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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovan Battista Marino, La sampogna, 1620

concordanze di «morte»

nautoretestoannoconcordanza
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particella, et dannare a morte un' opera di chiaro
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istoria dell'Epulone; la Morte, sopra quella del figlio
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lingua ¶ morbo scoccando e morte, ¶ nel bianco piede ignudo
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consorte ¶ tolsemi avara intempestiva Morte, ¶ e 'l nodo forte
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tarda, o presta, ¶ quando Morte a' mortali il passo
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tolse ¶ dale branche di Morte il suo tesoro. ¶ Euridice
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quel plettro, ¶ che la Morte addolcì, nulla ti valse
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repente, ¶ senza riparo alcun, morte gli diero. ¶ Misero, e
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con taciturne lagrime la morte, ¶ dela trista novella ¶ confermarle
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che fur dela mia morte ¶ senza lor colpa rei
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non ti tolse, ¶ la morte non ti diede. ¶ Perdesti
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non rinovellar dela mia morte, ¶ madre, in me la
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tu m'esponi ala morte. ¶ Io ti donai lo
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brama ¶ altre guise di morte? ¶ Non credo il Ciel
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core, ¶ né mi dà morte Amore. ¶ Sorbir tosco nocente
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maggior male ¶ la mia morte immortale? ¶ Lassa, lassa, che
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sì bella amar la morte. ¶ Il pieghevole acanto ¶ al
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attorte ¶ spira spavento e morte. ¶ Del'arciera di Delo
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turba mortal curar la Morte. ¶ Non lasciava però l
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gli amori e la morte. ¶ Ascoltino il mio canto
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prole ¶ procuri strazio e morte? ¶ S'agli animali istessi
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forma, in qual vista ¶ morte qualora uccide ¶ può mai
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cauta fanciulletta, ¶ mentre la morte attende, ¶ da un insensibil
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il naufragio, e la morte. ¶ Vivean senza riposo, ¶ et
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porte ¶ onde passa ala morte. ¶ Passa tentone al buio
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notte ¶ il terror dela morte, ¶ quindi non lunge, lungo
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cagion vera ¶ dela sua morte acerba. ¶ Tardanza maledetta, ¶ cor
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vita per languire ¶ che morte per finire. ¶ Ma 'l
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loco ¶ al ghiaccio dela morte? ¶ Ben mio, deh perché
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or guarda se la morte ¶ ha dissolver potuto ¶ quella
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la tragedia inudita, ¶ in morte ognun conobbe ¶ quanto s
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gli dei ¶ e di morte i trofei piangendo canta
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atre e lugùbri ¶ dela morte crudel che date ai
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mia dolce e fortunata morte. ¶ Cari Etiopi adusti ¶ da
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Tempo e saettar la Morte. ¶ Questo per gran ventura
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amorosa miseria, anzi la morte ¶ d'un'anima innocente
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l'ardire, ¶ onde a morte ne vo, per non
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vita, e poi dar morte? ¶ Quest'è mentir la
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che 'l difende ¶ da morte, ha per sua natura
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infelice presagio della mia morte? ¶ Mancavano solo a questo
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mia mi dà la morte.» ¶ XXII ¶ Ma tu di
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robusto rival disfida a morte. ¶ Dela fronte superba e
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del bel garzon la morte rea, ¶ con queste ancor
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eguale à la mia morte fora? ¶ 15 ¶ Ò se t
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il suo rivale à morte. ¶ 38 ¶ À l'ombra, al
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quasi ruina minacciando, e morte: ¶ ma più benigno in