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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, 1911

concordanze di «ne»

nautoretestoannoconcordanza
1
1911
che quegli uomini se ne fossero liberati per correre
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1911
doveva buttarsi. ¶ – Tacete, che ne sapete voi? ¶ – Chi siete
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1911
E voi che cosa ne pensate? ¶ – Fui ammassato e
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1911
io di quel giorno prima di quel giorno
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1911
trentatré anni. Che ve ne pare?... ¶ – Sì, sì... ¶ – Mi
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1911
trentatré anni di peccato ne vogliono trentatré di penitenza
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1911
mondo è mondo. ¶ – Allora ne ha sessantasei. ¶ – Vuoi finirla
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1911
sarà contento. ¶ – La Regina ne impazzirà dalla gioia. ¶ – Due
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1911
sapevano! Che cosa se ne facevano tre vecchie di
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1911
un segno di vita, una persona né un
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1911
vita, né una persona un animale né un
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1911
persona né un animale un mobile. Gridai fino
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1911
Perelà di là... Ce ne vorrebbero cinquanta di uomini
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1911
naturale, e lo zeffiro ne sfiora le guance di
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1911
il significato del quadro ne uscirebbe capovolto. Vi scongiuro
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1911
una nuova società, voi ne sarete presidente, io consigliere
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1911
loro salute. E se ne occupano pochissimo anche così
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1911
in collaborazione. Lo scriveremo, ne ho piena fede. Verrà
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1911
e non avendo coraggio fantasia per arrivarci, inventa
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1911
gli appartamenti della natura più né meno come
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1911
della natura né più meno come i tarli
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1911
dà uno scrollone e ne acciacca qualcuno, poi fa
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1911
fare, finché non se ne ricorda e dà un
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1911
vedrete più perché se ne saranno fatte tante saliere
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1911
salgono senza che ce ne possiamo accorgere. ¶ – E gli
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1911
e che cosa me ne importa? ¶ – Dici che non
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1911
Guardate come lo beve. ¶ – Ne assaggia un sorsettino da
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1911
delle solite panzane, pensavo, ne inventano tutti i giorni
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1911
non mi ha stupito poco né punto. ¶ – Anch
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1911
ha stupito né poco punto. ¶ – Anch’io sono
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1911
dissi subito: «Eh! ma ne ho visti centomila volte
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1911
ma noi... povere donne, ne abbiamo a disposizione così
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1911
me. ¶ – Taci, sciocchina, che ne sai? ¶ – Ognuna di noi
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1911
e col denaro... ¶ – Quando ne hanno molto. ¶ – A noi
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1911
vi riuscì quel giorno vi riuscì più mai
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1911
cosa molto triste, ma ne sono contenta. Il mio
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1911
che non ammetteva violazione tradimento.» ¶ – Ella è almeno
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1911
che non sia questo, aura di mistero, e
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1911
qualche notevole diversità. Ve ne sarà taluna con un
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1911
ovale, a otto, taluna ne uscirà addirittura senza: otturata
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1911
E infine una ve ne sarà nella quale il
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1911
udito mai a persona dell’uno né dell
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1911
persona né dell’uno dell’altro sesso: “la
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1911
potei presentarlo alla Corte alla società, il mio
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1911
troppo giusto. ¶ – Donna Giacomina ne ha molta cura... ¶ – Sfido
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1911
molta cura... ¶ – Sfido, dove ne troverebbe un altro? ¶ – Io
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1911
Con chi si accompagna: «ne tiene a bada una
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1911
lo prendesse, ma non ne fa di nulla. Non
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1911
veruna solennità: chi se ne infischia. Ragione per cui
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1911
vi ho detto me ne sentivo ancora tanti addosso
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1911
pesavano, mi soffocavano, me ne sentivo schiacciata e oppressa
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1911
Di quelle benefiche polverine ne somministrai abbondantemente al mio
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1911
non riuscii a tradirlo con Silvio né con
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1911
tradirlo né con Silvio con un altro uomo
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1911
riflettere su questo fenomeno ricordare di me un
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1911
sorriso sopra il labbro dentro gli occhi bellissimi
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1911
versata tutta nella mia, ne contavo i sorsi allibendo
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1911
vincere dalla paura e ne fui terrorizzata. Dovevo rendere
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1911
abitudine che non me ne accorgo neppure. Venite, ecco
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1911
tramonto del sole. Ve ne sono delle giovani e
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1911
l’hanno visto... nessuno ne dubita più. ¶ – È naturale
