Antonio Moresco, Gli increati, 2015

così, prima di tracimare nel continente dei morti, scrivendo

una dopo l’altra nel continente dei morti, per

mi sembrava ci fosse nel mondo. L’eroe sumerico

si aprivano la strada nel buio combattendo e sognando

aperte di altre finestre nel buio del mondo. Che

questa bomba buia lanciata nel continente dei morti, legato

incrociato nello spazio e nel tempo dei vivi? Dove

delle eliche che ruotano nel cielo nero, sfuocate. ¶ Ci

città enormi ci sono nel continente dei morti...» bisbiglio

bisbiglio alla Suora Nera, nel buio. ¶ «Questa è solo

le chiedo. ¶ «Nella notte, nel buio.» ¶ «Che cosa incontrerò

la sua voce roca, nel buio. ¶ 15 ¶ Il clangore ¶ Sì

momento nelle città e nel continente dei morti, mentre

in questa luce nera, nel mezzo di una riunione

e che ha trascinato nel proprio vortice tutte le

sparato dalla sua poltroncina, nel buio. ¶ «Sì, sì!» gridano

prima, nella luce nera, nel buio: «Anche la dimensione

sta interrompendo improvvisamente qualcuno, nel buio. ¶ Molte mani si

morti, nella luce nera, nel buio, in questo stesso

fondo agli oceani morti, nel buio: «Che cosa sono

libertà!» lo interrompono alcuni, nel buio. ¶ «Ma la libertà

bocca, gesticolando e gridando, nel buio, trattenuti a stento

di sedare il tumulto, nel buio. ¶ «I sistemi di

la sua voce morta nel buio, «quelli dei morti

clangore?» gridano molte voci nel buio. ¶ «Che cosa sta

voci indistinguibili dal silenzio, nel buio. ¶ Passi in corsa

corsa, rimbombi, sui pavimenti, nel buio, mentre molte mani

Nera, nella luce nera, nel clangore, nel buio. Le

luce nera, nel clangore, nel buio. Le nostre teste

voce roca. «Stiamo entrando nel mondo nero dove si

incontro nella notte nera, nel buio, in una città

riflettore, nella luce nera, nel buio, per inghiottire il

che fende le strade nel buio. ¶ La Suora Nera

stanno muovendo con furia nel buio, le sue dita

in questa notte nera, nel buio. ¶ 16 ¶ Le resurrettrici ¶ Quando

nere sempre più rimpicciolite, nel buio. ¶ “Dove sono finito

in questa città nera, nel mondo nero, nella morte

momento intorno a me, nel continente dei morti. “Ma

per difendersi dal clangore nel parlamento dei morti, e

ne può dare rappresentazione nel linguaggio dei vivi. E

che si sporgono fuori, nel bagliore nero che esce

e le loro braccia nel buio. ¶ Le loro parole

oceani che ci sono nel continente dei vivi, indistinguibili

e dalla luce nera nel buio. ¶ «Vieni! Vieni!» mi

da altre porticine nere nel buio «ma che sono

si muovono tutte insieme nel buio. ¶ «Vieni! Tu sei

stanno accarezzando e avviluppando nel buio. ¶ «Vieni!» mi dice

brulicanti di corpi morti nel buio? Che sale o

morte e nel mondo, nel mio mondo?” E poi

ancora dentro di me, nel mio viscere, ed eravamo

dorsale: “Perché è venuto nel mondo dei vivi dentro

adesso che cosa succederà, nel continente dei vivi, nel

nel continente dei vivi, nel continente dei morti?”. Si

poco a poco decongestionando nel mio intestino appena forzato

ci scriverai, mentre eravate nel continente dei vivi dentro

giostra che c’era nel refettorio, qualche giorno prima

mie mani, avevo messo nel portavivande come per le

seduti ai loro posti nel refettorio, e le sue

volte, quando gli arrivava nel refettorio ancora sui ferri

morte e poi scompaiono nel cielo buio. ¶ «Che cosa

in questa cinghia e nel manto profumato dei miei

gli occhi, ogni tanto, nel selvaggio bozzolo profumato dei

la sua grande bocca nel buio, come se stesse

il rombo del motore nel buio, tutte quelle luci

vortici di luci nere nel buio. ¶ «”Adesso che cosa

a sussurrare di nuovo, nel buio. «“Se Gesù non

bagnata e calda, rovente, nel buio, come se quella

sbarrati nei loro letti, nel buio delle camerate, oppure

davanti alla mia cella, nel buio. Sono balzata giù

i vivi erano sprofondati nel sonno e stavano sognando

