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esplorazioni verbali


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Bono Giamboni, Della miseria dell'uomo, 1292?

concordanze di «ne»

nautoretestoannoconcordanza
1
1292
e tutta la persona ne stava turbata: onde una
2
1292
s’appagasse; e però ne ammonisce Seneca, e dice
3
1292
veggiamo fermamente che se ne seguita danno; onde dice
4
1292
perchè del duolo non ne seguita frutto veruno; però
5
1292
e dell’amico caro ne ammonisce Seneca, che dice
6
1292
ammonisce Seneca, che dice: per morte di figliuolo
7
1292
per morte di figliuolo, d’amico caro, si
8
1292
miseria, quanto pensando se ne fa egli stesso. E
9
1292
ove non ha tranquillità, riposo; ove non ha
10
1292
ove non ha pace, sicurtade; ove ha paura
11
1292
e vedi quello che ne è detto dalli Savi
12
1292
Dio, ch’io me ne vo, e più innanzi
13
1292
fosse detto. Ed io ne starò volentieri al loro
14
1292
i denti de’ figliuoli ne sono allegati. ¶ CAPITOLO II
15
1292
carcere, nove mesi, avvegnachè ne sieno molte di quelle
16
1292
E nel tempo, che ne vuole uscire, sì le
17
1292
sofferto, da che passato ne hanno il dubbio: e
18
1292
suo, che non se ne doglia, o duramente non
19
1292
doglia, o duramente non ne pianga ? Onde si legge
20
1292
sono tante, che non ne potrei venire a capo
21
1292
e de’ beni che ne incontra a colui, che
22
1292
dee l’uomo colpare, biasimare, perchè colperebbe colui
23
1292
in pace, se glie ne seguitano molti beni; e
24
1292
primaio bene, che se ne conferma l’uomo e
25
1292
diventare più perfetto, sì ne pone sue similitudini, e
26
1292
si è che se ne fa a Dio simigliarne
27
1292
si è che e’ ne merita d’avere gloria
28
1292
uno Savio: Quello che ne diletta nel mondo è
29
1292
momento, e quello che ne tormenta nell’altro dura
30
1292
disse: Non sono degne d’agguagliare le passioni
31
1292
passioni di questo mondo, di questo tempo, alla
32
1292
di tutta la grazia ne ha chiamati nella sua
33
1292
menova, ma diventa pulito; per le percosse non
34
1292
in pace; e se ne è vuoto, sì se
35
1292
è vuoto, sì se ne cruccia e lamenta; onde
36
1292
Non amate il mondo, le cose che nel
37
1292
lui, nol può comprendere, cercare; onde dice uno
38
1292
tenere, e quello che ne ammoniscono i Savi. Ed
39
1292
porrò certe ragioni, che ne insegnano i Savi, perchè
40
1292
su le tentazioni, e ne’ lacciuoli del nimico. E
41
1292
ch’ogni buono lume ne spegne. E perchè la
42
1292
è così sozzo peccato, ne fa Cristo uno comandamento
43
1292
di tanta volontade, che ne pecca l’uomo in
44
1292
nella terra, che non ne piglia quanto vuole, perchè
45
1292
altrui, però non riceverà giuoco, nè sollazzo, ne
46
1292
non riceverà nè giuoco, sollazzo, ne alcuna allegrezza
47
1292
nè giuoco, nè sollazzo, ne alcuna allegrezza ne’ beni
48
1292
sollazzo, ne alcuna allegrezza ne’ beni suoi, ma perderannosi
49
1292
non dee essere cupido, avaro. ¶ Assegnarsi per li
50
1292
cose, perchè tu cupido ne agogni cotante? E la
51
1292
quando muore, niuna cosa ne porta seco; apre poscia
52
1292
vi tolgano i ladroni, che la tignuola il
53
1292
avere di questo mondo ne fa Cristo agli Apostoli
54
1292
e dice: Non portate oro, nè ariento, nelle
55
1292
Non portate nè oro, ariento, nelle vostre cinture
56
1292
piccola la porta, che ne mena alla vita; e
57
1292
larga la porta, che ne mena alla morte. E
58
1292
