Antonio Moresco, Gli increati, 2015

tornato anch’io al mio posto. La chiesina è

proprio qual è il mio posto, non lo saprò

i tabernacoli!” ¶ Ritorno al mio posto, riprendo ad azionare

questa cripta buia, sul mio materassino di gomma. ¶ E

Quercia su incarico di mio marito Paolo Giunigi, signore

dello scalpello contro il mio volto, i miei occhi

io ho trovato il mio comandante e il mio

mio comandante e il mio sposo, quello che mi

mi ha sollevato dal mio letto di marmo e

letto di gomma, il mio nuovo sposo, che ho

è a fianco del mio, mi sta tenendo la

da una stanza del mio castello, di fronte al

partivano a cavallo dal mio castello, e io li

busta chiusa con il mio rosso sigillo di cera

galoppo, anche sotto il mio castello, per il sisma

volte venivano stritolati il mio torace e il mio

mio torace e il mio corpo come in una

veniva dopo, verrà, col mio volto rasato reso irriconoscibile

che c’era nel mio pianerottolo, in fretta, per

la stavo ascoltando nel mio monolocale in cima a

mia figura e il mio volto. O meglio, avresti

chiamato e cercato. Il mio respiro si è arrestato

la coperta attorno al mio corpo di tracimata, dopo

piena d’aria del mio materassino si sta torcendo

gemendo forte sotto il mio corpo. ¶ E che lui

alla cieca, dietro il mio comandante che continua a

velo di grasso. ¶ Il mio comandante mi consegna anche

con fragore attorno al mio corpo che avanza sparando

venire a sedersi al mio fianco. ¶ «Via! Via!» mi

risponde la voce del mio comandante, nel buio. ¶ «Ma

mano agli insorti, il mio cuore che batteva, il

cuore che batteva, il mio giovane corpo in corsa

tutt’uno con il mio sogno, sogno di essere

abbagliate, tutte dentro il mio stesso fuoco e il

stesso fuoco e il mio stesso sogno, e che

guarda fisso dentro il mio fuoco come senza vederlo

sussurrava qualcosa contro il mio orecchio, rovesciato nell’aria

che io con il mio calore avevo portato a

visione? Da me, dal mio fuoco? Ma come fa

cervelli seminali vasodilatati dal mio calore e dalla mia

seminali tracimati dentro il mio stesso fuoco e il

stesso fuoco e il mio stesso sogno? Perché sono

e sognata, con il mio cervello seminale che arde

balenando nella filigrana del mio fuoco e della mia

c’è più il mio comandante, non c’è

sotto il peso del mio corpo durante il sonno

che sventolava attorno al mio corpo nella corsa... Ma

No, tu sei il mio dirigente, non sei un

delle case affacciate sul mio cortile e poi in

abbracciato alla schiena di mio padre tutto inclinato in

Forse perché dalla casa mio padre stava sparando, e

Siamo vivi!» gli risponde mio padre, gridando. ¶ «Siete vivi

della linea dell’orizzonte. ¶ Mio padre stacca una mano

È il tracimatore!» grida mio padre con esultanza. ¶ Si

sta continuando a gridare mio padre, senza riuscire a

fermo sulla sella. «Il mio posto è là! Io

sopra la sella. «Il mio posto è là. Devo

andare a cercare il mio imperatore, quello che ha

si ferma. ¶ «Scendiamo!» dice mio padre. ¶ Sta già sollevando

d’orizzonte del mondo. ¶ Mio padre sta issando la

sentire lo scroscio di mio padre, in piedi contro

pianta, poi anche il mio, poi anche quello di

stacco dalla mia pianta, mio padre dalla sua. Si

rombo della motocicletta di mio padre che si sta

cancellava il mondo, il mio corpo continuava a spingere

sogghigno. «Ho qui il mio vecchio ferro da stiro

quando mi corico nel mio letto dopo una dura

le stanze vuote, col mio evidenziatore puntato. Ma sono

continua a uscire dal mio corpo, continuerà.» ¶ «Ma com

filo del viscere dal mio corpo, non so neanche

indica un posto, il mio posto, con la mano

