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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

concordanze di «mio»

nautoretestoannoconcordanza
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Tanto leggero sentivo il mio cuore, che i piedi
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avevo vista comparire nel mio cielo, a testimonio di
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nastro di cielo sul mio capo aveva la delicatissima
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sparsi di lucciole. Nel mio terrazzo pieno di luna
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luna: vuoto era il mio cervello: attendevo ch'essa
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avevo fatta superava il mio limite; e non riuscivo
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il sole invadeva il mio studio: di là dai
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fino a che divenne mio nell'unico modo col
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negli orecchi: veniva dal mio sangue: mi riportava alle
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e ogni marzo, nel mio orto, ritrovarmi a tu
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notte hanno protetto il mio riposo: amici fedeli, che
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detergo. Non offendo il mio sangue, accomunandolo alle linfe
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la somiglianza fra il mio modo d'essere e
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dolcezza e letizia. ¶ Il mio primo amico fu un
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gabbia chiusa, ohibò. Al mio ritorno, cinguettava, agitava le
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all'altro, dunque, il mio bene poteva essermi tolto
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spiegare, nacquero, crebbero nel mio intimo. Soffrivo: non tuttavia
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m'avevano cacciata dal mio nido. Era un patimento
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riprendere la strada del mio paese e del giogo
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assisto la moribonda col mio profumo: Dio m'ha
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querce: credo che il mio viso, le mie mani
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derivava da quella del mio mandorlo? I fiori del
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era stata chiamata col mio nome. E mi cadde
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consolare, di aiutar del mio meglio le creature che
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di San Francesco. Il mio primo mattino d'Assisi
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hai dato, tolti il mio corpo e il mio
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mio corpo e il mio spirito che sono di
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intimo, ch'era tutto mio, e fu da me
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chiamano di frequente il mio sguardo. Non riesco a
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nemmeno a Natale. Il mio uomo, poveretto, è da
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allegra la fiamma del mio caminetto, che correggerà forse
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forza d'inerzia, il mio Io, finalmente, son tutti
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dove poteva il cuor mio fuggire dal mio cuore
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cuor mio fuggire dal mio cuore? Dove fuggire io
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possa venire il Dio mio, che ha detto: Io
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stelle. Sera mia, del mio paese, del mio essere
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del mio paese, del mio essere. L'acqua che
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non è diversa dal mio pensiero che cammina cammina
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l'alba: mia, del mio paese, del mio essere
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del mio paese, del mio essere. ¶ VIE D'ANIME
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che viver bene. Nel mio nido mi piaceva accogliere
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che vorrei, per un mio puntiglio, questa volta e
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mille volte sciocco. Del mio destino il padrone sono
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sono io; e nel mio destino ci sei tu
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tempo dei tempi, con mio marito, ogni anno, un
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momento dei ricordi. ¶ “Con mio marito viaggiare è una
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stringevo al braccio di mio marito, dicendogli ad alta
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ad alta voce: «Alberto mio, lo sai che tutta
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mente di dirle il mio. Continuavo a esclamare: «La
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per averla cercata di mio proprio impulso, la tomba
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Ma l'incrociarsi del mio arrivo a Varsavia con
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Lègora. Troverò ancora, nel mio minuscolo appartamento, qualche mobile
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avrà nome Giacomo: come mio padre e mio nonno
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come mio padre e mio nonno. ¶ Non potei vedergli
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Grande, infatti, era il mio desiderio di conoscerla; ma
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anche nella preghiera. Il mio destino mi permette di
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di soggezione: quantunque il mio spirito fosse pieno d
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mie braccia, contro il mio petto, nel momento in