Antonio Moresco, Gli increati, 2015

dei vivi e dei morti e della resurrezione dentro

fende la folla dei morti. ¶ «Sei un altro Lazzaro

uno a uno i morti alla resurrezione dentro la

di schianto, perché da morti si può continuare a

dei risorti e dei morti che stanno tracimando si

attraverso il continente dei morti, dove è venuto per

a uno dagli altri morti. Stanno già nascendo i

i primi nuclei di morti che si riuniscono di

già ad arruolare altri morti, si stanno già formando

dove si ammassano i morti, si passano di bocca

poco il numero dei morti che vorranno risorgere e

telluricamente nel continente dei morti. E allora lui raccoglierà

sempre nuove schiere di morti, ci saranno moltitudini di

ci saranno moltitudini di morti che si riuniranno per

dove si riuniscono i morti, tutto il continente dei

tutto il continente dei morti sarà attraversato dal vento

morte nel continente dei morti. Lui si sta mettendo

mettendo a capo dei morti che vogliono risorgere dentro

e nel continente dei morti. ¶ «Io sto cercando una

fin nel continente dei morti. Lei mi ha fotografato

è la sposa dei morti!» mi dice soltanto l

fianco. ¶ «La sposa dei morti?» ¶ Non mi risponde. Scorgo

può fantasticare solo da morti, che d’un tratto

e del continente dei morti. E che allora sporgevo

poco a poco altri morti che si fermano a

gremiscono i ristoranti dei morti, stavamo mangiando con la

pettinare i nostri capelli morti, stavamo allungando le nostre

istituti di bellezza dei morti, stavamo sfregando il turgore

turgore dei nostri corpi morti contro altri corpi morti

morti contro altri corpi morti che perdevano incontrollabilmente i

incontrollabilmente i loro liquidi morti nella metastasi percussiva di

percussiva di quei suoni morti, stavamo scopando nelle stanze

eravamo dentro altri corpi morti con la furia dei

furia dei nostri corpi morti, stavamo rimestando dentro la

Ci sono già alcuni morti che stanno correndo dietro

a noi molti altri morti, ci saranno schiere sempre

sempre più grandi di morti che si passeranno parola

cominceranno ad arruolare altri morti e a formare i

gruppi di combattimento di morti contro la tracimazione dei

contro la tracimazione dei morti nella vita che c

fine, quando tutti i morti saranno dentro la morte

con la sposa dei morti nel continente dei morti

morti nel continente dei morti.» ¶ «Quando ero vivo, non

nostre spalle. Sempre nuovi morti entrano nel vento della

dagli altri locali dei morti e scaturiscono con tutti

gettando se erano già morti dentro la vita e

di essere ancora più morti dentro la morte? Noi

con i nostri occhi morti altri occhi morti, stavamo

vicini nel continente dei morti. ¶ Passiamo davanti a grandi

nera i vestiti dei morti. Riesco a scorgere anche

correndo enormi distese di morti seduti a perdita d

sfondate dei ristoranti. ¶ «I morti mangiano?» grido con enorme

sono i ristoranti dei morti?» ¶ «Sì, è tutto come

che cosa mangiano i morti?» gli chiedo ancora, correndo

Mangiano la vita dei morti.» ¶ Sento, attraverso la mano

Tutto il mondo dei morti pullula da ogni parte

abbagliante luce nera dei morti. ¶ Ci sono fiumane di

e di giovani uomini morti che si accalcano fuori

musica senza suono dei morti, per andare a comprimere

superfici dei loro corpi morti, mentre dall’alto dei

illumina la città dei morti. Stiamo correndo così forte

di qualche coppia di morti che si spostano tenendosi

vivi e dei nuovi morti. ¶ «Ma perché stiamo correndo

illumina le città dei morti. ¶ «C’è stata la

e nel continente dei morti, con la testa girata

sfasciate dei grattacieli dei morti, con gli occhi spalancati

non essere vivi, i morti piangono perché sanno di

sanno di non essere morti. ¶ «Perché sto correndo anch

