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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Crisostomo Trombelli, Le favole di Fedro liberto d'Augusto [traduzione da Fedro], 1735

concordanze di «morte»

nautoretestoannoconcordanza
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1735
Lo afferra, e a morte in van gemente il
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fieri morsi a dura morte è addotto. ¶ O me
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Esso al timor di morte, ¶ Palesa, che non arte
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in ruina, e a morte adduce. ¶ * D’un fiume
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dianzi presa, ¶ Per la morte sfuggir tai preci porge
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albero circonda; ¶ E la morte de’ figli a lei
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Tal che una darle morte unqua non seppe, ¶ Quella
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fiero cacciator che a morte il cerca, ¶ Tal ha
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misero, in bocca a morte ¶ Entro abituro uman tua
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donde fu sottratto a morte, ¶ A render grazie il
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trarrebbe sua sventura a morte) ¶ Le gittan pane, onde
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fabbricossi Socrate. ¶ (La cui morte, se ugual fama m
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sospizion si tragga a morte. ¶ Ne l’ardua quistion
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entraro ed iscampar la morte; ¶ I Duci, che per
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ignoto sen: indi la morte ¶ Ampla vide a sue
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il freddo intirizzita a morte ¶ T’adduce; nulla io
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gli Dei preservano da morte. ¶ QUal nasca giovamento da
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dì più si fa morte vicina, ¶ E quando mi
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mi sovvenga, allor che morte ¶ Imminente il comun tributo
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danaro, o lor minaccia morte. ¶ Lo afferra il prode
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Essa il dileggia: ¶ Se morte dar si vuol per
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gli altri tratti a morte. ¶ Dannosa a molti, utile
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fia meglio, ¶ Che tronchi morte alfin giorni sì gravi