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1911
membro. ¶ – Capisci? ¶ – Che te ne pare? ¶ – Il guaio è
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1911
scandalo. ¶ – Ci guarderò. ¶ – Se ne accorgono tutti, non sa
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1911
come siete? ¶ – Non me ne parlare. M’hanno fatto
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1911
se si ammazzano davvero? Ne ho bisogno, veh! di
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1911
le gambe. ¶ – Io non ne posso più. ¶ – Evviva! ¶ – Silenzio
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1911
commossa ho pianto, non ne potevo più. ¶ – E così
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1911
sempre questo mestiere. Ce ne devono essere tante quanti
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1911
avete ragione, non me ne ricordavo. Voi avete perfezionato
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1911
dubitate che di sporcizia ne trascinerà ugualmente con le
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1911
cattivo soggetto. Tutti se ne lamentano, tutti ne riconoscono
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1911
se ne lamentano, tutti ne riconoscono l’inutilità e
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1911
delle stupidaggini, così se ne accorgono tutti che donna
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1911
amanti dei fiori che ne mettono dappertutto. Basterebbe s
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1911
senza che nessuno se ne accorga gli consegna una
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1911
e senza che ce ne possiamo accorgere, una spugna
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1911
natura? Che cosa me ne importa? Voi siete di
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1911
Ed è giusto che ne sappiate il perché.» ¶ – Ecco
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1911
e uguali sempre... Taluno ne ha disponibili due o
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1911
calar del sole se ne vanno, voi li vedreste
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1911
per tutta la città. fu possibile scoprire alcuna
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1911
volta fuori, non fischi applausi, non lancio d
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1911
non lancio d’ingiurie grida di protesta o
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1911
la città è deserta, un solo cittadino si
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1911
ricolma e la persona ne gronda tutta e il
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1911
ancora alto nella mano, ne trabocca di continuo. ¶ Signor
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1911
Perelà, non soltanto uomini, venne affidata tale incombenza
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1911
mercanzia. Dai tetti se ne rovesciavano grossi recipienti, e
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1911
a sedervisi, unica testimonianza ne furono le tracce. ¶ Il
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1911
del misterioso banchiere se ne sarebbe impossessato? Forse il
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1911
non disse una parola, fu possibile interrogarlo. ¶ Ecco
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1911
vino, lo stato glie ne fornisce a volontà, il
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1911
giustizia. La debole mente ne uscì sconvolta. Non vide
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1911
il loro Dio, non ne vorrebbero un altro, e
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1911
essi con spirito religioso, ne è patrono ed amico
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1911
non ha fine, ve ne sarete accorto, voi sentirete
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1911
l’irreparabile miseria che ne hanno loro. Vivano pure
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1911
fantastico cervello, mentre essi ne hanno tanto quanto una
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1911
entità, impercettibile, nessuno se ne accorgerebbe e non potrebbero
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1911
benissimo, che cosa me ne importa, sono venuto per
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1911
di benessere che glie ne veniva ripeteva che era
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1911
in tempo. Che ve ne importa della superficiale e
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1911
il naso non se ne accorga. ¶ Delfo e Dori
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1911
senza che in Dori ne venisse piantato uno più
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1911
e l’accaduto, chi ne vede, invece, molti e
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1911
tanto zelo quanto non ne aveva avuto mai per
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1911
senza che nessuno se ne accorga, in questi casi
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1911
di Perelà che cosa ne pensate? ¶ – Quello che penso
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1911
mezzo analfabeta. ¶ – Insomma, che ne dite? ¶ – Sbrigatevela. ¶ – Che cosa
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1911
di Alloro? ¶ – Sbrigatevela. ¶ – Che ne facciamo di Perelà? ¶ – Sbrigatevela
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1911
a bruciarla, che non ne resti nemmeno il puzzo
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1911
Fu il Re. ¶ – Che ne sa il Re? Che
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1911
poco gusto, io me ne infischio di loro e
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1911
Chi sa quanti ce ne sono. ¶ – Sarà meno raro
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1911
suo messo? ¶ – Perché no? ¶ – Ne ha tutta l’aria
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ha dubbio. ¶ – Non se ne indovina una. ¶ – È fatale
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1911
sancti, amen. ¶ – Se se ne andasse da sé sarebbe
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1911
lasciargli trapelare che ce ne siamo accorti. ¶ – Ih! Che
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1911
Satana! ¶ – Ecco. ¶ – Io me ne lavo le mani. ¶ – E
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1911
mani. ¶ – E io me ne infischio. ¶ – Il processo al
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1911
di lui? Che cosa ne sapeva di quel fatto
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1911
a buon mercato. Se ne andava come se nulla
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1911
ch’era meglio se ne fosse andato alla chetichella
