Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

lontanissimi e uno zaffìro, nel cielo: come cigli, a

delle prime gemme tremanti nel cielo: ma le ombre

ove un fragore è nel fondo.3 Sciogliendo la sua

rimirarsi. Nell’olezzo e nel carneo pallore di talune

giovevolmente al dimane. O nel tacere altissimo delle cose

amanti incontro a ventura, nel favore della notte. ¶ Che

colmo un po’ affumato, nel monte. Nessun treno si

correre, come sogliono, rotolando nel buio. Il casello era

fredda goccia sia caduta nel collo, mette un piccolo

che sia stato raggiunto nel tiro magistrale dal portatore

del gesso, come Pierrot nel pallore della luna, come

d’acciaio a rosellina, nel tacco e tutt’ingiro

ai ciclisti: perchè ognuno, nel suo cammino, accade ci

spicco della sagra, o nel breve fasto del ballo

camminano e ridono: incespica, nel voltarsi, il più ardito

Herz». ¶ 3 «Un fragore è nel fondo». I torrenti montani

edificante lettura andava maturando nel nostro assentimento. Sicchè ne

Comuni, assai brulli poi nel meriggio, eran listati in

e veneti (1910-1930). «Bergamino» è, nel gergo, il giovine minatore

fabbricate apposta per lei, nel 1847, un anno prima del

vagabondava nella schiena o nel collo, uno un po

lire l’uno (detti nel Sàlgari «nocciuole di brillanti

su quel capocrònaca; previvevano nel sogno, smaniandone, la paventata

della Confidenza. ¶ Rabbrividivano ancora, nel ricordo-sogno, carezzandosi gli

la sana fatica avente nel suo punto focale un

tintorie gallaratesi a intrefolarsi nel fiotto decumano della Vettabbia

a visiera: il quale, nel pieno vigore degli anni

diabolica, in quanto agiva nel confronto di cervelli e

duemila preti di campagna nel ròccolo del nove per

E ti entrava allora nel naso e nell’anima

Sol Levante aveva fiutato nel rapsodo parapàllico il futuro

canarino). ¶ Solevan dunque approvvigionarsi nel grande serbatoio della fedeltà

Maggi,25 e a padroneggiare nel modo più assoluto la

c’era più sale nel bòssolo, e bisognava quindi

addirittura il sorite, conchiudeva nel modo più soddisfacente, sotto

Tutto ciò accadeva proprio nel momento che, assaggiato il

le opinioni dei Cavenaghi; nel momento che il «mànnso

con riverberi di Lasnigo nel cuore. Nel contempo trovò

di Lasnigo nel cuore. Nel contempo trovò modo di

la defecazione di servizio, nel gabinetto di servizio. ¶ Con

sciabordare alla Fiera Campionaria, nel padiglione degli utensili domestici

a trovare all’Istituto, nel reparto indigenti, le lasciava

e dei crediti congelati. Nel mondo attristato dalla disoccupazione

uomo onesto e robusto, nel vigore degli anni, «de

rintocco, nella pietà e nel silenzio: come nelle due

lastrico. E la notte, nel disco del suo tacere

pencolò muto, col collo nel laccio: a Belfiore. È

Bezzecca!». Immusonì: si abbuiò: nel precipitare di una settimana

pavimenti alla fiera campionaria, nel padiglione dell’arredamento e

discoprendo un acuminato avorio nel buio, ringhiando, bavando, fissandola

neanche una mezza popolare nel portafoglio: e vedersi passare

L’auto è ribaltata nel fosso co’ duo commodori

sanza cure: e anche nel suolo. ¶ 5 «D’un bue

voleva fastosi, da sostenere nel fasto il fulgore della

mancava nella Parigi del ’95. Nel suo salotto-zàttera il

zebedèi: avendolo meglio conosciuto nel frattempo: cioè per quell

un qualche ardente sussulto nel ricordo della Martinica natìa

Vendemmiaio) stava per risolversi nel miglior modo pensabile, in

gioco della polarità trifase nel motore di Ferraris a

Fu il matrimonio (9 marzo 1796, nel solo rito civile): e

la pompa fu pervenuta nel presbiterio, e i pezzi

Africa australe britannica. Scoperti nel 1867. Bacino dell’Orange e

