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Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

concordanze di «ne»

nautoretestoannoconcordanza
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sua seconda moglie non ne ha mai voluto sapere
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qualche mese non se ne seppe nulla, e ogni
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ogni volta che lui ne parlava, io annuivo come
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la testa, però se ne esce lo stesso con
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Nonostante l’inverno, se ne va in giro con
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e i bambini se ne accorgono se fingi. Comunque
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come la laurea: tutti ne hanno una tranne il
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e io perché me ne rimarrei volentieri sul divano
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Pomicino, e chi più ne ha più ne metta
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più ne ha più ne metta – è stata una
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nostri genitori. Ognuno se ne va in giro con
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me, ma non me ne lamento, anche io ho
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che questi non se ne andasse come aveva fatto
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di trent’anni, ma ne dimostra molti di meno
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ho chiesto. ¶ «E che ne so, scusa. Ti ho
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tua vita!» ¶ «Perché, che ne sai che è femmina
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starti accanto. Chissà come ne avevi trovata una...» ¶ «Stronza
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città, quando lei se ne uscì con questa frase
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più? Possibile che ce ne fossimo accorti solo adesso
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se certezze scientifiche non ne ho, né in un
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scientifiche non ne ho, in un senso né
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né in un senso nell’altro. E questo
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domenica d’autunno me ne stavo tranquillo sul sedile
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tu quella che se ne fregava del giudizio di
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da vedere, invece. Checché ne pensi mia madre, non
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di mio fratello se ne uscì dicendo «Tucano» e
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Perciò, se oggi me ne vado in giro con
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a pennello. ¶ A quanto ne so, si conobbero a
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da Matilde e me ne stavo chiuso nel mio
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vecchio, che ero io, ne aveva diciannove e avrebbe
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non scegliere e me ne stetti in disparte, a
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in diciannove anni non ne avevo mai provato l
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colmano i vuoti, semmai ne aggiungono altri. Considerata la
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una sfuriata generale che, ne sono certo, alla fine
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di nervi senza vincitori vinti. Poi alle prime
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giornate a soffrire.» ¶ «Che ne sai tu di come
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Soffrire già soffrivo, certezze ne avevo ben poche, perciò
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accolse un uomo bassino, giovane né vecchio, occhi
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uomo bassino, né giovane vecchio, occhi azzurri e
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rompere il circolo vizioso, ne ha di responsabilità. E
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bacia sempre chi non ne ha bisogno, arriva proprio
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mi rivolgeva la parola. Ne parlai a mamma e
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dall’afa e se ne stava seduto su un
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entera e neanche te ne accorgi, altre te sfiorano
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viaggio di ritorno me ne restai accucciato in fondo
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non vennero a Napoli quel Natale, né i
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Napoli né quel Natale, i successivi. Dovetti attendere
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Matilde e io ce ne stavamo per duecento chilometri
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diventare qualcuno non me ne frega una mazza. Non
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voglio fare l’ingegnere, il medico o l
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che la mia vita ne beneficerebbe e non sarei
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che adesso non se ne va in giro con
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tanto lui neanche se ne accorgeva. ¶ La prima volta
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ci trovavamo nel mezzo, troppo felici, né spiegazzati
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mezzo, né troppo felici, spiegazzati dalla vita e
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sottratta a qualcuno che ne ha più bisogno. E
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una sera che ce ne stavamo sul divano mezzi
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po’ cazzari – non aveva agganci con enti né
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né agganci con enti un posto dove sistemare
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Se entra lui, me ne vado io». ¶ Perciò a
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I primi giorni se ne stava tutto il tempo
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altri, quelli che se ne stavano comodamente a guardare
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poiché i due se ne restavano in piedi a
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gli annuncio che me ne vado di casa.» ¶ «Te
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vado di casa.» ¶ «Te ne vai?» ¶ «Già.» ¶ «E dove
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l’anno dopo se ne andò davvero di casa
