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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ludovico Ariosto, Orlando furioso, 1532

concordanze di «mio»

nautoretestoannoconcordanza
1
1532
fu contra l'onor mio da me tentata. ¶ A
2
1532
mai fur sotto al mio tetto ¶ (ch'a tutti
3
1532
petto. ¶ Aver nel caso mio compagni tanti ¶ mi dà
4
1532
il periglioso saggio. ¶ 45 ¶ Il mio voler cercare oltre alla
5
1532
ch'essendo causa del mio mal stata ella, ¶ io
6
1532
cui già Malagigi, il mio cugino, ¶ contemplando le stelle
7
1532
Riuscendo, accertava il creder mio; ¶ non riuscendo, a che
8
1532
Gli è questo creder mio, come io l'avessi
9
1532
memoria avere il signor mio, ¶ che l'oro e
10
1532
tramendua sia detto. ¶ "Il mio onor (dice al fin
11
1532
questo villaggio; ¶ e dal mio nome (come ben forse
12
1532
che senza indugio il mio consiglio provi; ¶ vadi a
13
1532
di comprar degna del mio cane un piede". ¶ 110 ¶ E
14
1532
ti parve bello, ¶ del mio signor, saria un tugurio
15
1532
vinta a' prieghi del mio amante, uccidi? ¶ ch'era
16
1532
di te fare il mio talento; ¶ pure io non
17
1532
a me tu il mio". ¶ Il marito ne parve
18
1532
Pur hammi il signor mio ¶ commesso ch'io la
19
1532
ho perduto questo ¶ tanto mio ben, ch'io non
20
1532
forte, o caro, o mio fedel compagno, ¶ che qui
21
1532
Ben grande è 'l mio fallir, poi che mi
22
1532
fatto è del dolor mio ¶ l'Italia, il regno
23
1532
Oh quanto, quanto il mio signore e zio, ¶ oh
24
1532
deve ¶ poter del voler mio più che poss'io
25
1532
lo posponga al voler mio? ¶ Deh! qual peccato puote
26
1532
io t'abandoni, ¶ o mio Ruggiero, e ch'a
27
1532
solo avrò rispetto ¶ al mio bene, al mio gaudio
28
1532
al mio bene, al mio gaudio, al mio diletto
29
1532
al mio gaudio, al mio diletto? ¶ 43 ¶ So quanto, ahi
30
1532
mi giova, ¶ se 'l mio ben fare in util
31
1532
io non sarò al mio padre ubbidiente, ¶ né alla
32
1532
madre, io sarò al mio fratello, ¶ che molto e
33
1532
tutto sarà contra al mio intento. ¶ 55 ¶ E fu sempre
34
1532
E fu sempre il mio intento, et è, che
35
1532
al figlio costi il mio cordoglio. ¶ 57 ¶ Può esser, vita
36
1532
d'Amor rompa il mio cor costante; ¶ e si
37
1532
forma nuova ¶ intagliare il mio cor mai più si
38
1532
prende. ¶ Non è il mio cor diverso alla natura
39
1532
parte ¶ chiedi del regno mio, di contentarte. - ¶ 70 ¶ - Il don
40
1532
del figlio ¶ del duca mio; che rotto a Santo
41
1532
piedi ¶ (diss'ella), signor mio, se del fellone ¶ ch
42
1532
fellone ¶ ch'uccise il mio figliuol, non mi conciedi
43
1532
ripa di Stige il mio figliuolo ¶ molto senza vendetta
44
1532
ch'io disacerbi il mio col suo tormento. - ¶ 18 ¶ Così
45
1532
arte ¶ di sciorti dal mio amore e al suo
46
1532
qual parte, o Ruggier mio, del mondo, ¶ come il
47
1532
aggiorna; ¶ così, quando il mio sol di sé mi
48
1532
da me levi, ¶ o mio bel sol, le tue
49
1532
cavallier che sia par mio; ¶ né voglia con voi
50
1532
déi, se non sei mio. ¶ Più tosto che morir
51
1532
il tuo danno il mio pareggi; ¶ che tu mori
52
1532
aprir col ferro al mio nimico il core? ¶ che
53
1532
pur aver pietà del mio dolore. ¶ Contra questo empio
54
1532
il suo germano. ¶ Tu, mio Ruggiero, e tu, Marfisa
55
1532
Marfisa mia, ¶ credete al mio parlar che non è
56
1532
pugna". ¶ 66 ¶ Così lo spirto mio per le belle ombre
57
1532
nterroppe, e disse: - Fratel mio ¶ (salva tua grazia), avuto
58
1532
Dio vero, ch'adorò mio padre) ¶ che di questa
59
1532
Renato Trivulcio, e 'l mio Guidetto, ¶ e 'l Molza
60
1532
Ercol, figliuolo ¶ del duca mio, che spiega l'ali
61
1532
nome. ¶ C'è il mio signor del Vasto, a
62
1532
ch'oggi il canto mio d'altro non parle
63
1532
per satisfare a questo mio, ¶ c'ho d'onorarla