il ricavo più cospicuo, nel Sud Africa, è ottenuto

nelle vicinanze di Pretoria nel Transwaal. La kimberlite palesa

Alquanto scura e tenace nel profondo, d’un verde

cristallizzazione del carbonio disciolto nel magma stesso: (perciò «l

nera Olona.... a intrefolarsi nel fiotto decumano della Vettabbia

Ticinese e per essa nel naviglio di Pavia e

dunque e in definitiva nel Ticino. L’intrico dei

di cospicue falde acquifere nel sottosuolo. Già da secoli

canale intercettore che immette nel circonvallante Redefosso e, per

per tramite di esso, nel Lambro detto settentrionale a

Undici anni di poi, nel giorno medesimo che i

lasco, a quel grullo». Nel calendadario liturgico ambrosiano l

all’inizio del digiuno) nel rito romano. Il sacerdote

fissa alcune consuetudini liturgiche nel rito che da lui

dialetti d’Italia, come nel 1928. ¶ 22 «Caretón»; carro funebre: (gergale

importata. Vendita e distribuzione nel saronnese-gallaratese. Il nome

delle coltella) si coàgula nel nome di Briareo ecatònchiro

Briareo ecatònchiro, già relegato nel Tartaro, coi Ciclopi e

rendendoli bidelli e carcerieri nel Tartaro medesimo, a guardia

quelle assaporate e deglutite nel suo lontano viaggio di

uso comune per giovani nel linguaggio della «lingera». Gildo

uggioso, caparbio, prepotente, sleale nel gioco: «dammi le mie

Sciresa = ciliegia: equivale pistola nel primo senso = adulescentulus: (gergale

nulla al ragazzo Valeri nel momento che attraversò con

forse perchè i giovani, nel dividere in tre la

po’ tremante, come stelle nel primo cielo della sera

in altrettanti simboli, o nel decoro di copertura d

da’ retta, bambina mia, nel reggere i ponti.... più

castani presero a stormire nel leggiero vento; le fronde

sfasciò. Gli studenti «precipitarono nel vuoto». Sette, poveri ragazzi

istinto acquisito. ¶ Il docente, nel caso storico, professava un

aveva dovuto allargarsi.1 Così nel 1920, non ostante la tristezza

non contare le svolte nel buio, gli scivoli, le

anzi Forlina; e ciò nel modo più opportuno: assuefatti

orbitare con regolarità copernicana nel proliferante piano dell’eclittica

messaggio provocando repentini sbalzi nel regime di circolo (sanguigno

uretra del Brügna: e nel momento più buio proprio

quando meno ci pensava nel gradino maledetto! In cui

imperativo agnatizio della parsimonia11 nel subbuglio repentino della carità

a frignar da sola nel crepuscolo, arrivava a sua

un ritaglio color beige: (nel pronunziare la qual parola

precedenti pacchi e pacchetti, nel pandemonio meridiano del bazar

cui una bava sàdica, nel frattempo, doveva di certo

macilenta persona, specie però nel luccicore implorativo degli occhi

spargioni verdi, ammollati, annegati nel butirro.... Loro sognavano invece

specie di aura perduta, nel clima petroniano d’una

mio.... Non vorrei andar nel difficile: ma con l

l’onore di conoscerli, nel 1927, e subito dopo di

N.H. Cipriano confidava nel tatto di donna Giulia

chiaroveggenza, nella sua «energia», nel suo «spirito», nell’«alto

la «piccola» Maria Giuseppa, nel ’20, e la «piccola»26 Maria

la «piccola»26 Maria Ludovica, nel ’25. E al Fonte, tutt

andato ad arrotolare. ¶ Fu nel 1928, a primavera inoltrata, che

E ciò non soltanto nel dialogato, ma nella didascalia

ma nella didascalia e nel contesto in genere, quasicchè

mattonelle. ¶ 3 «Palazzo Brügna»: Brügna, nel gergo, è l’obitorio

gergo, è l’obitorio: nel dialetto è prugna. ¶ 4 «Brusuglio

Questa che si esibisce nel testo è d’invenzione

città totale e latina, nel regno latino delle anime

uno e sessanta larghe nel telaio dei cementi, da

una grandinata senza precedenti nel secolo, che locupletò di

