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invenzioni verbali


Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

concordanze di «mio»

nautoretestoannoconcordanza
1
1921
ritorno. Egli scriveva a mio padre da una città
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1921
dinnanzi al tavolo, fra mio padre e mia madre
3
1921
Si volgeva poi a mio padre e lo guardava
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1921
non sei cambiato. ¶ E mio padre si palpava il
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1921
E questo è il mio coltello! — gridò l'altro
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1921
inquietudini nè desideri, che mio padre dominava dalla cantina
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1921
della mia casa, del mio giardino, del villaggio e
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1921
questi disordini spirituali, che mio padre, rammaricandosi di aver
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1921
solo pane — dissi a mio padre; e in poche
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1921
corpo tremare contro il mio petto, il suo cuore
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1921
crepuscolo, passammo la porta. Mio padre aveva già provveduto
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1921
aveva già provveduto al mio alloggio. Discesi dunque dinnanzi
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1921
mano strinse forte il mio braccio. ¶ — Vuoi credere che
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1921
giovane? Io sono pazzo. Mio buon maestro, tutte le
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1921
un gran vuoto nel mio cervello. Ma la vampa
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1921
mani per coprire il mio rossore. Con gli occhi
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1921
lungo silenzio appoggiandosi al mio braccio, — senza volere tu
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1921
balbettava di fuggire? Il mio ospite, insomma? — domandavo trepidando
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1921
tenevo stretta contro il mio petto, la baciavo teneramente
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1921
la baciavo teneramente. ¶ — Amor mio, sono pronto! Occorre morire
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1921
abiti goffi e il mio volto infantile, fra quelle
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1921
lacera. Si sedette sul mio letto, mi guardò e
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1921
molto duro, contro il mio petto, che mi respinge
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1921
che dice: — Lippi, Lippi mio, vattene. Sii buono. Domani
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1921
Che hai? — mormorò al mio orecchio. — Non parli? Sei
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1921
Io sentivo contro il mio viso il suo alito
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1921
tristi, molto tristi, amico mio, queste basse forme, queste
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1921
quel nome risuonò al mio orecchio come un richiamo
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1921
questa sera... ¶ Allora il mio fervore cadde. Mi sollevai
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1921
e inebbriante. Guardai il mio orologio: era ancora molto
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1921
più di me, ragazzo mio! — esclamò con tono grave
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1921
ciarliera, Soave, alzarsi dal mio fianco, la sua testa
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1921
cercavo di nascondere il mio turbamento portando spesso il
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1921
a me, quasi al mio orecchio. E poi udii
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1921
cercavo di misurare il mio passo. Non sapevo dove
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1921
fra le botti. Il mio dolore cresceva. Se per
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1921
e inafferrabile, e il mio tormento cresceva tanto da
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1921
disteso e addormentato sul mio letto. ¶ — Sterpoli! — gridai afferrandolo
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1921
si beve. Sì, fratello mio: questo ci consola... ¶ Io
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1921
ad ascoltarlo. ¶ — Fratello, fratello mio... — continuò prendendomi una mano
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1921
diciamo, supplichevoli: — Su, amor mio, mia vita, dammi un
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1921
il corpo aderì al mio corpo, tanto che sentivo
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1921
cuore battere contro il mio. ¶ — Pazza, pazza, — dissi con
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1921
incenso, vaporava contro il mio viso un odore acuto
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1921
sentivo morire. Nuovamente il mio cervello si riempiva di
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1921
piede, ma sopratutto il mio ridere a scatti, a
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1921
questo sogno rovinò sul mio capo, su me, e
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1921
e si mise al mio fianco, e mi avvolse
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1921
L'ho pagata col mio sangue! È mia! Ma
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1921
Perchè uccidersi? E il mio furore cresceva, cresceva la
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1921
gialla e lunga al mio fianco. Quella lingua di
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1921
purpurea che vedevo sul mio petto e che pareva
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1921
un nodo stretto nel mio cervello, che non si
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1921
e si sedevano al mio fianco, rimanendo là mute
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1921
comparirmi dinnanzi ad ogni mio richiamo. La mia sola
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1921
fatto le sorelle insieme. Mio padre era stato in
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1921
apparsa al fianco di mio padre quando la luce
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1921
sulla sua esile gola. ¶ Mio padre disse onestamente: ¶ — Deve
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1921
appunto era piaciuta a mio padre. Silvina invece voleva
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1921
volasse come una farfalla. ¶ Mio padre era un uomo
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1921
confidenze nè abbandoni. Per mio padre non dimostrava nessun
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1921
perchè anch'io, come mio padre, come tutti noi
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1921
Silvina somigliava a un mio ricordo; somigliava a qualcuno
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1921
aveva nel profondo del mio pensiero un nome che
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1921
difficile procedere diritto nel mio racconto. Io sono stato
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1921
siepe ce lo impediva. ¶ — Mio Dio! gridò mia madre
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1921
corsa verso il fiume. Mio padre, seguito da altri
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1921
in casa, sostenuta da mio padre. Nemmeno si voltò