catastrofe della resurrezione dei morti!» ¶ Lui non dice niente

strade delle città dei morti. Vanno avanti piano, tale

è la ressa dei morti. Si fermano ai semafori

nero della luce dei morti. Riprendono ad andare quando

traffico le città dei morti. Però non si sentono

Dove vanno, se sono morti? In quale vortice sono

mi sembravano piene di morti. Il guidatore immobile, le

sembravano tutti pieni di morti. Gli uomini e le

l’altro, mi sembravano morti animati da qualche inarrestabile

vivi fosse pieno di morti, che tutte quelle stanze

in realtà piene di morti che io non vedevo

mondo fosse gremito di morti tracimati e di presenze

sempre nuove ondate di morti mi sembrano piene di

Che cosa sono le morti? Che siano zone più

ricoprono il continente dei morti, io e quest’uomo

e sui loro capelli morti, e di mani e

e di piedi femminili morti tormentati da piccoli strumenti

istituti di bellezza dei morti!» mi risponde il risorto

la bellezza per i morti? Che bellezza può esserci

può esserci per i morti?» ¶ «La morte viene prima

bellezza solo per i morti.» ¶ «La morte è ancora

venuto nel continente dei morti: per far risorgere la

passi nel continente dei morti...» comincia a dirmi d

portare nel continente dei morti il vortice della resurrezione

di macchine guidate da morti che piangono dietro i

sconnessi sono pieni di morti che si spostano in

e il continente dei morti, i vetri frantumati dei

venuta nel continente dei morti ha suscitato. Vedrai che

è un Dio dei morti e c’è un

essere un Dio dei morti. Perché possa esserci un

esserci un Dio dei morti ci deve essere un

è un continente dei morti che ha un Dio

sono nell’universo pianeti morti che vagano nello spazio

peso dei loro dèi morti. Io sono quello che

faccio risorgere solo i morti, faccio risorgere anche i

per far risorgere i morti bisogna anche far risorgere

tu fai risorgere i morti e fai risorgere i

cosa fai risorgere i morti se non dalla vita

dentro il sonno dei morti. Sono arrivato di fronte

rimarranno tutti, vivi e morti, resurrettori e risorti, dentro

o da quello dei morti. Mi sono alzato, ho

dentro il sonno dei morti, con il mio carico

anche dalla resurrezione dei morti!» ¶ Ha smesso di parlare

avvolto nella fasciatura dei morti, nessuna mano si è

tracimato dal continente dei morti a quello dei vivi

dei vivi, dei vivi morti risorti, perché i vivi

i vivi e i morti si stanno fronteggiando, perché

di vivi e di morti nel continente dei vivi

e in quello dei morti, perché vita e morte

e di quello dei morti che si stanno fronteggiando

fino ai suoi occhi morti. ¶ «Io devo tenere la

sono nel continente dei morti. C’è appena stato

quelle grida concitate dei morti lungo i corridoi del

impressionante dei nostri respiri morti. ¶ «Ma se lui è

persona nel continente dei morti? Non hai detto che

di intenzioni, tra i morti, o che perlomeno è

come si vedono i morti, dall’incontrario, da prima

di donne e uomini morti terrorizzati che vagavano da

a correre, perché da morti si può correre e

nella infinita lontananza dei morti. «Prendiamo l’ascensore? Ma

tutte le città dei morti e il continente dei

e il continente dei morti sono stati sconquassati e

mia. «Gli ascensori dei morti salgono e precipitano per

nelle città terremotate dei morti, salgono con i loro

sovrasta le città dei morti e poi precipitano fin

sotterranee del continente dei morti. A noi basta che

dentro gli ascensori dei morti, nello specchio nero dove

dove si guardano i morti dentro gli ascensori dei

dentro gli ascensori dei morti. ¶ Preme il tasto del

fuori, nella città dei morti, di notte. ¶ Non ero

cime dei grattacieli dei morti. ¶ Continuiamo a correre lungo

queste strade piene di morti e di luci, e

e quasi saldati, da morti, perché se no ci