presumere. ¶ Parallelamente a ciò, nel mito e nel folklore

ciò, nel mito e nel folklore del Serruchon si

la scarica della bagnarola, nel giugno del ’33. Chiamati ad

e amaranti, e pomidoro, nel «parterre» a occidente del

tetrametri giambici) vietava loro nel modo più perentorio di

ed ecco però che nel frattempo erano venuti a

della loro «ottusità mercantile nel confronto dei più alti

dello spazzolino da denti nel pristino splendore, con lapide

strana voce si sparse, nel contempo, per tutte le

dell’edificio: e rientràtovi, nel pollaio, sostava a lungo

come si presentava davvero nel pollaio, a mezzanotte, al

cresciuto in clima positivista nel Maradagàl del Presidente Uguirre

fetente», secondo l’umore: nel primo caso con una

avevano scortato fin giù nel còlon uno spezzatino di

nome, il colonnello ripescò nel labirinto della memoria tutta

due mesi di seguito, nel suo ufficio della Seconda

più paventabile, e acerba nel pronostico; e d’angosciosa

Dios!, pensò il dottore nel fare strada. ¶ Un uomo

dentro, tutti e sette, nel ventre, i sette peccati

peccati capitali, chiusi dentro nel ventre, come sette serpenti

e perfin di notte, nel sonno. Dormiva, la mattina

son madre e figlio, nel nostro aristotelico mondo». E

Avendogli un dottore ebreo, nel legger matematiche a Pastrufazio

assistevano la vecchia Signora nel governo di casa, spilluzzicandone

che doveva continuamente erogare nel bottiglione dei proprietari, spillando

sè: malanni omai rugginosi nel tempo: e i pensieri

che corran favole! come nel ’28!...». Alludeva al figlio Pirobutirro

Alludeva al figlio Pirobutirro. ¶ Nel 1928 si era detto dalla

quel di sopra, come nel corso di tutta una

po’ sfatte, inficiate, queste, nel sugo stesso venutone da

vi si erano incorporate, nel deretano: come se l

loro ciminale perpetrato spolpamento, nel suolo gattesco.20 E dopo

Ridacchiò, il buon dottore, nel figurarsi quella pazza avarizia

dieci anni di tirchieria. Nel mito e nel folklore

tirchieria. Nel mito e nel folklore locale, e nonostante

un’immagine,... zendado, impresa, nel vento bandiera.... La luce

inesorabile e predace governo. Nel riscuoter le gabelle ai

fosse reintegrato per vela nel glorioso erario della Corona

dacchè, alto sul flutto, nel piegare la ruota del

in quel di Lukones, nel numero di novembre 1930 del

di Sigfrido; e anche nel ruolo di leone magiaro

il tirare a campare, nel di cui uso si

una postilla al Timeo, nel silenzio, per gli stipendi

cui narra Saverio Lopez, nel capitolo estremo de’ suoi

tra fàmuli e padroni nel notiziario de’ giornali: e

anche benemerito, mi dicono, «nel campo della cultura e

cadrégh. Il quale, sorto nel lodevole intento de trà

istituzione milanese che già nel nome rivelò un intento

il week-end milanese: nel corso delle di cui

della poesia ti lascia nel naso come il pizzicore

laboranti matricole dei politecnici. ¶ Nel contempo, soccorrendo la biblioteca

avevano scoperto «Un posto nel mondo», di Virgilio Brocchi

ricorrenza, nella letteratura e nel film d’avanguardia, un

di arroccamento: che consiste nel chiuder la grata di

o rosse), acqua fresca nel sottoscala marmoreo con fontanella

scacchi, impietrati, meditavano gambitti nel buio sottoterra: su bassi

due e le tre, nel pomeriggio del giorno filologico

zampa-di-felpa, che nel misterioso ed oltremodo sospetto

etto, etta, sono «prediletti» nel verde piano. L’incertezza

sono attualmente al pianterreno, nel palazzo degli uffici comunali

diritto che si pratica nel dolce summentovato. Togliendo il

esecrando, e tuttavia usato nel commercio e nello spaccio

dopo il teatro o nel sostare di un ballo

