Alessandro Manzoni, Adelchi, 1822

ADELCHI, VERMONDO ¶ VERMONDO ¶ O mio re Desiderio, e tu

i consigli sono ¶ Del mio figliuol? Quel mio superbo

Del mio figliuol? Quel mio superbo Adelchi ¶ Dov'è

or gli scorgo ¶ Nel mio figliuol, mi colmeria di

Tanto non chiede il mio dolor; l'obblìo ¶ Sol

verrai! ¶ ERMENGARDA ¶ Trova il mio prego ¶ grazia appo te

Ecco il legato: il mio ¶ Dover fia scritto nella

illustre ¶ Gente nemico il mio signor non viene: ¶ Campion

nomi ricoperto, giace ¶ Il mio; se l'urna non

in cor; ma il mio v'è chiuso. Oh

Inosservati andar: ma nel mio volto ¶ Chi fisserà lo

sguardo? Al calpestio ¶ Del mio ronzin che solo arrivi

resti a far, dal mio desir consiglio ¶ Non prenderò

in Ginevra; al voler mio ¶ Ogni voler piegò; Francia

la via? Natura al mio nemico ¶ Il campo preparò

guerra contro il figliuol mio. - T'aiti ¶ Quel tuo

il cruccio che il mio cor ne prova. ¶ Ma

e qui? tu nel mio campo, ¶ Illeso, inosservato? ¶ MARTINO

rombando ¶ Passar sovra il mio capo, o, sul meriggio

mie promesse pegno ¶ Il mio capo ti fia. ¶ CARLO

al suo cospetto un mio ¶ Prego aver può, le

Smosso m'avria dal mio proposto? E un solo

stella ¶ Che scintillava al mio partir, che ascosa ¶ Stette

Piacque Ildegarde, al letto mio compagna ¶ Non la chiamava

cui due volte il mio gran padre ¶ Corse; una

posso ¶ Spingergli addosso il mio destrier, tenerlo, ¶ Dibattermi con

ADELCHI ¶ La gloria? il mio ¶ Destino è d'agognarla

ancor gloria, Anfrido. Il mio nemico ¶ Parte impunito; a

che per ammenda ¶ Il mio regno assalì, compier non

Che sempre increbbe al mio pensier, né giusta ¶ Né

senza onor, guastarla. ¶ - O mio diletto! O de' miei

vola sui labbri il mio pensiero. ¶ Il mio cor

il mio pensiero. ¶ Il mio cor m'ange, Anfrido

Senza scopo; e il mio cor s'inaridisce, ¶ Come

Tu menti. Il figliuol mio ¶ Gli ha radunati, e

nel grado suo serbato, ¶ Mio Fedel diverrà. Chi a

Siamo in salvo, o mio re: scendi, e su

fianco ¶ Riposa alquanto. O mio signor, ripiglia ¶ Gli affaticati

il guidi. ¶ DESIDERIO ¶ O mio Vermondo, il vecchio rege

In tua difesa. - O mio signor, la lena ¶ Come

m'hai renduto il mio vigor: partiamo. ¶ ADELCHI ¶ Padre

ADELCHI ¶ Anfrido. ¶ Ei dal mio fianco si disgiunse, e

Tu se' compiuto! O mio fratel, tu sei ¶ Morto

del Mella; ¶ Sotto il mio cielo di sedermi, e

vittoria lor stette il mio prego; ¶ E s'Ei

Amor tremendo è il mio. ¶ Tu nol conosci ancora

tel mostrai; tu eri mio: secura ¶ Nel mio gaudio

eri mio: secura ¶ Nel mio gaudio io tacea; né

Dirti l'ebbrezza del mio cor segreto. ¶ - Scacciala, per

non sei tu il mio ¶ Unico amico? Se fui

mi levi ¶ Inebbriata dal mio pianto. Oh! molto ¶ Da

voi, cortesi, al fido ¶ Mio letticciol traetemi: l'estrema

cadesti, e ti gridasti mio. ¶ Che mi giuravi? ¶ AMRI

Fino alla morte. - O mio signor, falsato ¶ Ho il

e giura ¶ Che il mio comando eseguirai; che mai

vengo, e il capo mio commetto ¶ Alla tua fede

Molta ponea; che ogni mio danno avria ¶ Riparato da

al campo ¶ Nascosamente il mio figliuol mandai ¶ Messo insieme

e certo ancora ¶ Del mio voler non sei? Fermo

Dall'opre il signor mio. Gli ordini suoi ¶ Nunziami

dì felici, e il mio ¶ Nome d'inutil macchia

amico, ¶ Reca l'omaggio mio. ¶ SVARTO ¶ Doman! ¶ GUNTIGI ¶ Domani

Caduta ¶ Brescia, e il mio Baudo, il generoso, astretto

pietà, gittarlo!... ¶ Tu, brando mio, che del destino altrui

TERZA ¶ ADELCHI, TEUDI ¶ TEUDI ¶ Mio re. ¶ ADELCHI ¶ Restano amici

lo dia. - Da te, mio Teudi, ¶ Un più coral

Gaudio superbo che in mio cor s'eleva, ¶ Ostentarti

te. ¶ DESIDERIO ¶ Re del mio regno, ¶ Persecutor del sangue

regno, ¶ Persecutor del sangue mio, qual dono ¶ Ai re

ai travagliati - Adelchi ¶ Al mio furor preghi, consigli, ed

Ahi! già venduto ¶ Il mio figlio t'è forse

consenti ¶ Che il figliuol mio... ¶ CARLO ¶ Non più; cosa

figli, i figli ¶ Del mio fratel traea, di strida

Carlo! Difensori ¶ Voi, del mio sangue, contro me! Tornata

al più diletto ¶ Amico mio por lo voleste in

altrimenti. Voi tempraste al mio ¶ Labbro un calice amaro

Sei tu discesa sul mio capo antico, ¶ Mano di

Adelchi; egli era il mio, né tal, che in

E tu superbo ¶ Nemico mio... ¶ CARLO ¶ Con questo nome

ADELCHI ¶ E amico ¶ Il mio parlar sarà, supplice, e

vano, il veggo, il mio pregar saria, ¶ Vano il

DESIDERIO, ADELCHI ¶ DESIDERIO ¶ Ahi, mio diletto! ¶ ADELCHI ¶ O padre