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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Sciogli la treccia, Maria Maddalena, 1920

concordanze di «nei»

nautoretestoannoconcordanza
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1920
le canzonette di Montmartre nei corridoi dell'espresso Paris
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morte, riboccava, sopra tutto nei giorni di corride, d
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l'impresa che tramandò nei secoli la gloria del
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nella musica delle orchestre, nei bicchieri colmi e vuoti
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contando, ricontando monete. Queste, nei letti solitari, stenderebbero le
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Dal vecchio porto saliva, nei vortici d'aria notturna
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scintillante cortigiana, mi durava nei sensi la memoria della
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la democrazia dei tempi nei quali viviamo, ed io
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quali viviamo, ed io, nei panni di Lord Pepe
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che la fece risplendere nei secoli della gloria e
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pazienza di gloriosi telai. Nei lor occhi scintillanti rimaneva
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ascia su la cervice nei recinti dei pubblici ammazzatoi
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là, cozzando a vuoto nei mantelli, stramazzando su le
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portato su le spalle nei giorni di trionfo, i
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a mezza lama, e nei sobbalzi del toro l
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piace. Mi piace anche nei giorni di tristezza, e
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confuso dolore. ¶ Forse, invece, nei sensi della mia bella
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calde, un po' carnose; nei lor occhi pieni di
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provincia possedeva una villa nei dintorni di Zaraùz. Quando
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piccolo ricevimento, quella sera, nei giardini di Zaraùz. Gli
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arancio che gli offrirebbero nei giardini di Zaraùz. ¶ Ma
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e di perduto, smarrirsi nei labirinti della vita portando
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nuova che s'incontrerà nei miracoli della strada più
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ardere come bianche fiamme nei capelli oscuri. Aveva nei
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nei capelli oscuri. Aveva nei polsi, nelle ginocchia, un
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si cena, si ama, – nei casi disperati, si medita
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andava preparando con celerità, nei bicchieri senza piede, i
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Ed eravate così avviluppata nei drappi di quel velo
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dell'Addetto Americano spaziava nei paradisi artificiali dell'Old
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commediola finì; e siccome nei teatri spagnoli non di
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vecchi scapoli sonvi dappertutto, nei luoghi ove convengono donne
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inglese! Com'è noioso, nei pomeriggi di Settembre, il
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dell'amore? dell'amore nei giorni quando piove? dell
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quando piove? dell'amore nei pomeriggi di Settembre? dell
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se sapeste come canta, nei mattini del mese di
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leggera carezza. Più tardi, nei giorni d'estate, andavo
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amino a teatro e nei libri vedere il vizio
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a quelle ch'ebbe nei secoli trascorsi la benemerita
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piedi qualche foglia gialla. Nei giardini della terra di
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a farne uso neppure nei libri che scrivo, così
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limiti, che consistono sempre nei colori; cerca in tutte
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fanno il bardo nazionale nei cabarets di Montmartre. Egli
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con gli occhi sperduti nei circoli azzurri, nelle ondeggianti
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dei quartieri senza portineria, nei calmi vicoli crepuscolari, dove
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religioni d'Oriente custodiron nei templi scintillanti, quelle che
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la rosa che nasce nei fragranti giardini del Libano
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prepotenti, la danzatrice ignuda nei conviti ove rideva il
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ogni terribile idea. Quando, nei rossi crepuscoli, più ebbre
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loro seni dolcissimi gonfiarsi nei calmi respiri. Qualche parola
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giovinezza nascere, tremare profondamente, nei lor corpi formati con
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la sua pelle fulva nei rivoli delle primitive sorgenti
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disse: ¶ – Ora, signorina Eva, nei capelli avete messo un
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appartiene alla letteratura provinciale. Nei paradisi del ventesimo secolo
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qui passava e passerà, nei secoli, una riviera lenta
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per la prima volta nei giardini di una città
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sgualdrina», come si usa nei romanzi eleganti e nelle
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quello che si legge nei romanzi d'amore. È