i turbini dei nuovi morti e la tracimazione dei

tracimazione dei vivi nei morti sconvolgono continuamente ogni cosa

uni dagli altri i morti che si erano trovati

eppure ci sono postini morti che girano ugualmente con

suonano alle porte, i morti ci si gettano sopra

la posta, quella dei morti e quella tracimata dei

un numero enorme di morti che frugano in quelle

queste sterminate città dei morti che coprono il continente

coprono il continente dei morti.» ¶ «Io, arrivando qui, pensavo

in atto.» ¶ «Sì, i morti soffrono, soffrono e ridono

più. Nel continente dei morti sta cominciando ad avvenire

tracimazione nel continente dei morti, dove avevo trovato la

e i pianti dei morti. ¶ Adesso abito in un

ogni immissione di nuovi morti che arrivano a carovane

carovane nel continente dei morti, e ci si trova

nelle sterminate città dei morti, o che sono stati

nel cielo nero dei morti. La mia stanza è

da donne e uomini morti che si spostano lungo

si levano dai corpi morti durante i forsennati coiti

i forsennati coiti dei morti. ¶ “Dove sarà adesso la

ancora nel regno dei morti o nel frattempo sarà

investe le città dei morti e le morti dei

dei morti e le morti dei morti? Dovrò cercarla

e le morti dei morti? Dovrò cercarla nel regno

cercarla nel regno dei morti o dovrò tracimare anch

e nessuno, neppure i morti, le possono vedere. Il

e di sempre nuovi morti.” ¶ Resto immobile, al buio

nel cielo nero dei morti, fragori improvvisi e laceranti

fondamenta le città dei morti, e poi continuassero a

queste sterminate città dei morti vibrano e si riempiono

mi dice uno dei morti che incontro lungo un

più alti, gremito di morti che vagano da una

e le città dei morti, e parlano concitatamente tra

alla ressa degli altri morti che si chiamano l

come si guardano i morti. ¶ Le nostre seggiole hanno

accarezzata dal terremoto dei morti e dei vivi. ¶ «Tu

con il quale i morti carpiscono l’aria nera

dormendo o se erano morti e stavano a loro

chi li resuscitasse da morti. Non si sentivano più

entrare nel continente dei morti perché tu possa uscire

capelli dal continente dei morti, che nessuno poteva farlo

trascinarlo nel continente dei morti, che adesso eravamo tutti

eravamo tutti e due morti là dentro, e piangevano

non conoscevo, vivi o morti, non saprei dire, stavano

vivi e quelli dei morti. ¶ E poi la croce

vivi oppure di quei morti. C’erano anche Marta

loro occhi vivi o morti che non sapevano quello

Gesù dal continente dei morti e di tutti i

e di tutti i morti, se io che sono

se si era già morti, si era già stati

si era già stati morti? O si vive ancora

anche il medico dei morti, come ci sono le

sono le città dei morti, i grattacieli dei morti

morti, i grattacieli dei morti, gli specchi dei morti

morti, gli specchi dei morti, la fotografa dei morti

morti, la fotografa dei morti. «Le cose non stanno

cosa c’è. I morti crescono sempre più, alimentati

verso il continente dei morti. Per la prima volta

vivi superi quello dei morti. Ancora per poco la

oscura e crescente dei morti riuscirà a tenere sollevato

i vivi e i morti stanno cominciando a combattersi

morte. E che i morti combattono contro la vita

la vita per restare morti dentro la vita. Io

ha idea di quanti morti stiano cominciando a preoccuparsi

salute...» ¶ «Ma se sono morti!» ¶ «Appunto! È perché vogliono

Guardi che i medici morti sono i migliori.» ¶ «Ah

un medico morto? I morti si curano, che cosa

morte, così anche i morti stanno cercando di sconfiggere

immortalità, così tra i morti sta prendendo piede il

immortale della mortalità. I morti si curano, fanno gli

pressione giusta per i morti?» ¶ Il medico ride di

città e tutti questi morti che riempiono i loro

