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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «nel»

nautoretestoannoconcordanza
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colpi, e a credere nel domani. ¶ D’un ventri
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occhi chiusi, e brancolando nel buio, feci il possibile
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che ciò accadesse e, nel trambusto derivato dallo spostamento
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mille parole rimaste bloccate nel fosso di una timidezza
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Io, quella sera, riuscii nel mio intento. E mentre
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avere una ragazza claudicante nel nostro piccolo universo? Per
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l’amore, stavano avvinghiati nel letto in varie posizioni
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me?» ¶ Cercavo di scorgere nel suo sguardo la stessa
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i ricordi: «Quando sei nel pieno delle forze, non
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portare coffe sulle spalle.» Nel suo sguardo, per pochi
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risveglio ¶ Il primo giorno nel quale dovetti per forza
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nonna, bacchettando suo figlio. «Nel mare non ci sono
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nemmeno un cugino, come nel caso mancato di Nora
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noce nazionale era rimasta nel negozio di arredi ad
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così, dopo essermi immersa nel nostro mare profumato. E
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della pena che portavo nel cuore. ¶ Finestre asimmetriche e
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stelle, e di notte, nel silenzio più assoluto, queste
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pietanza fosse già servita nel piatto. Prima di sedermi
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che la nonna mettesse nel piatto, al posto delle
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contadine, e poi cotto nel forno a legna, aveva
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di San Giuseppe, e nel frattempo, per la tranquillità
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stato d’animo, e nel cielo si aprivano scie
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brava davvero l’esperta nel dare consigli, e parlava
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mia principale occupazione consisteva nel dare un voto ai
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altrimenti. ¶ La zia Franca, nel suo fantale bianco macchiato
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all’orecchio come acqua nel deserto. ¶ Ecco qual era
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i miei genitori lavoravano nel loro Paese per mettere
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trovato la giusta collocazione nel mondo della scuola: Lucia
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una donna meravigliosa, e nel tempo avrei scoperto quanto
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maniera più elementare, entrai nel mondo dei grandi maestri
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sabbia. Era come rientrare nel binario giusto, dopo aver
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quello che c’era nel piatto, che qualche volta
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per obbligo. Mia madre nel preparare le pietanze per
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che lei aveva intrapreso nel corso dell’esistenza. Quando
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era ammalata lasciandolo solo nel giro di pochi mesi
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arrivare, e temevo che nel frattempo lei avesse potuto
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Il nocciolo della questione, nel caso specifico, era che
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avevo già visto girare nel nostro quartiere. Il proprietario
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il suo complice, e nel gemere più forte, forse
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a cadenza mensile, passava nel nostro quartiere per offrire
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di casa. ¶ Io ero nel pieno dei miei sogni
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poteva stare tranquilli, altrimenti, nel caso di un lavoratore
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dormivo e dovevo alzarmi nel mezzo della notte. ¶ I
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vi penso. Siete sempre nel mio cuore. Mi mancate
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Natale chi vuole prendere nel gruppo per i Giochi
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e manda le disgrazie nel posto sbagliato. ¶ Una promessa
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stata ancora più veloce nel prepararsi, visto che era
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intere notti da sola nel letto; e piangevo anche
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anche se sapevo che nel mio paese questo accadeva
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con qualche priorità spostata nel verso sbagliato. ¶ Forse fu
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ci avrebbe pensato lui nel caso la nonna lo
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sfiorato la mente. Anzi, nel mio egoismo infantile mi
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disperati prima di scomparire nel nulla. Ci eravamo salvati
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ero rimasta da sola nel mezzo di una tragedia
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immagine nitida, mi svegliai nel pieno della notte. Sudata
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stringendomi per il freddo nel mio maglione; e tremavo
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guardarono negli occhi, e nel loro fragile sbandamento rimisero
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fece lo stesso. ¶ Entrando nel salone, ci colse di
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loro proprietà. ¶ E sempre nel suo negozio di salumi
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troppo. Infatti, avevano trascinato nel dubbio sulla limpidezza delle
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E io, che anche nel tumulto di quei giorni
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aiuti a non cadere nel ridicolo. ¶ «E brava picciridda
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l’ansia che proprio nel giorno in cui mi
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una grande confidenza. E nel tempo trascorso insieme, non
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altro giro di cucchiaio nel piatto, altra ripresa fissandomi
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oramai si erano imbalsamate nel piatto. L’avevo spostato
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una roulette russa. E nel frattempo, stringevo la mano
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colta con le mani nel cassetto, dovetti in fretta
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mi sentivo un pesciolino nel deserto. ¶ Le pietre della
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era la sua spina nel fianco. Nemmeno il suo
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risposto. Entrando di corsa nel bar, avevo chiesto al
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più: un incubo dissoltosi nel nulla. ¶ Tornata nello stanzone