64
1532
questa morte ¶ il sacrificio mio tutto perfetto: ¶ che s
65
1532
mi scusi il dolce mio consorte: ¶ riguardi al buon
66
1532
qui, secondo ¶ il desiderio mio, non posso darti, ¶ spero
67
1532
Ruggiero; et io il mio canto ho qui finito
68
1532
Ruggier di Risa fu mio padre, ¶ tradito a torto
69
1532
cader l'ale al mio furore, ¶ l'aver inteso
70
1532
E come il padre mio parente e servo ¶ ti
71
1532
si versa il caso mio; ch'errai ¶ a lasciar
72
1532
che i nimici al mio dispetto lodo), ¶ io dico
73
1532
qui riman vinto il mio campione; ¶ e ch'io
74
1532
mentre che diletta ¶ il mio cantar, consiglio utile e
75
1532
esempio (a voi, Signor mio, dico), ¶ che sempre ha
76
1532
S'attendete, signori, al mio consiglio, ¶ qui da man
77
1532
con altri molti il mio scettro corregge); ¶ farò ch
78
1532
disse Gradasso) al modo mio, ¶ a un nuovo modo
79
1532
perda, o debba nel mio regno ¶ tornare antiquo, o
80
1532
restar, ch'al sangue mio far torto. ¶ 45 ¶ Or ti
81
1532
rincresca ¶ se 'l nome mio scoprir non ti vogli
82
1532
Sappi, Rinaldo, il nome mio è lo Sdegno, ¶ venuto
83
1532
allato. ¶ 100 ¶ Ciascun marito, a mio giudizio, deve ¶ sempre spiar
84
1532
né la materia del mio canto oblio; ¶ ma non
85
1532
da dire, il parlar mio. ¶ Or torniamo a contar
86
1532
m'ha il creder mio giovato, e giova: ¶ che
87
1532
i panni; ¶ che 'l mio mal vegghi, e te
88
1532
e l'argumento ¶ del mio non comparabile tormento. ¶ 11 ¶ Qua
89
1532
mi desse al nascer mio ricchezza, ¶ al difetto di
90
1532
Natura, ¶ che sopra ogni mio ugual mi diè bellezza
91
1532
sezzo. ¶ 20 ¶ Morto il suocero mio dopo cinque anni ¶ ch
92
1532
e per lo creder mio tu berai netto; ¶ che
93
1532
essendo capitato entro il mio ostello, ¶ vide la donna
94
1532
l'uso sapea del mio palagio, ¶ entro sicuro, e
95
1532
e che l'amar mio lei con tanta fede
96
1532
tu avessi chi 'l mio onor comprassi?" ¶ Altra risposta
97
1532
e crudel sei, Ruggier mio, ¶ che sì pietoso tenni
98
1532
se pensar mai ¶ al mio merto e al tuo
99
1532
che t'eri fatto mio, ¶ e poi contra ragion
100
1532
marito e 'l signor mio". ¶ 59 ¶ Queste parole han qui
101
1532
di maschio è ogni mio gesto? ¶ La legge vostra
102
1532
buono ¶ e dritto il mio giudizio sarà ardito, ¶ sarò
103
1532
suo piacere, ¶ che 'l mio sia vero, e falso
104
1532
dir solia ¶ il bisavolo mio, quand'io era infante
105
1532
sol per far Baiardo mio. ¶ Or ch'io l
106
1532
chi si pente. ¶ 115 ¶ Del mio error consapevole, non chieggio
107
1532
non mi dipartir dal mio costume, ¶ poi che da
108
1532
dono, ¶ e che 'l mio nome e l'esser
109
1532
nome e l'esser mio ti dica, ¶ ben che
110
1532
stata al fido amante mio, ¶ mentre io vissi, spiacevole
111
1532
in corte ¶ del padre mio, dove in gran fama
112
1532
per opra di costui mio padre vinse; ¶ che l
113
1532
sola: ¶ e 'l padre mio troppo al guadagno dato
114
1532
e far guerra a mio padre. ¶ Esso per l
115
1532
ch'Alceste al padre mio fa in quella guerra
116
1532
per buon patto avria mio padre tolto ¶ che moglie
117
1532
dolermi, ¶ ch'iniquamente abbia mio padre oppresso, ¶ e che
118
1532
da principio il padre mio ¶ gli avea negata la
119
1532
merto. ¶ 28 ¶ E quando anco mio padre a lui ritroso
120
1532
ch'avria l'amante mio fatto mio sposo. ¶ Pur
121
1532
l'amante mio fatto mio sposo. ¶ Pur, se veduto
122
1532
la pietà ch'al mio padre portava, ¶ sia certo
123
1532
piacer ch'al dispetto mio gli dava; ¶ ch'era
124
1532
antiquo regno ¶ al padre mio farà restituire; ¶ e nel
125
1532
lo priega ch'al mio padre il regno lassi
126
1532
quella guerra, ¶ fin che mio padre avea palmo di
127
1532
dispendio alcun del padre mio, ¶ ne rendé tutto il
128
1532
fu da me il mio amante, ¶ cercando io pur
129