della cronaca dei mercatini nel conteso Nuovo Giornale del

certe ore pareva malato nel volere. «Un po’ di

questo titolo di prelazione nel concorso, e troppo valida

tavola, al suo posto, nel cerchio della lucernetta a

e dimesso, immobilità chiusa nel suo cilindro di cristallo

casa abitata dal tarlo, nel fondo della campagna solitaria

Tale gli appariva fortuna, nel Sudamerica. Tempestoso mare addosso

scimitarra; o paonazzi sensali, nel foro, a bociare sobre

i polli, dopo mezzanotte, nel pollaio della Giuseppina! Jettatore

amido dello smoking quasi nel cerotto e nel turgore

quasi nel cerotto e nel turgore supremo della certezza

qualche loro millanteria tirchia nel foro: lo sbilenco foro

in aritmetica, non sufficienti nel tiralinee, perfino con la

imbandierato varo, varati finalmente nel sciocchezzaio con tutti gli

riusciva sempre a trovarla, nel magazzino delle vecchie, con

titoli, discendevano, scivolavano felicemente nel mondo. Pittati di un

Manni), a battere, anche nel nuovo mondo, il primato

presi sul serio. Ognuno nel suo genere; e anche

vedeva solo lui, Gonzalo, nel suo delirio) – con penne

dal collo tutto bendato nel suo colletto-cravatta, in

lembi laceri della memoria nel vento senza più causa

premurosi, annuivano. E ciò nel pieno possesso delle rispettive

quella mela, finalmente immobile nel mezzo la corsìa: lustra

leggermente sul portasigarette, richiuso nel frattempo dall’altra mano

E derelitta, ecco, giaceva nel piatto, con bucce. Altra

ecc. ecc.). Il Diritto, nel suo giusto iscrupolo, non

chi poteva indovinarlo?... giusto nel momento che uno del

spacco: ma, degnamente rovesciatosi nel perdurare del sinistro stesso

nuovo l’infortunato furgoncello: nel corso di una diecina

pomelle vive, anzi rubizze, nel buon umore vittorioso dell

riparando, come un bimbo, nel grembo dell’antica saggezza

il ragazzo soffiava già nel cucchiaio, che alla tavola

frasi a pezzi, soffiando nel cucchiaio, alla povera sorda

ringiovanire in sorrisi, quasi nel fervore d’una lusinga

quello sguardo, gli ritornò nel cuore. Al paragone di

manovelle aventi lor nido nel suo bel cranio ragionativo

al tutto di risuonare nel piano ¶ dalle insubri cavalle

bociatori del Lambro18 incolti nel pandemonio del Metauro dai

allucciolato di smeraldi. Bofonchianti, nel turgore della corsa e

il cappello a ripetizione, nel sorpassare conoscenti e congiunti

la manovra fallì: perchè nel contempo, dal camminamento defilato

cioè preferiva la gradinata. Nel pigia pigia la punterìa

di costolette crude.30 ¶ Dentro, nel sinfoniale di gesso caramellato

del loro becchime sviolinativo. Nel fondo, dietro il piancito

ogniqualvolta un violino raspa, nel nostro animo assetato di

blindate casseforti: come accadrà nel dì del concerto novissimo

vivida, sacra al domani. Nel clamoroso teatro il giovane

un po’ pingui, paffuti nel collo e nelle amìgdale

e otto razionali, maestri nel disegnar rettangoli; quattordici laureati

stato un troppo tarocco nel marsupio della borsa, per

la Palmira aveva messo nel latte, era troppo lungo

indefettibile dell’eternità. ¶ Questi, nel giorno di domenica 28 aprile

la volta della màchina. ¶ Nel loro Verdone di gesso

lor nonne in vapore: nel sussiego e nel fasto

vapore: nel sussiego e nel fasto inopinato di quel

guardata lunga, propiziatrice, quasi nel fiato vivificatore della materna

delle farfalle, si devolvevano nel flusso felice della loro

ripudiato, anzi stupendamente adibito nel tamburo delle Grazie – (si

ruina medesima è celebrata nel racconto «Una tigre al

è via via immessa nel ciclo (nel corpo). L

via immessa nel ciclo (nel corpo). L’entropia è