non osserva sì glie ne possono incontrare molti mali
59
1292
per malizia delle ricchezze, perchè elle siano ree
60
1292
di colui, che troppo ne bee, onde dice Cato
61
1292
ma di colui, che ne ha troppo beuto. Ed
62
1292
e molto male se ne seguita. Così le ricchezze
63
1292
sè, e molto se ne seguita bene; ma quando
64
1292
e per averne assai ne commette ogni sozzo peccato
65
1292
vi pogna il cuore, l’amore suo. Anche
66
1292
vi posero il cuore, la speranza loro, e
67
1292
peccarne, come se non ne avesse. Bene puote essere
68
1292
sono costretti di non ne avere, e se non
69
1292
avere, e se non ne hanno, fa loro bisogno
70
1292
d’averne; e sì ne sono straziati e sono
71
1292
battuti, e niuno se ne duole. Se gli è
72
1292
il ricco da altrui, ne guadagna; e se il
73
1292
il peccato, il povero ne porta la pena; onde
74
1292
che la ricca, perchè ne mena a buono fine
75
1292
contro alle sue comandamenta, contro alla sua volontade
76
1292
abbonda in ricchezze, sì ne dee spendere e donare
77
1292
si comincia. E poscia ne dee far bene ad
78
1292
ma nelle altre persone ne dee l’uomo in
79
1292
del signore. E poscia ne dee far bene e
80
1292
vita gioconda. E poscia ne dee l’uomo ricco
81
1292
per lo suo amore, ne dona, riconosce da Dio
82
1292
non gli sia tolta, ne dee donare e spendere
83
1292
di discordia, e però ne ammonisce Seneca, e dice
84
1292
fare rade volte, perchè ne nascono molte cose, che
85
1292
in ricchezze, cioè che ne dee ispendere e donare
86
1292
richiede senno. E però ne ammonisce Seneca, e dice
87
1292
non si possa aprire; ne sì da aprire, che
88
1292
temperare la volontade sua, chiamasi contento, non diventa
89
1292
ma solamente perchè più ne vorresti. Ed un altro
90
1292
contentare, e porre fine ne’ suoi disiderj, e consolare
91
1292
e disse: Onnipotente Iddio, troppe ricchezze, nè troppa
92
1292
Iddio, nè troppe ricchezze, troppa povertade, non mi
93
1292
vi ponga il cuore, la speranza, nè l
94
1292
cuore, nè la speranza, l’amore suo. E
95
1292
non pone l’amore, lo intendimento, nè la
96
1292
amore, nè lo intendimento, la speranza sua nelle
97
1292
ricchezze, e che non ne diventa nè cupido, nè
98
1292
che non ne diventa cupido, nè avaro: ai
99
1292
ne diventa nè cupido, avaro: ai quali due
100
1292
per sue ricchezze non ne diventa nè superbio, nè
101
1292
ricchezze non ne diventa superbio, nè vanaglorioso, nè
102
1292
ne diventa nè superbio, vanaglorioso, nè ghiotto, nè
103
1292
nè superbio, nè vanaglorioso, ghiotto, nè lussurioso, nè
104
1292
nè vanaglorioso, nè ghiotto, lussurioso, nè in altro
105
1292
nè ghiotto, nè lussurioso, in altro modo peccatore
106
1292
quando tu erri, non ne pigli esemplo un altro
107
1292
onde dice uno Savio: dei sempre parlare, nè
108
1292
Nè dei sempre parlare, di soperchio tacere. Onde
109
1292
troppo corrente ad ira, che non si rechi
110
1292
sua ragione, sì glie ne porta molto astio ed
111
1292
l’avere, ma che ne sia quasi uno amministratore
112
1292
ch’è sanza siepe, ne sono tolte e portate
113
1292
è la ricca, perchè ne mena a buono fine
114
1292
cade così agevolmente, se ne fa speziale orazione nella
115
1292
nostro, laove dice: Non ne conducere in sulle tentazioni
116
1292
perchè niuno uomo giusto, santo, le disiderò unque
117
1292
e del male che ne segue. ¶ Il brieve detto
118
1292
i frutti degli albori, l’abbondanza dell’erbe
119
1292
l’abbondanza dell’erbe, la moltitudine delle bestie
