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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Cesare Abba, Cose vedute, 1912

concordanze di «nel»

nautoretestoannoconcordanza
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1912
potè scolpire se stesso nel proprio stile dopo essere
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1912
nostra conoscenza a Pisa, nel novembre 1864. ¶ Quel vecchio canto
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sulla letteratura greca, e nel 48, di carmi patriottici; decano
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portarlo meco a ruggire nel mio petto sino alla
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ruggiti ei gli conteneva nel cuore; e se gli
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patire per sempre". ¶ Infatti, nel corso de' suoi anni
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di Pisa, i funerali nel suo poema l'Arrigo
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questi funerali del Tuköry nel giugno 1860, coi superstiti dei
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eventi che si maturano nel ciclo vorticoso quale ora
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se ne stava caldo nel suo lettuccio. E soggiungeva
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1912
trovare un facile equilibrio nel proprio egoismo. Mettete tutti
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1912
tutte le ambizioni umane nel cervello di Napoleone, ed
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dell'Adelchi, e massime nel primo di essi, ove
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si delinea ben netta nel drammatico e particolare loro
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1912
Universo; ed egli che nel Medio Evo sarebbe stato
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mestizia. ¶ * ¶ * * ¶ Con tale mestizia nel viso buono e marziale
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si esalta in Virgilio, nel Foscolo, nel Mazzini, e
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in Virgilio, nel Foscolo, nel Mazzini, e tutti si
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l'ottobre dell'anno 1859. Nel piccolo villaggio di Melzo
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potevo essere davvero. Eppure nel mio petto era una
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tutta la notte, perchè nel sentire il mio passo
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buffi frequenti mi percuoteva nel volto, ristorava il mio
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la fiamma guizzava lieta nel focolare tanto invocato, e
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omerici, ma per distinguerle nel loro rapporto di soggetto
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fila come una parca nel focolare, e conta i
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piccolo dramma che accade nel borgo. Così nell'ultima
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di baffi. Si era nel 1834, di domenica; il sig
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lì per dire... ma nel formare questo pensiero gli
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del male che operano nel loro piccolo mondo. Nel
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nel loro piccolo mondo. Nel libro "Da Quarto al
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canta Angeli ed Arcangeli nel prefazio. Eppure un birbone
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più arciere, dirò così, nel cogliere a volo e
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nelle novelle, come anche nel romanzo, - Sulle rive della
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e accese da sè. Nel fitto dei faggi e
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1912
morte con otto palle nel petto, non era meglio
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1912
cuore, cadevano, si avvoltolavano nel fango, e morivano senza
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1912
spenzolandosi, sbucò dal bosco nel prato. Sentiva la donna
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1912
Entravano in un sentiero, nel fitto d'una giovane
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e gli disse: ¶ - Dunque nel tempo che quel bosco
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vecchio che era entrato nel suo discorso prediletto, seguitò
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1912
d'andare in America, nel momento che quella bella
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guardarle finchè furono entrate nel bosco. Allora si alzò
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1912
quella bella fanciulla. ¶ Ma nel bosco che era stato
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mentre che si imbucavano nel pollaio; su nelle faggete
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1912
pareva bolsa. ¶ - Chi dormirà nel fienile? - chiese il vecchio
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tratto, volgendosi ai figlioli. ¶ - Nel fienile io - disse Pellegro
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si sta meglio che nel letto. Bene: ci dormirete
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Pellegro si mise giù nel sentiero e sparì. Il
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biancheggiava in alto, tutta nel chiaror della luna. ¶ - Dunque
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dormire. ¶ Biagio menò Pellegro nel fienile. ¶ - Se avrete bisogno
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riposarsi, di prender sonno nel dire il rosario. Si
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da voi. ¶ Biagio entrò nel fienile, si allungò vicino
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oltre nei prati, penetrò nel bosco; neanche un cane
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1912
guardò la casa sonnolenta nel tedio meridiano della domenica
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1912
potè resistere, si cacciò nel sentiero che menava giù
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si disperava sua madre! ¶ Nel volgersi per tornare, scosse
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ridi? Non son cristiani nel tuo paese? ¶ - Altro! Ci
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lagnava sbuffando. Lo portarono nel lettuccio. ¶ - Ci vorrebbe un
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ha tutto il sangue nel capo. ¶ - Flebotomo? Il più
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altri erano tutti birbanti. Nel borgo andammo subito in
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avanti. Ma poi entrò nel confessionale; e cominciarono a
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che venne a stare nel borgo, un vecchio ricco
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gettarli tutti e due nel fiume. Ce ne volle
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senso di religione nuovo nel cuore. Tante basiliche, tante
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e dormì. Ma quanto? Nel momento che si destò
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già la notte avanti, nel punto che Biagio era
