Giacomo Leopardi, Canti, 1837

virtude ¶ Rugginosa dell'itala natura, ¶ Veggiam che tanto e

vetusti divini, a cui natura ¶ Parlò senza svelarsi, onde

fondo; ¶ E rotto di natura ogni contrasto, ¶ Ignota immensa

franta ¶ Da voi nostra natura? e le assonnate ¶ Menti

di felici ombre soccorse ¶ Natura stessa: e là dove

boschi e pura etade ¶ Natura a noi prescrisse, ¶ Reina

Virile alma ricusa, ¶ Riede natura, e il non suo

tu, vivi, o santa ¶ Natura? vivi e il dissueto

de' mortali ascolta, ¶ Vaga natura, e la favilla antica

negletta mano ¶ Dell'altrice natura; onde la viva ¶ Fiamma

del cielo e di natura indutto ¶ Valse l'ameno

inermi regni ¶ Della saggia natura! I lidi e gli

superbi regni ¶ Vile, o natura, e grave ospite addetta

ti dorrai; che di natura è frutto ¶ Ogni vostra

affaccio, ¶ E l'antica natura onnipossente, ¶ Che mi fece

è saper quel che natura asconde ¶ Agl'inesperti della

pietà pur mi dimostra ¶ Natura in questi lochi, un

reina ¶ Felicità servi, o natura. In cielo, ¶ In terra

consente il cielo ¶ A natura terrena. Amar tant'oltre

il giorno e di natura il riso; ¶ Forse tu

agogna e cerca ¶ La natura mortal, veruno acquista ¶ Per

Nella vita infelice avea natura ¶ Necessità diverse, a cui

onde quell'una ¶ Cui natura apprestò, mal si compensa

Campi del tutto la natura aperse, ¶ Peregrinando aggiunge. Ahi

che più benigna ¶ Di natura e del ciel, fecondamente

In suo chiuso pensier natura abbella, ¶ Morte, deserto avviva

Ogni beltate o di natura o d'arte, ¶ Fatta

il fato e la natura; a cui ¶ Tanto nostro

mi diede i palpiti, ¶ Natura, e i dolci inganni

ella discorda: ¶ So che natura è sorda, ¶ Che miserar

pura, ¶ La sorte, la natura, ¶ Il mondo e la

di mia sventura. ¶ O natura, o natura, ¶ Perché non

sventura. ¶ O natura, o natura, ¶ Perché non rendi poi

nembi e vento. ¶ O natura cortese, ¶ Son questi i

spesso torni. ¶ Di tua natura arcana ¶ Chi non favella

palese error. Ma di natura, ¶ Infra i leggiadri errori

Omai disprezza ¶ Te, la natura, il brutto ¶ Poter che

uomo al tutto ¶ Da natura è minor. Che se

già dell'animal famiglia, ¶ Natura, illaudabil maraviglia, ¶ Che per

Come, ahi, come, o natura, il cor ti soffre

il mortal? Ma da natura ¶ Altro negli atti suoi

Quale splendor vibrato ¶ Da natura immortal su queste arene

paradiso in un momento. ¶ Natura umana, or come, ¶ Se

vinti; ¶ Perché diè lor natura, in ogni tempo ¶ Starsene

legge in pria ¶ Scrisser natura e il fato in

e parti ¶ Ha per natura; e por quegli odii

son di mestieri; ¶ Così natura ogni opra sua, quantunque

sforzo in onta, ¶ La natura crudel, fanciullo invitto, ¶ Il

s'appoggia la mortal natura. ¶ Abbandonata, oscura ¶ Resta la

in cura ¶ All'amante natura. E la possanza ¶ Qui

del depresso loco ¶ Che natura ci diè. Per questo

lor la rimembranza. ¶ Nobil natura è quella ¶ Che a

primo ¶ Contra l'empia natura ¶ Strinse i mortali in

quasi calpesta. ¶ Non ha natura al seme ¶ Dell'uom

avi i nepoti, ¶ Sta natura ognor verde, anzi procede

di Chio, ¶ Conforme ebber natura ¶ Le foglie e l