le mani giunte. ¶ Il mio cuore sta martellando forte

ancora immobile, immobilizzato, sul mio inginocchiatoio. ¶ Sono già usciti

vicario. ¶ Mi siedo al mio posto. Alzo gli occhi

te veniat.» ¶ “E il mio grido arrivi fino a

mi sta mostrando il mio posto nella camerata, indicando

lì. È proprio il mio letto, sarà, perché sopra

viene dal lumino. ¶ Il mio è l’ultimo letto

proprio di fronte al mio volto e ai miei

nel letto vicino al mio ci sono io che

prima, e che il mio racconto fosse il manifestarsi

mi pare che il mio racconto, per poter continuare

altare. ¶ Mi alzo dal mio inginocchiatoio, comincio a spostarmi

Gatto si stacca dal mio fianco, comincia a salire

mani. ¶ Mi stacco dal mio posto. Risalgo i gradini

e sui tendini del mio collo. ¶ Il Gatto adesso

mi sono alzato dal mio inginocchiatoio e non mi

nel letto vicino al mio, contro il muro, ha

era accumulato dentro il mio corpo e che chiedeva

improvviso, con emozione. ¶ Il mio cuore sta battendo forte

vado a inginocchiarmi al mio posto. ¶ Stanotte è messa

a me: “Tu sei mio Figlio. Io oggi ti

era sul letto di mio padre e mia madre

luce della torcia che mio padre, quando ero piccolo

piacere di pronunciare il mio nome: “Sono qui, Jura

offro a te, Dio mio vivo e vero...» ¶ La

siamo fermi vicino al mio piccolo letto, la Pesca

più forte contro il mio, le sue mani e

suo corpicino stretto al mio, delle sue braccia e

piccolo corpo vicino al mio, abbracciato al mio, e

al mio, abbracciato al mio, e poi di nuovo

passati da questa stanza, mio padre o mia madre

piccolo corpo incollato al mio sta tremando sempre di

i miei vestitini, il mio maglioncino duro e spesso

anche sulle spalle, sul mio piccolo torace magro da

ancora di più sul mio corpo e accarezzarlo, baciarlo

ancora di più sul mio corpo e accarezzarlo, baciarlo

a baciare tutto il mio piccolo corpo di bambino

verso di te il mio giovane corpo appena svegliato

più, e anche il mio non sta più tremando

di prima. Anche il mio amore è tracimato dentro

io sento sopra il mio piccolo corpo il peso

Tutta la casa trema. Mio padre sta trascinando mia

sdentata, dalle sole gengive. ¶ Mio padre si ferma, si

di meno, segno che mio padre l’avrà già

mondo, ho lanciato il mio potente richiamo, anche se

a parte! Spacca il mio piccolo cuore, fammi uscire

mia testa e il mio collo, mentre vengono da

e all’interno del mio collo che pulsa per

dentro di te, il mio amore è tracimato tutto

tracimato tutto dentro il mio amore che è tracimato

non ho più il mio amore dentro di me

tracimato tutto dentro il mio amore che è dentro

abbraccia anche tutto il mio piccolo corpo tracimato, affonda

affonda la faccia nel mio piccolo grembo e continua

un’ultima stanza. ¶ Il mio cuore si ferma, oppure

Su quella rivista che mio padre stava sfogliando in

lo faceva sempre vedere mio padre, quando ero piccolo

era a fianco, col mio piccolo dito, in questa

parte della camera di mio padre, anche rumori di

camera da letto di mio padre e mia madre

sella, un lembo del mio sari dorato si srotolerà

sui pavimenti inclinati. ¶ È mio padre. Sta correndo coi

rimbombo degli scarponi di mio padre attraverso l’anticamera

Forza! Forza!» sta gridando mio padre. ¶ E intanto solleva

dietro la schiena di mio padre che si è

tossire, lo scarpone di mio padre ritorna indietro a

il motore si accende. ¶ Mio padre lo porta su

portone spalancato e scentrato. Mio padre afferra con una

è già nella strada. ¶ Mio padre continua a sparare

strada. La schiena di mio padre sta fremendo contro

mie spalle e il mio volto, nell’esaltazione di