detto lui, quando ero nel continente dei vivi, sarò

che eravate fuggiti insieme nel mondo dei vivi dentro

pavimenti, i primi tempi, nel mondo, mentre tornavamo a

due il nostro posto nel mondo, in quel nuovo

fronte a sé, avvolta nel bozzolo dei miei capelli

spaccata in due anche nel mondo dei vivi dentro

solo io a portare nel mondo il terrore?” lo

di portare il terrore nel mondo!” “Io ho preso

e violento e solo, nel mondo, rotolavamo tutti e

nudi che si avvicinavano nel buio alla porta, muovendosi

buio alla porta, muovendosi nel manto nero dei tuoi

bomba, eri già tracimata nel continente della morte che

che cosa mi aspettava, nel povero Paese senza speranza

speranza dove allora vivevo, nel mondo dei vivi dentro

luce che il buio, nel continente dei vivi, nel

nel continente dei vivi, nel continente dei morti. Persone

intravisto, nei miei spostamenti nel mondo buio, facevano esplodere

La sento sospirare forte, nel buio. ¶ «C’ero anch

aria e di tracimare nel continente dei morti, una

come un lampo nero nel mondo dei vivi dentro

voce della Suora Nera, nel buio. «Lui mi vedeva

quattro zampe tutta avvolta nel mio mantello... Mi guardava

è venuta a portare nel mondo?”. “Io sono venuta

quel piccolo spazio segreto nel mondo vivo e nel

nel mondo vivo e nel mondo morto, e mi

assolutamente e completamente solo nel mondo. “Vorrei scrivere alcune

Che fosse già allora nel continente dei morti? Ma

balenare la mia sposa nel buio. ¶ C’è uno

il suo vestito bianco nel buio. ¶ «No, lei non

stato prima d’ora nel continente dei morti, perché

di metallo che luccicavano nel buio fitto che c

è nelle città e nel continente dei morti, col

avanti, con un rimbombo, nel tempo che viene prima

grande ruota del volante nel buio, per imboccare sempre

sono nelle città e nel continente dei morti?» le

prima. ¶ «Io ero là, nel dormitorio in penombra, con

voce le sta dicendo, nel buio «ma non ti

qui? Eri già allora nel continente dei morti? È

sulle sue grandi ruote, nel buio. Vedo passare ai

con il corpo avvolto nel manto dei suoi capelli

ti muovevi a tentoni nel mondo» mi risponde senza

nelle città dei morti, nel buio. ¶ «Noi due chi

chi?» le domando, sottovoce, nel buio. ¶ «Ci alzavamo in

dentro la morte, lui nel suo dormitorio, guardandosi attorno

a fissarla dai letti, nel buio... Sembrava un tuorlo

con gli occhi spalancati nel buio...» ¶ “Sì, è vero

silenzio dal suo letto, nel buio, e sgusciava fuori

veste che si muoveva nel buio... Ma chi era

notte nera, che corre nel mondo dei morti che

pianterreno, si guardava attorno, nel cortile buio e deserto

monache che russavano sprofondate nel sonno dei vivi dentro

io ero sgattaiolata fuori nel buio, ed ero passata

buie che ci sono nel mondo e che ci

Paese che c’è nel mondo dei vivi, ed

la nostra prima volta nel mondo, come se sapessi

pulsava, mentre ci spostavamo nel cuore della notte con

mangiarle, in piena notte, nel buio, sono cominciati improvvisamente

l’altro, alla cieca, nel buio. Siamo corsi dentro

individuasse la nostra presenza nel buio. Il Gatto ha

l’altro in silenzio, nel cielo nero. Le nostre

mani morbide e nere, nel buio. Mi accarezzava e

emanava un profumo sconvolgente nel buio. Ho gridato forte

del mio corpo vivo nel mondo, perché nessun altro

farmi sprofondare un po’ nel terreno, a quattro zampe

ai suoi occhi accesi nel buio, sul fondo oscuro

quei giorni! Nella camerata, nel refettorio, quando girava la

eravamo avvinghiati, con emozione, nel buio... L’altro prefetto

con i corpi nudi, nel buio. Lottavano avvinghiati sul

a raccontarmi certe volte, nel buio, nei brevi istanti

c’era. Ero coricata nel letto, ancora nuda sotto

suoi passi all’esterno, nel buio. Sono corsa fuori

della consacrazione, tutto avvolto nel suo luccicante piviale, si