1532
aviso ¶ spento aver del mio padre ogni nimico, ¶ e
130
1532
pena ch'al fallir mio si richiede, ¶ or gli
131
1532
così aspetti il venir mio? - ¶ Ben che non disse
132
1532
cielo ¶ a riportarne il mio perduto ingegno? ¶ che, poi
133
1532
Per riaver l'ingegno mio m'è aviso ¶ che
134
1532
in paradiso; ¶ che 'l mio non credo che tanto
135
1532
e fo il debito mio; ¶ ch'al vostro mondo
136
1532
e ben convenne al mio lodato Cristo ¶ rendermi guidardon
137
1532
chi mi prese ¶ il mio signore, e mi fa
138
1532
valor si compari col mio. ¶ S'abbattuta sarò, di
139
1532
Io gli ho al mio regno in Africa mandati
140
1532
passo. ¶ Rispose Fiordiligi: - Il mio camino ¶ vo' che sia
141
1532
non sia ¶ venuta al mio signore e mio marito
142
1532
al mio signore e mio marito. ¶ Voglio tentar, perché
143
1532
davante, ¶ ove per amor mio vo' che tu vada
144
1532
vinto tu rimagna, ¶ al mio signor menar preso ti
145
1532
che diletti sia. ¶ Del mio pensier con altri non
146
1532
io sia donna alcun mio gesto niega. ¶ La voce
147
1532
intiepidire ¶ potuto avessi col mio far dimora, ¶ vivere in
148
1532
ma visto quanto il mio star vi nocessi, ¶ per
149
1532
Chiedi tu, quanto il mio valor s'estende, ¶ poi
150
1532
ciel la luna al mio cantar discende, ¶ s'agghiaccia
151
1532
attuffata; ¶ né fece al mio parlare altra risposta, ¶ che
152
1532
poi, ¶ tanto che con mio danno il re lo
153
1532
piaccia, ¶ l'assedio al mio signor levar d'intorno
154
1532
Io vi domando per mio onor sol questo: ¶ tutto
155
1532
sì baldanzoso il creder mio, ¶ ch'io non stimava
156
1532
Rinaldo. ¶ Ma vano il mio disegno ieri m'uscìo
157
1532
ragion di guerra, ¶ quando mio signor fosse o cavalliero
158
1532
disse) e il destrier mio, - ¶ agli scudier che l
159
1532
che mi rendi il mio Frontino inante. ¶ 97 ¶ Se di
160
1532
a una donna il mio cavallo, ¶ vuoi ch'io
161
1532
lascia Frontino, e nel mio arbitrio dàllo. ¶ Non pensare
162
1532
dicea: - Signori, udite il mio consiglio: ¶ differire ogni lite
163
1532
da tornar sul destrier mio. - ¶ 115 ¶ Rispose Rodomonte: - Ottener questo
164
1532
ch'è stato il mio voler già tale, ¶ di
165
1532
Io non intendo il mio scudo lasciarte, ¶ se contra
166
1532
signor, che questo è mio cavallo, ¶ ch'ad Albracca
167
1532
ch'io fo il mio dovere. ¶ 92 ¶ Ma perché si
168
1532
ma darne colpa al mio destin crudele. ¶ Molte or
169
1532
uno è un fratel mio, detto Iocondo. ¶ Eccetto lui
170
1532
fare altri il bisogno mio: ¶ né dubitar, ch'io
171
1532
fallo ¶ lasciato avria il mio can correre un tratto
172
1532
cavallo, ¶ tanto che 'l mio bisogno avessi fatto". ¶ Iocondo
173
1532
sicura io sia ¶ del mio onor (disse), e ch
174
1532
vi possa dar questo mio dono, ¶ nessuno al mondo
175
1532
l'altrui, ma nel mio corpo or ora. ¶ 24 ¶ Io
176
1532
potuto giovare al petto mio ¶ il gaudio che sia
177
1532
instigò, più che 'l mio amore. ¶ 34 ¶ Ma se gli
178
1532
spiegasson le bandiere in mio sol danno, ¶ voi pur
179
1532
Soria a un castel mio prigioniero; ¶ et è pur
180
1532
sì aperto il valor mio, ¶ ch'avresti il fin
181
1532
siate certa che 'l mio onor m'ha spinto
182
1532
in luogo fermo a mio modo lo incontro - ¶ dicea
183
1532
mi faria uscir del mio debito molto, ¶ se così
184
1532
gaudio disse: - O signor mio, ¶ qual fortuna a combatter
185
1532
non gli narri il mio martoro ¶ atto a piegar
186
1532
sciolto ¶ dinanzi al lento mio correr s'affretta; ¶ o
187
1532
Deh, come è il mio sperar fallace e stolto
188
1532
lassa, ¶ fuor che del mio desire irrazionale? ¶ ch'alto
189
1532
mai fine al precipizio mio. ¶ 22 ¶ Anzi via più che
190
1532
di seggio, ¶ et ogni mio poter può di lui
191
1532
sole! ¶ 24 ¶ Et oltre al mio destino, io ci fui
192
1532