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1921
rispose a nessuno. Quando mio padre l'aveva raccolta
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1921
per quel tragico accidente. Mio padre era convinto di
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1921
il glicine, ma il mio pensiero non poteva distaccarsi
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1921
ora riposava sotto il mio tetto, dopo essere scampato
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1921
mi fossi abbandonato al mio cuore avrei pianto dirottamente
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1921
o nelle mani di mio padre, o di qualunque
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1921
un pezzo avevo udito mio padre dare il catenaccio
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1921
costrinsi a sedere sul mio letto. Poi, rimanendo in
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1921
forse Paris, tuo fratello? ¶ — Mio fratello! disse Silvina. Questa
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1921
ti ricordi d'essere mio fratello! Ma poi, soggiunse
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1921
me che tu sia mio fratello? Lasciami andare via
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1921
roggia: avevo visitato il mio formicaio. Ero lontano mille
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1921
mia madre e a mio padre quanto sapevo di
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1921
nel corridoio e il mio dialogo con Silvina. Mio
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1921
mio dialogo con Silvina. Mio padre montò in furore
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1921
Silvina, le diceva, amor mio, vedi, tutto ciò ci
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1921
guardandola teneramente: ¶ — Silvina, amor mio, sussurrava, mi vuoi bene
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1921
trascina a risuscitare dal mio passato tante immagini dolorose
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1921
come era disgraziato il mio. ¶ Mia sorella Silvina (è
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1921
dinnanzi a lei. ¶ — Il mio posto, le diceva, è
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1921
una cosa simile? ¶ — Amico mio, rispose il principe, la
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1921
baci, gridando: ¶ — Amore, amore mio! Poi indietreggiò di due
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1921
Il principe, l'amico mio, ha ragione! ¶ — Tu conosci
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1921
ho risposto: — Mia moglie! ¶ — Mio Dio! disse Silvina, come
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1921
di Dio, è Loreto mio bello... ¶ Loreto squadrò con
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1921
buona con Silvio... Era mio dovere ringraziarla di quanto
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1921
ascoltato appena, quando il mio terzo marito mi lasciò
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1921
sul cuore) come il mio cuore batte in questo
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1921
su molti lati del mio carattere. In ogni caso
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1921
nascondere i palpiti del mio cuore; e quando il
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1921
cuore; e quando il mio cuore parla, sono incapace
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1921
fantasticando di tutto il mio avvenire, quella donna, com
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1921
era apparsa improvvisamente sul mio cammino, così improvvisamente scompariva
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1921
la vera voce del mio cuore, la voce dell
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1921
ti ho aspettato, Silvio mio! E tu? Credermi capace
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1921
capace di dimenticare il mio Silvio? È questo tutto
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1921
una grama vita, Silvio mio! Perchè dovrei nascondertelo? Bisogna
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1921
mondo intero a modo mio... Ed ora vattene, perchè
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1921
riveduta. Rivedendola allora, il mio povero cuore ebbe una
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1921
ore. Silvina, seduta al mio fianco, tenendo gli occhi
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1921
non parlava. Avvolto nel mio mantello, il cappello calcato
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1921
non guardarla, e il mio pensiero non si allontanava
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1921
presenti, si rivolse a mio padre, che la guardava
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1921
ancora almeno un bacio... ¶ Mio padre rimase muto, tossì
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1921
volontà. ¶ Pronunciate queste parole, mio padre uscì precipitosamente dalla
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1921
uscii dalla stanza, trovai mio padre seduto, al buio
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1921
Nessuno si muova, senza mio ordine, gridò mio padre
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1921
senza mio ordine, gridò mio padre. Nessuno entri in
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1921
questa casa, senza il mio permesso. Intendetemi bene: nessuno
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1921
me, pallida, rincantucciata al mio fianco, gli occhi chiusi
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1921
prima di assopirsi! ¶ Incontrai mio padre nel corridoio. Egli
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1921
gratia plena... Poi invitava mio padre ad andarsi a
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1921
e poi disse a mio padre di andare a
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1921
da lui qualche cosa. Mio padre la baciò in
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1921
impaurita dall'espressione del mio viso che doveva essere
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1921
all'uscio, timoroso che mio padre, destato da qualche
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1921
Forse la paura di mio padre, il timore di
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1921
pregare, inginocchiarsi dinnanzi a mio padre, invocare il suo
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1921
dinnanzi alla camera di mio padre, in punta di
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1921
e lo sentii singhiozzare. ¶ Mio padre non s'era
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1921
dalla nostra casa. Ma mio padre non uscì dalla
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1921
indurla ad adagiarsi sul mio letto e ad appoggiare
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1921
appoggiare il capo sul mio cuscino. Seduto accanto a
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1921
sciagure. Ma, per conto mio, spero di non vedere
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1921
ricordo che avessi di mio padre! E poi dove
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1921
e perfetto? Povero papà mio! Se lo sapesse! — Infine
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1921
più segreti per il mio udito, quando ancora i
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1921
anni! Poco dopo anche mio padre morì, ed io
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1921