viene qui? Perché viene nel continente dei vivi dentro

dentro la morte e nel mondo, nel mio mondo

stato preso anch’io nel turbine della morte che

morti non devono entrare nel turbine della distruzione dei

di piedi in corsa nel turbine della morte. ¶ Poi

della mia testa arrovesciata nel turbine della morte. ¶ «Io

morto e che sono nel continente dei morti investito

a correre a perdifiato nel turbine della morte. ¶ «Cominciamo

ancora mentre sono già nel continente dei morti, l

mentre continuiamo a correre nel turbine della morte. ¶ «Ecco

e unirmi a voi nel turbine della morte dentro

di fronte all’altro, nel buio. Non mi hanno

porta e guardavo dentro, nel buio. Ho capito, non

ritrovati per pochi istanti, nel continuo rimescolamento dei morti

di sempre nuovi morti nel continente dei morti e

adesso nelle città e nel continente dei morti e

per brevi istanti vicine nel continente dei morti durante

con gli occhi sbarrati, nel buio. La vocina del

della madre gli rispondeva, nel buio: “Io non voglio

il volto del bambino, nel buio... Ho dovuto staccarmi

perdonare di averli traghettati nel continente dei vivi che

marciapiedi sollevati e spaccati, nel turbine della morte. Che

madri li staranno accarezzando nel buio e gli staranno

i primi genocidi avvenuti nel continente dei vivi, ma

vivi, nelle loro case, nel buio, precipitati giù dalle

alla testa dei morti nel turbine della morte. ¶ «L

combattere chi sta sollevando nel continente dei morti il

bianco che si indovina nel buio. ¶ «È la sposa

bagliore che vedo balenare nel buio. ¶ Mi getto ancora

che corre a perdifiato nel buio crivellato da questo

accolto quando sono arrivato nel continente dei morti. E

prima ancora, mentre ero nel continente dei vivi, in

vestito da sposa balenare nel buio, come se da

dicendo la sua voce nel turbine di questa corsa

li va a visitare nel sonno, quando sono coricati

suo bagliore che correva nel buio, distinguevo i suoi

ginnastica che mulinavano bianche nel buio. ¶ Poi, di colpo

crivellata di luci nere, nel mondo nero. ¶ Continuiamo a

morti che corrono percussivamente nel turbine della morte o

i morti che corrono nel turbine della morte e

in questo stesso momento nel continente dei vivi dentro

urto nelle città e nel continente dei morti? Quale

morti, nella notte nera, nel mondo. Città intere distrutte

trovavo in una località nel Sud del Paese dove

a perdita d’occhio nel cielo nero e verticale

scorterò! Tu non sei nel turbine della morte e

delle schiere dei morti nel turbine della morte. ¶ «Vieni

a venire avanti silenziosamente nel buio, sentivo solo il

e gli occhi spalancati nel buio per riuscire a

il suo volto nero nel buio, scorgevo appena i

Devo entrare anch’io nel vortice della resurrezione se

sta trascinando ogni cosa nel vortice della resurrezione dentro

cominciando a tracimare telluricamente nel continente dei morti. E

per trascinare ogni cosa nel vortice della morte. Io

il vento della morte nel continente dei morti. Lui

è nelle città e nel continente dei morti. ¶ «Io

mi ha seguito fin nel continente dei morti. Lei

gli grido. «Sarà finita nel vortice della resurrezione dentro

che correva a perdifiato nel vento della morte dentro

dietro di noi, presi nel vortice della morte che

parola e verranno presi nel nostro vortice dentro la

la sposa dei morti nel continente dei morti.» ¶ «Quando

Sempre nuovi morti entrano nel vento della nostra corsa

nera che c’è nel continente dei morti, lungo

scricchiolano e si frantumano nel cielo nero dei morti

vivi e mi muovevo nel mondo con il mio

succedendo qualcosa di enorme nel mondo, che era già

vivi e di morti nel continente dei vivi dentro

di quando erano sprofondati nel buio ed erano infinitamente

sua violenza si scatenava nel mondo, gli urli di

toccava a lui portare nel continente dei vivi quella