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sorridente poi, io me ne uscii con questa domanda
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questo, ma non me ne starò qui a discutere
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sono successe? Noi non ne sappiamo nulla.» ¶ Sarà per
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lavoro. Per giorni me ne rimasi seduto dietro la
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in quei giorni se ne andava in giro per
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sempre non feci domande richieste di alcun tipo
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rapporto mirato». Perciò ce ne stavamo in silenzio, i
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freddi, quando lei se ne uscì con la proposta
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uno schiaffo e se ne andò a letto. ¶ La
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da loro, papà me ne mise davanti tre diverse
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Quale?» ¶ «La fumetteria...» ¶ «Che ne sai tu della fumetteria
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di certo tuo padre ne ha più di me
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che non fosse, però, mia madre né Matilde
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però, né mia madre Matilde. ¶ Un problema di
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tanto che Rebecca se ne andasse in giro per
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da me, e lei ne fu entusiasta. Tanto Flor
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e all’epoca se ne andava in giro truccata
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sentirsi innamorati, che se ne sta lì a tocoliarti
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motorino quando Valerio se ne uscì dicendo: «Certo che
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senza che nemmeno me ne accorgessi e del dolore
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dopo un po’ te ne ritrovi accanto un’altra
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ami ancora?» ¶ «Sì.» ¶ «Cioè, ne sei follemente innamorato? La
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E, soprattutto, quando se ne va. ¶ Mario si stanca
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al termine del pasto lei, né lui, né
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del pasto né lei, lui, né tantomeno io
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né lei, né lui, tantomeno io, ci ricordammo
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non brilla per autostima per simpatia, e perciò
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dopo cena, mentre me ne stavo a gambe incrociate
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Nell’ingresso, mamma se ne stava con la schiena
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avesse gli occhi lucidi, se con l’arrivo
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caldo e Rosalinda se ne stava tutto il giorno
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da solo». Quindi se ne andò e non tornò
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mai odiato mio fratello, quando era in pancia
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quando era in pancia, dopo, anche se Arianna
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allegria». ¶ Di felicità me ne intendo poco ¶ È il
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replicò prontamente. «Disperarmi? Non ne ho né il tempo
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Disperarmi? Non ne ho il tempo, né la
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ho né il tempo, la voglia, preferisco fare
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non pensi che se ne accorgeranno?» ¶ «Uffa, Erri, non
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desiderassimo, e lei se ne uscì con questa frase
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Renata. Io, invece, me ne restavo in silenzio, sopra
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opere strane, Arianna me ne ha mostrata qualcuna, tipo
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fuoco. ¶ «E tu che ne sai?» chiesi, sbalordito e
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lo ama.» ¶ «E che ne sai tu?» ¶ «Lo so
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sia mio...» ¶ «Che te ne frega di chi è
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sfuggire questo figlio, non ne avrai altri e passerai
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nuova vita. Lo farai, ne sono certa. Ma dovrai
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sarebbe arrivato, invece me ne restai in silenzio e
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mai detto? Perché non ne hai parlato con nessuno
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più con me, se ne restava tutto il giorno
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lei capì che non ne avevo idea. ¶ «Vabbè, come
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il loro piacere». ¶ «Che ne sai tu?» chiesi d
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dovuto chiederle, se solo ne fossi stato capace. ¶ La
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pure, tanto non me ne fregava nulla, e lui
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scopo che riprodursi. Cavolo, ne abbiamo fatta di strada
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quante mie amiche se ne vanno in giro con
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ci circonda.» ¶ «Ma che ne sai tu di queste
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una smorfia. «Tu cosa ne dici? No che non
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fantastico, alla stregua, che ne so... degli ufo, o
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dopocena, e poi ce ne staremmo a parlare del
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le ferite, anche se ne deve passare tanto, troppo
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Flor, scusami.» ¶ «Problemi?» ¶ «Quanti ne vuoi. Poi ti dirò
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senza far nascere malumori offendere nessuno. ¶ Quell’anno
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buonanotte, e adesso te ne esci con un segreto
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Nulla, volevo sentire cosa ne pensavi tu...» ¶ «Non ami
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volte e ancora non ne hai abbastanza.» ¶ «Hai ragione
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Dico «dovrebbe» perché non ne so nulla da più
