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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, Komokokis, 1902

concordanze di «ne»

nautoretestoannoconcordanza
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non è disprezzabile. ¶ — Che ne dici? ¶ — A Parigi fa
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di spazio, senza pace posa. ¶ Una brezza acuta
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mia testa, ed io ne beveva la fragranza sottile
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dunque? ¶ — Oh, se ve ne sono! ¶ — Comincia ad essere
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da poco.... ¶ — Ed io ne sono l’erede.... e
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mezzo matto.... non me ne offendo, – mormorò Edoardo sorridendo
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di tormenta.... Oh, se ne raccontano tante! Ma quello
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mettere piede! E ce ne sono, sapete, in quei
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è abbastanza interessante.... – Che ne dici? – mormorò Edoardo volto
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vecchione sparì. Morto? Nessuno ne seppe mai nulla. Nel
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brezze dell’alpe che ne circondava. ¶ E se facemmo
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amici!... muoio... muoio.... non ne posso più.... aiuto! ¶ Io
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nel silenzio assoluto che ne circondava, e data la
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suono, per lontano che ne fosse il fondo, dovea
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mio amico. ¶ — Non te ne ha mai parlato? – chiesi
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da Jafet!... E se ne veniva quindi giù bel
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Sodoma e Gomorra, scomparso ne’ baratri infernali per la
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sentito si facto romor.... ne scopremmo havendo forte sospeto
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mirabile cosa mai veduta udita che....” e le
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Chiesi ad Edoardo: ¶ — Cosa ne dici tu, dunque? ¶ — Mah
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udito si facto romor.... ne cercammo havendo forte sospecto
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mirabile cosa mai veduta udita che….” il resto
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qui. ¶ — Rileggile bene, te ne prego. ¶ — Eccole. “Poichè Dio
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mirabile cosa mai veduta udita dell’ignoto postillatore
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la nostra scoperta, non ne sappiamo nulla più di
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si affiderà.” ¶ — Che te ne pare! ¶ — È d’una
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questa sua scoperta che noi nè altri evidentemente
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scoperta che nè noi altri evidentemente conosce.... che
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evidentemente conosce.... che ragioni ne aveva egli?.... perchè non
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essere proprio così. ¶ — Che ne concludiamo? ¶ — Che bisognerà calarci
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così) di vimini, e ne sorvegliai io stesso la
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e continuamente, senza sbalzi scosse. Il capo della
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terra. ¶ — Di questo te ne sono io garante. ¶ — Giacchè
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si frugò nelle tasche, ne trasse un pezzo di
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dalla bianca luce che ne circondava. ¶ Ad un tratto
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così dall’aria che ne circondava, come dall’acqua
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di cui non conoscevamo l’ampiezza nè i
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conoscevamo nè l’ampiezza i confini!... ¶ Però non
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del fenomeno luminoso che ne circonda. Tu sai che
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manifestarsi della natura stessa ne’ suoi fenomeni.... ma benanche
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esistere moto senza calore materia senza moto. ¶ — Ciò
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fatui?... ¶ — Giustissimo. E che ne concludi? ¶ — Ne concludo che
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E che ne concludi? ¶ — Ne concludo che a noi
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luce! E noi sprofondati ne’ più misteriosi recessi delle
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sul capo e che ne circonderanno!... ¶ — Attendiamo dunque quanto
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gli occhi. Non è, ne convengo, un letto troppo
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dai vividi cristalli che ne circondavano. Bianchissimi fulgori adamantini
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infinito fulgore che quasi ne accecava. ¶ E anche noi
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sullo smagliante spettacolo che ne circondava!... ¶ Ad un tratto
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slargando: una strana vegetazione ne gremiva le sponde. Grandi
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inesplicabile sgomento, – no, te ne prego. ¶ — Perchè, dunque? – chiese
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lo so, ma, te ne prego, non lo fare
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Ci togliemmo le giubbe, ne facemmo un piccol fagotto
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nella parete del Tempio ne trasse due paludamenti bianchi
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noi la flora che ne circondava. ¶ Sopra ad essa
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il vecchio candidissimo, che ne guidava in quel regno
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uno di quegli arbusti ne spiccai una foglia e
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questo. ¶ — Sta bene, – risposi, – ne ho proprio il più
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lo farebbe sperare. ¶ — Che ne concludi? ¶ — Che sarebbe ora
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domande, che come immagino, ne morite dalla voglia, vi
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computare nel vostro mondo, ne avrei cento settanta.... una
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perchè a centosettanta anni ne ho un pochino quasi
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a fantasticare, a scrutare ne’ misteri dell’incomprensibile, dell