tremito di ogni cosa nel buio e nella luce

sé quell’enorme esplosione nel suo istante di inizio

di città future illuminate nel buio irte di grattacieli

profondità delle acque buie nel continente dei vivi. Che

ordinato sacerdote, mentre ascoltava nel più assoluto silenzio le

si sollevava al buio nel gesto muto dell’assoluzione

vicino a lui seduto nel buio dentro un confessionale

verso la sua testa, nel buio: “Padre, io credo

c’è nessun bene nel mondo, non c’è

c’è nessuna luce nel buio. Io sto dentro

le lacrime agli occhi, nel buio. Non sarebbe venuta

con gli occhi chiusi, nel suo infinito silenzio. ¶ Poi

braccio si stava sollevando nel buio, che la sua

in quello spazio nero nel gesto apocalittico dell’assoluzione

vivi che vogliono tracimare nel continente dei morti e

in due. Io ero nel mondo, ma ero fuori

morti che stavano tracimando nel mondo dei vivi? mi

facendo i primi passi nel continente della morte, adesso

di terra e protese nel vuoto lungo i fianchi

per la prima volta nel continente dei vivi, potrà

sterminate che ci sono nel continente dei morti, non

spingerei la mia testa nel buio per cercare di

è sollevato all’improvviso nel buio per calare sulla

enormi moltitudini di tracimati nel continente dei morti si

del giudizio abbiamo trovato nel continente dei morti solo

in tanto la mano nel gesto genocida dell’assoluzione

gridare per essere sentiti nel continente dei morti, perché

continuato «quando è entrato nel mio sepolcro, a Betania

qualche istante in silenzio, nel buio di quel sepolcro

le bende. ¶ Ha sospirato nel buio, mi è parso

a dire, bassa, lenta, nel buio «ho camminato lungo

case di Betania sprofondate nel sonno, e si sentivano

stessero sorridendo in silenzio, nel buio. “Perché sei qui

sua voce con dolcezza, nel buio. “A costo di

alla sua testa bendata, nel buio. “Solo se io

varco e sgattaiolare fuori nel buio. Era tutto nero

anche la resurrezione. Camminavo nel buio, scacciato, assente, eppure

che si muovevano instancabilmente nel cuore della notte del

dopo il massacro, sprofondati nel sonno dei vivi che

si era creato improvvisamente nel buio. ¶ «No!» gli ho

mano si è mossa nel buio verso di me

a sciogliermele da solo, nel buio più profondo, alla

Ho cercato a tentoni nel buio. Qualcuno aveva disteso

ho sentito piangere sommessamente nel buio. Mi sono avvicinato

donna nera che singhiozzava nel buio Mariam di Magdala

Ho ripreso a camminare, nel buio. “Che maestro vuoi

emanasse un leggero bagliore nel buio. “Ecco, io adesso

vivi e di morti nel continente dei vivi e

a camminare verso Betania, nel buio, anche se la

buio che si sfuocavano nel resto del buio, mentre

altre irriconoscibili cose balenanti nel mondo, che mi stavo

quella strada a piedi, nel mondo che tracimava, nel

nel mondo che tracimava, nel buio. ¶ Un istante dopo

all’altro, per molto, nel buio. ¶ Allora, siccome non

suo corpo, a tentoni, nel buio. Ho cominciato a

risorgerà... Io adesso sono nel continente dei morti. C

morte e sei tracimato nel mondo dei vivi. In

sto parlando con qualcuno nel buio, siamo seduti uno

mi sta di fronte nel buio, Lazzaro oppure il

finito?» provo a domandare nel buio, con il corpo

che stia sorridendo sconfinatamente nel buio. ¶ «Vieni!» mi dice

stai cercando una persona nel continente dei morti? Non

parlare a lungo anche nel breve attimo della corsa

per un istante vicini nel continente dei morti. ¶ Passiamo

è nelle città e nel continente dei morti, con

le loro teste intraviste nel buio, che si confondevano

base, che si stagliava nel buio, spettrale, le stanze

e scendeva all’esterno, nel buio, che tutto quello

i lettini o spenzolate nel vuoto, manipolate dalle lunghe

questo io sono venuto nel continente dei morti: per

testa e volano via nel vento della corsa. ¶ «Io

