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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, Il mistero di Mangiabarche, 1997

concordanze di «mio»

nautoretestoannoconcordanza
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colore. Solo Beniamino – il mio socio – e io non
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a me e al mio socio. «Quelli che ci
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tempo ci ha messo mio fratello a morire?» domandò
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Poi verranno sepolti. A mio fratello non è stato
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Porsi il foglietto al mio socio. ¶ «Non c’è
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In quella guerra il mio socio e io ci
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era subito seduto al mio fianco. ¶ Ancora una volta
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ascoltarti» sussurrò, cercando il mio sguardo. ¶ «Smamma, bella!» sbottai
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fuga, io e il mio socio ci eravamo nascosti
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sapere dov’era il mio rifugio. ¶ Cercai di immaginare
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le ebbi detto il mio nome. Sapeva chi ero
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gomiti alla scrivania. ¶ «Toni, mio figlio, è latitante da
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Ma sei sempre nel mio cuore, Ciliegia. Come potrei
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a pochi centimetri dal mio. Calibrò il giusto tempo
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ma il disappunto del mio socio sovrastava i rumori
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una lenta panoramica al mio giubbotto originale da aviatore
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caduto in mare dal mio yacht e il cargo
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forse, potrò risolvere il mio problema» recitai tutto d
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scuotendo la testa sul mio completo di velluto verdognolo
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domanda e indicando il mio orecchio sinistro. «Sembri uno
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Era presente?» chiese il mio socio. ¶ «No, Fiorenza Vadilonga
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vera e propria. Il mio amico sorrise compiaciuto e
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questi giorni» dissi al mio socio, indicando la casa
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del corpo?» domandai al mio amico. ¶ «Senza dubbio. E
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la scritta “intoccabile”». ¶ Il mio socio assunse un’espressione
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attendere il ritorno del mio amico al bar. Mi
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del quotidiano locale. ¶ Il mio amico mi raggiunse un
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attimo». Presi sottobraccio il mio socio e ci allontanammo
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solitari» sentenziò laconico il mio socio. ¶ Pensai al guardaroba
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le acque...» intervenne il mio socio, con una strana
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Va bene» assentì il mio socio ridacchiando sotto i
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Brundu si rivolse al mio amico: «Resto io in
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plastica. L’impermeabile del mio amico era vistosamente macchiato
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che era seduto al mio fianco. ¶ «Mi ha riconosciuto
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fare per dimostrare il mio sdegno era svenire, e
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ti senti?» domandò il mio socio. ¶ «Come uno che
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Avrei voluto vederti al mio posto... Risvegliarsi nella Clinica
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L’ultimo regalo. Nel mio mestiere l’intuizione che
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mia testa e il mio braccio avevano ancora bisogno
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e preoccupato per il mio migliore amico che stava
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venni svegliato bruscamente dal mio stomaco in rivolta. Un
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fine gennaio» rispose il mio socio con un sorriso
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di raccontarlo. Dal canto mio morivo di curiosità ed
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Dopo un po’ il mio amico mi raggiunse e
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tutto» agitò davanti al mio naso il pollice destro
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discorso: tanto ormai, del mio senso di colpa non
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un altro vecchio, il mio, che avevo deluso tanti
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che il miglioramento del mio aspetto mi permise di
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dalla sua bellezza. Il mio mestiere è scoprire la
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domani notte» intervenne il mio socio. «Il venerdì tutti
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un coltello» aggiunse il mio socio. «L’impugnatura non
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singolare» lo interruppe il mio socio. «Finora nell’appartamento
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di interessante». ¶ Mentre il mio socio rinfilava il foraterra
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per la paura. Il mio socio ne approfittò: «Forse
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Intercettai un’occhiata del mio amico, il segnale che
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notizia, io e il mio socio ci guardammo. Secondo
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sottolineare più volte il mio socio. ¶ Organizzammo il cucchino
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non si rassegnava al mio rifiuto di assaggiare le
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poi sarei tornato al mio straziante e amatissimo blues
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le sue labbra al mio orecchio: «Lo sai che
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Mentre si sedeva al mio tavolo, riaggiustandosi gli occhiali
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la mano verso il mio calvados, bevve un lungo
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come aveva previsto il mio socio, rimasi a letto
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Sei innamorato» esclamò. ¶ Il mio volto si illuminò e
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commentò con cattiveria il mio socio e poi aggiunse
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all’americana tra un mio cliente e un pentito
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violento che conoscevo. Nel mio ambiente quando si chiede
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esotiche entraîneuse. Dal canto mio, puntai direttamente al Libarium
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entrò, puntò direttamente al mio tavolo. ¶ «Ti piaccio vestita
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Risolse il problema del mio braccio ingessato avvolgendolo di
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rivolto alla Vadilonga. Il mio socio, come al solito
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superpattini» si lamentò il mio socio, con un tono
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daccapo» biascicai sconsolato. ¶ Il mio amico si girò ancora
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altra casa sicura, il mio socio e io trascorremmo
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la tensione... È il mio mestiere e sono sulla
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hanno “agganciato”» intervenne il mio socio. «Per questo dobbiamo
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Gina» risposi, sfoggiando il mio miglior sorriso. ¶ «Lo immaginavo
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addormentarmi con lei al mio fianco tutte le sere
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l’indice contro il mio socio. «Impara... Questa è
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scorrere le mani sul mio corpo con fare professionale
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d’intesa con il mio socio: come avevamo previsto
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capiti. ¶ «Avvocato» attaccò il mio socio, con un tono
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le racconterà adesso il mio amico sarà sufficiente a
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Dal modus operandi, il mio socio si è convinto
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lei, avvocato» ribatté il mio amico, «...come del resto
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Libarium. Sapevo che il mio socio non era d
