Massimo Mongai, Il gioco degli immortali, 1999

sorella Annamaria e a mio cognato Alfonso, ¶ due persone

mi ero fatto il mio solito caffè, me lo

di me, a qualche mio lontano parente o amico

e sulle memorie del mio servizio militare riuscii a

della macchina, sia il mio diario, sia le mie

teorizzazioni connesse. ¶ Insomma il mio lavoro richiedeva un sacco

film di fantascienza? ¶ Il mio orologio da polso mi

ogni singola cellula del mio corpo per tutta la

e lì commisi il mio primo errore. ¶ Poi scappai

il problema a modo mio, come avevo fatto la

a quel punto il mio obiettivo principale. Anzi, rapidamente

avreste scelto al posto mio? Una radio, ad esempio

qualche logica, ma il mio corpo ricordava solo l

proprio come se il mio corpo non potesse accettare

l'impressione che il mio corpo "ricordasse" a prescindere

a non pensarci, il mio corpo invece no: lui

letto vestito, dentro il mio sacco a pelo di

più. Questo era il mio mondo e qui dovevo

su progetti, programmi, sul mio futuro in quel pianeta

neve e con il mio equipaggiamento mimetizzato mi avventurai

potevo vedere con il mio binocolo, nel forte sembrava

poi corsi veloce al mio campo; raggiuntolo senza nemmeno

so come, uccisi il mio aggressore piantandogli il coltello

nel farmi rinascere il mio corpo era stato ricreato

il viso era il mio, le mani erano le

sotto il saio, sul mio Uzi silenziato e con

perché glielo aveva venduto mio padre quando venimmo al

portare a termine il mio compito. Lui è vivo

bene, bene. Resterete nel mio palazzo, almeno per un

di congiungimento con il mio Maggiordomo. Stasera sarete alla

che il nostro obiettivo (mio e di Spiga) non

fuori ad aspettarla, come mio diritto e dovere, seduto

vuoi solo vendicarti del mio rifiuto! Sei una puttana

madre mia! Mosto, amore mio! ¶ Mi raccolse mentre mi

me. ¶ — Amore, Mosto, amore mio, che ho fatto? ¶ Ansimando

aspetta a morire amore mio, ora faccio ciò che

ti cercherò, povero amore mio! ¶ Mi lasciò andare delicatamente

allucinata. ¶ — Sei geloso, amore mio? Oh, non devi, sai

cambiando di nuovo il mio atteggiamento, dato che negli

Decisi che, per il mio carattere, il commercio era

metri prima che il mio cavallo, colpito, cadesse sotto

fra loro con il mio lanciagranate e li aiutai

Nell'insieme, grazie al mio tempestivo intervento, fu un

di considerare Mosto il mio nome segreto e di

credere. ¶ — Tè Caldo, amico mio, tu sei un assassino

a bassa voce al mio orecchio. Mi disse che

in un momento del mio passato, per chissà quale

dolorosamente a galla; il mio destino, la mia dignità

solo. Era stato il mio primo amico in quella

sapevo, meglio ancora, il mio corpo non ci credeva

permeava ogni neurone del mio cervello e non c

entro quindici giorni dal mio arrivo, che se fossi

ne rendessi conto il mio cervello aveva elaborato un

Tutto poteva essere un mio sogno incredibilmente vivido, o

nient'altro. Se il mio obiettivo fino a quel

scoprire come barare era mio diritto farlo! ¶ Alla fine

chirurgico in uso nel mio mondo e nella mia

avrebbero provveduto al nutrimento mio e di un massimo

sarebbe stato tutto a mio carico e molto lungo

se esisteva ancora? ¶ Il mio appartamento (che copriva oltre

iperprotettivo di metallo: nel mio desiderio di non morire

definitivamente, una parte del mio inconscio probabilmente aveva trovato

Utero". ¶ Sulle pareti del mio appartamento, così come nella

principio delle finestre del mio appartamento. ¶ Ero nell'hardcore

avrebbe potuto "migliorare" il mio corpo. ¶ In realtà non

sapere come era il mio DNA. Il DNA non

se poteva ricostruire il mio corpo, poteva anche ricostruirmelo

pur avendo ancora il mio "vecchio" corpo (il quinto

sarei stato perfettamente a mio agio. Anche perché la

letteralmente rimbalzati addosso: il mio sistema immunitario era feroce

tutte le cellule del mio corpo; la rigenerazione cellulare

la rigenerazione cellulare del mio corpo era tale che