offrire a un disgraziato mio pari. ¶ Nevicava. Con una
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1921
tenebre odiose, fra il mio viso e il vento
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1921
avevo se non il mio modesto salario d'amanuense
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1921
altra sensazione esteriore, ogni mio pensiero. La notte doveva
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1921
di udire proprio al mio fianco, dietro il mio
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1921
mio fianco, dietro il mio capo, un singhiozzo soffocato
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1921
cuore meno distrutto del mio, meno buio. Ma io
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1921
questa stanza, introdusse nel mio deserto, nella mia landa
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1921
mondo, per rompere ogni mio rapporto con il prossimo
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1921
lenzuolo e, infilato il mio vecchio soprabito, mi lanciai
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1921
Incominciavo a disperare, amico mio! mi disse tutto d
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1921
i registri pronti sul mio tavolo. Non hai da
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1921
altro che sederti al mio posto. Addio, addio! Ora
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1921
a vivere per conto mio. Vivere? Che vita sarà
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1921
Esposito. Questo era il mio stretto dovere: provare, sedendo
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a me stessa: — Sarà mio, ma soltanto mio! Non
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Sarà mio, ma soltanto mio! Non sarà di nessuna
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uomo! Eppure, perchè nascondertelo, mio caro Esposito? Per tanti
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me stessa: — L'amor mio lo ha vinto così
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trasfonde nella mia. Il mio corpo racchiude la miglior
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ad ogni passo: — Dio mio, dove andranno a finire
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a un quaderno: «Amor mio, diceva quel biglietto, non
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1921
strapparmi per sempre al mio amore. Esposito, Esposito! Sento
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1921
e ripresi lento il mio cammino. Veramente tutto era
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che dovevano condurmi al mio sgabuzzino. Ma mentre stavo
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1921
mani, storia lunga, caro mio! Sembrò subitamente preso da
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1921
altra casa per conto mio. Ma sono io che
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1921
ultimi gradini, entrai nel mio sgabuzzino e mi rinchiusi
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1921
aveva stupidamente strappato al mio dolce nulla verso il
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1921
abitavano sotto lo stesso mio tetto, allo stesso piano
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1921
coricato, immobile, abbandonato al mio peso... E a poco
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1921
qualcuno fosse coricato al mio fianco, con il capo
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1921
capo appoggiato accanto al mio sul guanciale, e che
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1921
lento e uguale nel mio orecchio. Certamente era ancora
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dalla mia felicità, dal mio abbandono: già costretto di
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1921
vidi che sotto il mio letto, tutta raggomitolata, c
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vostra vita sotto il mio letto? Andiamo: via! Siate
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1921
qui, disgraziata? Sotto il mio letto? Che cosa c
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che io soverchiavo col mio. Mi rivolsi quindi nuovamente
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1921
accanto a me, in mio assoluto potere. No: non
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di essere riammesso al mio impiego. Oltre tutto la
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della città. Avevo il mio ufficio nell'angolo più
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una piccola tipografia. Il mio guadagno non sarebbe bastato
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decifrare i tratti del mio viso, come per indovinare
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ergastolano, con tutto il mio dolore, e la mia
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e i calzoni del mio abito tutto unto e
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ruppe in singhiozzi. Il mio primo impulso fu di
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alla deriva, sottoponendo il mio corpo a tutte le
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luce della tipografia, il mio stomaco a sopportare l
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1921
inerte e addormentato il mio pensiero, il cervello arrugginito
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1921
mi rannicchiai tutto nel mio angolo di letto, con
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molta fatica, camminava al mio fianco in silenzio, misurando
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il suo passo sul mio, le mani affondate in
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colte nel giardino di mio zio. ¶ Presi quelle rose
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ancora meno retribuito del mio. Mi pareva anzi che
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tutti gli angoli del mio cervello divenuto terribilmente lucido
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1921
poi esco per conto mio, la mia tipografia è
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lentamente il vino del mio bicchiere nella bocca aperta
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1921
realtà. Ma nel caso mio non esistevano che tristezze
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lasciare a metà il mio lavoro, afferrare il cappello
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la mia pena, il mio tormento, improvvisamente svanivano, e
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1921
Isacco, alla fine del mio lavoro, presi l'abitudine
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1921
Luisa muoversi leggermente al mio fianco. Credevo che dormisse
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1921
nel buio, sorvegliasse il mio sonno per timore d
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1921
mi sentii vendicato dal mio silenzio, mi sentii grande
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voltandomi, vidi contro il mio viso il viso spaventoso
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1921
lenzuola ancora tepide del mio calore. Distese le braccia
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1921
con la falda del mio cappello. Ma poco dopo
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1921
Su Isacco fermai il mio sguardo a lungo. Non
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1921
amor tuo... ¶ — Per amor mio? gli domandai. ¶ — Per amore
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1921
Questo, questo era il mio amore... ¶ Costei mi tiene