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Tomaso Monicelli, Il viaggio di Ulisse, 1915

concordanze di «nave»

nautoretestoannoconcordanza
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fuggire. Ma ad ogni nave mancavano sei compagni, rimasti
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il suo dire: ¶ «Ogni nave ha perduto sei compagni
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con noi? Orsù, ogni nave chiami tre volte per
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al timone della sua nave, e con la forza
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egli diede ad ogni nave nove capre: dieci le
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con la mia sola nave, nell'isola che voi
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detto, salì sulla sua nave, con i suoi rematori
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compagni a guardia della nave. Con dodici dei migliori
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e tutto portiamo sulla nave. Nessuno ci vedrà, poiché
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fretta. E raggiunta la nave, partiremo velocemente senza neanche
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approdasti con la tua nave? Presso la mia spelonca
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voleva impadronirsi anche della nave e degli altri compagni
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quest'isola. La nostra nave si è spezzata, la
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qui, raggiungere la nostra nave e gli altri compagni
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come un albero di nave, il tronco d'olivo
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aperto per ritornare alla nave e prendere la fuga
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dei Venti ¶ Tornarono alla nave dove gli altri compagni
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Polifemo. Si alzarono dalla nave grida di pianto. Ma
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devastatrice». ¶ Tutti salirono sulla nave. Furono spiegate le vele
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delle capre: e la nave scivolò sul mare, incontro
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più lontano. ¶ Mentre la nave si allontanava dall'isola
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tuoi compagni e sopra nave non tua». ¶ Quindi, sollevato
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lo lanciò contro la nave di Ulisse. ¶ Il masso
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rasentando il timone della nave: l'acqua si sollevò
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un turbine, coprendo la nave: la quale, spinta con
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calò nel fondo della nave, e si addormentò. ¶ Ed
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nel cavo fondo della nave, scova l'otre, lo
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I tre discesero dalla nave e si incamminarono verso
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inumane, fuggirono precipitosamente alla nave. ¶ Antifate, intanto, chiamava a
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che erano sulla sua nave, poterono schivare la morte
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fuori del porto, la nave di Ulisse sfuggì l
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di Ulisse, una sola nave restava: di tanti compagni
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sul nuovo cammino della nave. ¶ Dove sarebbero andati? Avanti
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Ulisse drizzò la nera nave verso l'isola Eéa
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miglior consiglio ritornare alla nave, dare cibo ai compagni
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ancora da bere nella nave. Mangiamo e beviamo, che
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che rimanevano presso la nave, Euriloco coi ventidue compagni
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corsa verso la lontana nave, dov'era Ulisse con
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prosegue: «Va' alla tua nave, e qui riconduci gli
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compagni che, presso la nave lontana, stavano sospirando e
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Circe, si ricondussero alla nave. E rialzarono gli alberi
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gonfiò le vele: la nave scivolò via leggera: i
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oltre, e volge la nave verso di esse, e
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vorrai giungere con la nave alle Sirene, e noi
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funi, all'albero della nave, e non mi slegherete
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piedi, all'albero della nave. ¶ Giunsero in vista delle
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appena s'accorsero della nave di Ulisse, intonarono il
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re, ferma la tua nave, e vieni a stare
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con maggior forza, la nave volava sul mare, il
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dalle loro mani: la nave si fermò. ¶ Erano in
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di onde tempestose. Nessuna nave mai scampò da quel
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e giù per la nave, rincuorando con dolci parole
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spingete con forza la nave sulle onde. E tu
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timone e guida la nave fuori dalla nebbia e
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i compagni obbedirono. La nave, spinta dalla forza dei
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Erranti: e dove mai nave era scampata, scampò la
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era scampata, scampò la nave del meraviglioso re di
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nascondessero nel fondo della nave, e lasciassero il fragile
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passavano sul mare. ¶ Nessuna nave era mai scampata a
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stretto e vorticoso. La nave di Ulisse filò guardandosi
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di ucciderli tutti. La nave parve avere le ali
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isola beata, passò la nave di Ulisse, uscita fuori
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mare tranquillo! Accostiamo la nave alle sue rive. È
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oltre con la veloce nave. È un'isola cara
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remi il cammino della nave». ¶ Ognuno si tacque: non
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non lasci che la nave si accosti alla bella
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Concedi che accostiamo la nave alla riva» gridavano in
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trassero in secco la nave, si rifugiarono in un
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tutto quello che la nave conteneva, cibi e bevande
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come d'incanto. ¶ «Alla nave! alla nave!» gridarono i
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incanto. ¶ «Alla nave! alla nave!» gridarono i naviganti. «Splendido
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Itaca!» ¶ Si imbarcarono sulla nave, spiegarono le vele, si
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veneranda fronte, seguitava: ¶ «La nave toccherà l'amata sponda
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e cantavano, mentre la nave si allontanava dall'isola
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scuote e solleva la nave: scrolla alberi, vele, sartie
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precipita in mare. La nave è in balia dell
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notte, con la sua nave squarciata dalla tempesta, sul
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flutti sbattono dovunque la nave: ed ecco, si erge
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altra, gli sfascia la nave: egli riesce a legare
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i resti della sua nave. Allora spicca un salto
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anche i resti della nave. ¶ Passa un tempo breve
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mare assorbito. Riappare la nave rotta di Ulisse, il
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Alla decima notte la nave ridotta ormai ad alcune
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cibo, senza vesti, senza nave. Come sarebbe ripartito! Sarebbe
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tu dammi un'altra nave, che io possa riprendere
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e perdute. ¶ «Dammi una nave, che io vada, o
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partirò se non ho nave da prendere il mare
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da prendere il mare?» ¶ «Nave io ti darò» rispose
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zattera, in forma di nave, era compiuta: e Ulisse
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vesti, senza compagni, senza nave. Ora io ti prego
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mi darai uomini e nave per ritornare alla mia
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che si appronti una nave, provveduta di abili rematori
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abili rematori. Con questa nave, andrai alla tua Itaca
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fatto salire su una nave, armata di cinquanta remi
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deposti nel fondo della nave: a poppa furono distesi
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lini, a poppa. La nave uscì dal porto, solcò
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doni, ritornarono alla loro nave. E uscirono dal porto
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Sono ancora solo, senza nave, in terra straniera ed