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starle accanto e seguirla nel decorso postoperatorio. Era astuto
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dalla zia Franca che nel suo negozio era stato
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la porta, non studiare nel letto, lava bene le
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un po’ li mettiamo nel vostro libretto alla posta
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chiamavano cotonatura, e consisteva nel grattare con un pettine
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per le famiglie. Certo nel Nord Europa le persone
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Fiat Seicento blu cobalto. Nel tragitto ci confidò che
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di possedere una casa. Nel frattempo, non cedevamo alle
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verso il nulla. E nel nostro ultimo incontro ti
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non andare a scuola. Nel nostro linguaggio segreto di
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si tirò nemmeno indietro nel momento in cui ci
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sue amiche ci lasciavano nel bel mezzo di una
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di banco stava immobile nel suo lettino antico. E
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mettendosi su un fianco, nel vano tentativo di trovare
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infermiera le aveva infilato nel braccio. ¶ Il liquido che
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di Rita, per guardarla nel suo tremore trascendentale. Ma
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distante per essere decifrata. Nel silenzio attonito della folla
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distinguo se stai parlando nel presente, o se è
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una parola, lasciandomi cuocere nel mio brodo. Non che
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fossero ancora freschi. ¶ Lì, nel nuovo blocco con i
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paragoni e salti indietro nel tempo. E non sempre
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compagna rimasta da sola nel banco attiguo alla finestra
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avrebbe avuto da ridire nel giro di pochi minuti
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ai balconi, il piombo nel pentolino per predire il
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prendersi la sua rivincita: nel giro di un mese
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senta ¶ da lei sommersa nel notturno gelo ¶ e da
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un continuo di «siamo nel boom», «c’è il
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argomentando di quel boom nel Nord Italia che prima
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tuo padre continua così, nel giro di qualche anno
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suo percorso. Ci trovavamo nel pieno della stagione ideale
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ero stata troppo ingenua nel credere che quelle quattro
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su almeno un’esperta nel quartiere dove abitava –, le
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passaggio della pratica consisteva nel far sciogliere del piombo
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che prima sentivo solo nel petto si erano spostati
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documento che aveva dimenticato nel comò. ¶ Tremavo, lo ricordo
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il cuore oramai lanciato nel vortice dell’angoscia, suonai
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risposi di getto, ma nel pensiero. ¶ Davanti al suo
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pensieri si erano sparsi nel fango, mentre il suo
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e una pressione fortissima nel cervello. Oramai ero permeata
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quale mi ero accanita nel provarci lo stesso, malgrado
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è certo, è che nel posto dove vi trovate
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grado di cogliere, anche nel silenzio. E se questo
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suo sguardo si perdeva nel paesaggio agreste oltre le
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rammaricavo di aver buttato nel sacco dell’immondizia le
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comunicarle il mio affetto nel nostro silenzio complice. ¶ La
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invece era diventato superfluo. ¶ Nel tragitto non ci sarebbe
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che sembrava essersi raddoppiata nel viaggio. ¶ Eravamo un numero
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che fu molto scrupolosa nel controllare i prezzi di
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rispetto ai miei familiari. Nel contesto di quelle vite
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cose belle ci sono nel mondo» aveva detto alla
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sui farmaci; pochi vestiti nel guardaroba, e poco di
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pensassi a tutto questo, nel momento in cui ripiegai
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sconto speciale al supermercato nel quale oramai mia madre
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oscuro: un pugnale conficcato nel mio fianco che nessuno
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e abbassare lo sguardo nel caso di un malaugurato
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Pareva che volesse caderci nel piatto per farsi mangiare
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Pietro, che eravamo esperti nel galleggiare sulla schiena con
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si era mostrato felice nel rivedermi. Mi salutò con
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zia Giovanna. Il sole, nel frattempo, era diventato un
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quando il corpo precipita nel vuoto e non sai
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Fui spalleggiata dalla zia nel dare dignità alla mia
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cui, dopo avermi risucchiata nel sottosuolo dei suoi insani
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i giorni, sarai sempre nel mio cuore.» ¶ Non c
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inabissare ancora e ancora nel mio oceano di dolore
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il suo volere, restando nel suo cantuccio con molta
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sbandierata ai quattro venti. Nel tempo le sue sincere
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a scrivere di lei nel periodo trascorso in Germania
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fino ai giorni nostri. Nel mare che ci appartiene
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anni luce dal paese nel quale sono nata e
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che si portano dietro. Nel mio lavoro di ginecologa
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inevitabile. E quando arriviamo nel punto in cui compare
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sempre al mio fianco, nel bene e nel male
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fianco, nel bene e nel male; alla mia casa