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amici, le passioni. Se ne stava lì a fumare
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in tutto questo tempo Renata né Raffaele hanno
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questo tempo né Renata Raffaele hanno più parlato
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i due fratelli se ne stavano per ore attorno
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Matilde. ¶ «Già» risposi, «me ne sono accorto.» ¶ Dall’agenda
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rincuora pensare che ce ne saranno altre migliaia, e
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frase: «Erri, stasera te ne sei stato per i
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posto, che noi ce ne andiamo» dice Valerio alzandosi
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vorrei saltarlo.» ¶ «Già ve ne andate?» fa mamma, e
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ribatte: «Non avevo dubbi...» ¶ «Ne parliamo quando anche tu
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polemico Giovanni. ¶ «Allora non ne parleremo mai.» ¶ «Valerio, non
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che diventerai padre, te ne torni a dormire da
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devo svegliarmi presto.» ¶ «Allora ne approfitto e vi saluto
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di fingere.» ¶ «Perché ve ne ha parlato stasera? Voleva
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se mamma non se ne esce con il solito
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fratello sbagliato...» ¶ Poi se ne va e mi lascia
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di non dare confidenza all’uno né all
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confidenza né all’uno all’altra. A cena
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delle vignette e lei ne era entusiasta. E poi
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viola. Ogni volta che ne pescavamo uno, lo mostravamo
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unico che davvero se ne stava al sole per
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sua attenzione, ma non ne ebbi il coraggio. ¶ Per
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consigli, buon ascoltatore, intelligente. carino né brutto, forse
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ascoltatore, intelligente. Né carino brutto, forse un tipo
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sul comodino, che se ne fregano delle auto, dei
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scudo del suo dolore, ha mai fatto la
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svegliarla. Alla fine me ne andai a letto e
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a prendere.» ¶ «Non se ne parla proprio, Valerio.» ¶ «Ma
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anni di fedele servizio, ne uscì con onore. ¶ Su
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volontà, era paura ¶ «Me ne vado» dico a Mario
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rendi conto di quanti ne avevo io?» ¶ Abbasso la
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fare domande e me ne resto lì, con la
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relazioni umane.» ¶ «Già, me ne sono accorto.» ¶ «Perciò, se
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altri.» ¶ «Già, e tu ne sai qualcosa.» ¶ Mario sembra
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il biglietto?» ¶ «Certo, mamma ne ha parecchi.» ¶ Avrei voluto
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fortuna, non c’erano Gambino, né Matilde, né
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c’erano né Gambino, Matilde, né tanto meno
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né Gambino, né Matilde, tanto meno Ghezzi. Gli
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di affetto, perciò me ne stetti sulle mie, certo
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dico che io non ne sapevo nulla? Ma nulla
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male, eh?» ¶ «Diciamo che ne ho avute di più
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po’, sai? Le donne ne approfittano di quelli come
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la cassa, e io ne approfitto per tirare fuori
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procreare quasi non te ne accorgi, preso dalla tua
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fosse stata Matilde non ne saremmo usciti più), la
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un giorno non te ne fai una ragione, decidi
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rabbia. E chi se ne importa se il secondo
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bella e neanche te ne accorgi.» ¶ Siamo al dunque
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che lo stomaco non ne vuole più sapere di
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un bar o ce ne stavamo sulla Vespa a
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evidente. Eppure Giulia esitò. Ne approfittai e affondai il
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venuto, il formicolio se ne sarebbe andato. E così
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svanì. E insieme se ne andò anche la strana
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senza che quasi me ne accorgessi. Un pomeriggio di
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schienale. «Lo sai perché, ne abbiamo parlato.» ¶ «No, non
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il perché e non ne abbiamo mai parlato, a
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arrivino. Invece non dico faccio nulla, mi sfilo
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e tu non te ne sei accorto, troppo impegnato
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per un po’ me ne starò buono. Solo per
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nella mia stanza, e ne fui contento. Solo molti
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a dormire e me ne restavo tutta la notte
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Lo sai?» ¶ «Già.» ¶ «Te ne ho parlato io?» ¶ «No
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sogni, invece papà se ne uscì con la frase
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imperdonabili Raffaele Gargiulo non ne aveva mai fatte. ¶ A
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mia famiglia non è nella trama, né nei
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è né nella trama, nei personaggi, semmai è