dimostrare i frutti del mio seme ¶ mi fêro dagli
193
1532
in una impresa il mio fratel ferito, ¶ molto al
194
1532
a tentar venne ¶ il mio fratello, et a sua
195
1532
mi possa alcun del mio fallire; ¶ 23 ¶ quando fallir sia
196
1532
compagno ha l'onor mio distrutto: ¶ questo corpo per
197
1532
troppo lontano; ¶ che 'l mio fratello, debole et egroto
198
1532
Non trova il fratel mio scusa che vaglia; ¶ ch
199
1532
ch'ebbe il fratel mio poco ritegno ¶ contra il
200
1532
conduca a tale ¶ il mio giusto furore e il
201
1532
e movea sempre al mio fratello assalti, ¶ e con
202
1532
si toglie: ¶ al fratel mio va con malizie nuove
203
1532
in tutto l'onor mio non sia perduto? ¶ 40 ¶ E
204
1532
sia perduto? ¶ 40 ¶ E col mio quel del mio marito
205
1532
col mio quel del mio marito insieme, ¶ il qual
206
1532
inteso il partir del mio consorte, ¶ e ch'al
207
1532
se ci fosse il mio signor per sorte, ¶ non
208
1532
sol pòi rimediargli; ¶ del mio onor altrimenti sarà tratto
209
1532
e di quel del mio Argeo, che già m
210
1532
a me, per Argeo mio disposto. ¶ Narrami pur quel
211
1532
venne, ¶ fuor trasse il mio fratel con l'arme
212
1532
rende a Gabrina il mio fratel la spada. ¶ Gabrina
213
1532
meno è contra al mio fratello accensa, ¶ che fosse
214
1532
pozione ¶ da ritornare il mio fratel robusto. ¶ Ma Gabrina
215
1532
ch'era ¶ già de mio frate caminata inanzi. ¶ Noi
216
1532
che per parole ¶ il mio compagno le sue dar
217
1532
incanti, e non per mio valore. - ¶ 91 ¶ Mentre così pensando
218
1532
teco stia sempre il mio obbrobrio occulto. - ¶ 93 ¶ Il pozzo
219
1532
dicea) m'ha dal mio amor disgiunta: ¶ almen ci
220
1532
veggi se 'l valor mio si confaccia ¶ a quel
221
1532
il famoso Agrican genitor mio. ¶ 80 ¶ Orlando a tradimento gli
222
1532
Pongli la briglia del mio palafreno ¶ (la donna gli
223
1532
non è molto ¶ il mio feroce, o sia col
224
1532
ch'indizio fan del mio tormento, ¶ sospir non sono
225
1532
sento ¶ che 'l petto mio men la sua pena
226
1532
posso ben comprender, signor mio, ¶ che nulla cosa nuova
227
1532
costei. ¶ Ma quanto al mio ritorno sia seguito, ¶ né
228
1532
casa d'uno ostier mio amico, ¶ che fatto sano
229
1532
il traditore; onde fu mio prigione. ¶ Il re, udito
230
1532
cadersi, e disse: - Signor mio, ¶ ognun che vive al
231
1532
a morte. ¶ 78 ¶ - Così, cor mio, vogliate (le diceva), ¶ dopo
232
1532
Ma poi che 'l mio destino iniquo e duro
233
1532
partita. ¶ 81 ¶ Di ciò, cor mio, nessun timor vi tocchi
234
1532
nferno, ¶ ma quel del mio signor, che va col
235
1532
in oblio messo il mio nome?" ¶ 21 ¶ Per ben saperne
236
1532
le spine: ¶ solo il mio desiderio è senza fine
237
1532
che t'increscesse il mio felice stato, ¶ d'alcun
238
1532
acciò che l'error mio ¶ sia ne l'imperio
239
1532
è più folle il mio, ch'alcun dei loro
240
1532
piacquer molto all'appetito mio ¶ i suoi begli occhi
241
1532
ch'io porterò del mio parlar supplizio, ¶ perché a
242
1532
che te n'incresca. ¶ 6 ¶ Mio patre fe' in Baiona
243
1532
io non misi il mio core in luogo immondo
244
1532
alla gran festa, ¶ il mio Zerbino in Scozia fe
245
1532
io saracina) ¶ ch'al mio padre per moglie non
246
1532
disiato, ¶ che dentro il mio giardin lasciai trovarmi. ¶ Odorico
247
1532
e venne chetamente al mio giardino. ¶ 14 ¶ Quindi fui tratta
248
1532
sperando in breve il mio Zerbin fruire. ¶ 15 ¶ Voltati sopra
249
1532
triste e disoneste tempre ¶ mio conforto in dolor, mio
250
1532
mio conforto in dolor, mio bene in male; ¶ che
251
1532
Prestògli Amor (se 'l mio creder non erra), ¶ acciò
252
1532
nono, ¶ che fu il mio vivo corpo qui sepolto
253
1532
corpo qui sepolto. ¶ Del mio Zerbino ogni speme abbandono
254
1532
Agrican fu il padre mio: ¶ se per richezza, chi