i miei primi passi nel continente dei morti...» comincia

sono venuto a portare nel continente dei morti il

che la mia venuta nel continente dei morti ha

sono quelli già entrati nel vortice della resurrezione?» ¶ «Devo

trascinati a loro volta nel vortice di questa ininterrotta

numero incalcolabile di piani nel cielo nero dei morti

quando si sentono venire nel silenzio e nel buio

venire nel silenzio e nel buio quelle grida laceranti

dopo scompare? Sarà ancora nel regno dei morti o

regno dei morti o nel frattempo sarà tracimata in

dei morti? Dovrò cercarla nel regno dei morti o

più alti che ondeggiano nel cielo nero dei morti

di fronte all’altro, nel mondo nero, nel buio

altro, nel mondo nero, nel buio, ci guardiamo come

bocca si muove leggermente, nel buio, come se stesse

guarda ancora, mi guarda nel buio, in quella stanza

silenzio in qualche punto nel buio più fitto, con

ormai coricato al buio nel mio letto, continuavo a

respirare forte, molto forte, nel buio, quel respiro così

scavalca la stessa crepa, nel buio. ¶ «Ero là, solo

in avanti a dire, nel buio. «L’uscita lontana

uno vicino all’altro, nel buio. “Non mi dici

alla mia testa morta, nel buio. E allora sono

ho continuato a domandargli nel buio. “È questa la

la vita che porti nel mondo? Sei venuto nel

nel mondo? Sei venuto nel mondo solo per portare

Sono rimasto ad aspettare nel buio, perché sapevo che

Perché io devo entrare nel continente dei morti perché

da un leggero movimento nel buio e da un

stava dicendo con dolcezza, nel buio. L’ho aiutato

suo corpo, alla cieca, nel buio. Poi ho capito

e li ho indossati nel buio. Ho fatto rotolare

sottovoce, sorridendo con dolcezza nel buio. ¶ Sono uscito. Ho

stato io a trascinarlo nel continente dei morti, che

case, in piena notte, nel buio. Così sono potuto

sorelle che stavano piangendo nel buio. Mi sono avvicinato

sentendo i miei passi nel buio. Credo che mi

coda per la contentezza, nel buio. L’ho preso

rivelassero la nostra presenza nel buio. Siamo arrivati fino

Abbiamo cominciato ad andare, nel cuore della notte, nel

nel cuore della notte, nel buio, verso Gerusalemme. ¶ Non

cominciavano già a vedere nel buio i bordi luminosi

Osanna, benedetto chi viene nel nome del Signore, benedetto

è venuto a sedersi nel buio vicino a me

suono del suo respiro nel buio. “Sei Gesù?” ho

ho provato a domandare nel buio. “Sei Gesù che

risposto a bassa voce, nel buio. “Adesso Gesù sei

vicino alla sua testa, nel sepolcro, nel buio. ¶ «Il

sua testa, nel sepolcro, nel buio. ¶ «Il resurrettore?» ho

solo le sue parole nel buio. ¶ «Ma se tu

mi parlava da vicino, nel buio, «se tu fai

tu tutto il mondo nel cerchio della resurrezione della

Sono morto il 30 ottobre 2010, nel cuore della notte, investito

discesa di eroi vivi nel regno dei morti, o

morto, quello che succede nel regno dei morti. ¶ Si

via e a staccarli nel lavandino. E intanto pensavo

morti, nelle città sprofondate nel sonno, lungo le strade

le ferrovie, negli aeroporti, nel cielo. Tutto il mondo

con i vagoni illuminati nel buio, tutti pieni di

fantasticate di avere intercettato nel buio del mondo un

luci che si spostano nel buio rovesciato del mondo

spalancano le loro ali nel buio. A perdita d

spade contro grandi scudi, nel buio. ¶ «Che cos’è

stata. Perché sanno che nel mondo non sta avvenendo

aveva detto questo: che nel momento della morte avviene

con le luci accese nel buio, attraverso le strade

aerei che si spostano nel cielo nero come costellazioni

barriere crivellate di luci nel buio delle prime città

a notte fonda – se nel regno dei morti ci

notte –, mentre state coricati nel vostro letto, nell’assoluto

le parvenze delle cose nel tempo. Perché la distruzione

è il terremoto, qui nel regno dei morti?» vi

così grande di vivi nel mondo, attraverso tutto l