120
1292
e quanto male se ne può seguitare. Dicono i
121
1292
le viuole e’ liuti ne’ vostri mangiari, e nelle
122
1292
e del male che ne segue. ¶ A trattare del
123
1292
e il male che ne seguita all’uomo della
124
1292
languia, e non potea bere, nè mangiare, ma
125
1292
non potea nè bere, mangiare, ma giacea nel
126
1292
perfettamente ama, non sa modo, nè misura tenere
127
1292
non sa nè modo, misura tenere; e però
128
1292
vecchio; e non se ne difende nè savio nè
129
1292
non se ne difende savio nè matto, nè
130
1292
ne difende nè savio matto, nè debole nè
131
1292
nè savio nè matto, debole nè forte, nè
132
1292
nè matto, nè debole forte, nè maschio nè
133
1292
nè debole nè forte, maschio nè femmina. Chi
134
1292
nè forte, nè maschio femmina. Chi fu più
135
1292
quello vizio; e però ne fa Cristo uno comandamento
136
1292
Tu non sarai avoltero, lussurioso. E uno Savio
137
1292
mala volontade. E Salamone ne ammonisce, favellando di noi
138
1292
savi e molti forti ne sono già periti e
139
1292
un altro Savio disse: la morte, nè l
140
1292
disse: Nè la morte, l’amore non si
141
1292
cadere, e non se ne difende nè savio nè
142
1292
non se ne difende savio nè matto, nè
143
1292
ne difende nè savio matto, nè debole nè
144
1292
nè savio nè matto, debole nè forte, nè
145
1292
nè matto, nè debole forte, nè maschio nè
146
1292
nè debole nè forte, maschio nè femmina, però
147
1292
nè forte, nè maschio femmina, però doma la
148
1292
lussuria, che non se ne possa difendere, si tolga
149
1292
se l’uomo se ne puote astenere, questo è
150
1292
rimedj. E in prima ne danno i Savi un
151
1292
nati molti mali, se ne danno molti esempli. E
152
1292
vedute delle femmine molti ne sono già periti e
153
1292
ingenera lussuria. E Cato ne ammonisce, e dice: Quando
154
1292
Ed avvegnachè i’ te ne abbia detto di certe
155
1292
ponsi il male che ne seguita all’uomo. ¶ Rimane
156
1292
e del male che ne seguita. E perchè delle
157
1292
onore. Ma odi che ne seguita all’uomo delle
158
1292
e del male che ne seguita. ¶ La vanagloria, che
159
1292
e Maestro, e dilettasi ne’ belli vestiri, e molto
160
1292
sera niuna utilitade se ne seguita loro. Ma chi
161
1292
lavorìo sì s’affatichi ne’ comandamenti di Dio, e
162
1292
comandamenti di Dio, e ne’ suoi ammonimenti, laonde nascono
163
1292
niuno; però non me ne voglio più travagliare, ma
164
1292
vita colpare, perchè se ne vede disposto a molti
165
1292
E veracemente il peccatore ne de’ avere paura, perchè
166
1292
mia, ove non ha tranquillità, nè riposo; ove
167
1292
non ha nè tranquillità, riposo; ove non ha
168
1292
riposo; ove non ha pace, nè sicurtà; ove
169
1292
non ha nè pace, sicurtà; ove ha paura
170
1292
il Figliuolo d’Iddio ne fue generato, perchè la
171
1292
morte di Cristo se ne salvano le genti, e
172
1292
ragione naturale non se ne può mostrare, che il
173
1292
sappi osservare; ed osservandole, ne meriti d’avere in
174
1292
dice il Vangelio che ne ha due, che sono
175
1292
quanto più a lui ne crede piacere: e tutto
176
1292
a lui più se ne crede piacere. E accattasi
177
1292
certo ordine, del quale ne ammonisce il Vangelio, e
178
1292
Nell’una delle quali ne fece scrivere tre, le
179
1292
Dio; e nell’altra ne fece scrivere cinque, le
180
1292
non adorerai niuna immagine, niuna altra similitudine, come
181
1292
cioè in niuno modo, per niuna cagione. Ma
182
