Massimo Carlotto, Il corriere colombiano, 2000

che quel coglione di mio nipote si è fatto

colpa di tutto a mio nipote. Non mi piace

Buratti?» domandò, indicando il mio bicchiere. ¶ Fissai il suo

Controllai il livello del mio drink e mi misi

gridato di scappare. Il mio cliente si è girato

castano chiari, mentre il mio cliente ha dieci anni

le braccia. «Comunque il mio cliente è caduto in

Nunziante, nemico giurato del mio cliente dai tempi della

Virna si sedette al mio tavolo. «Un altro incarico

barman. In realtà era mio. Rudy aveva acconsentito a

al suo ingaggio nel mio locale si era ascoltato

nebbia di palude. Il mio gruppo si chiamava Old

di pensare che nel mio appartamento l’unica nota

l’artista preferito del mio socio. Per Natale gli

state facendo per il mio uomo» disse con grande

alla pescatora, mentre il mio socio assaggiò diversi antipasti

cantava Era bello il mio ragazzo». ¶ «Me la ricordo

ne offrii una al mio socio. Mi guardai attorno

ne pensi?» domandai al mio socio appena fuori dalla

Beniamino Rossini. Sei ospite mio e, se vuoi prolungare

di Victoria» disse il mio socio controllando il campo

andare altrove». ¶ Tornai nel mio appartamento dove mi appisolai

locale, dove trovai il mio amico sassofonista Maurizio Camardi

testa era appoggiata sul mio petto, e cominciai ad

non conoscerti davvero». ¶ «Il mio lavoro non lascia spazio

macchina, tornando verso il mio locale, lungo l’autostrada

ha tradito con il mio avvocato, eppure sono qui

raggiunse al cellulare. «Il mio collega di Venezia, Beltrame

miei soci. Seduti al mio solito tavolo, ordinammo un

accusatori nei confronti del mio difeso». ¶ Max la Memoria

la totale estraneità del mio cliente, prima che si

personalmente al bar. Il mio socio fermò un cameriere

finiscono nella merda». ¶ Il mio socio e io ci

doccia. Sbarbandomi osservai il mio volto allo specchio e

eviti un processo al mio cliente». ¶ Mi accesi una

difeso con passione...». ¶ «Era mio dovere informarla. Cambia qualcosa

Il buttafuori fissò il mio socio. «Ve ne andate

seduto, imitato subito dal mio socio. Aisa rimase nei

preoccupata delle parole del mio socio. «Quante storie. Mio

mio socio. «Quante storie. Mio nipote doveva morire; era

scade». ¶ Il tono del mio socio si fece improvvisamente

silenzio a osservare il mio amico muoversi sicuro tra

che quel locale era mio. Le persone fumavano e

Anche tu». ¶ Sedetti al mio tavolo. Dopo un po

indicai la sedia al mio fianco. «Cosa bevi, Victoria

pori. ¶ Victoria usò il mio accendino. «Sono venuta a

è successo niente. Il mio amico è uno all

La donna notò il mio sguardo e si sentì

portato la lista?». ¶ Il mio socio l’aveva nascosta

farla arrivare in Italia. Mio nipote sarebbe poi ritornato

né io né il mio socio avevamo mai sentito

sono fatta fregare». ¶ Il mio amico non era convinto

origine del cocktail. Il mio socio ordinò un bicchiere

avevo mai confidato al mio amico. ¶ Rossini l’abbracciò

ballare nei night». ¶ Il mio socio sospirò. «Sei un

potermi fidare». ¶ Guardai il mio socio che fece un

In strada presi il mio socio per un braccio

sorpreso. «Celegato. È stato mio cliente, l’ho difeso

Diedi una gomitata al mio socio. «Quello al club

che chiacchieravano seduti al mio tavolo. Virna mi intercettò

il braccio. Era il mio socio, che mi fece

serratura aveva ceduto. Il mio socio aprì lentamente la

per nulla favorevoli al mio cliente. Stanno semplicemente aspettando

finanza?». ¶ «Sì, e il mio consiglio professionale è di

sistemato a casa del mio socio in attesa di

lo agitò sotto il mio naso. «Nuestra señora del

nero con cappuccio. Il mio socio e io indossavamo

Tolsi dalla custodia il mio binocolo e osservai le

tentazione». ¶ Celegato entrò nel mio campo visivo e si

In macchina chiesi al mio socio se era serio

mentre mi dirigevo al mio tavolo incontrai Virna. ¶ «Pensavo

un altro tavolo il mio amico Maurizio Camardi aprì

avvocato Bonotto, seguendo il mio consiglio, aveva fatto sistemare

La posizione processuale del mio cliente è suicida» continuò

So bene che il mio cliente è un uomo

è un errore tutto mio». ¶ Pranzammo in silenzio, guardando

No. È un problema mio. Se avrò l’opportunità

ora prima prima. Al mio fianco sedeva Beniamino. Indossavamo

di lattice e il mio socio teneva tra le

il milanese. ¶ Finii il mio caffè. «E adesso cosa

lo stesso tono del mio socio. ¶ Era da un

nel modo giusto il mio senso di sconfitta. Damn

grado di ricollegarmi a mio nipote. Tra qualche giorno

un’occhiata con il mio socio. La Tía aveva

abitudine di minacciarmi». ¶ Il mio socio mosse appena la

al polso sinistro del mio socio. Ne notai due

un tiro mancino al mio cliente. L’udienza preliminare

ruolo nell’arresto del mio cliente» continuò il professionista

sempre l’avversione del mio amico per gli stupefacenti

in tre, io, il mio amico e un veronese

capimmo immediatamente e il mio amico e io abbiamo