cosa crede? Anche i morti si cercano, si cercano

Anche i loro corpi morti si abbracciano, si compenetrano

sessualità esiste tra i morti come tra i vivi

Esiste anche tra i morti questo scandaglio dei corpi

un coito tra i morti! È una cosa da

dato dentro come da morti. Sta prendendo piede anche

piede anche tra i morti la pornografia. Lei non

sia la pornografia dei morti! Adesso, con questa tracimazione

vivi e quello dei morti, succede persino che arrivi

della inconcepibile pornografia dei morti...» ¶ Chiudo gli occhi, mi

arrivava dal continente dei morti o ero dentro qualcosa

verso il continente dei morti?» ¶ «E stanno tracimando in

vivi e quello dei morti. Posta elettronica, messaggi... Certe

Certe volte arrivano ai morti quelli dei vivi e

ai vivi quelli dei morti, attraverso il tempo e

sono allagati. I naviganti morti cominciano a bucare i

a bucare quelli dei morti. Stanno apparendo sugli schermi

apparendo sugli schermi dei morti e dei vivi i

le mani lettere di morti. Anche ai morti stanno

di morti. Anche ai morti stanno cominciando ad arrivare

postale anche tra i morti?» ¶ «Sì, anche se i

Sì, anche se i morti non hanno indirizzi, la

che si scrivono i morti, ma anche di lettere

di lettere che i morti scrivono ai vivi, e

e i vivi ai morti. Qualcosa di questo enorme

le mani lettere di morti. I morti sbalordiscono quando

lettere di morti. I morti sbalordiscono quando si trovano

dei morti e i morti dentro quelli dei vivi

fa a raccontare i morti? Perché, se il tempo

tempo del racconto dei morti. Come si fa a

fa a raccontare i morti da morti, se noi

raccontare i morti da morti, se noi divoriamo gli

restare vivi, per diventare morti. Si gettano con i

con i loro volti morti e con le loro

donna che fotografa i morti ¶ Ma adesso, per potervi

una grande fila di morti che si allunga sempre

spegne. ¶ La fila dei morti avanza lentissimamente nel buio

fotografo per tutti i morti?” ¶ Però ogni tanto ci

tutta quella massa di morti allineati nel buio che

in quella colla di morti. Non filtra dalla fessura

sempre nuove carovane di morti che arrivano senza interruzione

interruzione nelle città dei morti. Anche l’intervallo tra

questo corridoio pieno di morti verrà di nuovo abbagliato

tutto questo finimondo di morti accalcati al buio che

tu che fotografi i morti?» ¶ Mi fa cenno di

la fotografa! Fotografavi i morti, mi hai detto, perché

coraggio di fotografare i morti. Proprio i morti, non

i morti. Proprio i morti, non i vivi da

non i vivi da morti! Hai fotografato tu tutti

scrittori e i poeti morti nel corso del tempo

ragazza che fotografava i morti, e poi quella che

tutti quegli altri invitati morti, e io ti tenevo

una nuova ondata di morti, quando, da un rumore

lo racconti mentre siamo morti...» ¶ Faccio un altro passo

più vicini, perché da morti si può essere infinitamente

buio quella ressa di morti. ¶ «Ma li fotografi tutti

fotografi tutti tu, i morti?» le chiedo. ¶ Mi sorride

che vengono fotografati i morti?» ¶ «Sì.» ¶ Rimango per un

anche quando si è morti, se quello che si

che si fantastica da morti è ciò che avviene

si viene fotografati da morti! È così che si

indistinguibile e nera dei morti faceva la fila per

configurata!”. ¶ 5 ¶ Il continente dei morti ¶ Poco prima di morire

della morte. Intitolata Le morti, al plurale, come la

la pressione dei nuovi morti che tracimano senza interruzione

e nel continente dei morti travolge e disaggrega le

assenza di tempo dei morti. Ma, come le travolge

nuova massa agglutinata di morti in esplosione demografica che

sempre nuovi arrivi di morti e che coprono questo

rovesciata del continente dei morti. ¶ “Dove sono finito adesso

contro la massa dei morti. Io non so dove

i vivi né i morti riescono a concepire, una

