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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «morte»

nautoretestoannoconcordanza
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soldato fu condannato a morte ¶ lontan dalla consorte, vicino
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sul modo della sua morte, ma non su di
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deliri che precedono la morte bianca e, prima di
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non credere alla sua morte, finché non avesse veduto
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già tutti condannati a morte dalla natura. Non è
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la distruzione e la morte. Lui era passato con
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anche lui visto la morte da vicino, aveva deciso
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come la paura della morte, o del futuro sconosciuto
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specie di gemellaggio nella morte.» ¶ «Già. Quando partirono i
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dalla guerra e dalla morte, e ogni volta lei
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di disfacimento e di morte. Sembrava che le sue
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erano già destinati alla morte dalla natura. Quella riflessione
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per quella sagra della morte, che non accennava a
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una causa precisa. La morte era come una goccia
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era spezzato, con la morte di Alda, e che
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erano finiti in acque morte e senza movimento. Non
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abituato alla frequenza della morte, si sarebbe aspettato. Disse
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di sventura e di morte, e che nessuno poteva
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nonostante la festa della morte che durava da anni
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sempre più spesso, alla morte non era ancora del
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come una coltre. La morte adesso lo sbalordiva, lo
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affatto colpevoli perché la morte della ragazza era stata
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salvezza ma solo di morte. ¶ Le figure degli Atamany
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casaccio, come seminati dalla morte grande della guerra, che
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singolare attrazione per la morte. Nel cadavere del nemico
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poi, e che la morte lo stringeva sempre più
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guerrieri circassi. Ma la morte se l’era portato
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era il trionfo della morte. Era la cosa più
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lontana a fuggirla, la morte, ma restava col piede
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dove avevano trovato la morte la signora Esther o
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cinghiali devastatori feriti a morte. Anche i cosacchi avevano
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marce e che la morte rimbombava in ogni lato
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Ghirei avvertiva che la morte di Alda si proiettava
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cominciato il giorno della morte di Alda, e non
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l’idea della sua morte. Gli pareva che fosse
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più, o che la morte se le portasse via
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e la condanna a morte per l’uccisione di
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finita e che la morte ormai lo aveva ghermito
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uno che con la morte e la fine avesse
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partigiano e condannato a morte per i suoi delitti
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che avevano condannato a morte Akmekkahn. Tutto diventava ogni
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veleni che procuravano la morte senza dolore, come un
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anche la polverina della morte. ¶ Urvàn misurò tutta la
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se ogni giorno, dalla morte di Alda, per lui
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di disfatta e di morte. Poi si distesero sulla
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di guerra e di morte. Sentì che l’epoca
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per sempre, perché la morte per sé e per
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il giorno della sua morte. Aveva sempre saputo che
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giorni in cui la morte si metteva a mietere
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diventato un plotone della morte, come quei Giannizzeri che
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di demarcazione tra la morte e la vita, e
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vita. Si ricordò della morte di Alda, di Ugo
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fiaba inventata… ¶ Dopo la morte di Burlak anche i
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carretta, e lì la morte ladra potesse raggiungerlo con
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ha il freddo della morte» disse Ghirei. ¶ «No, non
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broncopolmonite, e alla cui morte Dunaika non voleva credere
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gonfiati come otri dalla morte per acqua. Ma quello
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l’unico genere di morte inventato dal kazàk. Molti
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aveva rifiutato sia la morte che la consegna ai
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vitalità, un rifiuto della morte, un’affannosa e disordinata
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il nulla, cioè la morte o la deportazione, perché
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cui Marta, per la morte di tutti i componenti
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che avevano preferito la morte nelle acque fredde della