Gian Giorgio Trissino, Sofonisba, 1524

cuore. ¶ Quando la bella moglie di Sicheo ¶ dopo l

lui mi diero ¶ per moglie, in sul fiorir degli

che l'esser stata moglie di chi fui, ¶ più

figliuola. ¶ LELIO ¶ Sofonisba la moglie di Siface? ¶ MESSO ¶ Quella

Questi ha tolta per moglie Sofonisba? ¶ MESSO ¶ Questi l

parlò pria d'esserli moglie? ¶ MESSO ¶ No, ma li

avea pensato prenderla per moglie, ¶ e far le nozze

risposta: ¶ che l'esser moglie di sì gran signore

più ragione esser devea ¶ moglie di quello, a cui

ch'ella è mia moglie. ¶ LELIO ¶ Com'esser può

esser può, ch'è moglie di Siface? ¶ MASSINISSA ¶ Voi

ella ¶ è di presente moglie di Siface; ¶ il qual

consiglio ¶ presa avete per moglie Sofonisba, ¶ che v'è

mi diede già per moglie Sofonisba ¶ sua figlia; e

padre, ¶ gli concesse per moglie Sofonisba. ¶ Ond'io dapoi

è ben negarmi ¶ la moglie, avendo a me donato

lasciassi torre anche la moglie: ¶ pur mi contento di

l'ha presa ¶ per moglie, e so ch'ei

dimanda mi ritolsi ¶ la moglie mia, ch'altri m

occupava: ¶ ma se la moglie non mi fia renduta

per far aver la moglie a Menelao; ¶ che già

Se Sofonisba fosse vostra moglie, ¶ senz'alcun dubbio ve

però, che vi sia moglie; ¶ perché una sola e

ciò, s'ell'era moglie vostra, ¶ che vi accadeva

la sua persona, ¶ la moglie, le cittati, le castella

cosa è, ch'una moglie ¶ sì bella così tosto

dovea far marito a moglie; ¶ ma poi che questo

che già ti elesse moglie a mio fratello; ¶ e