio cuore con la vostra
53
1896
era l’Italia, il mio paese, i miei cari
54
1896
altri sa più il mio nome.... ¶ Il viaggiatore guardò
55
1896
molto, non è vero mio povero e vecchio Max
56
1896
visitatore ripigliò: ¶ — Orsù, calmati, mio vecchio Max. Sono venuto
57
1896
tu solo? ¶ — Sempre, col mio ragazzo.... che è divenuto
58
1896
troppo tempo pesava sul mio cuore, da troppo tempo
59
1896
s’era infiltrato nel mio sangue, in ogni angolo
60
1896
mente, in tutto il mio essere.... Esso, lo sapete
61
1896
lo dimenticare. Va, ragazzo mio, va: e quando il
62
1896
Addio, nonno. ¶ — Addio, ragazzo mio, addio; e non metter
63
1896
ancora un poco col mio caro.... professore. ¶ E gli
64
1896
testa bionda ¶ poggiata sul mio core....» ¶ La contessina non
65
1896
caffè.» Maestro Piero, il mio vicino, era un bel
66
1896
vivi e ridenti. – Il mio buon angelo che non
67
1896
è più.... e il mio marmocchio, che ora ha
68
1896
per qualche tempo dal mio eremo e dal paese
69
1896
scintillanti al sole. Il mio modesto eremo n’era
70
1896
damigella, mi manda il mio nobilissimo padrone il conte
71
1896
piedi le diceva: ¶ — Amor mio, perdona il dolce inganno
72
1896
cos’è mai stato, mio Dio? – La madre risponde
73
1896
Dovendo ora io, nel mio viaggio di diporto, percorrere
74
1896
m’era apparso al mio arrivo, era tutto sereno