detti in Lombardia e nel Veneto quelle giunte di

in un Foro», cioè nel municipio di diritto latino

di diritto latino, poi nel Comune. ¶ 43 «Tu, forte appoggio

quel condotto verticale ricavato nel muro, a guisa di

di A. Beltrame». ¶ «Allora, nel rovinìo tragico della pietraia

Vetustà d’impianti sforzesca». Nel 1931 non esisteva ancora il

con prole. ¶ 52 «Clarinetto-cucùlo». Nel secondo tempo della sesta

sull’asfalto, com’ombra, nel suo decoro barocco. Accumulatori

e la gonna scarlatta, nel primo caso, o di

Niobe nata e accasata nel rione Ticinese, donde sgorga

al franare delle ère. Nel viale, a intervalli, sibilavano

lei volto, la percepì nel suo essere e nel

nel suo essere e nel suo significato immortali, ancora

materia grigia assolutamente ariostesca. Nel piroettante cosmo della Viscosa

pitturar lui che rampicava nel vento, mostrando il bianco

crêpe georgette si dilungava nel vento di corsa, orizzontale

pruriginosi commentarî del dubbio. ¶ Nel Parco, al transito, con

Le si potè legger nel viso, di cheli più

poi chiacchierò: quegli occhî, nel loro fulgore, che parevan

po’ di giorni prima nel salone di gesso: magari

panca verde del parco, nel luogo della gente comune

e in modo mirabile, nel soma della somaresca tribù

furbi, un po’ annegati nel volto, nelle gote paffute

c’è quell’uomo nel viale....», ripetevano: e guardavano

ripetevano: e guardavano spauriti nel fondo d’un viale

Quello che ha litigato nel prato.... nel terreno da

ha litigato nel prato.... nel terreno da vendere.... te

furba era perfettamente silenzioso. Nel volto paffuto, d’un

Maria s’era giustificata nel dialetto di Lasnigo, tirando

che sembrano delle parentesi nel bel testo del discorso

seduto a una panca nel viale grande: ch’era

di aver a notare nel seduto una timidità strana

strana e improvvisa, e nel fare del ciclista, invece

cercasse la prima stella nel cielo: la sigaretta accesa

piccolo. Il giovane, trascorrendo nel viale a pochi passi

si rivolgeva: col sorriso nel volto. Quell’impeto e

merluzzo, al momento giusto. Nel sorriso di lei, acceso

stanca nella persona e nel viso, emaciato, brutto, da

la rimirò: un po’ nel modo che soglion tenere

volta, con piccoli gridi nel mirallegro, e aggiungeva, aggiungeva

una impertinenza irritata: impallidì, nel disdegno: la sua voce

dovrebbe proprio calcarla giù nel suo Inferno.... nel più

giù nel suo Inferno.... nel più profondo dell’Inferno

estremi A e B, nel campo della gravitazione terrestre

che si pratica appunto nel calcolo meccanico delle funicolari

Questi s’erano perfezionati nel trattato di Campoformio, (17 ottobre

e cervella. ¶ Accade tuttociò nel «San Giorgio» di Cosimo

coagulate in un testo nel 1934: la «Esposizione della Pittura

vi trascorse indimenticabili ore. Nel bellissimo catalogo te tu

dipinge un cavallo, come nel San Giorgio, gli dà

e di problemi moderni nel temperamento feudale, ghibellino, di

dà nell’assiro e nel salomònico», di «turbini impietrati

esibita e magnificata persona. ¶ Nel dipinto di Gros (Antonio

anteriormente all’8 giugno 1859. ¶ 11 «Isterèsi», nel discorrere de’ fisici, è

per i fenomeni periodici: nel qual caso la voce

sorriso del verbo adorare nel caso di Elsa, «.... povero

credeva. «Una pagina meravigliosa nel breve libro della vita

fesa. ¶ La «pagina meravigliosa nel breve libro della vita

ogniqualvolta. I beduini, accoccolati nel rovescio delle dune, avvistavano

imbrogliò poi del tutto nel carabus glabratus, un vero

là, come ad orizzontarsi, nel campo infinito: «la natüra

dissolvitrici dell’Enciclopedìa. «Siamo nel secolo della specializzazione», enunciava

