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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Cantoni, Pietro e Paola con seguito di bei tipi, 1897

concordanze di «mio»

nautoretestoannoconcordanza
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venne che quando il mio principale mi mandò via
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Volete mettervi maestrino del mio figliuolo? ¶ Mi è sembrato
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ricci biondi verso il mio viso. A guardarlo allora
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E tu conforta il mio babbo e la mia
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di lasciarmi ritornare al mio primo mestiere ed egli
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certa d'indovinare il mio stesso desiderio, mi ha
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propria mente. Permettete a mio marito di provvedere alla
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dedicato alla memoria del mio povero Bill, voi sarete
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avrebbero meritato, ma il mio cuore e il mio
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mio cuore e il mio intelletto erano assorti altrove
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scrittoio, nella tomba del mio bambino, ma che bambino
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sistema e rimandai il mio compito a molto dopo
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un bel vivere, il mio! Mandar dentro per anni
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più piccola ciambella di mio! Avessi potuto rifarmi dalla
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che potesse essere il mio babbo od un fratello
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babbo od un fratello mio! ¶ Se non che, per
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e che notassi di mio capo! E come fare
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le offrirò mezzo il mio, e le farò da
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guardò bene tutto il mio arsenale di manoscritti e
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blu, ma se il mio signor Babbo mi avesse
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per l'appunto il mio Babbo, che ha saputo
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signora accolse bene il mio ragionamento, e mi accomiatò
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avanguardia alla Direttrice. ¶ - O mio Titano - diceva sul far
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dei tre picchi - o mio libero monte cittadino, prenditi
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subito lei: ¶ - Guarda guarda. Mio marito è già arrivato
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il cupolone e il mio primissimo pensiero, appena arrivati
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affannosi tre mesi del mio innamoramento e delle nozze
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piedi a riprendere il mio braccio. ¶ - Perchè hai trattato
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Costei raccontò graziosamente il mio caso e mi lasciò
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arcigna commiserazione. ¶ - Vediamo, signor mio! - riprese a dire. - Quali
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mai creduto che il mio carnefice potesse mutare tanto
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del solo capo, al mio saluto, e prese a
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sopra la spalla del mio interlocutore, caddi coll'occhio
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che starò chiuso nel mio dolore, e perchè, per
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perchè io faccia il mio dovere e poi mi
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appena qualche volta col mio povero babbo, e da
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era. Resisterò io, nel mio piccolo, alla mala piega
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sia detto contro il mio vantaggio, sarebbe intanto quello
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sinceramente. - Il fiasco del mio povero istituto minacciava senza
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pensai, guardando soprappensieri il mio bastoncino. - Che Paola sia
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l'uso diurno del mio più bel salotto, e
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del Cavaliere e nel mio, e una distesa di
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vi avviso che il mio siniscalco non mi fa
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M'importava poco del mio equipaggio, che stava così
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occuparmi dell'anima del mio padrone, ma questo non
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secondandola. ¶ - E intanto il mio padrone doveva battersi contro
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altro bagno, come il mio, nella camera accanto. ¶ - Un
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di biblioteca e il mio girellare di poi. E
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Bill sia passato nel mio quando son nata, ma
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come troppo anziano in mio confronto soltanto per rispetto
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L'equilibrio fra il mio stomaco ed il mio
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mio stomaco ed il mio capo si andò così
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gioie segrete nè il mio palese appetito. ¶ Difatti, quando
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gengive. Avrei continuato il mio sogno anche nello svegliarmi
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giù per prepararmi al mio futuro agone! "Ora la
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cose insieme. E scrivono. Mio fratello aveva preso una
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mia, di dove il mio portiere (l'unica persona
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me nell'offrire il mio braccio alla Signorina. - È
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tocca al più memorabile mio pasto nella casa del
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e che schiaffo al mio amor proprio di uomo
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Per ispiegar bene il mio rapidissimo mutamento in peggio
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mi lasci ripetere il mio monologo, tutto a sbalzi
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da sè sola, nel mio libro, per poco che
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piccola giunterella dello stesso mio tacito monologo, e non
