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invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Gli animali parlanti, 1802

concordanze di «mondo»

nautoretestoannoconcordanza
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di bello è al mondo. ¶ Onde fortunatissimo è chi
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sacro foco ¶ Scaldasi il mondo, e migliorando invecchia, ¶ E
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più grosso filosofo del mondo. ¶ Senza parlar di quella
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alto intelletto. ¶ E al mondo v'è chi del
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sire. ¶ Parea che al mondo più non esistesse ¶ Idea
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immune? ¶ Chi mai nel mondo si può dir perfetto
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di mandar sossopra il mondo. ¶ Ma per le ragion
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Piuttosto lascerò che il mondo pera, ¶ Che il mio
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tutte, e assoggettargli il mondo, ¶ E tutto ciò che
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cui sommesso ¶ Vorresti il mondo inter, sarai tu stesso
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Ed infinita pratica di mondo ¶ In cose d'ogni
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e di brillar nel mondo? ¶ Quindi più d'un
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visto da che il mondo è mondo. ¶ Chi vaghi
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che il mondo è mondo. ¶ Chi vaghi fiori di
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s'asconda, e il mondo inter si pregi ¶ Di
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ver cos'è il mondo e cosa sono ¶ Dell
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L'indefinita antichità del mondo: ¶ E che col lungo
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Le fastose apparenze il mondo onora, ¶ L'umil virtù
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ciò che avvien nel mondo e sempre avvenne, ¶ Vedria
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non fanno: ¶ Che il mondo siegue ognor lo stile
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La terra e il mondo inter: perduto è tutto
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è caduco in questo mondo e labile. ¶ A un
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vi prometto ¶ Che il mondo in breve diverrà perfetto
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Delle calamità che al mondo sono, ¶ L'influenza maggior
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elementi; ¶ E quanto il mondo alfin, quanto nel suo
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testa si credea del mondo. ¶ Se il saggio al
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del mal che il mondo opprime e infesta, ¶ La
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il fatal ritorno il mondo tema; ¶ Nè, come avvenne
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che accadde; ¶ Sempre del mondo nuovo il mondo vecchio
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del mondo nuovo il mondo vecchio ¶ È al savio
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uccel, detto Fenice, ¶ Del mondo ancora infante è coetaneo
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solennemente in faccia al mondo, ¶ Concedeagli onorifico riposo, ¶ E
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ed orma, ¶ Data al mondo diria novella forma. ¶ Il
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tutti i quadrupedi del mondo, ¶ Per l'assoluta potestà
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serie ¶ Sulle vicissitudini del mondo, ¶ E sulle corti e
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ben con tutto il mondo. ¶ Or qual giudizio far
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assorti ¶ Sulle vicissitudini del mondo, ¶ Sull'instabil fortuna e
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Raggira, intriga e il mondo inter sconvolge; ¶ E chi
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regnerà sicuro; ¶ Rispetteranne il mondo la memoria, ¶ E il
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ne' governi accadono del mondo, ¶ Non era il primo
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li bauli, ¶ Leggi il mondo da lor convien riceva
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quante volte, mentre il mondo tutto ¶ Fra le calamità
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parea la fin del mondo. ¶ Benchè avesser la zanna
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di por sossopra il mondo? ¶ E se osi deplorar
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di così sacro al mondo, ¶ Di cui, nell'oprar
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il più bel del mondo, ¶ Nell'aspetto una nobile
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le cose, e il mondo è ognor lo stesso
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quell'età credette il mondo, ¶ Nacque da quella visita
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le grandi catastrofi del mondo; ¶ E pascendosi ognor di
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mai fia che il mondo tutto ¶ Vada in combustion
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latrati. ¶ Un clamoroso innumerabil mondo ¶ Udendo il Lioncin sotto
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specie vostra, ¶ Voi del mondo flagel, chiamar eroi ¶ Il
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le altre bestie al mondo note ¶ Riconosciuto fu Gran
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detto; ¶ Ch'esosa al mondo intier rende e deturpa
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trista esperienza ¶ Appieno il mondo ancor non sembra instrutto
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che non divenga il mondo ¶ Di ladron, di malvagi
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passi, ¶ E acciò il mondo animal resti convinto ¶ Dei
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era di Cagnazzi il mondo pieno; ¶ Quind'invidia, calunnia
