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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Crisostomo Trombelli, Le favole di Fedro liberto d'Augusto [traduzione da Fedro], 1735

concordanze di «mio»

nautoretestoannoconcordanza
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dal tuo labbro al mio trascorre? ¶ Quegli vinto dal
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chiaro il dimostra il mio racconto. ¶ Una Vacca, una
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chiaro vel dimostra il mio racconto: ¶ * Presso ad un
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Ed a schifarli il mio racconto insegna. ¶ * Fra’ dolori
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astrigne, ¶ Tal che del mio tacer tu non profitti
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se alcuna ¶ Cosa di mio frapporre unqua mi piaccia
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poi tue orecchie il mio lavor diletti, ¶ E a
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un sol momento al mio dover si rubi. ¶ Dunque
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lode è degno il mio lavoro. ¶ * Alfin t’ho
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pria d’altri il mio racconto. ¶ * Fuvvi già tal
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che il collo col mio stilo ti punga? ¶ E
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A suo talento ogni mio passo regge. ¶ Vanne, e
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Se ugual servizio il mio padron n’ottenga. ¶ E
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SPesso a mirarti il mio racconto insegna. ¶ * Un padre
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colui si dirige il mio racconto ¶ Che non apprende
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da le leggi, il mio racconto addita. ¶ FAVOLA XVI
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in molti insieme, il mio racconto insegna. ¶ * Morì tal
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non puossi il piacer mio. ¶ Scende il barbuto: allor
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l’oro al viver mio, ¶ Dimmi cortese, quale o
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doni? E’ tale il mio destino. ¶ Se audace parlo
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di lode degno il mio lavoro; ¶ Esopo mi fu
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duce, il resto è mio. ¶ Ma si prosegua ciò
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altrui la messe: ¶ Il mio pensier quando entro me
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imitar se alcun vuol mio lavoro, ¶ Come può dirgli
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da offesa è il mio pensiere. ¶ Ma te, animal
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deponi, ¶ Gli dice: il mio sta col tuo dono