255
1532
voglia tua bontà, pel mio fallire, ¶ che 'l tuo
256
1532
vanno. ¶ 2 ¶ La vostra, Signor mio, fu degna loda, ¶ quando
257
1532
paladino invita, ¶ e: - Figliuol mio (gli grida da la
258
1532
e quelle in danno mio sì ben raccolte, ¶ ch
259
1532
fiero, ¶ date credenza al mio giudicio vero. ¶ 2 ¶ Io dico
260
1532
parole, ¶ dicea piangendo: - Signor mio, son questi ¶ debiti premii
261
1532
cura: ¶ mandommi il fratel mio, col quale io sono
262
1532
sin qui venuta del mio onor sicura; ¶ et or
263
1532
morta sarei, te, signor mio, bramando. - ¶ 13 ¶ E seguitò la
264
1532
morire, ¶ che senza te, mio sol, viver poi cieco
265
1532
sì prave, ¶ ch'al mio parer v'abbia d
266
1532
mi dispiace: ¶ ma il mio poco giudicio, e lo
267
1532
serà pronta ¶ a tutto mio sapere e mia possanza
268
1532
sul buon destrier del mio fratello assiso? ¶ Dimmi se
269
1532
assiso? ¶ Dimmi se 'l mio fratello è morto o
270
1532
anche potuto, ¶ volentieri il mio don m'avria renduto
271
1532
qui parme ¶ l'onor mio in tutto: - e con
272
1532
quanto m'incresca ¶ del mio signor, che sia rimaso
273
1532
per fama almeno il mio buon cor si scuopra
274
1532
resto senza te, Medoro mio? ¶ Morir teco con l
275
1532
questo stuol che 'l mio signor trafisse, ¶ non debbo
276
1532
orme; ¶ mostrami ove 'l mio re giaccia fra tanti
277
1532
Ma chi del canto mio piglia diletto, ¶ un'altra
278
1532
il corpo del re mio. ¶ Non vo' ch'altra
279
1532
cura, ¶ quanta ch'al mio signor dia sepultura. ¶ 12 ¶ E
280
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altra cosa che 'l mio core agogna, ¶ come t
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non potei finire il mio viaggio, ¶ che qua mi
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tolle. ¶ La fama del mio sangue spiega i vanni
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Parmi ch'ingiuria il mio destin mi faccia, ¶ avendomi
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lagrime, baciollo. ¶ - Caro parente mio, non più palese ¶ tua
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vinci. - ¶ Ella suggiunse: - Il mio cor mai non teme
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contento. ¶ Or tu in mio loco sei campion di
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per amante il fratel mio. ¶ 16 ¶ Ma né sì saldo
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le radici; come ¶ il mio fratello a' prieghi di
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mi tenea, ¶ e del mio amore ardeva tutta quanta
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né minor fiamma nel mio core accese ¶ il veder
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volto: ¶ ogni pensiero, ogni mio bel disegno ¶ in lei
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novo amante al loco mio fu assunto. ¶ Da sé
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a terra. ¶ Alcun dal mio parer qui si dilunga
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l'inesperienza ¶ farà al mio canto dar poca credenza
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a voi soli ogni mio intento agogna ¶ che 'l
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atteso ho del sudor mio? ¶ 57 ¶ Di medolle già d
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per questo fu Argalia mio frate; ¶ che poco gli
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Agricane ¶ disfece il genitor mio Galafrone, ¶ ch'in India
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lugùbri, ¶ fin che 'l mio spirto stanco si riabbia
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sua sciocchezza ripensava. ¶ - Cor mio (dicea), come vilmente teco