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schiavi loro, ¶ Quante nel mondo son sventure e danni
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in moral, tutto nel mondo ¶ Di fondo in cima
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vada pur sossopra il mondo intero. ¶ Fra le calamità
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E per giustificarsi al mondo in faccia, ¶ Che piacer
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rubelle stuolo. ¶ Vedrà il mondo così, che noi bramiamo
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natura, ¶ Che mali al mondo assai maggior procura? ¶ E
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maggior procura? ¶ E il mondo intanto ognor stupido e
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sarà sempre in questo mondo, ¶ Poichè fur tutti i
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esser ne debba il mondo inter disfatto, ¶ Santo Cucù
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furo, altri saran nel mondo, ¶ Simili al figlio tuo
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comandi: ¶ Di sciocchi il mondo è pieno, ed agli
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umanità cotanto! ¶ Tu il mondo acciechi coi prestigi tui
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L'universal calamità del mondo, ¶ Dei viventi l'eccidio
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per regie famiglie il mondo è fatto. ¶ E persuasion
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si negherà che il mondo è matto? ¶ Attestan le
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abbatte ostacoli, ¶ Rovescia il mondo intero e fa miracoli
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E l'abominazion del mondo tutto, ¶ Che con orror
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Achivi, ¶ Deificò nel favoloso mondo ¶ Fauni silvestri e satiri
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par per governare il mondo; ¶ E il Conte Babbuino
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trovi. ¶ Ed al galante mondo ed al bel sesso
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Porco. ¶ Regina potentissima del mondo, ¶ Che tanti dietro a
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ei conquistato avesse il mondo. ¶ Altri i detti e
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oracoli; ¶ E che, del mondo avendosi un po' d
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voi lo debbe; ¶ Il mondo il sa, lo sanno
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uso esser veggiam nel mondo, ¶ Provvide, sagge, industriose e
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di modello ¶ Dovesse, il mondo allor saria pur bello
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guerra. ¶ Ma finchè al mondo vi sarà taluno ¶ Che
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stesso, se tornasse al mondo, ¶ E quanti furon vati
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Bella regina, in questo mondo i doni ¶ Vagliono più
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abilità rara, onde nel mondo ¶ Non v'ebbe più
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secca; ¶ Stanco perciò del mondo e d'esser vivo
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col Gran Cucù nel mondo nuovo. ¶ Pur se propizia
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Esperienza e pratica di mondo, ¶ Stupiti, a creder mio
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Pronto a sacrificare il mondo intero; ¶ E di sì
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più famose ¶ Opre dal mondo inter saria pregiata, ¶ Sensibil
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non v'ha nel mondo; ¶ Tenendo a un scopo
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l'aspetto cangiano del mondo ¶ Gl'incendi, i terremoti
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veggio, ¶ Non hai del mondo ancor; tu vedrai peggio
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cura ti dispensa. ¶ Il mondo, Porco mio, va da
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del pomo, ¶ Quando al mondo apparir la donna e
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o ignavi abitator del mondo, ¶ Cui nume è sol
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Da ogni confin del mondo insiem ridutte; ¶ Ditemi poi
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di veder tranquillo ¶ Il mondo tutto, e un fin
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fatal dell'ignoranza il mondo? ¶ Ma compresso piuttosto in
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più saria tranquillo il mondo! ¶ CANTO VIGESIMOQUINTO ¶ CONTINUAZIONE ¶ Ben
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e le conosce il mondo. ¶ Alto silenzio a quel
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per loro solo il mondo tutto ¶ Sangue, calamità, miseria
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Previdenza mortal toglier dal mondo, ¶ Tolta l'ereditaria monarchia
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dir che tutto il mondo è pieno ¶ D'autorità
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un freno, ¶ Eppur il mondo esiste, eppur si vive
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tempi nostri, (e il mondo inter ben sallo) ¶ Fu
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Tentasser di spartirsi il mondo intero. ¶ Lo che un
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osserviam ciò che nel mondo avviene, ¶ Vie più forte
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e, si dissolva il mondo, ¶ Russa ei sonoramente e
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la faccia cangiò del mondo intero, ¶ Lingua umana a
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in quella ¶ Convulsion del mondo i bruti tutti ¶ Perdetter
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d'allor che il mondo principio ebbe ¶ Di tai
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sì poco seppe il mondo, ¶ E gli arcani donde
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secoli migliaja ¶ Ignorato dal mondo unico resto; ¶ Ciò basti
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e stupefatto, ¶ Quando del mondo vide ivi descritto ¶ Lo