fronte a me il mio primo giorno di tracimato

contro la spina di mio padre tutta ripiena di

in cucina. ¶ Mi fermo. ¶ Mio padre è lì. ¶ Adesso

Non dico niente. Anche mio padre non dice niente

dov’ero, dove sarò, mio padre e mia madre

a questa casa. ¶ Anche mio padre si guarda attorno

armi» sta dicendo ancora mio padre, in piedi sul

giocare in cortile con mio nipote, tu non sei

si scontra, segno che mio padre si sta versando

correrò fuori tenendo il mio fucile mitragliatore puntato ad

casa, lontano, molto lontano. ¶ Mio padre si guarda attorno

camera da letto di mio padre e si stanno

Sono i gameti di mio padre!» le rispondo, le

dai cardini, che anche mio padre è in piedi

brevi raffiche, segno che mio padre sta sparando nel

camera da letto, dove mio padre sta tenendo a

raffica breve sparata da mio padre, dalla sua stanza

sentissi il suono del mio respiro mentre eri già

a calci dentro il mio corpo e che risplendevano

fasciato gli zoccoli del mio asinello per non farmi

scalette buie suonando il mio campanellino, prima piano, poi

lettere, devo continuare il mio giro, magari c’è

accesa da poco, da mio padre che è appena

notte, sulla groppa del mio asinello, col cuore in

camera da letto di mio padre, oltre la scaletta

fino a te sul mio piccolo corpo di pugnalata

è stata indirizzata, il mio nome, mi pare, quello

quello che era il mio nome, sarà, e la

foglio. ¶ C’è scritto: ¶ Mio piccolo sposo, ¶ spero che

vengono dalla camera di mio padre sono adesso più

C’è ancora il mio piccolo letto, mi pare

a sentire, in questo mio primo sonno di tracimato

venivano dalla camera di mio padre e quello dei

mia testa e al mio corpo piombati nel sonno

neanche degli spari di mio padre, in questo momento

fuga o colpiti da mio padre si staranno riorganizzando

di nuovi gameti che mio padre avrà forse eiaculato

a guardare. ¶ Ci sono mio padre e mia madre

su, lungo la scaletta. ¶ Mio padre abbassa il mitra

piccola testa dorata. ¶ Anche mio padre ci sta guardando

parte della casa, lontana. ¶ Mio padre si gira di

camera da letto dove mio padre sta sparando dalla

sta sentendo pulsare il mio nella sua, forse tutti

colpi che sta sparando mio padre dalla sua stanza

avanti. ¶ È arrivato anche mio padre, dall’altra stanza

sta mettendo dentro il mio piatto, tortelli di zucca

e poi c’è mio padre che ogni tanto

non c’è più mio padre, non ci sono

è nella camera di mio padre e mia madre

padre e mia madre, mio padre starà sparando i

cavallo, in mezzo al mio Stato Maggiore impennacchiato e

e attraverserò con il mio piccolo corpo morto i

morti faranno ala al mio passaggio, uscendo dalle porte

e ultima volta col mio piccolo corpo nella morte

dentro la morte, col mio piccolo corpo di generale

la morte, con il mio grembo di donna. E

a vibrare sotto il mio corpo che si sposta

dice lei, intercettando il mio sguardo. «Dorme dove può

dalle scalinate. Quando il mio corpo che voleva portare

che le pareti del mio io si stessero spalancando

Anastasia sta accarezzando il mio volto fradicio di pioggia

sua boccuccia sdentata il mio grembo di ragazza fucilata

fradicio del sedile, col mio corpo inondato da quella

però sento che il mio cuore improvvisamente si ferma

vocina arrochita «adesso il mio fratellino sei tu! Io

a te perché il mio fratellino sei tu!» ¶ «Poi

mia mente e il mio cuore, che ti avevo

quando stavo inginocchiato al mio banco, in quel seminario

a me, contro il mio volto che non si

ancora più avanti il mio volto, sento contro di

vedrai finalmente dentro il mio specchio appeso a un

di Turchina, e il mio volto passava da una