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mi volea tôrre al mio dispetto? ¶ non poteva io
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non morir, se 'l mio bel fior colto hanno
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e mi rallegro ¶ nel mio difetto aver compagno tale
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anch'io sono al mio ben languido et egro
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così ha nome il mio fedele amante), ¶ che 'l
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manda ¶ a domandarmi al mio padre in Olanda. ¶ 26 ¶ Io
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Io ch'all'amante mio di quella fede ¶ mancar
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fin guidata, ¶ dico a mio padre, che prima ch
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voglio essere uccisa. ¶ 27 ¶ Il mio buon padre, al qual
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che tutto il sangue mio cacciò sotterra. ¶ 28 ¶ Oltre che
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la palla. ¶ 31 ¶ Difendendosi poi mio padre un giorno ¶ dentro
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e così al popul mio, ¶ che pace e che
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molti; e veggio al mio cordoglio ¶ che solo il
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erano stati ¶ già di mio padre, io scelgo dui
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Communico con loro il mio disegno: ¶ essi prometton d
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dove fu rotto un mio fratello e ucciso, ¶ spacciar
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cortine avea nascoso ¶ quel mio fedele; il qual nulla
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uno e l'altro mio fratello ¶ m'avea col
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meglio suggetto ¶ farsi il mio stato, mi volea per
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e meno pesa, ¶ il mio compagno al mar mi
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Vòlse uccider Bireno in mio dispetto; ¶ che d'altro
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e strazio schivi al mio caro consorte. ¶ 50 ¶ Mio padre
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al mio caro consorte. ¶ 50 ¶ Mio padre e' miei fratelli
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m'eran, del viver mio soli sostegno, ¶ per trarlo
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dato la vita al mio consorte. ¶ 55 ¶ Né fino a
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che muora il signor mio. - ¶ 57 ¶ Qui la donzella il
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lasso! ¶ ch'al venir mio non affrettai più il
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sopra, ¶ speri allo scampo mio ritrovar via. ¶ Di disagio
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m'hai lo stato mio, sotto pretesto ¶ di parentado
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e d'ogn'altro mio ben fu la ruina
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ho detto, il detto mio non erra, ¶ che ben
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Dunque in presenzia del mio caro Orlando ¶ da questo
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re di Circassia), ¶ in mio servigio a costui l
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ferire. ¶ 48 ¶ Ch'abbiate, Signor mio, già inteso estimo, ¶ che
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e solo il pensier mio ¶ fu di ridur quella
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e non che per mio mezzo il suo disio