fondamenta le città dei morti, come mi aveva detto

la notte nera dei morti. ¶ E allora anche questa

dicendo il medico dei morti... sì, perché c’è

alle sconfinate città dei morti che ricoprono il mondo

cresce. Il muro dei morti che fa ala al

Sono le risate dei morti.» ¶ Rimanete così, la testa

e del tempo. ¶ «I morti ridono?» ¶ «Sì, ridono. È

che accolgono i nuovi morti.» ¶ «Ma perché ridono?» ¶ «Ridono

le sterminate città dei morti, le lucine degli aerei

lati le folle dei morti che fanno ala al

buio. ¶ Le città dei morti sono davanti a voi

se nel regno dei morti ci fossero il giorno

sonno che dormono i morti, vi sveglia un fragore

ma nelle città dei morti le finestre non si

gli altissimi grattacieli dei morti. Molti segmenti di finestre

nell’inconcepibile sonno dei morti. Arrivano da tutte le

carovane nelle città dei morti, ridevate fino a slogarvi

vedono e che i morti capiscono in un istante

vi risponde qualcuno dei morti da uno dei grattacieli

esiste, però noi siamo morti.» ¶ «E perché è tutto

lontano, le città dei morti sono un unico bagliore

Perché le città dei morti non muoiono, però sono

ci sono sempre nuovi morti che fondano sempre nuove

sempre nuove città di morti.» ¶ «Ma perché c’è

qui nel regno dei morti?» vi viene in mente

il cielo buio dei morti nelle sterminate città dei

nelle sterminate città dei morti. ¶ Poi una voce comincia

Perché il numero dei morti aumenta sempre di più

dei vivi e dei morti si stanno fronteggiando, perché

è possibile che i morti dormano? Che differenza c

morte, quando si è morti? Che cos’è il

è il sonno dei morti?» ¶ Sale un fragore ancora

e di bocche di morti che spuntano dalle distese

le nostre città dei morti come quelle dei vivi

mentre stiamo dormendo da morti. Tutto, tutto, tutto è

da tutti questi grattacieli morti illuminati nel buio. Ma

è possibile che i morti sognino? Che cosa sono

essere i sogni dei morti dentro il sonno dei

dentro il sonno dei morti?» ¶ «Non solo la morte

due. I sogni dei morti non sono più dentro

dentro il sonno dei morti. I sogni dei vivi

sonno dei vivi. Noi, morti e vivi, ci stiamo

E gli specchi dei morti?» domandate ancora, sporgendovi di

specchi nel regno dei morti? Come possono i morti

morti? Come possono i morti guardarsi allo specchio? Che

Che cosa vedono i morti quando si guardano dentro

era lo specchio dei morti o ero io che

in due. Perché i morti e gli specchi sono

in due. Perché i morti e i vivi si

Perché non solo i morti e i vivi ma

dentro gli specchi dei morti e i morti dentro

Parte prima ¶ PROEMIO DEI MORTI ¶ 1 ¶ Sono nato, sono morto

vivi nel regno dei morti, o aveva preteso di

succede nel regno dei morti. ¶ Si sente dire spesso

Questo siete voi da morti, sono i vivi da

sono i vivi da morti, non i morti. ¶ Invece

da morti, non i morti. ¶ Invece sta succedendo tutt

altro universo parallelo dei morti? Che cosa andate a

sempre pezzi di insetti morti attaccati alle mani, andavo

provengono dal continente dei morti, in modi e forme

morte. ¶ 2 ¶ Le città dei morti ¶ È tutto buio. Ci

dappertutto macchine piene di morti, treni pieni di morti

morti, treni pieni di morti, aerei pieni di morti

morti, aerei pieni di morti, nelle città sprofondate nel

attraversato dalle carovane dei morti. ¶ Viene da ogni parte

vetture tutte piene di morti. Morti che camminano attoniti

tutte piene di morti. Morti che camminano attoniti lungo

bendati. Macchine guidate da morti e piene di morti

morti e piene di morti che guardano fuori dai

volo guidati da piloti morti e tutti pieni di

e tutti pieni di morti. Stazioni gremite di morti

morti. Stazioni gremite di morti che aspettano il loro

buio, tutti pieni di morti... Non vi è mai

sono tutti pieni di morti. ¶ Anche gli alberghi sono