corpo nudo contro il mio corpo appena tracimato dalla

entrando con tutto il mio corpo in tracimazione e

casa veneta costruita da mio nonno con sassi di

la piccola macchina di mio padre che guidava in

Africa occidentale, Tunisia, Libia, mio padre fatto prigioniero e

chi sta camminando al mio fianco, continuando a sorridere

molto piccolo, sarò, e mio padre guidava con gli

camminando e tracimando al mio fianco. ¶ «Non la riconosci

di luce con il mio corpo e la mia

e vuote, con il mio corpo da tracimato. ¶ Alzo

piccola porta e il mio corpo, e tu mi

tracimato prima verso il mio corpo e la mia

e immobile, immobilizzato, nel mio vestito azzurro di paggio

testa infelice e il mio corpo e la mia

di latte bianco nel mio piccolo recipiente che dondolava

me la nuvola del mio respiro in questa voragine

case vuote con il mio corpo tracimato dalla morte

Mi guardo attorno: il mio letto dalla coperta a

Solo le nuvole del mio respiro gelato, il fragore

vieni qui vicino al mio letto, come facevi prima

tua sedia vicino al mio letto, ci sarà.» ¶ Mi

un po’ sotto il mio piccolo peso. ¶ Arrivo alla

col cuore in gola. ¶ 5 ¶ Mio padre ¶ Abbasso la testa

circonferenza che cede. ¶ “È mio padre!” mi dico ancora

rimbombi dei passi di mio padre si avvicinano sempre

solo il martellare del mio cuore contro la circonferenza

e nel mondo, nel mio mondo?” E poi, qualche

dentro di me, nel mio viscere, ed eravamo ancora

a poco decongestionando nel mio intestino appena forzato e

posto, anche davanti al mio, tremava forte, soprattutto davanti

forte, soprattutto davanti al mio, e io pensavo che

mentre si allontanava dal mio posto e continuava a

corpo direttamente con il mio corpo, con le mie

tormentato e frugato il mio corpo...» ¶ «E poi alla

ero seduta con il mio culo caldo e nero

nuvola cornea che il mio corpo e la mia

zampe tutta avvolta nel mio mantello... Mi guardava in

inventate, e anche il mio corpo avviluppato al suo

che non era il mio, mi muoverò, passando vicino

Sono ancora immobile al mio posto, impietrito. ¶ Sento che

di traverso sopra il mio corpo. ¶ Abbassa la maniglia

sento che tutto il mio corpo morto percepisce con

che sta correndo al mio fianco. Mi pare che

e ti aprirei il mio corpo di profumata ragazza

ti abbia aperto il mio corpo da viva se

a me, fino al mio corpo aperto, e io

volta, nella fessura del mio corpo aperto, nella mia

sono più muraglie al mio fianco, però mi arrivano

si spostavano attorno al mio corpo si è improvvisamente

ed essere avvolto dal mio, anche se in questa

suo corpo stretto al mio non poggia più sul

mi sussurra camminando al mio fianco, mentre imbocchiamo una

seme che esce dal mio corpo e cola lungo

le strisce lucenti del mio seme che continua a

cuore in gola. ¶ «Il mio re sei tu!» ¶ 18 ¶ La

prima.» ¶ Sento contro il mio corpo il suo corpo

in avanti contro il mio, le sue braccia e

reggia trema. Anche il mio corpo trema, anche il

non possono accarezzare il mio volto e il mio

mio volto e il mio corpo?” “Io sono dentro

morte? Come riconoscerai il mio volto e la mia

dita i lineamenti del mio volto tracimato per te

premio. Tu sei il mio onore e il mio

mio onore e il mio amore.» ¶ Siamo già usciti

mi pare, perché il mio corpo avvolto in questa

si fa trasportare al mio fianco da questa massa

il tuo corpo al mio corpo?» ¶ «Lo sto aprendo

correndo al buio, al mio fianco. ¶ «Ma che vessilli

La pioggia laverà dal mio corpo tutta questa lordura

che ogni tanto il mio corpo frana insieme al

a piovere forte, sul mio volto e su quello