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ad effetto il voler mio, ¶ non ti turbare; e
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destrier feroce: ¶ - Ferma, Baiardo mio, deh, ferma il piede
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adombri e incarni il mio disegno. - ¶ 59 ¶ Così dice egli
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da chi disia il mio amor tu mi richiami
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gridò: - Scendi, ladron, del mio cavallo! ¶ Che mi sia
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mi sia tolto il mio, patir non soglio, ¶ ma
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quel rapace ¶ portassi il mio conforto e la mia
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la donna, anzi il mio cor mi tiene, ¶ che
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ròcca lungi, ove il mio ben m'è chiuso
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muova ¶ del duro caso mio spietato e fello! ¶ Quando
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lacrime affermando il dolor mio. ¶ Quei, lor mercé, mi
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loco, che chiudea il mio core, ¶ dissi, partendo, le
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ch'arrivi all'alto mio concetto? ¶ Molto maggior di
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che questa parte al mio signor si debbe, ¶ che
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ogni mia fatica, ogni mio ingegno. ¶ 4 ¶ Levando intanto queste
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paese, ¶ perché circa il mio studio alto misterio ¶ mi
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antiveggian profeti il venir mio? - ¶ 14 ¶ E lieta de l
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tu non metta il mio consiglio in opra. ¶ Né
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faran piacere il venir mio. - ¶ Vòlse dir de l
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bello, ¶ non impedir il mio consiglio onesto! ¶ Piglia lo
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tu mi lasci il mio Ruggiero. ¶ 34 ¶ E se disposto
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Voglio che sappi, signor mio, ch'essendo ¶ tenera ancora
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tenni. ¶ Crudele Amore, al mio stato invidendo, ¶ fe' che
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uscia. ¶ Io facea il mio amator quivi montare; ¶ e
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inante ¶ de l'amor mio, n'avesse il cor
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arrogante, ¶ s'imperio nel mio cor s'aveva assunto
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dicea ch'uguale al mio non era, ¶ né vero
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fatica ¶ per far del mio amator Ginevra amica. ¶ 16 ¶ Feci
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in grazia il duca mio: ¶ e questo, che ad
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Io confortai l'amator mio sovente, ¶ che volesse lasciar
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venir in breve il mio desir sciemando". ¶ 26 ¶ Così disse
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Mi maraviglio (incominciò il mio amante) ¶ ch'avendoti io
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per impetrarla son dal mio signore. ¶ Perché mi turbi
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fossi, e tu nel mio". ¶ 29 ¶ "Et io (rispose Ariodante
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et io il secreto mio t'aprirò tutto; ¶ e
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l dica; ¶ e del mio ben veduta la radice