alberghi sono pieni di morti. Nelle stanze ci sono

stanze ci sono corpi morti incastrati e compenetrati tramite

i loro apparati escretori morti. Negli atri e ai

per il regno dei morti. Ritirano i documenti, i

turno, mentre i taxisti morti continuano a caricarli, mettono

ultimo spettacolo, gli spettatori morti si sono già alzati

volti ingigantiti degli attori morti sopra lo schermo. Anche

corpi attoriali e canori morti. Anche i ristoranti, dove

i ristoranti, dove camerieri morti portano i piatti pieni

alle tavolate dei masticatori morti, aiutano i clienti e

partite notturne, coi calciatori morti che lasciano il campo

le folle dei tifosi morti nelle strettoie dei corridoi

acceso, i loro autisti morti con le mani già

su cui palpitano impulsi morti, gli internet point con

sagome elettrizzate di cavalli morti, le piazze gremite di

di moltitudini di ragazzi morti in fusione nella catastrofe

intestini masse di suoni morti, tra quella ressa di

è un transito di morti. ¶ Non si vede niente

sia il regno dei morti?” ¶ Perché, dentro la morte

del mondo. ¶ «Sono i morti.» ¶ «Che città sono queste

Sono le città dei morti.» ¶ La macchina corre senza

sempre più grande di morti sta facendo ala al

le schiere dei vecchi morti che accolgono l’arrivo

delle carovane dei nuovi morti. Uomini, donne, bambini, di

fianco dei loro padroni morti, anche altri animali che

già stato sprigionato dai morti, perché il freddo e

che si attribuiscono ai morti sono invece solo degli

degli uomini vivi da morti, non dei morti. ¶ La

da morti, non dei morti. ¶ La guardo, mentre mi

i suoi meravigliosi occhi morti. ¶ «Tu chi sei?» le

immense città sotterranee dei morti. ¶ Un istante dopo sto

con i suoi capelli morti che sventolano alle sue

profumati dei loro capelli morti che sventolano alle nostre

e si spostano corpi morti in corsa oppure immobili

miniere brulicanti di corpi morti nel buio? Che sale

altri due giovani corpi morti che emanano il loro

nuove città sotterranee di morti appena inventate e fondate

delle città sotterranee dei morti, e che ci lasciamo

nell’immenso buio dei morti. ¶ «Guarda! Guarda!» mi dicono

delle città sotterranee dei morti che si inabissano sempre

sulle città affiorate dei morti, noi ti abbiamo visto

voragine delle città dei morti...» ¶ «Ma che città sono

è il numero dei morti che gremiscono le sterminate

sterminate città sotterranee dei morti. L’origine di questo

sprofondate delle città dei morti, di cui in superficie

ci accoppiamo con i morti per farli risorgere! Tutte

si incernierano con i morti per farli risorgere. Solo

sterminate città sotterranee dei morti.» ¶ Adesso non siamo più

noi le spose dei morti. Se tu ti unisci

questo sterminato frantoio di morti. ¶ Com’è difficile risorgere

le città capovolte dei morti sprofondate nel continente dei

sprofondate nel continente dei morti. ¶ «Vieni dentro di noi

intere città sotterranee dei morti?” mi domando correndo. “Oppure

di questi agglomerati di morti e di risorti dentro

l’intero continente dei morti. ¶ Sono solo, anche dentro

una muraglia di corpi morti che si muove e

il ridere sommesso dei morti o se sono invece

scaturiscono incontrollabilmente dai corpi morti durante l’orgasmo. ¶ «Non

con i miei occhi morti spalancati nel buio. ¶ «Eravamo

perché le voci dei morti non si distinguono tra

perché le voci dei morti vengono prima di essere

dei loro profumati capelli morti, oltre le spalle e

così gli occhi dei morti si devono abituare a

frantoio sperimentale di corpi morti nelle città sotterranee dei

nelle città sotterranee dei morti. L’amore dei vivi

prima l’amore dei morti.» ¶ «Vieni, vieni...» mi sussurra

cuori e quei genitali morti. ¶ Guardo in basso, verso

