Federigo Tozzi, Tre croci, 1920

voleva sorridere; ma si mise le lenti, guardò la

altra sbuffata; poi si mise a battere lesto lesto

fruttato meno. ¶ Giulio si mise il tubino, dopo averlo

prese e se la mise in tasca. Niccolò lo

sua sedia; e si mise a biascicare un sigaro

Giulio, restato solo, si mise a preparare alcune fatture

e per grettezza, si mise a ridere. Giulio socchiuse

che vola. ¶ E si mise a ridere, come per

sorridendo, si racchetò. Si mise disteso su la sedia

non ci fosse, si mise a parlare con il

e festoso; e si mise a raccontare una delle

fu andato, Niccolò si mise a singhiozzare. ¶ — E, ora

non potendo rifiutare, si mise il tubino e rispose

dovresti informartene. ¶ Niccolò si mise a ridere: ¶ — Ti pare

gli rispose, e si mise a togliere la polvere

del legno. Poi, si mise a bucarsi la punta

sigaro, e poi si mise a cacciarsi le dita

stata presa; e si mise alla scrivania, un poco

avesse voluto accenderlo, si mise al vetro della porta

in salotto e si mise a sedere accanto alla

tornato a casa, si mise a fare il chiasso

dallo sgabello e si mise a guardarla da tutte

conto che si ammazzava, mise la testa dentro il

spalle a quelli, si mise a discorrere con l

fame! ¶ Enrico se la mise in bocca, per biascicarla