vivezza appassionata del ricordo, nel sopravvivente orgoglio della donna

dolce piano, quel pomeriggio, nel sole fulgidissimo, brusiva di

chi emunto alfine risorga: nel giorno!, dalla tomba infernale

sambuco: e infilava poi nel cataletto lo spillo più

mazzarli16 alla svelta, soffocandoli nel vasetto, povere bestie. Bisogna

un po’ di bambagia, nel vasetto, imbevuta d’un

a ritroso.... ¶ Vele erano nel mare, lontane. ¶ Sul fronte

dibatteva furente, lo rinchiuse nel vasetto.... Un ragazzo prese

sopraccigli, guardando lontan lontano, nel vuoto. Si lisciò ancora

allevare i nostri figli nel benessere.... nella sicurezza del

borsetta, la cui molla, nel venir chiusa, fece un

avevano preso a vagabondare nel sepolcreto inseguiti dal ciotolino

chiamarla portianamente la Tettón, nel parlar fra noi, beninteso

come sudammo al Fossati nel mese e nella stagione

le aranciate clandestinamente vagabonde nel buio, alle nostre spalle

lei!... dopo un po’, nel sorriso fascinoso, inchinandosi irraggiata

era mai lasciata metter nel sacco....26 Oh! l’Adalgisa

resto, così nobilmente costretto nel lucore delle sue sete

da inciamparci i cavalli.... ¶ Nel morir tisica, poi, era

a udirla tossire, cantare, nel suo gran letto di

tutti, in loggione, respiravano nel naso come tanti porcelli

quisquilia che sapeva accantonata nel retro. E il brav

o tre secondi soltanto.... Nel sogno, lo sapete bene

con una certa angoscia nel viso implorante, e strinsero

vida, per piesè....»: (rientrò nel tunnel): «.... on poo püsée

soffrire, ankamò de pü», nel tempo cioè che la

magnificava la sera, gioioso nel vento; ch’era uno

delle nubi, già cenere, nel tumultuato occidente: cirri d

aria di voler ciurlare nel manico, da quell’insigne

addirittura languirne il modello nel magazzino delle Idee, come

l’Adalgisa, «seppe perseverare nel suo affetto». Impavida. Quando

latrante, sporgendo la faccia nel galoppo dei buccinatorii e

venisse fatto di accalappiare nel cerchio ipnotico della sua

mammana d’alto bordo. Nel dar consigli alle spose

del poeta. Alta, nobilissima nel portamento, ironica e sardonica

l’arte di sedersi nel centro de’ suoi mercredis

e frustare a scudisciate nel culo il destino, che

vive nella memoria. ¶ Vedova! Nel 1921. ¶ Aveva allora, al collo

paralizzate, tutta Milano costernata, nel leggere le grandi scritte

del povero Carlo era nel medesimo campo, e reparto

era ficcato un dito nel naso; e ci stava

gridò, rilevatasi, tutta rossa nel volto. Ma quelli, dopo

efficiente: finale. La «causa nel senso primo e principale

banche di tipo cooperativo nel 1865 si perviene a 140 nel

nel 1865 si perviene a 140 nel 1880, a 694 nel 1890, a 736 nel

perviene a 140 nel 1880, a 694 nel 1890, a 736 nel 1908. (Acme dello

nel 1880, a 694 nel 1890, a 736 nel 1908. (Acme dello sviluppo fra

donne accollati (collo inguainato nel «collo» dell’abito sostenuto

ai capegli: questi accomodati nel «chignon» (malloppo) in sull

minimo (o massimo) trattate nel cosiddetto «calcolo delle variazioni

Vi accenna MAURIZIO MAETERLINK nel suo libro La vie

radunati poi e sistemati nel calcolo delle variazioni, occuparono

Giuseppe Luigi, Torino 1736-Parigi 1813), nel 1766 e per vent’anni

la storia dell’Ateuco). ¶ 18 Nel mirabile Fiore della Mirabilis

necessarî del suo trasgredire nel nulla. L’analisi di

Il mio Ateuco, imbalsamato nel 1934, vide la luce dell

i denti a teatro. Nel manicotto di pelo (talora

in copia minuta). ¶ 26 «Metter nel sacco». La Gilda, è

in grotta, cioè cavata nel sasso vivo: e, per

rimesta: (con la penna, nel fondo del calamaio). ¶ 43 «Non

divisa in collegi elettorali. Nel quarto prevaleva il voto