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era d'incontro al mio verron secreto. ¶ Vien d
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te a Ginevra il mio successo sia; ¶ e dille
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levar la mente ¶ al mio fratel, sì ch'a
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era del duca e mio. ¶ 71 ¶ E la notte medesima
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effetti ¶ de l'amor mio fei Polinesso certo; ¶ e
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la gran mercé del mio gran merto; ¶ vedi se
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a morir giunto. ¶ Di mio fratello insieme, il quale
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animal da l'arbor mio: ¶ basti che 'l mio
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mio: ¶ basti che 'l mio mal proprio mi flagella
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amena spiaggia. ¶ 33 ¶ Il nome mio fu Astolfo; e paladino
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il domìno, ¶ dopo il mio padre Oton, de l
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le piacque ¶ l'aspetto mio, come mostrò ai sembianti
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Deh torna a me, mio sol, torna, e rimena
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tuo ben, che 'l mio, mi piaccia, ¶ né curi
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se mai dal padre mio sarà saputo) ¶ d'esser
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me e lo stato mio ¶ spender tu possa ad
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non so ch'al mio cordoglio, ¶ fuor che la
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sperato ¶ di ritrovare al mio caso pietade. ¶ Ma quando
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libertà gli diede. ¶ - O mio Frontin (gli disse), s
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Ruggier priva. ¶ 97 ¶ - Deh, Ruggier mio (dicea), dove sei gito
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nel servar fede al mio amante, ¶ d'ogni scoglio
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fin che 'l fratel mio vive; ¶ se Leon la
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letizia c'han del mio ritorno! ¶ Mamma e Ginevra
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la libertade oppressa. ¶ 7 ¶ Del mio signor di Bozolo la
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gesti rallegrarsi tanto ¶ del mio ritorno, che non facil
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Berna. ¶ 13 ¶ Ecco Alessandro, il mio signor, Farnese: ¶ oh dotta
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gaudio e maraviglia. ¶ Il mio Valerio è quel che
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e con l'Angiar mio sente ¶ piacer, che più
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teme. ¶ Annibal Malaguzzo, il mio parente, ¶ veggo con l
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dà, ch'ancor del mio nativo nido ¶ udir farà
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voglia di bocca. ¶ 34 ¶ - Signor mio (disse al fin), quando
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ch'altretanto saria il mio ¶ cor fuor del corpo
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tuo disio, ¶ ch'al mio, ho voluto, t'ho
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molto più che 'l mio bene, il tuo mi
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offeso ¶ fu il campo mio dal valor tuo stupendo
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come tu, al viver mio romper li stami. ¶ Non