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quando una verità entra nei libri, vuol dire che
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lo dileggiassero. Ciascuna portava nei capelli un nastro di
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odore della cucina pesa nei loro grevi appartamenti; ogni
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sua voce, che rimaneva nei sensi come una ondata
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vini biondi; aveva cercato nei balli notturni, fra le
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suo freddo cuore dormiva nei sensi terribilmente innamorati; ella
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amore che non è nei sensi, ma è nell
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Colà preferivamo alloggiare, anziché nei pericolosi alberghi di Lourdes
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creatura viva, che batteva nei cancelli delle case, cantando
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di stigmate, le recluse nei monasteri pieni di supplizi
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quella che meglio cantava nei cori, quella che a
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Sotto i lunghi portici, nei giorni di festa, l
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rusticità, nella insolente Gerusalemme, nei cortili del Tempio, dissoluti
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il fiume, di là, nei boschi, erano deserti. ¶ Non
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cosa non è vero nei documenti memorabili che di
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noi continueremo a credere nei miti. La critica storica
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quali fiori mandano profumo nei giardini della vita, e
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Galil, ed ora entrava nei cortili de' mercanti, e
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ne' corridoi de' conventi, nei dormitori delle Confraternite: spesso
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Mi pareva di ritrovarmi nei vicoli tortuosi dei bazars
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ubbriacare tutto me stesso nei fumi e nelle musiche
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nel lontano infinito. Brillasti nei conviti ed umiliasti nella
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vallata, nelle alte praterie, nei boschi pieni di odorato
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súbdola, pei monaci asseragliati nei freddi monasteri, l'unica
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di Massabielle, dov'era, nei giorni di Bernadette, la
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non dovrà più ardere nei roghi e negli inferni
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trema di folle rinunzia nei monaci la deserta solitudine
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E nell'inverno, e nei mesi del vento, e
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di tutte le infermità; nei loro immobili occhi splende
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le ore d'ozio nei vestiboli dei grandi alberghi
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in un educandato francese nei dintorni di Parigi, e
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vecchie canzoni di Francia; nei prati del parco giocava
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al lavabo, versare acqua nei catini. ¶ Ora la vedevo
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mandavano su a vampate, nei raggi del sole, il
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un raggio di stelle. Nei vetri più alti, contro
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il colore delle stelle. Nei vasi erano fiori odorosissimi
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e di collane trafugate nei saccheggi. Ogni tanto veniva
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la rosa che nasce nei fragranti giardini del Libano
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prepotenti, la danzatrice ignuda nei conviti ove spremuto rideva
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e di sole – ubbriaca, nei paradisi terrestri, l'infernalità
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vino biondo che ride nei cálici colmi di stelle
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prepotenti, la danzatrice ignuda nei conviti ove spremuto rideva
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che brucia e splende nei voli della umana poesia
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miracolo. ¶ I bambini nati nei sifilicomi, i figli senza
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concepiti nel delirio alcoolico, nei tremiti forieri dell'epilessìa
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chiazzati, sui cuscini sordidi, nei sinistri apparecchi di ortopedìa
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fuorviati, nelle caviglie rigonfie, nei piedi morti. E quando
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vivere, splendere, ardere, tornare nei giardini della vita, spegnere
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giardini della vita, spegnere nei rivi della felicità la
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e lontano, chissà dove, nei profondi nostri occhi pieni
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ardere come bianche fiamme nei capelli scuri. ¶ I tuoi
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la rosa che nasce nei fragranti giardini del Libano
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prepotenti, la danzatrice ignuda nei conviti ove spremuto rideva
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ogni terribile idea. ¶ Quando, nei rossi crepuscoli, più ebbre
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della parola: addio... ¶ Tornerai nei balli scintillanti, nelle dorate
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fioriscono dai fragranti rosai; nei sepolcri vegetali della terra
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nondimeno a far cadere nei tranelli di Dánae i
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e di sole – ubbriaca, nei paradisi terrestri, l'infernalità
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la rosa che nasce nei fragranti giardini del Libano