Gian Pietro Lucini, Revolverate, 1909

e Gloria incalzo - il mio valore; ¶ ed alla solitudine

non iscordo ¶ l'obbligo mio di nobiltà. ¶ Camere ammobigliate

ho provveduto, eroicamente, ¶ al mio a venire ed alla

polso al cuore, ¶ del mio giovane sangue caldo ed

delle mie coscie; ¶ il mio piedino detta la legge

prometto: ¶ spargete fiori sul mio passaggio, ¶ nobili e grandi

balocco; ¶ come un giorno mio padre pitocco, ¶ che, ad

non s'accorga ¶ del mio volto disfatto, dell'abiti

veleno, ¶ che distilla il mio sesso e che mi

in tasca; ¶ volgono al mio passare, come vagella la

ordita ad uccellare ¶ il mio vizio insistente, bagascione emerito

pretese d'insegnare il mio canto ¶ a tutti quanti

allo strame. ¶ Ma il mio duro corpaccio ¶ vi sta

dietro alla fanfara del mio chiricchichí ¶ procederà una schiera

ai perché. ¶ Eccovi il mio codazzo d'ingegneri; ¶ ecco

consiglio d'appoggiarvi al mio braccio ¶ per farvi ben

Oh, finalmente! ¶ acconsenti al mio bacio eroico, Signora". ¶ Lai

difeso e difendo il mio onore: ¶ bel gesto, naturale

severo ¶ si china sul mio cranio e lo dettaglia

dal nido;... ¶ perdonate al mio grido di rivolta ¶ per

palese; ¶ tutto un popolo mio al mio comando; ¶ taglie

un popolo mio al mio comando; ¶ taglie imposte sovrane

di lauri foschi il mio augusto sembiante. ¶ E un

che sofrono lontano ¶ il mio amor per udita; ¶ e

di ferro teso al mio passo spedito, ¶ non per

a stuolo per il mio paese, ¶ molte pretese sciorinando

alli Imbecilli: ¶ mentre il mio stomaco, si mareggiava di

in quanto a muoverci?... ¶ Mio dio, per qual ragione

afferma: "Tutto questo fu mio!" ¶ Fortuna a te, pescator

vaticana, ¶ tutto questo è mio?" ¶ X ¶ Anima, non tremare

ed alla memoria di mio Padre ¶ ufficiale dello Stato

ali e ne 'l mio cuore il sole ¶ De

bestie grosse; ¶ e il mio bersaglio è scelto e