rispondo. ¶ «Sta guardando il mio grembo?» mi dice ancora

chilometri, ha rafforzato il mio esercito nel momento decisivo

metterò, a cavalcioni sul mio cavallo, in mezzo al

testa in cima al mio corpo in corsa. ¶ Sì

a grandi falcate, al mio fianco. Adesso siamo un

forza, e strappare il mio corpo dalla morsa dell

volte. ¶ Sento che il mio corpo si è separato

continuando a correre al mio fianco, con la sua

che sta correndo al mio fianco. ¶ «La sposa dei

risponde. Scorgo solo, al mio fianco, la sua testa

nel mondo con il mio corpo che percepivo di

dilaniavo, gettavo brandelli del mio corpo contro altri corpi

invece mi trovavo a mio agio dentro la vita

tutto questo buio. Il mio rapporto con questa vita

con il residuo del mio corpo nella cruna della

mie gambe e il mio corpo in quella zona

vedere la luce. Il mio corpo avanzava lungo quel

venire dal centro del mio corpo, dal punto dove

scatenavano incontrollabilmente dentro il mio corpo vivo dentro la

sarebbero venuti intorno al mio corpo coricato per terra

cominciato a morsicare il mio volto, avrebbe affondato le

Ho sentito che il mio corpo si stava squarciando

mia vita e il mio corpo contro questo diaframma

mia vita e il mio corpo a questo combattimento

Perché porto tutto il mio corpo e la mia

Padre, confessore dei morti, mio silenzioso amico che ho

bocca, da dietro, al mio orecchio e al bozzolo

sono stato strappato dal mio tavolo di studio e

cosa, alla fine del mio racconto. C’è solo

testa al culmine del mio corpo che continua a

morti» mi risponde. ¶ Il mio corpo si slancia ancora

corre a perdifiato al mio fianco. ¶ Sento solo il

primo gradino, con il mio turibolo che oscillava, abbacinato

più ad alzarmi dal mio letto di alluminio, e

era fermata davanti al mio letto, e nella camerata

garage sotterraneo, io col mio paio di scarpe morte

quella parte anche il mio corpo legato al suo

dalla missione e dal mio lontano Paese che c

neppure i contorni del mio volto dentro il nero

mia testa e il mio corpo, e premeva la

spostarsi febbrilmente sopra il mio corpo, sulle mie cosce

contro la carne del mio corpo e la sua

le mie spalle, il mio collo, le mie tette

mie tette nere, il mio fradicio pelame di donna

volta il sigillo del mio corpo vivo nel mondo

e a sfondare il mio corpo e a frugare

mia vita e il mio sangue... E così ogni

portavivande e scorgeva il mio volto nella fessura, nella

era schizzata fuori dal mio turibolo, mentre lo facevo

ero portata sopra il mio duro petto e si

e si sentiva il mio cuore che martellava, dopo

mia testa e il mio corpo. E allora al

sarebbe avvenuto sopra il mio corpo in preda allo

mentre salivo verso il mio piano, ho provato a

di me, guardavi il mio corpo girato di schiena

sono incrociati dentro il mio specchio che spostava l

ancora di più il mio corpo. L’ho toccato

guardato me dentro il mio specchio, tutti e due

fronte a te, col mio corpo di ragazza appena

tutto il fascio del mio corpo che respirava, non

io sento contro il mio corpo tutto il suo

mia insanabile lacerazione, del mio intimo isolamento, della mia

che è essenziale, del mio disperato misticismo e donchisciottismo

del fallimento temporale del mio disperato sogno di adorazione

stato svegliato durante il mio primo sonno di morto

che mi aspettava al mio piano in abito da

dove avevo dormito il mio primo sonno da morto

stanza e tutto il mio grattacielo e tutti i

coricato al buio nel mio letto, continuavo a pensare

notte alla porta del mio castello? “Lazzaro, vieni fuori

per terra accanto al mio corpo morto disteso sopra

tuo posto, tu il mio.” ¶ Adesso ero io che