questi grattacieli morti illuminati nel buio. Ma com’è

alla vostra testa spenzolata nel vuoto e alla vostra

ci sono degli specchi nel regno dei morti? Come

manine che stringono anche nel sonno le loro piccole

loro occhietti sbarrati anche nel sonno, schiere di corpicini

schiere di corpicini allineati nel buio come negli universi

dei morti avanza lentissimamente nel buio, tutti ancora senza

massa di morti allineati nel buio che preme per

e i poeti morti nel corso del tempo. Avevi

e ai miei fratelli, nel lettone della mia casa

e te, nella villa, nel parco. Tutto quello spazio

costellazioni che cambiavano posto nel cielo, il primo piano

villa deserta, e tu, nel parco deserto, nel mondo

tu, nel parco deserto, nel mondo. Mi sono tolta

la mia enorme capigliatura nel varco dell’abito da

piano, che eri già nel vano della porta, alle

proporzionale, con abbandono totale, nel continente della morte. Intitolata

di adorazione e fusione nel mondo e dentro il

valanghe, nelle città e nel continente dei morti travolge

percepite separate e vive nel mondo dei vivi o

buio che c’è nel cuore del mondo. O

come spazio e tempo nel dolore del mondo creato

di quel grattacielo illuminato nel buio, quando ero stato

fracassate che si scorgevano nel buio dei set come

che non ride più. Nel continente dei morti sta

arrivato dopo la tracimazione nel continente dei morti, dove

che arrivano a carovane nel continente dei morti, e

po’ di latte bianco nel mio piccolo recipiente che

dei loro respiri morti nel buio. E poi ritornavo

cassapanca lunga e nera nel buio, allora mi mettevo

parte prima di assalirmi nel buio del mondo, e

da tutte le parti nel cortile buio, nel mondo

parti nel cortile buio, nel mondo, tutto bianco, tutto

tutto bianco, tutto nero, nel buio...” ¶ Adesso non corro

è acceso all’improvviso nel buio. ¶ Cammino piano su

ancora qualche passo, irrigidito, nel buio, verso l’imbocco

bassi della prima rampa, nel buio. ¶ “C’era un

tre volte alla cieca, nel buio, sollevandomi sulle punte

cortile. Mi guardo attorno, nel buio: anche le porte

nell’aria. La rimetto nel fodero. E poi dentro

chiodino che c’è nel muro. ¶ Lo stacco dalla

Tutta la casa piomba nel silenzio. ¶ Non si sente

più niente, nella casa, nel mondo. C’è solo

gelide, pietrificate, mi sembra, nel passare, sembrano delle pietre

tracimati e inventati dopo, nel dopo che viene prima

ultima stanza della casa, nel buio...” ¶ Sono ancora immobile

muro e che penzolano nel vuoto appesantiti da strati

grande casa buia e nel mondo. ¶ «Che cosa succede

lontano, da molto lontano, nel silenzio e in questa

quella lunga spada ricurva nel suo fodero di metallo

gli pende dal fianco, nel suo fodero di cuoio

quali andava a giocare nel pomeriggio in quel dopolavoro

Lui è là, immobile, nel vano dell’alta porta

con un leggero fragore, nel vano dell’alta porta

il rumore delle ruotine nel silenzio in cui è

altra parte o sprofondato nel sonno. ¶ Tiene ancora stretto

dietro le linee nemiche, nel deserto, di notte, croce

con gli occhi spalancati nel buio, le latrine ingorgate

dentro buche profonde scavate nel terreno per abbassare la

chiarore della mia faccia nel buio, quando mi sporgerò

come quelle che sparavo nel buio quando ero nel

nel buio quando ero nel deserto, sarò, per cercare

verrà tra i piedi nel buio, infilerò il corridoio

tempo a vedermi annidato nel buio, non riuscirà a

dalla canna del mitra nel buio...» ¶ La cucina sta

fascismo, e anche dopo, nel dopoguerra, quando il partito

una casa di pietra nel profondo Veneto e un

da chissà quanto tempo nel loro bozzolo di terra

varchi che ci sono nel mare di biglie, le

umani in attrito forte nel buio e non capisco

fatto brillare a sangue nel buio. ¶ «Mi staranno concependo

per cercare di vedere nel buio. ¶ Mia madre sta

