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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federico De Roberto, I Viceré, 1894

concordanze di «monaco»

nautoretestoannoconcordanza
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don Blasco, anch'egli monaco benedettino; il cavaliere don
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arrivo del fratello. Il monaco si mise a passeggiare
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questo momento?...» rispose il monaco, piccato. «È morta, Dio
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andò in cerca del monaco. Non si trovava, era
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rumor di passi, il monaco si voltò di botto
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rassegnazione dolente. ¶ E il monaco, scorto il marchese che
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il secondogenito, a farsi monaco mentre gli toccava il
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bonomia, per acquietare il monaco focoso; ma questi proseguiva
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di fame», gridava il monaco al marchese, «che hanno
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vuole: sante nerbate!» ¶ Il monaco pareva inferocito; ma il
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marchese; ma allora il monaco, guardatolo un momento fisso
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ficcarsi qui dentro!» Il monaco fulminava di sguardi rabbiosi
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a Federico...» Allora il monaco uscì fuori dei gangheri
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dissiparono dal cuore del monaco il cruccio per la
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né del diavolo, il monaco la fece costante bersaglio
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guanti, senza che il monaco criticasse l'occasione della
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cantare. Le grida del monaco non le potevano impedire
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fu avvezzo a rispondere: «Monaco di San Nicola.» A
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prestava molta fede al monaco, del quale conosceva l
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altri nipoti che il monaco adesso difendeva in odio
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e incoraggiamenti dallo zio monaco; ma don Blasco era
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all'ultimo tornese. Il monaco era per questo andato
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venirgli!... La collera del monaco fu tale da procurargli
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quel che diceva il monaco, perché con quel Benedettino
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una bestia,» gridava il monaco, «più di te!... Qual
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di due colombi, il monaco scoppiava: «Io non so
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vai contando?» proruppe il monaco di rimando. «O credi
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inventario, anima vergine!» ¶ Il monaco smaniava dall'impazienza per
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di cento ducati, il monaco corse alle Ghiande come
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più del triplo, il monaco sarebbe forse riuscito a
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Ghiande?» scoppiò allora il monaco. «Una terra che si
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nell'altrui!» ¶ Allora il monaco, eruttata una buona quantità
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principio agli occhi del monaco il merito relativo della
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alle sue sobillazioni, il monaco si rivolse a Lucrezia
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costo; udendo adesso il monaco parlarle dei suoi diritti
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confortava a seguire il monaco, ella riconosceva, sì, che
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Eccellenza con Giacomo?» ¶ Il monaco, a quest'uscita, diventò
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le sorelle. Ma il monaco non credeva di far
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vedere Raimondo picchiato dal monaco in odio alla cognata
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per mezzo d'un monaco benedettino compagno di don
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della libertà come il monaco sopra i numeri del
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I maneggi dello zio monaco, il continuo complottare che
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l'armeggio dello zio monaco, non stava fermo un
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tutto il convento, il monaco non aveva messo fuori
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tre volte bestionaccio!... Il monaco era talmente fuori della
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rispose il vocione del monaco. ¶ L'uscio s'aperse
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sei qui?» esclamò il monaco, nettandosi le labbra col
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educazione del pronipote, il monaco era montato in bestia
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essere ai Benedettini, o monaco o novizio, per significare
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alla madre. ¶ «Ti faresti monaco?» gli domandò il principe
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messa recitata dallo stesso monaco. Poi, tutte le mattine
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don Blasco. Già il monaco, saputo l'affare delle
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loro propri interessi! —, il monaco quasi quasi era stato
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mai cantare lo zio monaco. Felice d'essere assoluto
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le ragioni dello zio monaco, aggiungendo che lei, Lucrezia
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a quelle dello zio monaco, se il principe, accortosi
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il rosolio regalati dal monaco a spese di San
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scandalizzato dalla violenza del monaco, gli faceva osservare che
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già il cadavere. Il monaco diceva contro il fratello
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terribile delle grida; il monaco non era però alla
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qualcuno degli amici del monaco. Padre Galvagno fu incaricato
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a poco cessarono. Il monaco, a cui la bile