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torrente luminoso mi conduceva ne’ suoi gorghi rapidi ma
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di questo mondo. Me ne apprese il linguaggio mistico
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non potete ancor parlare, giudicare!... E quando voi
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mai, di voi, ve ne rispondo io, – disse. ¶ — Meglio
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impedirei. ¶ — In che maniera? ¶ — Ne ho mille mezzi. ¶ — Siamo
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Rassegnamoci, allora. ¶ — Non ve ne pentirete. ¶ — Speriamolo. ¶ Il vecchio
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fuma, non si paga gas nè luce elettrica
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si paga nè gas luce elettrica.... e si
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alla nostra definitiva svestizione, ne ricevemmo in cambio da
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non era molto vasta. ¶ noi nè Kalika potevamo
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molto vasta. ¶ Nè noi Kalika potevamo farci un
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istrumento adatto per calcolarla; la struttura delle rocce
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e serena, non soggetta a temporali nè a
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soggetta nè a temporali a soverchi sconvolgimenti terrestri
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pane e l’altra ne è il vino, – aveva
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parcamente, nessun’altra sostanza, vegetale nè animale, entrava
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altra sostanza, nè vegetale animale, entrava nella loro
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senza che il corpo ne risentisse indebolimento alcuno. ¶ E
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passato così esigente, ce ne movesse rimprovero alcuno. ¶ La
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le farfalle che svolazzavan ne’ boschetti amici. ¶ Assolutamente ignoti
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caverne, che vive celato ne’ grandi abissi delle più
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non soggetti a tempeste ad altri cataclismi fisici
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non riuscivan a percepire, ne’ loro lunghi silenzi, che
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extra-umana vita ferveva ne’ loro esseri? ¶ Ed era
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e così ascosa ancora, ne’ suoi recessi, ai nostri
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ci aveva fatti suoi, ne rimanemmo alquanto turbati. ¶ Ma
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bocca si mosse, ma a me nè a
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ma nè a me a Edoardo fu possibile
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vostro povero occhio non ne afferrerebbe le parvenze superne
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avete veduto è, e ne avrete ancora, se Colui
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arrabattano a fornirci, lassù, ne’ nostri beati paesi, illuminati
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vostre labbra sien prudenti, vi fidate della vostra
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farò, mia adorata, checchè ne pensi Edoardo, checchè ne
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ne pensi Edoardo, checchè ne dica il vecchio Kalika
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la salma. ¶ E allora ne apparve a tutti, chiarissimo
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fu introdotta e adagiata, ne fu chiusa l’apertura
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intuire che un mistero.... ne divide! E vuol sapere
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e si turba, e ne soffre tutta! ¶ — Ah, lo
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suo specialmente! La poveretta ne trema tanto! Per calmarla
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A lui! ¶ — Che te ne pare? ¶ — Non saprei che
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hai ragione. ¶ — Sì, io ne sono convinto. ¶ — Parlagli dunque
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bassa, e pareva immerso ne’ più gravi pensieri. ¶ Al
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non si occuperà punto di lei.... nè di
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punto nè di lei.... di te. Ma è
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Grazie, amico mio non ne dubitavo punto. ¶ Edoardo, dopo
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trapelare al vecchio Kalika.... ad altri.... ¶ — Te lo
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i grandi occhi spalancati ne’ miei, con un vago
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lo dico senza complimenti, ne ho ormai fin sopra
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per arrivarvi?... ¶ — Non te ne curare, Kamelia la conosce
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eran minacciati a chi ne avesse tentata l’ascesa
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d’acqua, come se ne scaricavan talvolta da quella
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piano: nelle tenebre che ne circondavano i miei sensi
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galleria non troppo alta vasta, nel fondo della
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tagliarli, vuoi dire? ¶ — Precisamente. ¶ — Ne faremo a meno. ¶ — Come
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sulla superficie della terra. ¶ — Ne sei sicuro, tu? ¶ — Sicurissimo
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sotterraneo. ¶ — Una fede secreta? ¶ — più nè meno. ¶ — Quand
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fede secreta? ¶ — Nè più meno. ¶ — Quand’è così
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nelle tenebre fitte che ne circondavano, nella rapida corsa
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semplicissimo. L’oscurità che ne circonda! ¶ — Ma come? ¶ — Siamo
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bistecca? ¶ — Finora no.... ma ne mangeremo presto, non dubitare
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della nostra solita razione. ¶ — Ne hai con te? ¶ — Sicuro
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con te? ¶ — Sicuro. Me ne sono empito le tasche
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subito un novello vigore. ¶ Ne porsi alcune anche a
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fianco, ed anch’ella ne parve ristorata. ¶ — Alla buon
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Le tenebre più fitte ne circondavano sempre: ma un
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a discernere chiaramente quanto ne circondava. ¶ — Come siamo pervenuti