sopra l’involucro del mio corpo, le sue mani

uscire non visto dal mio villaggio. Sono passato di

Mi sono avvicinato al mio asinello, che era legato

attraversata, a cavallo del mio asinello, risorto. Man mano

già ad agitarli al mio passaggio. Una folla sempre

davanti agli zoccoli del mio povero asinello svegliato dal

gridando queste parole al mio passaggio era spaccato in

flagellazione, la croce... Il mio corpo là, in mezzo

di vesti stese al mio passaggio e gli osanna

Ero vivo, eppure il mio corpo emanava ancora il

flagellando con furia il mio corpo e il mio

mio corpo e il mio volto fino a ridurli

che frugava dentro il mio corpo, quella spugna imbevuta

quando è entrato nel mio sepolcro, a Betania, che

uscita a fatica dal mio corpo e dalla mia

per un po’, il mio corpo tremava, non riuscivo

mulinelli di polvere al mio passaggio. E poi sono

dei morti, con il mio carico di resurrezione che

alzato in piedi col mio corpo martoriato unto d

le mani intorno al mio corpo e tirando più

ero vivo e il mio amico era morto, perché

e tu prendi il mio!» ¶ Ho capito che faceva

scavalcano la stessa crepa... Mio dolce amico, anche il

continua a correre al mio fianco tenendomi per la

mano che tiene il mio corpo saldato al suo

corre a perdifiato al mio fianco. ¶ Non mi risponde

la bocca, tutto il mio corpo è scosso da

preparato il letto.» ¶ «Il mio letto?» bisbiglio con emozione

Sono tutti attorno al mio letto. ¶ «Voi chi siete

perché tu vedessi il mio corpo bianco, che si

che stanno attorno al mio letto. «Sono tracimato anch

che stanno circondando il mio letto, «io sono quello

mute che circondano il mio letto, nel buio. ¶ «Vieni

si gonfiava attorno al mio corpo inclinato in avanti

canterà. ¶ Sono arrivato al mio posto. Continuo a cantare

Non puoi vedere il mio volto che ti sta

accesi, nel buio, col mio vestito di velluto rosso

ho visto attorno al mio letto quando mi sono

ti ho raccontato sul mio letto di tracimazione e

mi pare. ¶ «Fuggi! Fuggi, mio diletto!» mi continua a

vista d’occhio...» ¶ «Il mio biografo!» mi viene in

mente di colpo. «Il mio biografo affetto da invecchiamento

pancina con dentro il mio seme, mia feritina?» «Io

di foglie, con il mio pene fasciato che penzolava

a sfracellarsi contro il mio volto. Mi sono toccato

mia veste e il mio volto bagnato, mi sfioravano

più la bocca al mio orecchio per farsi sentire

la bocca contro il mio orecchio. «Sono dovuta scivolare

mia tempia e il mio orecchio. «Ma io capivo

e ancora dentro il mio corpo, ma non come

si ferma, contro il mio orecchio. ¶ «Ahi!» si lascia

bocca calda contro il mio orecchio. «Tutto il mio

mio orecchio. «Tutto il mio volto e il suo

qualche punto profondo del mio corpo e della sua

sentivo la radice del mio corpo femminile pulsare attorno

uomo ancora bagnato del mio corpo, immortale. “È successo

con una mano il mio vello di donna ancora

degli umori secreti dal mio corpo e dalla mia

bocca calda contro il mio orecchio. «Sono dovuta uscire

fare rumore, districando il mio corpo nudo dal nostro

stava colando fuori dal mio corpo e mi bagnava

già eiaculato dentro il mio corpo con la sua

bocca calda contro il mio orecchio, con la sua

mia testa e il mio volto frustati dalla massa

copro completamente con il mio corpo. ¶ Gli aerei stanno

sto coprendo con il mio corpo e con la

tuffandomi dalla riva col mio corpo di bambino, dopo

mi trascinava e il mio corpo non riusciva a

abisso, annegherò. ¶ “Poi il mio ricordo si interrompe, o

più grandi? Perché il mio ricordo si interrompe? È

delle scuderie, con il mio corpo nudo, con le