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alla guerra dichiaratagli dal monaco e dalla zitellona. ¶ «Credo
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Spuntò don Blasco. ¶ Il monaco, come la sorella, non
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o degli estranei, il monaco s'era sentito perso
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zitellona, al passaggio del monaco; ma questi tirò dritto
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invita!» ¶ Benedetto, quantunque il monaco non lo guardasse, fece
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dal primo incontro col monaco e con la zitellona
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e le porcherie del monaco. Ella l'aveva anche
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biscotti e rosolio... Il monaco, non vedendo più Lucrezia
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mentre lo aspettavano, il monaco s'era fatto raccontare
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ai propri occhi, il monaco si lasciò baciar la
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della zitellona e del monaco; ma egli la soffriva
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il secondo a farsi monaco. Ma Consalvo, che non
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poteva dare il nuovo monaco agli antichi? Era bene
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dettero quella risposta, il monaco impallidì poi tutto il
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e sommesso, che il monaco ricominciò, con nuova violenza
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e buon viaggio!...» ¶ Il monaco, a poco a poco
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don Blasco parlava; il monaco borbonico era, in fondo
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circolo dell'aristocrazia. Il monaco, manco a dirlo, tornò
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fratello e dello zio monaco. Don Blasco era a
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Non pareva vero al monaco, sentendo riprepararsi una gran
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nascondersi in campagna, il monaco saltò su: ¶ «In campagna
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domani della visita del monaco, scese il signor Marco
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puntualmente alla scadenza...» ¶ Il monaco stava a sentirlo, spalancando
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volta, quel maiale del monaco: vi pare che non
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tanto per uno: ogni monaco aveva preso nientemeno che
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la approvava implicitamente. ¶ Il monaco, alla notizia della legge
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stato inutile, giacché il monaco si sprangava in camera
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altrettanta rendita se il monaco fosse stato un altro
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argomenti di giubilo pel monaco, il quale si fregava
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giro di posta.» ¶ Il monaco gli voltò le spalle
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la bestia!» proruppe il monaco. «Qui la Chiesa che
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via dal convento, il monaco aveva finalmente visto avverarsi
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la poteva prendere col monaco, per non disgustarselo, adesso
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possesso del latifondo... Un monaco, un monaco benedettino, uno
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latifondo... Un monaco, un monaco benedettino, uno che aveva
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il discorso tenuto dal monaco nello stesso tempo che
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non l'avessero fatto monaco sarebbe morto di fame
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maltolto alla Chiesa, il monaco protestava: ¶ «Come, il maltolto
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venire?...» gridava allora il monaco. «Verrà un cavolo!» ¶ «La
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dose, parlavan male al monaco di tutta la parentela
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bollata, per cui il monaco s'era messo a
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polizia, vedendo che il monaco ci s'arrabbiava, gli
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vedendoselo apparire dinanzi. Il monaco entrò nello scrittoio del
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Che abbiamo?» e il monaco entrò subito in argomento
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godendosela, e poiché il monaco taceva, credendo di non
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di venticinquemila lire del monaco passò. Il Cavaliere, ingrandito
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restituire il maltolto. Il monaco li lasciava cuocere nel
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al signorino Ferdinando...» ¶ Il monaco aveva una gran fretta
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dinanzi al portone, il monaco chiese permesso al compagno
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sopra una seggiola, il monaco lesse col suo vocione
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giovane, era vissuto da monaco. «Ma siamo tutti fatti
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fratello don Blasco. ¶ Il monaco pareva sul punto di
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altro. ¶ «E?...» fece il monaco, quasi per dire: «Perché
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insieme il libro.» ¶ Il monaco lo guardò fisso nel
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cinquecento lire; poiché il monaco continuava a rispondere, cantilenando
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tutti i rifiuti del monaco, si sconcertò all'ilarità
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zio don Blasco. Dal monaco sì, che teneva la
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no? «Sicuro, perché dal monaco aspettano l'eredità...» ¶ Don
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venuto un accidente. ¶ Il monaco, floscio come un otre
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cupidigia dei quattrini del monaco. Dopo la vecchia principessa
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voleva la roba del monaco come aveva carpito le
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spartizione dell'eredità del monaco, e riconobbe il nipote
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falsificato il testamento del monaco, e lasciato morire accattando