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e la mano del mio socio si sporse per
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le nostre necessità. Il mio socio si sentiva a
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posto è?» domandò il mio amico, invitandomi a consultare
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ridiscendere verso valle. Il mio socio aveva visto giusto
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bagagliaio del mezzo. Il mio socio e io ci
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la strada» comunicai al mio socio, dopo aver consultato
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a cercare aiuto?». ¶ Il mio socio si lisciò i
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grandi occasioni» notò il mio amico. ¶ «Già. Stanno strizzando
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una carogna» esclamò il mio socio. «Quel poveraccio è
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ora di pranzo il mio socio dichiarò di avere
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posto» si complimentò il mio socio. «I “patrioti” sanno
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orgoglio» dichiarò solennemente il mio socio. Sapeva sempre trovare
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monsieur Buratti?». ¶ «Sette anni». ¶ «Mio fratello è stato in
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cosa facciamo?» domandò il mio socio, quando fummo soli
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cos’è ma il mio sesto senso mi dice
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qui» mi informò il mio socio, di ritorno da
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posso aggiungere che, a mio avviso, la banda Napoléon
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cercando lo sguardo del mio socio, che si avvicinò
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bravo...». ¶ «Cosa vuoi?». ¶ «Il mio capo vuole parlare con
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senza cambiare tono. «Il mio capo vi propone un
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la tua fidanzata». ¶ Il mio socio con un gesto
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come sei impaziente, Alligatore mio... Anch’io lo sono
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sequestrato» affermò sconsolato il mio socio. «Solo stanotte, potremo
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in farsa” pensai. “Il mio socio è impazzito”. Ma
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con lo sguardo al mio socio. Scosse appena la
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acceso. Il piano del mio socio era davvero semplice
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life blues. Era il mio modo di affrontare il
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per il mitra del mio socio. Il suo cake
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portiera del passeggero: il mio socio balzò dentro, urlandomi
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Cinque minuti dopo il mio amico era di ritorno
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sicurezza, Marlon sedeva al mio fianco: il tizio delle
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un altro funerale, il mio. Perciò non me ne
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la canzone e il mio gesto di addio. Avevamo
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idea a Beniamino. Il mio argomento principale consisteva in
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volta la Sardegna. Il mio socio non mi dava
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Sisde. Passandoci accanto al mio socio venne un’idea
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problema. Quando però il mio amico inchiodò al muro
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Fermi tutti» gridò il mio socio. «Specialmente tu» rivolto
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aver paura ma del mio socio. Lui, le pistole
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per lui. ¶ Approfittai del mio nuovo ruolo di spietato
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affari sono affari». ¶ Il mio socio perse la pazienza
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lavoretto» commentò soddisfatto il mio socio. ¶ Il mio sguardo
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il mio socio. ¶ Il mio sguardo cadde su un
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qualche rigonfiamento?» chiese il mio socio, piroettando su se
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Bruce Willis davanti al mio locale preferito non te
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commerciale da dove il mio socio telefonò al suo
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tubetto di colla. ¶ Il mio amico uscì dalla stanza
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volante. ¶ «Mangiabarche» fu il mio laconico intervento. ¶ «E va
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vigore. Sperai che il mio intuito da investigatore crociato
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una mia risposta. ¶ «Il mio amico che lavora in
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Dette e sentite. Il mio ruolo comportava anche questo
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della vodka per il mio socio. Bevvi in macchina
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ascoltava più. Dal canto mio, pensavo esattamente il contrario
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d’ascolto smentivano il mio socio ma specialmente perché
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un’intera settimana...». ¶ Al mio segnale, il tecnico mandò
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un milione. Diedi il mio consenso: poteva essere utile
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Parigi?». ¶ «Con Cristiano, il mio ragazzo». ¶ «Sei pronta a
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siamo» comunicai concitato al mio socio. ¶ «Forse» ammise. «Ma
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di tre giorni. ¶ Il mio socio commentò che situazione
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caffè della giornata. Il mio socio si scandalizzò di
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questo posto» commentò il mio socio che mi precedeva
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imponente. Sembrava deserto. ¶ Il mio amico lo osservò con
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decina di minuti, il mio socio invece se la
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in un bagno. Il mio sguardo prima incontrò una
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cagando» sussurrò soddisfatto il mio socio. ¶ «E allora?». ¶ «Tu
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corridoio. Lo riferii al mio amico e dopo gli
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mani» le ordinò il mio socio. ¶ Non obbedì e
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qui le facciamo il mio socio e io». ¶ «Voi
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ha fottuto» sibilò il mio socio, sbalordito. ¶ «Proprio così
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La mano destra del mio socio scomparve sotto la
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ne aprii uno tutto mio ma i clienti erano
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organizzazione. Aggiunse che il mio giro era piccolo e
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Concluse informandomi che il mio nome gli era stato
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che prese corpo il mio piano. Decisi di appropriarmi
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misi in atto il mio piano: al mattino incontrai
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mattino incontrai Benoit nel mio studio. Costui mi accompagnò
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Piredda, di accusarli del mio omicidio. Questi non se
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la banda?» domandò il mio socio. ¶ «Mettere a posto
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esperienza di sequestratori». ¶ Il mio socio abbassò l’arma
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metri da te, amore mio» mi canzonò. ¶ «Come ci
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sul serio» ironizzò il mio socio. ¶ «Già, e abbiamo
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rude strappò anche il mio dal bavero del giubbotto
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un sole primaverile. Il mio socio e io ci
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lo fece al posto mio il vecchio Rossini. «Non
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entravamo al Diana. Il mio socio passò a fianco
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mi confidò che il mio amico era noto per
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Quando Roula tornò al mio tavolo, ero già sbronzo
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ora. Ho chiesto al mio amico di raccogliere qualche