Giacomo Leopardi, Canti, 1837

al cielo ¶ E al mondo: dite dite; ¶ Chi la

Grecia cole, e il mondo ammira. ¶ Nell'armi e

Beatissimi voi ¶ Mentre nel mondo si favelli o scriva

cui virtude ¶ Tutto il mondo t'onora. ¶ Oh voi

stirpe a tutto il mondo oscura. ¶ Ma non per

sorride, ¶ A tutto il mondo ignoti, ¶ Moriam per quella

ahi, ma conosciuto il mondo ¶ Non cresce, anzi si

E figurato è il mondo in breve carta; ¶ Ecco

il nulla, e il mondo ¶ Inabitata piaggia. Al tardo

all'ire inferme ¶ Del mondo. Ei primo e sol

sol confine, ¶ Che il mondo agguaglia. O scopritor famoso

le mutate ¶ Sorti del mondo: e come prima il

lor fia vòto il mondo, e il dì futuro

pensar come tutto al mondo passa, ¶ E quasi orma

e tutto posa ¶ Il mondo, e più di lor

io ti ritrovi al mondo, ¶ Creder nol posso. Ahi

me stesso e il mondo obblio ¶ Sedendo immoto; e

questa infelice ¶ Scena del mondo, e gli sorride in

cose belle ha il mondo: ¶ Amore e morte. All

vivi beata, e il mondo abbella, ¶ Elvira mia, col

dal dì che il mondo nacque ¶ D'esser beati

e fuggitivo ¶ Appar nel mondo, e quel che più

profondo, ¶ Qualunque cosa al mondo ¶ Grato il sentir ci

guardo mio ¶ Cangiato il mondo appar? ¶ Forse la speme

sorte, la natura, ¶ Il mondo e la beltà. ¶ Ma

speme! ¶ Questo è quel mondo? questi ¶ I diletti, l

quasi ¶ (Inusitata maraviglia!) il mondo ¶ La destra soccorrevole gli

vita infelice e il mondo sciocco ¶ Già per gran

gioco ¶ Quella che il mondo inetto, ¶ Talor lodando, ognora

un tanto bene. ¶ Che mondo mai, che nova ¶ Immensità

sì belle ¶ Altre il mondo non ha, non han

ai lor casi il mondo, ¶ A cui pace e

pietosa ¶ Tu sola al mondo dei terreni affanni, ¶ Se

Se coi fanciulli il mondo, ¶ Ogni conforto stolto ¶ Gittar

e fango è il mondo. ¶ T'acqueta omai. Dispera

me, né forse al mondo ¶ S'intese ancor, se

volto, ¶ Ed incomincia il mondo ¶ Verso lei di lontano

lidi lo promette al mondo ¶ Concordemente. Universale amore, ¶ Ferrate

Ellesponto ¶ Europa, e il mondo poserà sicuro. ¶ E tu

e si scolora il mondo; ¶ Spariscon l'ombre, ed

tristi ¶ Lochi e dal mondo abbandonati amante, ¶ E d

vòto seren brillare il mondo. ¶ E poi che gli

se trova ¶ Pietà nel mondo un infelice amante. ¶ O