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per me, è appunto mio fratello, che avete udito
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quale trova buono, di mio, tutto quello che corrisponde
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Ma che ne sa mio fratello di me? E
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donna, come sarebbe dover mio, ove troppi mali esempi
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pensione. ¶ - Questo è il mio automedonte che viene a
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maggior luce, e il mio editore, molto abile e
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aver saputo mettere nel mio "finissimo" manicaretto una bastante
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ragione lui nel caso mio? Vi pare possibile, in
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questa storiella ed il mio appartenere al gentil sesso
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stata uomo, nè il mio critico mi avrebbe dato
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per deviare dall'innocente mio capo uno strale già
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quistione che ho con mio marito. ¶ - Io? ¶ - Lei. Anche
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principiò l'Angelina - e mio marito serve il Dottore
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me. ¶ - Sì, ma sul mio, cioè sulla terricciuola della
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Lei. Quest'uomo, questo mio marito di capriccio, ha
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per parlare del testamento mio? Io lascerò tutto ai
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di lasciare tutto il mio a nessuno. E lui
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ha guadagnato per merito mio!? ¶ - Per merito vostro? ¶ - Sì
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un po' sbigottita del mio ravvedimento, pensò bene di
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dammi braccio. Oh il mio povero Cavaliere! Che male
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alta notte quando il mio tavolino si diede a
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lei continuamente. ¶ - Ma il mio nervoso non fa male
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lo sai? Esercitava il mio ufficio più specialmente nelle
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ed io aveva il mio. ¶ - Quale? ¶ - La più grande
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non aiutare mai, del mio, la piccola contessina o
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mie parole e del mio contegno, senza sorvegliarne gli
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caricare le tinte a mio favore - rispose il Cavaliere
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il bel sesso urbanamente - mio marito ed io siamo
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metà indivisa, come dice mio marito, di quello che
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che cosa avete con mio marito. ¶ La pacatezza di
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avvista di tutto il mio scrivere? Perchè vi premeva
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in un salto col mio voluminoso fascio di carta
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domandai poco dopo al mio collega. ¶ Questi, non sapendosi
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intellettuale già propinatami dal mio maestro e dissi a
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muovermi per pensare al mio. Basta che la tua
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adagio adagio dentro il mio. Guardo soltanto la mano
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sopra gli imitatori. ¶ Il mio interlocutore aveva lasciato il
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interlocutore aveva lasciato il mio braccio, e già il
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un bacio per conto mio, di troppi che gliene
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notte per condurre il mio libretto a questo porto
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uno di là. ¶ - Quando mio nonno morì... - principiò a
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ho mica perso il mio tempo a cercare anche
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belle i comici! ¶ - Quando mio nonno morì, io aveva
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aveva venticinque anni, e mio padre, già quasi vecchio
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Che accordo perfetto fra mio padre e il suo
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almeno sulle prime, fra mio padre e me! Eppure
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grandissima differenza fra il mio nonno ed io! Il
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nonno ed io! Il mio nonno che era stato
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come si spiega che mio padre andava così bene
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già detto. Perchè il mio nonno glieli aveva lasciati
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e non punto il mio. Quanti assalti di gotta
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gran sospetto al partito mio! Vincevamo? Qualche volta sì
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grande! Bisognava far nuovo! Mio padre, che era cresciuto
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mi diceva sempre: "Figlio mio, tu corri, tu voli
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son sentito attaccare nel mio lato debole, cioè nelle
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me solo che il mio nonno, col suo pugno
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di vergogna, come era mio diritto, ne ebbi anche
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della sconsolata morte di mio padre, più delle calunnie
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sia pure per amor mio soltanto, e che non
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ho scritto, e questo mio libretto non sarà peggiore
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una persona sola, che mio marito si è fissato
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saputo or ora dal mio amico farmacista, quello dell
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insieme alla fortuna del mio libretto, e ne faccio
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indirizzo del Dottore al mio maestro, perchè si vada
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casa per effetto del mio libro. Egli ne ha
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ci credesse) davanti al mio scrittoio, nel preciso stato