1292
la Chiesa Romana, se ne fa beffe, e intende
183
1292
non facci alcun lavorìo, tu, nè il servo
184
1292
alcun lavorìo, nè tu, il servo tuo, nè
185
1292
nè il servo tuo, il giumento tuo, nè
186
1292
nè il giumento tuo, niuno altro tuo animale
187
1292
le altre feste comandate ne guarda in onore di
188
1292
averai disidero di fare, in mala parte d
189
1292
di tanta volontà, che ne pecca l’uomo. Ma
190
1292
ma d’Iddio, che ne diede quello volere. E
191
1292
ha desiderio di fare, in mala parte d
192
1292
nel Vangelio, che in ne’ detti due comandamenti maggiori
193
1292
non è niuno male, niuna ingenerazione di pene
194
1292
detto luogo non ha modo, nè ordine neuno
195
1292
non ha nè modo, ordine neuno; onde dice
196
1292
quindi infino che tu ne averai renduto infino al
197
1292
non loderanno te, Iddio, coloro che discenderanno nell
198
1292
il bene, e non ne possono mai avere neente
199
1292
benefici, chi dunque se ne dee disperare, e pensare
200
1292
di tutta la grazia ne ha chiamati nella sua
201
1292
si pente, e muore ne’ peccati mortali, sì si
202
1292
vita, ed è morta ne’ peccati mortali, non ha
203
1292
di lui, sì te ne vo’ dare molti testimoni
204
1292
dormiranno nella terra, certi ne andranno in vita eterna
205
1292
vita eterna, e certi ne andranno in brobbio sempiternale
206
1292
essere di coloro che ne sono degni? Anche ti
207
1292
sapienza data, quanta ella ne puote ricevere, e però
208
1292
vie più che non ne riceve l’anima, però
209
1292
piena, e più non ne riceve, sì si riposa
210
1292
e quanto più se ne scevera, tanto con maggior
211
1292
vale neente, perchè non ne puote pigliare tanti, che
212
1292
questo mondo di vedere, l'orecchiò d’udire
213
1292
l'orecchiò d’udire, la lingua di saporare
214
1292
la lingua di saporare, il naso d’odorare
215
1292
il naso d’odorare, le mani di toccare
216
1292
ella si vuole dilettare ne’ dolci e ne’ piacevoli
217
1292
dilettare ne’ dolci e ne’ piacevoli sapori, quivi le
218
1292
chiare luci, perchè ve ne ha sanza novero di
219
1292
teme mai niun male, che corrompere si possa
220
1292
mai paura di perderla, che niuna ventura la
221
1292
Dio, disse Santo Paolo: occhio non vede, nè
222
1292
Nè occhio non vede, cuore d’uomo puote
223
1292
gli uccelli si raunerauno ne' campi, ciascuna ingenerazione per
224
1292
pigolando, e non manicheranno, beranno; ma spaventosi aspetteranno
225
1292
forza, che nullo uomo, animale, potrà stare in
226
1292
apriranno perchè i morti ne possano uscire fuori. Il
227
1292
campi, e non mangeranno, beranno. Il terzodecimo die
228
1292
non si potranno poscia corrompere, nè mutare. E
229
1292
potranno poscia nè corrompere, mutare. E ragunerannosi tutte
230
1292
e cento migliara glie ne serviano innanzi, e dieci
231
1292
volte cento migliara glie ne stavano dintorno. E ferà
232
1292
nostre iniquitadi, chi dunque ne sosterrae? Ma i peccatori
233
1292
si piega dalla ragione, per odio, nè per
234
1292
ragione, nè per odio, per amore, nè per
235
1292
odio, nè per amore, per prieghi, nè per
236
1292
amore, nè per prieghi, per prezzo, ma vae
237
1292
s'apriranno i libri, ne' quali sono scritte tutte
238
1292
le niquitadi del figliuolo, il figliuolo quelle del
239
1292
lato manco, non guardandovi onore, nè ricchezza, che
240
1292
non guardandovi nè onore, ricchezza, che l'uomo
241
1292
e non mi consolaste, sovveniste. Questo mi negaste