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Il primo oziarono tutti; nel secondo Nunzia uscì con
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Pellegro, il quale andò nel bosco con gli altri
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La notte dormivano tutti nel fienile; in casa andavano
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lontano e felice; ma nel momento che il parroco
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parroco venne dall'altare, nel bel mezzo della navata
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strane con colui; entrò nel cimitero quasi senza avvedersene
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1912
Così prima che fossero nel borgo, quella gente aveva
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Dio abbia preso Biagio, nel miglior punto dell'anima
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più chi sappia dire: Nel tal bosco ci si
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che avrebbe fatto. Laggiù, nel cimitero, c'era posto
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nell'aria, una frescura nel verde dei boschi, in
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boschi e cielo, perchè nel dibattersi le venne agguantato
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impiombato con otto palle nel petto. ¶ - Oh! esclamò Anna
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tutto vigneto e mandorli, nel bell'occhio del sole
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cantava Angeli ed Arcangeli nel prefazio. ¶ Ne era morta
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istesso anno suo; e nel cimitero nuovo ch'essa
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tirò su a sedere nel canile. ¶ - Avete un gran
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tugurio, guardando il cimitero nel piano lì a piè
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con un capitano invalido nel caffeuccio del borgo, pieno
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1912
che parevano i giudici nel venerdì delle tenebre. ¶ - Bisogna
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po' di ventre, che nel respirar del malato dava
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la riva, e cascar nel cimitero quando ci saran
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casa per tre giorni. Nel borgo qualcuno aveva visto
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1912
la neve, per andar nel cimitero a sotterrar un
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1912
giusto il medico lassù nel solatìo; sta uccellando alle
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1912
a prendere il foco nel turibolo ci venivi sempre
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olivo alla gente giù nel piazzale. Io buttai una
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a dar del petto nel muro, e gli era
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1912
a prendere il fuoco nel turibolo ci viene sempre
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amaro sentimento che aveva nel core, si mescolò una
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se fosse ancora stato nel suo lettuccio, di faccia
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di Nerina, il fuoco nel turibolo e quel Vanni
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piena di gente inginocchiata nel buio a cantar le
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la forza che aveva nel braccio lo scagliò urlando
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Quella pace discese anche nel cor di Foresto, il
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la sera, quando tornò nel borgo, trovò che nel
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nel borgo, trovò che nel piazzale della canonica c
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come una sonnambula. ¶ Montarono nel calesse. Monsignore frustò, e
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permetteva che ci fossero nel mondo dei dolori di
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e buon parroco, perchè nel cimitero del suo grosso
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di ferro fuso, murata nel fondo di quel camino
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1912
l'era sentito discendere nel core solo più tardi
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tardi, da giovinetto, leggendo nel Vangelo le pagine dell
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dire il dottore, ma nel formare questo pensiero, gli
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manate. No! Diceva che nel gran mare c'era
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e se ne rodeva nel cuore. Viviana, la prima
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improvviso ravvivarsi della fiamma nel focolare; passarono delle memorie
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Salì nella camera, dove, nel gran letto matrimoniale, Rosa
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e tuttavia sempre viva nel sentimento, la prima sera
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pieno di fede come nel primo giorno. L'Asquini
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si spogliava ed entrava nel letto. ¶ - Non si capisce
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altra donna è entrata nel loro cuore, e non
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sempre lo stesso. ¶ E nel pomeriggio, ma ben sul
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la lunga vita passata nel borgo nativo non gli
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domandare dell'amico suo nel Comune. Ma il caso
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perchè era rimasto confuso nel sentir quel Giomo parlar
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parte al tuo funerale, nel tuo borgo, per mostrar
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qui nella testa e nel cuore, e torna, e
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terra e le frondi nel cielo! - diceva il nostro
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quando penso che siamo nel cristianesimo e che se
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nella nuca, e piantarsi nel cervello, per non uscirne
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alla stazione, a mettersi nel primo treno che passasse
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carico di malinconia. ¶ E nel caffè inondato di luce
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quella folla? Ma anche nel suo borgo le cose
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che succhia la vita nel godimento, Giomo ha da
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ci badò, ed entrò nel borgo. ¶ Si volle dare
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figlia, tutta lui, fin nel passo". ¶ E avanzandosi verso
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guardandola nella vita e nel passo. Ma ora, gli
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il giorno sta seduto nel suo seggiolone e par
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fango, le notti dormite nel fango... Non è vero