la spada, mi pare, nel corridoio, lungo lo scalone

dove tenevi l’alcol nel mobile del gabinetto, il

mio padre sta sparando nel buio attraverso i listelli

tenerci per mano così, nel cuore della fiamma, indistinguibili

sulla terra, nelle acque, nel cielo con armi mai

gli inglesi che sbarcano nel Golfo Persico e avanzano

di umani vivi presi nel turbine di morte e

risorti che si aggregano nel continente dei vivi e

sorgere qua e là nel mondo investito da questa

cui avviene l’errore nel processo di duplicazione e

diversa dall’originale provocando nel patrimonio genetico della nuova

terroristi morti che assaliranno nel cuore della notte, nel

nel cuore della notte, nel buio, perché nel continente

notte, nel buio, perché nel continente dei vivi ci

dove si scorgono annidate nel buio, si scorgeranno, le

di corpi che tracimano nel buio che è dentro

a molti altri vivi, nel mondo, se eravamo vivi

camminare e a tracimare nel mondo? E che cos

di quanto è successo nel continente dei morti, in

non viene più dopo nel dopo che viene prima

respirazione di corpi sprofondati nel sonno e quei lamenti

infinitamente lontane di case nel loro bozzolo seminale di

brillavano recipienti di rame nel buio, brilleranno, e poi

tappezzerie strappate e penzolanti nel vuoto e vaste macchie

è già avvenuto dopo nel dopo che viene prima

e la sua testa nel suo bozzolo tormentato di

che si sta configurando nel suo velo di particelle

che facesse buio, perché nel continente dei vivi, a

se è tracimata dopo nel dopo che viene prima

acque seminali che scorrono nel profondo. E dove sono

si può indovinare prima nel prima che viene dopo

camminerò, e c’erano, nel tardo pomeriggio, poco prima

seminale abbagliato che correva nel buio, e che facevano

e i loro errori nel processo di duplicazione della

a domandare, a gridare, nel buio. ¶ «Stanno venendo dalla

buio. «Sono già entrati nel corso, stanno già cominciando

continueremo a stare nascosti nel nostro nascondiglio segreto, senza

si cercheranno un varco nel groviglio delle nostre vite

scorrono sotto questa città, nel profondo. Imbocco una strada

attorno, sbalordito, senza fiatare, nel buio, mentre i suoni

piccoli piedi appena tracimati nel mondo. E poi c

allineato e immobile, immobilizzato, nel mio vestito azzurro di

che si riaprivano continuamente nel buio e dagli occhi

massacrate dentro le stanze, nel buio, oppure il fragore

più queste urla spaventose nel buio. ¶ “Ma che urla

di fronte a me nel grande specchio vuoto dei

faccia di bambino tracimato nel mondo, e le mani

stavano configurando molti avvenimenti nel mondo di morti e

e la mia vita nel mondo, e la concitazione

e cieche e spalancate nel buio del mondo che

spalancavano e si richiudevano nel buio del mondo, e

gridando da qualche parte, nel buio: «Tracima con noi

rispondendo da qualche parte, nel buio: «No, io l

di corpi in oscillazione nel buio. Anastasia ha preso

violenza dell’urto. Scorgo nel buio la sua testolina

le sta sussurrando qualcosa, nel buio. E che anche

la sua boccuccia gocciolante, nel buio. «Ho fatto un

domanda lei, con dolcezza, nel buio. ¶ «Ho sognato che

sognato che mi gettavi nel fuoco!» ¶ «Non ci pensare

che mi hai gettato nel fuoco?» continua a domandare

Perché mi hai gettato nel fuoco, mi getterai?» ¶ «Ma

in questa pioggia nera, nel vento sollevato dalle frustate

voci strangolate, nella pioggia, nel buio. ¶ «Tracima con noi

che si sono impiccati nel mondo, che si impiccheranno

le loro voci soffocate, nel buio. «Noi abbiamo infilato

un’altra voce soffocata, nel buio, una vocina. ¶ Mi

questo mare d’acqua, nel buio. ¶ «Vienimi vicino!» continua

gambe fradice di pioggia, nel buio. ¶ «E poi la

più vicino, nella pioggia, nel buio «ma era una

che ti avevo incontrato nel mondo dei vivi, che

eri tornata due volte nel suo negozio, che sembravi