a camminare con il mio corpo magro e le

piangeva, se piangeva?” ¶ Il mio corpo vacilla, perché ho

che sto comunicando il mio tremito a tutta questa

lavato e composto il mio corpo, che mi passava

e dall’altra il mio corpo nudo e morto

nella mia camera, nel mio letto? Come avevano fatto

bombardato dagli immortali. ¶ Il mio cuore sta martellando forte

a muoversi vicino al mio corpo, e ruotavamo insieme

in silenzio contro il mio volto. ¶ “Ma perché sono

della porta sfondata? ¶ Il mio corpo trema un po

dissolvono fracassandosi contro il mio volto. ¶ Metto il piede

che la spinta del mio piede non faccia precipitare

che si muovono sul mio corpo come dormendo. ¶ Mi

respiro caldo contro il mio volto. ¶ Ma quanti bottoni

le mani lungo il mio corpo e poi anche

sue labbra contro il mio collo e il mio

mio collo e il mio torace nudo e il

torace nudo e il mio sterno. ¶ Mi toglie la

delle costole, contro il mio ventre magro e contro

il volto contro il mio corpo per accarezzarlo e

alito caldo contro il mio corpo denudato dalle sue

contro la radice del mio corpo appena spogliato. ¶ Abbasso

io gli occhi. ¶ Il mio pene è tutto rosso

chinando di nuovo sul mio corpo e sulla radice

e sulla radice del mio corpo, mi sta lavando

volto alla radice del mio corpo e mi bacia

bacia ancora, sentendo il mio pene fremere contro la

mia testa e al mio volto, continuando a macinare

mia testa e al mio volto. ¶ Sta diventando buio

sta muovendo contro il mio volto, e le sue

giovane corpo contro il mio corpo che ha attraversato

muove le mani sul mio corpo e intanto mi

mia testa e del mio corpo e della mia

sta muovendo contro il mio volto e contro il

volto e contro il mio corpo nel buio, e

mia bocca e il mio volto il calore del

mia bocca e il mio volto in un velo

contro qualche punto del mio corpo e della mia

morte. Sento che il mio corpo emozionato sta irrompendo

avvolge la cuspide del mio corpo come in una

della sua morte. ¶ Il mio corpo continua a sprofondare

si muove contro il mio, venendomi contro con forza

disperate e roventi del mio corpo dentro il suo

e caldo contro il mio volto e i miei

visione batterica che il mio cervello percepiva con le

capo cosacco Reza Khan, mio tracimatore, mio padre.» ¶ «E

Reza Khan, mio tracimatore, mio padre.» ¶ «E tu invece

circondata dai raggi, nel mio immenso Paese, nel mondo

anche la radice del mio corpo è insanguinata, e

contro la linea del mio corpo verticale che si

che avvisavo prima del mio arrivo con complicati segnali

di spumante e il mio panettone, perché era la

e di imbracciare il mio lanciafiamme, c’è stato

il peso verticale del mio corpo che si stava

lentamente e profondamente, al mio fianco. ¶ «Perché non ti

con scritto sopra il mio nome, se è un

E poi arrivavo al mio piano, la porta dell

cui mi trovavo a mio agio, tutti quei corpi

dalle scale con il mio plico di fogli a

nella mia stupidità, nel mio accecamento, mi sembra sempre

chissà dove, spostando il mio baricentro e il baricentro

un altro specchio. Il mio corpo si sta prosciugando

staccare gli occhi dal mio volto e dalla mia

della cucina. ¶ «Sei il mio biografo?» sento che si

pare. ¶ «Sei tu il mio biografo o sono io

delle scatolette. ¶ Rovescia nel mio piatto il suo contenuto

mi ritorna indietro, il mio esofago lo respinge, di

cosa fai vicino al mio letto?» mi chiede improvvisamente

ancora salendo. ¶ «Tutto il mio mondo, tutta la mia

la bocca contro il mio orecchio «tutte quelle strade

a muoversi contro il mio orecchio. ¶ «La vita, la

trema forte, contro il mio braccio che lo sorregge