dai loro canali seminali morti e dai loro pori

e del continente dei morti. ¶ Adesso non ci sono

profondità del continente dei morti, investite dal sisma della

lo spazio cavo dei morti, segno che mi sto

la terra nera dei morti. ¶ «Vieni! Vieni!» mi stanno

queste città inabissate dei morti! Siamo uscite di corsa

in questo parlamento dei morti dove stiamo parlando e

queste nuove città dei morti appena elevate e che

dei vivi e dei morti...?» ¶ «Che cos’è questo

delle strade invase dai morti e dai risorti dentro

nelle zone conquistate dai morti o dai risorti, perché

così, nelle città dei morti travolte dai vortici della

ancora fuggendo fiumane di morti e di fondatori morti

morti e di fondatori morti che si stanno inventando

dei vivi e dei morti. ¶ Adesso è tutto buio

dei vivi e dei morti dentro la morte.» ¶ «Perché

e i sogni dei morti, nella vita che è

È l’amore dei morti.» ¶ «E l’amore dei

E l’amore dei morti cos’è?» ¶ «È l

strade coi loro volti morti dipinti. ¶ Voi non avete

incontrare la sposa dei morti che hai visto balenare

sia il regno dei morti?” mi chiedevo. Oppure sognavo

siano le città dei morti?” mi chiedevo. E che

sognano i sogni dei morti, che io stesso stavo

sognavo i sogni dei morti e di me stesso

ma anche quelli dei morti, se io stesso sto

parti delle città dei morti. Qui si sente solo

sotterranei delle città dei morti di cui quelle emerse

me, nel continente dei morti. “Ma i morti sono

dei morti. “Ma i morti sono nudi o sono

come sono vestiti i morti, né le caratteristiche dei

clangore nel parlamento dei morti, e che quindi indossano

o i volti dei morti?” ¶ È difficile far capire

che i vestiti dei morti sono indistinguibili dai corpi

indistinguibili dai corpi dei morti, che la nudità dei

che la nudità dei morti viene prima di quella

che i volti dei morti vengono prima di quelli

questi corpi nudi di morti che rasentano le mie

viscere delle città dei morti, e che continuano a

altri corpi nudi di morti che non smettono di

perché le parole dei morti sono pronunciate prima, perché

già state pronunciate dai morti, perché le parole che

si sentono pronunciare da morti si sono già sentite

anche delle parole dei morti. ¶ «Vieni! Vieni!» mi continuano

le città emerse dei morti!» ¶ «Che sono immense...» mi

delle città sotterranee dei morti.» ¶ Continuo a camminare, sbandando

sei lo sposo dei morti, il nostro sposo!» mi

incontrare la sposa dei morti, la tua sposa...» mi

me come fotografa dei morti e adesso come sposa

adesso come sposa dei morti, perché, come vi ho

detto, i vestiti dei morti sono indistinguibili dai corpi

indistinguibili dai corpi dei morti, però sento che tutto

delle città sterminate dei morti come da un immenso

può essere per i morti, se tutto questo sconvolgimento

e la finanza dei morti sono state investite dal

di scopo, immensi capitali morti da fagocitare, da riposizionare

dei vivi e dei morti e dai turbini della

anticipato dell’economia dei morti che viene prima, la

spesa e scambiata dai morti. Tutta l’economia si

i vivi e i morti e tra i morti

morti e tra i morti e i vivi e

sommersa sia quella dei morti, sulla produzione di morte

mai esistita, quella dei morti, qualcuno che fino a

a tutti gli altri morti che lo guardano con

della Banca Centrale dei Morti che prosegue dalla notte

mentre anche gli stessi morti sono stati presi nei

il danaro per i morti, che cos’è per

dei vivi e dei morti, è stato venduto dal

e comperato dagli stessi morti e dalla stessa vita

prima, l’economia dei morti viene prima, perché era

aumento della popolazione dei morti e dei vivi si

e il Dio dei morti è vivo dentro la

sì!» gridano gli altri morti. «C’è la schiavitù

risponde il primo. «I morti dei vivi o i