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vuoi di noi medici; nel fondo siamo d'accordo
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l'amico lo seguiva nel suo dire, a lampi
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e un addio. ¶ Giù nel cortile la signora si
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e che lì, come nel suo borgo, come dappertutto
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suo borgo, come dappertutto nel piccolo, non si muove
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i miei quattro amici nel ricordo, laggiù... in quella
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imbrunire. Voltando dallo stradone nel viale che metteva alla
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una posata di più. ¶ Nel momento che la carrozza
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si fissò ancor più nel proposito di non palesarsi
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so che di signorile nel campagnuolo, in cui l
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riposare ridendo del mondo. Nel camino si consumava un
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caduto, con una palla nel fianco e passando lo
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avvocato che sta qui nel borgo dove lei ha
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oziare nelle sue ricchezze, nel suo borgo. Ora è
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loro due! Un tempo nel nostro reggimento v'era
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allora... to, guardati qui nel ritratto; tale e quale
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ma dopo un pochino nel piazzale della fattoria si
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è stretto... ¶ - E mettetelo nel mio! purchè si scaldi
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Asquini che guardava pensoso nel fuoco: - cosa faresti tu
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portò lontani, lontani, fin nel mondo dei trovatelli e
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a vedere il bambino nel suo letto. Con quella
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anima messa da lui nel caso di quel bambino
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Asquini cenando, s'immerse nel passato e, come se
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dopo quel suo passaggio nel tal altro; e le
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parola gli si ficcasse nel capo, in quel pensiero
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l'Asquini passeggiava già nel piazzale. Lantieri dormiva ancora
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lusingare. Ti accomoderò io nel testamento. Ma insomma cavalcavo
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mai l'avrebbero sepolto? Nel cimitero no, perchè era
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all'ingrosso aveva vedute nel mondo, venisse fuori anche
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poche brage che finivan nel focolare. Ma in quella
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amaro, rabbioso, a confermarsi nel suo dubbio, nel suo
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confermarsi nel suo dubbio, nel suo sospetto, A stento
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erano lì ben distinte nel nevischio; un uomo le
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dormiva e sognava. E nel sogno non era lui
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E quando il Re, nel 1796, aveva finalmente dovuto chinar
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pareva potesse aver posto nel cuore di lui neppure
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O Geova, chi dimorerà nel tuo padiglione, chi abiterà
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solo, finì per chiudersi nel borgo, dove ora stava
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coloro che aveva conosciuti nel mondo. Ivi aveva comprato
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Grifò e Lucrezia, e nel quarantotto quasi per celia
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portò a casa. Là nel cortile, si scrollò forte
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voluto altro tempo, andò nel suo studio a riporre
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la festa, quando calavano nel borgo alla messa, erano
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ma tutti piccini. Stava nel bosco a far legna
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Valeria con certa malizia nel tono. ¶ - Valeria! - esclamò il
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i bisnonni, quelli stiano nel buio della memoria come
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occhi, e assettandosi meglio nel seggiolone per ascoltare. ¶ Ma
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che subito s'accapigliarono nel rigagnolo, e questi chi
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fresco, tornato a stabilirsi nel borgo nativo, dove un
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fine d'uomo vissuto nel mondo dei cavalieri, per
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quella vetrina nova, mandar nel solaio le belle imposte
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correva a incontrarlo, scodinzolando nel buio, il suo cane
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Meglio dunque, meglio assai nel volgersi poi indietro, aver
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forse ventiquattro anni, che nel borgo era conosciuto per
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che la miseria mette nel cuore a chi non
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volesse andar a finire nel silenzio, perchè anche il
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e sta sulla terra nel suo cantuccio, beato di
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e nella potenza e nel fasto dei signori, massime
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di suo padre, proprio nel momento che questo tornava
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gli altri piccini giocavano nel prato là presso? Ne
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i libri delle nascite nel Comune, e altro la
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che pareva ringiovanito perfin nel passo. Senonchè in un
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che quando egli giunse nel borgo, colui si era
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con me per colono, nel mio podere della Calandra
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e anche l'ingiuria nel nome che loro fu
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gli avesse potuto legger nel cuore, l'avrebbe pregato
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forse... ¶ In quella giungevano nel borgo ch'era quasi
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e domani ti metto nel mio podere. Vedrai come
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Nella stanzuccia che tengo nel vicolo dei Cani. ¶ - Vile
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guizzò, come un lampo nel cervello, il ricordo di