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1911
un sigaro, chi se ne lasciò sfuggire una intera
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1911
aver mangiato e bevuto ne lasciò scivolare una dozzina
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1911
inteso quali forti impressioni ne avessero riportate i più
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1911
cose che non hanno capo né coda, non
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1911
non hanno né capo coda, non glie ne
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né coda, non glie ne va una a pallino
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1911
per loro che se ne sia andato.» ¶ Alla Reggia
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1911
di Perelà, e chi ne aveva un resticciolo li
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1911
sembrarono quella, ma non ne fu sicuro. ¶ Era giunto
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1911
guardò il cielo quanto ne poté vedere, quanto glie
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1911
poté vedere, quanto glie ne concedeva il vasto orizzonte
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1911
che abbia. E voi ne venite adesso? ¶ – Sì. ¶ – Io
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1911
il cielo? ¶ – Oh! Io ne vedo tanto del cielo
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1911
se sapeste, e tanto ne ho visto, che non
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1911
scostò da lui quasi ne temesse il contagio. E
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1911
la sua debolezza se ne fecero giuoco, un pallone
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1911
essere una stufa accesa egli avrebbe osato chiederla
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1911
del male, di questo ne sono certa. Lotterò, farò
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1911
Senza dubbio. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Visto che il
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1911
mondo intero. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Un’asta pubblica
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1911
In collaborazione. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Lo manderei in
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1911
rapporti con l’imputato? ¶ – Ne ebbi... e non ne
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1911
Ne ebbi... e non ne ebbi. ¶ – Ne aveste o
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e non ne ebbi. ¶ – Ne aveste o non ne
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1911
Ne aveste o non ne aveste? ¶ – Ne ebbi. ¶ – Che
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o non ne aveste? ¶ – Ne ebbi. ¶ – Che cosa vi
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lo credo. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Ne farei... ¶ – E
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1911
Che cosa ne fareste? ¶ – Ne farei... ¶ – E non ne
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Ne farei... ¶ – E non ne farei. ¶ – Bellezza Cesare Augusto
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in terra. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Lo legherei come
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senza prospettive. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Cercherei di farlo
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un’epidemia. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Lo metterei sotto
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numero illimitato. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Imbecille più, imbecille
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Con zelo. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Un regalo al
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Senza tregua. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Proverei a friggerlo
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1911
Come nulla. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Io? Proprio nulla
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chiedermi almeno, quello che ne vorrei fare. ¶ – Che cosa
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1911
vorrei fare. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Lo caccerei negli
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1911
un cimitero. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Gli darei nuova
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degli assassini. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Lo relegherei fra
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ecc.?... ¶ – Impunemente. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Una cosa per
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la quale non se ne sentisse più parlare. ¶ – Ramino
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di vergogna. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Dato che ha
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dalla noia. ¶ – Che cosa ne fareste? ¶ – Mi ha annoiato
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i veli grigi che ne avvolgono la persona e
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Io ho paura, me ne vado. ¶ – Paura di che
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di che? ¶ – Non te ne andare, rimani, per carità
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ti sarà chiesto che ne facesti di quel giusto
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concesso tanto vino quanto ne voleva dopo avergli carpito
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come tutti gli altri, più né meno, anzi
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gli altri, né più meno, anzi, più duramente
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tutti i giorni se ne impara un’altra. Sarebbe
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poco le nostre colline ne verrebbero seminate, e recandoci
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come i frati se ne vanno a coppia, si
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attesa è indispensabile, assoluta, ne costituisce l’importanza e
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temere che il Re ne abbia combinata una da
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Perelà non si volge mostra di averlo visto
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carrozza si ferma, e ne scende la marchesa Oliva
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di scambiare una parola di muovere il labbro
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passo incerto e affranta ne inizia la discesa, fino