Egisto Roggero, I racconti meravigliosi, 1901

genthelmen entrato poco fa? ¶ — Mister Stevens, volete dire. ¶ — Ah

Pietro Fournier, l'altisonante Mister. ¶ II. ¶ L’indomani, all

si presentò chiesi di Mister Evans Stevens. ¶ — È nel

prego di consegnare a Mister questo mio biglietto. ¶ E

e.... poco bene pagati. ¶ Mister taceva. ¶ — E – ripresi io

Fournier? ¶ — Sì. ¶ — E..... perdonate, mister – esclamai – voi siete ben

non essere Pietro Fournier? ¶ Mister Stevens sorrise. ¶ — Almeno..... lo

Deve essere così! – mormorò mister. ¶ Io ero pensoso. ¶ — Perdonate

graffio in quel punto.... ¶ Mister Stevens si toccò dietro

e parve sorpreso. ¶ — Permettete, mister?.... – feci io. ¶ — Guardate pure

al colmo dello stupore. ¶ Mister Stevens mi guardava perplesso

no – esclamò il povero mister ch’era alquanto impallidito

basta!.... – profferì il povero mister sgomentato. ¶ — Non basta?.... – ripetei

non è finito – gridò mister Stevens. ¶ — Avete dell’altro

risata. ¶ — Insomma voi siete, mister Stevens, Pietro Fournier, e

me. ¶ — Vediamo, dunque – riprese mister – voi dite di riconoscere

Un diciotto o venti. ¶ Mister tacque. ¶ — A quanti ascendono

ascendono i vostri anni, mister?.... – chiesi. ¶ Egli mi guardò

ritratto.... – mormorò il povero mister che appariva turbato e

io. ¶ — Ed ora – concluse mister alzandosi – vi prego, signor

E con queste parole mister Stevens mi congedò. ¶ III

domandarmi se sono io, mister Stevens, il ricco banchiere

voi.... e vi dirò. ¶ Mister Stevens restò alquanto pensoso

Ah nulla! perdonate. Continuate, mister, vi prego. ¶ — Dicevo dunque

di colà, oriundo inglese, mister Stevens, al quale mi

e ricco gabinetto di mister. ¶ La prima cosa che

Fournier a vent’anni. ¶ Mister Stevens non potè trattenere

detto subito anch’io. ¶ Mister Stevens ritornò agitato al

questo.... misterioso Fournier? ¶ — No. ¶ Mister tacque a lungo. ¶ — Che

siate nello stesso tempo mister Stevens e Pietro Fournier

confonde – gemette il povero mister. ¶ — Del resto rallegratevi – feci

questa sera! Acconsentite dunque, mister? ¶ — Come vi aggrada. ¶ — A

rivederci dunque alle quattro, mister. ¶ V. ¶ Il mio giovane

avevo detto al buon mister a divenir presto celebre

gabinetto ove il povero mister Stevens ci attendeva più

tastato il polso al mister e fattagli una rapida

Ipnotizzarmi? – mormorò il povero mister stupito. ¶ — Sì – disse il

Non temete di nulla, mister, mi fo’ io in

un’idea previdente! Osservate, mister.... ¶ E trasse da una

vostra bocca la verità. ¶ Mister Stevens parve convinto. ¶ — Fate

orrore!... ¶ E il povero mister si agitava tutto, pallido

giovane docile e buono.... ¶ — Mister Stevens – suggerii al dottore

Stevens – suggerii al dottore. ¶ — Mister Stevens – disse egli forte

Stevens – disse egli forte. ¶ — Mister Stevens – ripetè l'addormentato

dalla tasca. ¶ — Ebbene? – domandò mister riacquistando la coscienza e

voi, vi fa diventare mister Stevens, ora, noto banchiere

periodo – esclamò il povero mister trasognato. ¶ — Ve lo auguro

prego – gridò il povero mister alzandosi di scatto – vi

scoperto nel nostro caro mister Stevens, e sul quale

altri casi.... ¶ Il povero mister Stevens, a cui pareva

di fronte al buon mister. ¶ E fe’ agire il

la fioca voce di mister Stevens dormente, che rivelava