migliorato" alcuni particolari del mio apparato riproduttivo e della

periodo, frammentari. Ero nel mio bozzolo, sospeso nel nulla

titanio eccetera eccetera, il mio inconscio non ci credeva

che avevo fatto al mio corpo. Non dico che

detto, lo sapeva il mio corpo, e non lo

successo con esattezza. Il mio ultimo ricordo cosciente è

che stato era il mio corpo di allora, né

pazzia. ¶ Mi risvegliai nel mio letto, nel mio solito

nel mio letto, nel mio solito letto con il

che avevo ottenuto dal mio computer tramite rielaborazione dei

che avevo effettuato nel mio corpo. Nei combattimenti e

un colpo solo del mio lancia-semi. ¶ Avevo deciso

decisi di cominciare il mio programma di creazione di

Immortale, gli mostrai il mio Over e gli chiesi

cominciai ad estendere il mio controllo nel Deserto Viola

discrezione, sugli autori del mio omicidio e scoprii che

Cominciai a spiegargli il mio punto di vista: capire

ragione. Era quello il mio vero progetto. Finora era

era stato nascosto nel mio inconscio, ma quel vecchio

che perfino durante il mio servizio militare di leva

ero innocente. Ma il mio comandante di compagnia non

e la gente del mio Cerchio Interno, come avevo

cinese degli anni 20 del mio secolo, alla sua quinta

erano al corrente del mio progetto di progresso industrial

glielo avesse chiesto il mio sfidante e lui rispose

rischiare di morire (nel mio caso: di uccidere 14 persone

cercare di "fare del mio meglio". Si diffuse anche

del pianeta. ¶ Inoltre il mio personaggio lì era bruciato

che avevo apportato al mio corpo comprendessero anche un

questo era troppo: il mio corpo era troppo malridotto

freddamente la situazione. Il mio corpo stava producendo naturalmente

che avevo introdotto nel mio corpo, per veloci che

altro essere umano al mio posto sarebbe morto già

parte dell'energia il mio metabolismo l'avrebbe ricavata

rumore subito fuori del mio nascondiglio; fra le radici

quando passarono vicino al mio albero non mi videro

né videro tracce del mio passaggio. Se ne andarono

farmi dar retta dal mio agente (che non mi

decisi di lasciare il mio clan di Mondo di

dopo un anno al mio Over. ¶ Se c'era

delle due tribù, dietro mio suggerimento, si erano riuniti

poche cose sopravvissute dal mio atterraggio forzato e che

il nome del Warraff mio agente, era lui; feci

Mamo T'amo, il mio nome presso i Warraff

il computer principale del mio over) che mi rispose

tutti i cadaveri il mio stemma Warraff: uno Scorpione

magnetici, elettrici, che a mio parere erano stati il

che cambiava seguendo il mio desiderio, seguendo anche ciò

totale e subitaneo, al mio fianco, dove avrebbe dovuto

lama ben ficcata nel mio corpo, mi fece pensare

stesso in cui il mio schema elettroencefalografico non sarà

quattro secoli distante dal mio ed a quello che

di tornare facilmente sul mio pianeta, nel mio tempo

sul mio pianeta, nel mio tempo. Ma sapere che

e da lì al mio over, mi resi conto

avrebbero mal visto il mio programma quando avessero capito

a pensare che il mio progetto di creare una

a pensarci, chiuso nel mio Utero per un bel

dentro. Ma almeno il mio era mobile! ¶ E poi

E poi io al mio primo tentativo ero completamente

un gruppo ristretto del mio cerchio interno, un gruppo

biblioteche) e spiegai il mio punto di vista. Il

che avevo indotto nel mio corpo all'ultima rinascita

una nuova copia del mio over, con qualche piccolo

Comunicai via radio il mio arrivo ai miei amici

giunsero a bordo del mio vecchio over facemmo festa

mi trasferii con il mio nuovo over, Utero Terzo

acciaio che conteneva il mio appartamento privato, le consolle

assunta dai Giocatori. ¶ Il mio Over era a quel

ero al riparo nel mio hard-core di piombo

ma crudeli, quindi a mio parere più deboli di

campo. Atterrai, vidi il mio amico Warraff, feci entrare

percepiranno più né il mio battito cardiaco, né le

E avermi reimmesso nel mio tempo originale, un secondo

che avevo introdotto nel mio corpo: né le capacità