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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Gli egoisti, 1923

concordanze di «ne»

nautoretestoannoconcordanza
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da sè. Ma egli ne provava una specie di
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proprio quando non aveva meno un pezzo di
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a letto, non aveva forza nè voglia di
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non aveva nè forza voglia di alzarsi. Ma
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lo spaventava. Non poteva meno pensarci! Era come
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o, per lo meno, ne aveva la voglia. Non
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lo guardò; non sapendo meno quel che pensare
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quieta. Quando non aveva meno le curiosità faticose
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sua purezza. Allora, se ne andò. ¶ Rasente quasi tutti
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larva, sparì; e non ne restò alcun segno. Pure
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avere la stessa rapidità. Ne aveva quasi un desiderio
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pensare. Non si ricordava meno più ch’era
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fosse vero: ¶ — Non hai meno la curiosità di
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mi vuoi bene! Me ne vuoi anche troppo!» Ella
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che la sua giovinezza ne aveva bisogno. ¶ CAPITOLO V
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aiutarlo; ma, poi, se ne dimenticava; oppure, per infingardaggine
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due anni, e non ne era capace; sebbene non
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te? ¶ — Non lo so meno io. Non mi
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fatto! ¶ — Non lo so meno io. Lasciami qui
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conoscerai oggi stesso. ¶ — Non ne ho nessun desiderio. ¶ E
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stavamo bene? ¶ — Io me ne voglio andare. ¶ Roma lo
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lui e Dario, e ne dette la colpa a
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aspettava restando a Roma. Ne provava contro di lui
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ancora vivente; e Dario ne sentì una grande dolcezza
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che innanzi non avrebbe meno capito. E perchè
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Perchè non la conosci meno. ¶ Ma si presero
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Carraresi riattaccò: ¶ — Io me ne vado da Roma; e
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qualche riserva, ora non ne farei più; nè meno
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non ne farei più; meno mezza. Ti ci
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gridò: ¶ — Se non te ne vai, ti piglio a
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doventato subito bianco, senza meno finire il caffè
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Ma egli non riesciva, meno a cavare dal
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per il fastidio che ne risentiva, cominciò a digrignare
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che non avrebbe confidato meno a lui; che
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non doveva essere distrutto; ne provava una specie di
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alcune cime non avevano meno i contorni. E
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Albertina e ch’egli ne era preso fino ad
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accese; ed essi se ne accorsero dalla luce su
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di lasciare Dario solo! Ne aveva un rimorso che
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forse qualche ora, senza meno cambiarsi di vestito
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e non gli pareva meno vero che gli
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lo assordasse. Non vedeva meno. Si sentiva affaticare
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dolorosa, ma non guardava meno più il suo
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Giachi; e quasi se ne scordava. In quanto agli
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trattava, senza che se ne rendesse conto, del suo
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ti ama più? Che ne sai, ormai? Non vedi
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che non ti scrive meno? ¶ Dario sorrise; ma
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quasi in odio. Ma ne soffriva e gli pareva
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e, ora, quegli non ne teneva nessun conto; anzi
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si sbriciolava; e non ne restò che una breve
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moriva, e non aveva meno la certezza che
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ogni cosa, non se ne sentiva appagata: tutte le
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una dolcezza da sbalordirla. Ne restava come trasognata; con
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scolorita dall’ottobre; senza meno un albero; e
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ci fosse stata; e ne provava un contento, che
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piedi, senza essersi tolta guanti nè cappello, sfregava
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essersi tolta nè guanti cappello, sfregava con la
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doveva fargli sapere come ne soffriva e ritirarsi in
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volta, invece, non osava meno. ¶ Perciò escì innanzi
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essere riescita ad ascoltare meno una nota. Le
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si toglievano il cappello. ¶ meno gli alberi del
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caparbie, che non hanno meno un’affinità continua
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cominciavano a imbiancarsi; e ne fu atterrito. ¶ Mentre cercava